Posts by tag: politica

Cronaca 10 Novembre 2022

ll Pd riparte da Bubano: alla Festa menù, politica e volontari

Torna a novembre la Festa della Comunità a Bubano, organizzata dal locale circolo del Partito democratico e, con essa, torna anche la politica, con ospiti di spessore. Già questa è una notizia, in tempi in cui le feste dell’Unità si fanno ormai con il contagocce e il Pd nazionale, reduce dalle elezioni del 25 settembre che l’hanno relegato all’opposizione, è ormai avviato a celebrare il congresso del dopo-Letta.

«Le iniziative sperimentali hanno funzionato, abbiamo avuto una buona partecipazione dei cittadini e un certo gradimento, così abbiamo deciso di replicare», annuncia Giuliano Poletti, segretario del Circolo Pd di Bubano. Per tre fine settimana, dunque, a partire da domani, venerdì 11, nella Cittadella di Bubano si svolgerà la festa con la nuova denominazione, che mantiene l’assonanza con le tradizionali feste dell’Unità, ma con un’accezione più inclusiva, perché rivolta all’intera comunità. Con tutti gli ingredienti che ci si aspetta per l’occasione: la cucina, la musica, la cultura, la solidarietà e, appunto, la politica. A questo riguardo il 15 novembre, di martedì e dunque fuori dalle serate classiche della festa, ci sarà l’iniziativa politica clou, con ben quattro sindaci: Matteo Lepore (Bologna), Michele De Pascale (Ravenna), Marco Panieri (Imola) e Nicola Tassinari (Mordano). (mi.ta.)

Approfondimenti su «sabato sera» del 3 novembre.

Nella foto: Giuliano Poletti

ll Pd riparte da Bubano: alla Festa menù, politica e volontari
Cronaca 31 Ottobre 2022

Coronavirus, proroga alle mascherine in ospedali e case di riposo, stop all’obbligo vaccinale per i sanitari

Termina due mesi prima l’obbligo vaccinale anti-Covid19 per le professioni sanitarie, prorogato invece quello delle mascherine per entrare negli ospedali, strutture sanitarie in genere, case di riposo ed Rsa. Questi i provvedimenti inseriti oggi pomeriggio nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri guidato da Giorgia Meloni.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci ha motivato così la decisione sull’obbligo vaccinale per i sanitari: «Il quadro epidemiologico è mutato, l’impatto sugli ospedali è mutato, a questo si aggiunge la grave carenza di personale sul territorio». Nel comunicato del Governo è precisato che “si elimina la misura della sospensione dall’esercizio della professione, al fine di contrastare la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio”.

Quindi nessuna deriva no-vax, non a caso Schillaci ha aggiunto deciso: «Ribadisco l’importanza dei vaccini per combattere la pandemia da Covid-19. E non è un ripensamento, non ho mai dichiarato che non sarei andato in quella direzione». Cautela «anche per l’approssimarsi della stagione influenzale», seguendo quanto auspicato nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica Mattarella.

Per quanto riguarda le mascherine, l’ordinanza che ne proroga l’obbligo fino a fine anno, è stata siglata già in mattinata, dato che quella precedente, fatta dal Governo Draghi, aveva come termine il 31 ottobre. “Condividiamo – ha commentato l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini – la decisione del Consiglio dei ministri, coerentemente con la richiesta di molte Regioni, fra cui l’Emilia-Romagna, di prorogare l’obbligatorietà dell’uso della mascherina. È una scelta opportuna perché nella lotta alla pandemia siamo sì usciti dalla fase emergenziale, ma il virus circola ancora e quindi è importante continuare a tenere comportamenti prudenti. La mascherina – ricorda Donini – protegge soprattutto i più fragili e i più vulnerabili, come gli anziani e i pazienti ricoverati”.

Dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute dell’Emilia Romagna è stata inviata una comunicazione alle Aziende sanitarie e agli altri enti e organismi della sanità pubblica e privata in cui si ricorda che l’obbligatorietà riguarda le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. (l.a.)

Foto d’archivio

Coronavirus, proroga alle mascherine in ospedali e case di riposo, stop all’obbligo vaccinale per i sanitari
Cronaca 5 Ottobre 2022

Solidarietà alle donne iraniane, in piazza Caduti per la Libertà un’assemblea pubblica del Comitato Pace e Diritti

Il Comitato Pace e Diritti del circondario ha organizzato per stasera (mercoledì 5 ottobre, alle 18) un’assemblea pubblica in solidarietà alle donne iraniane che stanno protestando contro il Regime per rivendicare il dittico alla libertà. Saranno presenti le associazioni e i partiti del Comitato Pace e Diritti che invitano la cittadinanza e i rappresentanti delle istituzioni a partecipare per chiedere, come sta avvenendo in tante città del mondo, di porre fine alla dura repressione e che siano rispettati i diritti umani in Iran.

Assemblea pubblica in programma all’indomani della decisione presa nella serata di ieri dal Comune di Imola di recedere il Patto di Collaborazione con la città iraniana di Ardakan. (r.cr.)

Solidarietà alle donne iraniane, in piazza Caduti per la Libertà un’assemblea pubblica del Comitato Pace e Diritti
Cronaca 4 Ottobre 2022

L’Iran nega i diritti, Imola recede dal patto di collaborazione con la città di Ardakan

Il Comune di Imola dice basta al Patto di collaborazione con la città iraniana di Ardakan. Lo ha deciso la Giunta alla luce della situazione politica, sociale e umanitaria che si è venuta a creare in Iran. L’uccisione di Masha Amini da parte della polizia il 16 settembre scorso, per non aver indossato il velo in modo corretto, ha scatenato proteste di piazza che vengono duramente represse dal regime dell’ayatollah Ebrahim Raisi.

Imola aveva stretto il Patto il 21 ottobre del 2019, a firma della sindaca Manuela Sangiorgi e della giunta M5S. Le polemiche politiche, dopo l’elezione a sindaco di Marco Panieri, stavano portando ad una revisione del patto, nella parte relativa alla cultura e ai valori comuni. L’escalation di questi giorni ha determinato la decisione di oggi di recedere del tutto. Il sindaco Panieri si è detto colpito da alcuni episodi di queste settimane di protesta: il sacrificio della giovane Hadis Najafi, uccisa perché si era sciolta i capelli durante una manifestazione; la voglia di un rinnovamento degli studenti; l’arresto della cittadina italiana Alessia Piperno. «Di conseguenza per la Città di Imola, Medaglia d’Oro al valore militare per Attività partigiana, questa situazione è divenuta non più accettabile» ha detto il sindaco, aggiungendo che «sul rispetto dei diritti umani, sulla lotta per l’emancipazione della condizione femminile, sulle garanzie delle libertà fondamentali e sulla richiesta di una democrazia compiuta in ogni parte del mondo, la Città di Imola non è disposta a scendere a compromessi».

La decisione della Giunta so oca anche le polemiche politiche dei mesi scorsi, ma Panieri ribatte anche in questa occasione: «ritengo che strumentalizzare e sfruttare vicende così drammatiche e che riguardano le vite di tante persone con il solo scopo di una inutile polemica politica sia inqualifi cabile e inaccettabile, oltre che irrispettoso dell’angoscia e della preoc-cupazione che tante famiglie e che tante realtà stanno vivendo. Credo, da sindaco, che la città meriti un livello di dibattito politico più alto di quello che abbiamo visto in questi giorni». (r.cr.)

Approfondimenti e interventi su «sabato sera» in edicola dal 6 ottobre.

Nella foto (dalla sua pagina Facebook): il sindaco di Imola Marco Panieri

L’Iran nega i diritti, Imola recede dal patto di collaborazione con la città di Ardakan
Politica 4 Ottobre 2022

Imola piange Learco Andalò, l’ex assessore che portò in città la mappa di Leonardo

Il 30 settembre è scomparso a Bologna Learco Andalò. Nato a Dozza il 3 novembre 1931 è stata una delle più autorevoli figure del mondo culturale e politico imolesi. Consigliere comunale e assessore a Imola dal 1964 al 1980, Andalò in seguito ha ricoperto anche la carica di assessore alla Cultura della Provincia di Bologna e presidente dell’Associazione Erasmo.

Il sindaco Marco Panieri, a nome dell’Amministrazione comunale, ha espresso il cordoglio e le condoglianze ai famigliari ricordando che Andalò è stato «militante storico del socialismo, consigliere comunale, assessore al commercio, alla polizia urbana e al decentramento nel Comune di Imola (1964 – 1980) e assessore alla cultura alla Provincia di Bologna. Come presidente dell’Associazione Erasmo di Imola ha promosso e realizzato convegni, congressi e mostre in varie città europee ed extraeuropee». Il ricordo va in particolare alla mostra «Leonardo artista delle macchine» che si svolse nel 1994-1995, «nel corso della quale venne esposta ad Imola la mappa della città disegnata da Leonardo da Vinci, concessa per l’occasione dalla regina Elisabetta II». Ma ci sono altre importanti esposizioni che non vanno dimenticate, delle quali Learco Andalò ha curato anche i cataloghi. Senza dimenticare «la generosità con la quale ha donato, nel 2005, circa 5.000 volumi alla biblioteca comunale, che ha costituito un apposito fondo Andalò. La sua vasta cultura, unita ad una profonda passione politica, ne hanno fatto una personalità di spicco, apprezzata anche in ambito internazionale, sempre pronta a mettersi a disposizione della comunità e delle istituzioni per promuo-vere iniziative volte a diffondere la conoscenza e il sapere, attraverso il recupero delle loro radici nella storia. La sua arguta intelligenza e la sua profonda umanità ci mancheranno». (r.cr.)

Approfondimenti e testimonianze su «sabato sera» del 6 ottobre.

Nella foto: Learco Andalò

Imola piange Learco Andalò, l’ex assessore che portò in città la mappa di Leonardo
Cronaca 3 Ottobre 2022

In Consiglio comunale a Ozzano entra Stefania Fazzi tra le fila della maggioranza al posto di Marco Rivola

Il consiglio comunale di Ozzano si tinge sempre più di rosa. A seguito della surroga del consigliere Marco Rivola del gruppo di maggioranza «Passione in Comune», dimessosi per motivi personali e di lavoro, con la prima degli aventi diritto, vale a dire Stefania Fazzi, per la prima volta in assoluto, vedrà la componente femminile divenire maggioritaria rispetto a quella maschile. Dei 17 componenti, infatti, 9 sono donne. 

Stefania Fazzi, 42enne con due figli, una di 10 anni e uno di 6, risiede a Ponte Rizzoli. Molto attiva in campo sportivo, è parte attiva dell’associazione podistica ozzanese. Ama Ozzano e per il suo paese si è sempre impegnata sia in campo civile che di volontariato. Ha fatto parte del direttivo di Pro loco (dimessasi ora in quanto incarico incompatibile con la carica di consigliere comunale), ha ideato e organizzato alcuni anni fa a Ponte Rizzoli il Mercatino delle mamme (scambio di abiti e giocattoli usati) che ha avuto un grande successo sia di pubblico che di banchetti partecipanti. Partecipa attivamente all’organizzazione dell’annuale Festa dello Sport ed è anche l’organizzatrice dell’evento «Una corsa per il Cev», corsa e passeggiata che si tiene a Ozzano ogni 8 maggio con partenza dal parco dedicato a Maurizio Cevenini, per ricordare l’anniversario della scomparsa. . 

«Sono certo che Stefania porterà in consiglio comunale tutti questi suoi valori e soprattutto la sua grande vitalità e voglia di fare» afferma il sindaco Luca Lelli che ringrazia anche il consigliere uscente Marco Rivola per l’impegno profuso in questi 8 anni di presenza in consiglio, dove, in questo ultimo mandato, ha ricoperto anche il ruolo di consigliere delegato allo sport. (r.cr.)

Nella foto del Comune di Ozzano la neo consigliera Fazzi

In Consiglio comunale a Ozzano entra Stefania Fazzi tra le fila della maggioranza al posto di Marco Rivola
Cronaca 29 Settembre 2022

Elezioni 2022, Gianni Tonelli resta fuori dalla Camera: «La prendo con la dovuta serenità e obiettività»

Brutta sorpresa per l’imolese Gianni Tonelli, deputato uscente della Lega che lunedì sera era risultato rieletto alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale che comprende la nostra città. La ripartizione dei voti del partito +Europa, rimasto fuori dal Parlamento perché non è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 3%, a cui il ministero dell’Interno ha continuato a lavorare nei giorni scorsi, ha determinato l’assegnazione di un seggio ad Andrea Rossi del Partito democratico, a discapito di quello assegnato in un primo momento a Tonelli. Il solo imolese in Parlamento, dunque, rimane Daniele Manca, riconfermato senatore.

«Dura lex, sed lex. Sono cose che vanno prese con la dovuta serenità e obiettività. Se ci sono i numeri si entra in Parlamento, altrimenti no. Sono le regole della democrazia. Non mancherò di dare il mio contributo alla vita pubblica del Paese. Questi anni a Roma sono stati per me una tappa fondamentale, vado avanti a testa alta. Certo che se non si riescono nemmeno a fare dei semplici calcoli attraverso un software, come si può pensare di risolvere i problemi dell’Italia» ha scritto Tonelli su Facebook. (r.cr.)

Nella foto (dalla sua pagina Facebook): Gianni Tonelli

Elezioni 2022, Gianni Tonelli resta fuori dalla Camera: «La prendo con la dovuta serenità e obiettività»
Cronaca 27 Settembre 2022

Elezioni 2022, Gianni Tonelli (Lega) rieletto alla Camera: “Se sono in Parlamento è grazie a Salvini'

“La strada è stata in salita” non nasconde l’imolese Gianni Tonelli, candidato della Lega nel collegio plurinominale della Camera dei deputati. Riconfermato perché la capolista Vannia Gava è stata eletta anche nel collegio uninominale di Pordenone, la sua provincia di origine, quindi lascia il posto a Tonelli.

“Sono molto contento di poterci essere, per vedere di completare un percorso che avevo iniziato nella precedente legislatura ma che non era stato possibile portare avanti. Voglio rimarcare che se sono in Parlamento è solo grazie a Matteo Salvini e allo sforzo che è stato fatto dalla Lega per dare dignità alla nazione Italia e alla sovranità del popolo italiano. Pagando un prezzo elevatissimo, lo abbiamo visto con questo risultato elettorale».

In effetti, per l’indubbio scarso successo nelle urne ottenuto dalla Lega (dimezzata a livello italiano e pure oltre nel circondario imolese), la leadership del segretario viene messa in discussione, a cominciare dal Veneto. Tonelli liquida la polemica con una battuta: «In tutte le famiglie c’è qualche asino che raglia. Il timone è saldamente nelle mani del nostro capitano». (r.cr.)

Elezioni 2022, Gianni Tonelli (Lega) rieletto alla Camera: “Se sono in Parlamento è grazie a Salvini'
Cronaca 26 Settembre 2022

Elezioni 2022, il senatore Pd Daniele Manca: «Nel nostro territorio il partito ha tenuto, ma c’è bisogno del congresso, di capire dove vogliamo andare»

Daniele Manca, senatore uscente in attesa di capire se il risultato del Pd in Emilia Romagna gli sia valso o meno la riconferma in Parlamento, ha commentato in modo telegrafico il voto. «Nel nostro territorio il Partito democratico ha tenuto e si è confermato primo partito a livello regionale – commenta -. Segno che abbiamo fatto una buona campagna elettorale, puntando sui contenuti e sulla laboriosità del territorio». Con la netta vittoria del centrodestra si apre tuttavia, Manca lo conferma, una nuova fase per il Pd. «Che il Partito ha bisogno di un congresso è chiaro – taglia corto -. Serve una riflessione per capire dove vogliamo andare».

Manca era candidato al Senato nella lista proporzionale al secondo posto dopo Sandra Zampa, l’ex portavoce di Romano Prodi.

Nella foto Daniele Manca ritratto da Isolapress mentre mette la scheda nell’urna

Elezioni 2022, il senatore Pd Daniele Manca: «Nel nostro territorio il partito ha tenuto, ma c’è bisogno del congresso, di capire dove vogliamo andare»
Cronaca 26 Settembre 2022

Elezioni 2022, Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia): «Abbiamo scritto la storia e a Imola siamo passati dall’1 al 21%»

«A livello nazionale abbiamo scritto la storia, siamo il primo partito dappertutto. A Imola siamo partiti dall’1% e siamo arrivati al 21% di ieri, triplicando militanti e simpatizzanti». Il commento è di Nicolas Vacchi, comprensibilmente soddisfatto per il risultato ottenuto da Fratelli d’Italia nelle urne delle elezioni politiche. Vacchi, nella sua carica di coordinatore del partito di Giorgia Meloni nel circondario imolese e capogruppo in Consiglio comunale a Imola, sottolinea i quasi 8.000 voti (7.681 per l’esattezza) ottenuti nel comune di Imola, leggendoli non solo come un semplice “travaso” dalla Lega (passata in quattro anni da 6.081 a 2.242 voti, in percentuale dal 15,17 al 6,13%) e da Forza Italia (da 3.358 a 1.671, dall’8,38 al 5,57%) a Fratelli d’Italia. «Nel centrodestra c’è sempre stato un gioco di vasi comunicanti – concede -, ma nel nostro risultato ci sono anche voti di delusi del M5S e anche del Pd».

Vacchi rivendica il «lavoro sodo svolto sul territorio» e guarda ai nuovi rapporti di forza all’interno della coalizione di centrodestra, a Roma e a Imola. «Se la Meloni ha accettato prima Berlusconi e poi Salvini come leader, oggi si deve accettare il fatto che Fratelli d’Italia ha il sostegno più consistente e mi aspetto quanto meno un mandato esplorativo per formare il nuovo governo», ragiona pensando al dato nazionale. Quanto a Imola chiosa: «Non c’è dubbio che a Fratelli d’Italia ora spetti la funzione di traino del centrodestra». (r.cr.)

Nella foto Nicolas Vacchi con Giorgia Meloni (dalla pagina Fb di Vacchi)

Elezioni 2022, Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia): «Abbiamo scritto la storia e a Imola siamo passati dall’1 al 21%»

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