Castel San Pietro, consegnata in consiglio comunale al fratello Marino la piastrina di Enrico Cattani, caduto sul Don
Emozioni e commozione in apertura della seduta del Consiglio comunale di martedì 19 febbraio, con la cerimonia di consegna ai familiari della piastrina di riconoscimento dell’artigliere alpino Enrico Cattani, caduto nella seconda guerra mondiale durante la campagna di Russia. Un gesto simbolico con il quale l’Amministrazione comunale di Castel San Pietro ha voluto rendere omaggio a questo concittadino caduto in guerra, rievocarne la memoria storica e ricordarlo insieme alla sua famiglia.
Il sindaco Fausto Tinti ha innanzitutto riepilogato la vicenda. Enrico Cattani, arruolato nel 3° Reggimento artiglieria alpina, 36ª Batteria Gruppo val Piave, Divisione Julia, partì giovanissimo per la Russia e si pensa sia caduto il 20 gennaio 1943. La sua piastrina, rinvenuta a Voronez, nel bacino del Don, era venuta in possesso dell’associazione “Armir il ritorno dall’oblio” di Bari, che aveva incaricato della consegna Mauro Caselli, presidente dell’associazione di promozione sociale “I sempar in baraca” di Crevalcore. Il presidente Caselli si era quindi messo in contatto con il sindaco Tinti, che a sua volta aveva coinvolto gli uffici demografici comunali per la ricerca dei familiari e per l’organizzazione della consegna.
Il sindaco ha poi ringraziato per l’impegno profuso il presidente Caselli e per la partecipazione alla cerimonia anche gli altri rappresentati dell’associazione di Crevalcore e la delegazione del Gruppo alpini di Castel San Pietro Terme, guidata dal capogruppo Leonardo Bondi. Fra gli applausi della Giunta, del Consiglio comunale e degli ospiti presenti, il presidente Caselli e il sindaco Tinti hanno quindi consegnato la piastrina, incorniciata insieme a una foto in divisa del giovane Enrico, all’unico ancora vivente dei suoi cinque fratelli, Marino Cattani, che era accompagnato dai figli Sandra e Giuseppe.
La famiglia Cattani è una famiglia storica di Castel San Pietro Terme. Oltre a Marino (che si era trasferito a Dozza nel 2008), gli uffici demografici del Comune erano riusciti a rintracciare anche un altro familiare di Enrico, Roveno Ronchi, figlio della sorella Albertina, deceduta nel 2006. Questo nipote, che risiede a Castel San Pietro Terme con la moglie Paola Menetti, non ha però potuto essere presente alla cerimonia. (r.cr.)
ONORE !