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Cronaca 15 Novembre 2021

Coronavirus, focolaio in ospedale: positivi anche 2 operatori sanitari

Il cluster (piccolo focolaio) evidenziatosi la scorsa settimana in ospedale a Imola vede attualmente 6 pazienti e 2 operatori sanitari positivi. A questi vanno aggiunti anche i tre decessi avvenuti nei giorni scorsi: si tratta di un uomo di 96 anni di Castel San Pietro, uno di 78 anni di Imola e una donna di 62 anni residente fuori circondario, che si trovavano ricoverati nel reparto di Medicina A in condizioni critiche per patologie gravissime pregresse e risultati anch’essi positivi, sono stati inseriti nelle statistiche come Covid correlati.

I pazienti attualmente positivi si trovano in isolamento al terzo piano del Santa Maria della Scaletta. I sanitari si stanno curando a domicilio o comunque non sono ricoverati. Il focolaio è stato individuato facendo i tamponi periodici ai pazienti.A scopo precauzionale l’Ausl dalla scorsa settimana ha sospeso l’accesso dei visitatori al reparto di Medicina A e ai settori Post Acuti e Geriatria.

Il  Coronavirus continua a diffondersi anche nel circondario imolese così come nel resto della regione e del Paese; i numeri sono nettamente inferiori a quelli di un anno fa così come i casi gravi, ma i timori non mancano. I positivi (casi attivi) sono saliti a 456 (una cinquantina in più rispetto alla scorsa settimana) e i ricoverati in terapia intensiva a Bologna sono 3 (+1 rispetto alla scorsa settimana). (l.a.)

Coronavirus, focolaio in ospedale: positivi anche 2 operatori sanitari
Cronaca 11 Novembre 2021

Coronavirus, casi di positività in ospedale a Imola, morti anziani con gravi patologie

Il Covid-19 ritorna a mietere vittime tra i più anziani e fragili anche nel circondario imolese. Oggi il bollettino dell’Azienda usl segnala 26 nuove positività. Tra queste ce ne sono quattro che riguardano persone molto anziane che “al momento della diagnosi erano ricoverate in Medicina A all’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola” e due di queste, purtroppo, sono morte la notte scorsa. Si tratta di “pazienti già in severe condizioni di malattia” precisano dall’Ausl i cui decessi “saranno registrati come Covid-correlati”.  

Gli altri pazienti positivi “sono stati prontamente isolati in una zona dedicata al terzo piano”. Inoltre da ieri è stato esteso il testing con i tamponi su pazienti e operatori, e “fino a questo momento non sono state individuate ulteriori positività” dichiarano dall”Azienda sanitaria.

Sempre oggi è stato reso noto anche un ulteriore decesso verificatosi il 1 novembre scorso e riguardante un imolese di 85 anni, anch”egli affetto da severe patologie pregresse e risultato positivo al virus.  

Ad oggi la situazione epidemiologica vede 398 casi attivi nel circondario imolese, e ancora solo 2 persone in terapia intensiva a Bologna. (r.cr.)

Foto d”archivio (Isolapress)

Coronavirus, casi di positività in ospedale a Imola, morti anziani con gravi patologie
Cronaca 10 Novembre 2021

Coronavirus, Rossi: “Virus circola ma pochi casi gravi grazie ai vaccini”. Terza dose: l’Ausl invia Sms ai 60enni

Il Coronavirus continua a circolare, ma i numeri confermano l’efficacia dei vaccini. Il direttore dell’Ausl di Imola Andrea Rossi ne è convinto: «L’impatto ospedaliero è inversamente correlato alla copertura vaccinale, questa non è un’opinione è un fatto riscontrabile ad ogni latitudine». Un richiamo alla nuova ondata che sta mettendo in seria difficoltà altri Paesi attorno a noi e un invito a fare la terza dose (booster). 

Le positività nell’Imolese sono complessivamente 399 (46 nuovi contagi oggi) con oltre 700 persone in quarantena, ma sono solo un terzo di quelle che si registravano esattamente un anno fa quando la seconda ondata stava montando; soprattutto i casi gravi sono pochissimi: 13 ricoverati nei reparti ordinari e 2 in terapia intensiva, mentre un anno fa ne avevamo già 30 nei reparti e 6 in terapia intensiva e si allungava l’elenco dei morti. 

L’Azienda usl di Imola ha attivato una procedure in base alla quale invia un Sms quando sono trascorsi i 180 giorni dal completamento del ciclo per ricordare che a quel punto è possibile prenotare il booster (compreso chi ha ricevuto il monodose Johnson & Jonhson che ora può procedere con Pfizer come gli altri o mezza dose di Moderna secondo le recenti indicazioni ministeriali).  

Proprio oggi ha inviato circa 2400 Sms (ed ulteriori 750 saranno trasmessi domani) ad altrettante persone tra i 60 ed i 69 anni che da domani potranno prenotare la terza dose attraverso il proprio Fascicolo Sanitario personale, presso i punti Cup, il Cup telefonico 800040606 e le farmacie.  

“Si precisa che le agende sono aperte per tutti i cittadini ultrasessantenni (sempre che siano passati 6 mesi dall”inoculazione della seconda dose) a prescindere dal ricevimento dell”Sms che per questa classe di età costituiscono solo un promemoria” ricordano dall’Ausl con una nota. 

Invece gli operatori sanitari, sociosanitari e le persone incluse negli elenchi regionali degli estremamente vulnerabili possono prenotarsi attraverso delle agende dedicate mostrando agli sportelli Cup, in farmacia o leggendo all”operatore Cuptel sempre il testo del Sms ricevuto. (l.a.) 

Altri particolari sul “sabato sera” in edicola da domani 11 novembre.

Coronavirus, Rossi: “Virus circola ma pochi casi gravi grazie ai vaccini”. Terza dose: l’Ausl invia Sms ai 60enni
Cronaca 9 Novembre 2021

Coronavirus e scuola, nuove regole per evitare la Dad, quarantena ridotta per i vaccinati

Da ieri è entrato in vigore il protocollo ministeriale per la quarantena nelle scuole che introduce delle novità in particolare per elementari, medie e superiori e provvedimenti diversi a seconda dello status vaccinale. L’obiettivo è «fare il massimo possibile per garantire il diritto all’istruzione in presenza» ha dichiarato l’assessore alle Politiche per la salute regionale Raffaele Donini, partendo dal numero sempre maggiore di vaccinati (anche tra i ragazzi over 12) e dall’utilizzo esteso del tracciamento e dei tamponi.

La novità più importante, come detto, interessa le scuole primarie (elementari) e secondarie (medie e superiori) e prevede che con un caso positivo in classe, al contrario di quanto avvenuto sinora, non ci sia il passaggio automatico alla Dad; se i positivi sono due continuano in presenza solo i vaccinati e coloro che risultano guariti negli ultimi sei mesi, mentre gli altri faranno lezione in Dad; con più di tre casi in classe la quarantena scatta per tutti, ma sarà di 7 giorni per i vaccinati e i guariti, di 10 per gli altri. Inoltre, test subito per tutta la classe anche con un solo caso e un altro tampone dopo 5 giorni. Se i positivi sono due, gli alunni vaccinati o negativizzati da meno di 6 mesi vanno a scuola ma con tampone di controllo dopo 5 giorni.

Insegnanti o operatori potranno rientrare subito in servizio se sono vaccinati (o negativizzati negli ultimi 6 mesi) dopo un tampone negativo, cui seguirà quello di controllo dopo 5 giorni, mentre resteranno in quarantena per dieci giorni i non vaccinati. Con almeno tre casi positivi (tra studenti e docenti) quarantena di 10 giorni per tutta la classe e doppio tampone all’inizio e alla fine. Per gli altri operatori scolastici, valutazione del rischio a carico dell’Ausl.

Nei servizi dell”infanzia, invece, al primo caso positivo è previsto un test subito per i bambini della sezione e una quarantena di 10 giorni, al termine della quale dovranno effettuare un altro tampone; tampone subito anche per i loro insegnanti e operatori scolastici con quarantena di 7 o 10 giorni in base allo stato vaccinale e secondo tampone prima di tornare in servizio. Stessa cosa per un caso di positività tra insegnati e operatori scolastici. Nessun provvedimento per gli operatori di altre sezioni o gruppi. Se però i casi tra il personale scolastico sono due o più, la quarantena e il doppio tampone sarà necessario per tutti quelli che hanno operato con i positivi.

«Il ministero giustamente riconosce che la durata della quarantena per i vaccinati sia più breve – ha concluso Donini -. E che in determinate circostanze solo chi non è vaccinato debba seguire la didattica a distanza. Fondamentale sarà la tempestività dei tamponi: la situazione verrà monitorata dalla Regione per identificare eventuali criticità. Ci sembra un provvedimento giusto che garantisce, pur con i limiti della situazione attuale, il diritto all’istruzione in presenza». (r.cr.)

Foto d”archivio Regione Emilia Romagna

Coronavirus e scuola, nuove regole per evitare la Dad, quarantena ridotta per i vaccinati
Cronaca 28 Ottobre 2021

Coronavirus, tutti a casa in una scuola primaria di Imola. Focolaio al Sollievo. Rossi: “Accelerare sulla terza dose'

Nella tarda serata di ieri, dopo una serie di valutazioni e sopralluoghi, visto l’alto livello di circolazione del Coronavirus, il dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Imola ha emesso un provvedimento di sospensione delle attività didattiche per la scuola primaria Quinto Casadio di Chiusura a Imola. A renderlo noto è l”Azienda sanitaria stessa. La sospensione parte da oggi fino al 2 novembre incluso. In questo periodo “sarà effettuata la sanificazione dell’intero plesso scolastico”.

Il Covid-19 sta rialzando la testa nel circondario imolese. I numeri per ora sono ben lontani da quelli di un anno fa, all’alba della drammatica seconda ondata, ma quanto accaduto a Chiusura conferma la preoccupazione dell’Ausl per la ripresa della circolazione virale, in particolare nelle scuole elementari dell”imolese, quindi nei bambini sotto i 12 anni, ad oggi non vaccinabili. 

Ma un focolaio è emerso anche nella casa residenza anziani Il Sollievo con 8 ospiti e 4 operatori positivi. E i ricoveri sono in lieve aumento, saliti a 5 in terapia intensiva e 4 nei reparti ordinari («per la maggior parte anziani tra i 70 e gli 80 anni non vaccinati» dicono dall’Ausl). 

Il direttore dell’Azienda sanitaria Andrea Rossi rilancia l’obiettivo di «accelerare con la somministrazione della terza dose negli anziani, nei fragili e nel personale socio-sanitario per potenziare al massimo livello possibile la risposta immunitaria dei soggetti più esposti».  

Altri dettagli sulla situazione del Coronavirus nel circondario imolese sul “sabato sera” in edicola oggi.

Coronavirus, tutti a casa in una scuola primaria di Imola. Focolaio al Sollievo. Rossi: “Accelerare sulla terza dose'
Cronaca 18 Ottobre 2021

Coronavirus, l'sms dell'Ausl di Imola agli over 80 che possono fare la terza dose di vaccino e l'antinfluenzale

L”Azienda sanitaria imolese ha deciso di procedere con l”invio di sms agli anziani con più di 80 anni che hanno completato il ciclo vaccinale anti-Covid da almeno sei mesi per invitarli a fare la terza dose. Gli sms hanno cominciato ad essere inviati da oggi e contengono l”indicazione per la somministrazione del richiamo o booster.

Sono circa 8000 gli interessati; non sono inclusi coloro che hanno già effettuato la terza dose oppure hanno prenotato (dalla scorsa settimana per gli over 80 sono aperte le prenotazioni anche con i soliti canali Cup e farmacie) e le persone assistite a domicilio. La dose booster o di richiamo va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima e serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria: è previsto l’utilizzo del vaccino Pfizer (Comirnaty) a prescindere da quello utilizzato in precedenza.

Insieme alla terza dose anti-Covid, dalla scorsa settimana è possibile fare in contemporanea anche il vaccino antinfluenzale. I sanitari lo propongono nel momento della somministrazione. “La somministrazione contemporanea dei due vaccini, antinfluenzale e anti Covid-19, si è infatti dimostrata sicura, ben tollerata e garantisce un”adeguata risposta anticorpale, pari a quella prodotta da ciascun vaccino somministrato singolarmente” garantiscono con una nota dall’Azienda sanitaria. (r.cr.)

Coronavirus, l'sms dell'Ausl di Imola agli over 80 che possono fare la terza dose di vaccino e l'antinfluenzale
Cronaca 13 Ottobre 2021

Coronavirus, da venerdì terza dose più vaccino antinfluenzale per gli over 80

Al via da venerdì 15 la proposta di vaccinazione antinfluenzale contemporanea alla dose booster anticovid per gli over 80 anche nel circondario imolese. I centri vaccinali dell”Ausl di Imola proporranno agli ultraottantenni prenotati per la terza dose anti-covid (le prenotazioni si sono aperte la scorsa settimana) contemporaneamente anche la vaccinazione antinfluenzale.

“La somministrazione contemporanea dei due vaccini, antinfluenzale e anti Covid-19, si è infatti dimostrata sicura, ben tollerata e garantisce un”adeguata risposta anticorpale, pari a quella prodotta da ciascun vaccino somministrato singolarmente” garantiscono con una nota dall’Azienda sanitaria. 

La dose booster o di richiamo va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima perché serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria: è previsto l’utilizzo del vaccino Comirnaty di Pfizer-Bnt a prescindere dal vaccino utilizzato per il ciclo primario. Per i soggetti fragili trapiantati (di midollo o di organo solido) e immunocompromessi la terza dose è considerata addizionale, e va somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima ed è rivolta in via prioritaria. 

In totale sono oltre 15 mila in Emilia Romagna le persone ad avere già ricevuto la dose aggiuntiva, mentre altri 28 mila e oltre l’hanno prenotata. A Imola sono oltre 500 le terze dosi somministrate, in gran parte ai fragili (i primi ad aver iniziato circa 600 complessivamente nel circondario) e ai primi over 80.  

La Regione, inoltre, lunedì scorso ha recepito anche le ultime indicazioni nazionali sulla campagna vaccinale e ha dato il via libera alle Aziende sanitarie – con una circolare inviata dalla direzione generale dell’assessorato – per predisporre le modalità di prenotazione e somministrazione per le nuove categorie di aventi diritto: il personale sanitario con priorità agli over 60 e ai professionisti più a rischio (per esposizione o per patologie), i soggetti ad elevata fragilità che rientrano nella cosiddetta categoria 1 (che include dai pazienti oncologici ai malati di sclerosi multipla passando per chi soffre di scompensi cardiaci avanzati o di malattie autoimmuni) e tutti gli ultrasessantenni, iniziando dalla fascia 70-79 e proseguendo poi con quella 60-69. 

«La terza dose, per le persone per cui è prevista, è un passaggio imprescindibile del piano vaccinale, cioè lo strumento, ci tengo a ricordarlo, che ci sta permettendo ogni giorno di più di lasciarci alle spalle la pandemia- afferma l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-. Rispettando come sempre le indicazioni ministeriali, e continuando a dare la priorità ai più fragili e alle persone più a rischio, la macchina regionale è pronta a entrare nel vivo di questa ulteriore fase e a continuare a lavorare a pieno come ha ampiamente dimostrato di essere in grado di fare durante tutto quest’anno». (r.cr.)

Coronavirus, da venerdì terza dose più vaccino antinfluenzale per gli over 80
Cronaca 6 Ottobre 2021

Coronavirus, al via la terza dose per gli over 80 che hanno completato il ciclo da almeno sei mesi

L’Emilia Romagna ha deciso di partire da lunedì 11 ottobre con la terza dose di vaccino per gli over 80, con la possibilità di prenotare già a partire da domani. Anche l”Ausl di Imola si sta organizzando. Possono fare la terza dose coloro che hanno fatto la seconda da almeno sei mesi. 

Secondo la circolare ministeriale verranno utilizzati per la terza dose «uno  qualsiasi  dei  due  vaccini  a  m-RNA autorizzati in Italia» quindi solo Pfizer o Moderna. «L’indicazione della Commissione tecnico-scientifica è di farla» ricordano dall’Ausl.

Sono oltre 11.000 gli interessati nel circondario di Imola, 2.500 sono ospiti di strutture protette o seguiti a domicilio. In tutta la regione la platea potenziale è di circa 400mila persone: «gli over 80 ad aver ricevuto le prime due dosi in Emilia Romagna sono infatti quasi 364mila, pari al 98% della popolazione, dato che pone la regione al primo posto in Italia come copertura vaccinale in questa fascia di popolazione» precisano dalla Regione.  

Il ministero della Salute ha dato il via libera la scorsa settimana alla somministrazione delle cosiddette dosi booster o terze dosi di vaccino anti Sars-Cov-2/Covid-19 per gli anziani. L’indicazione contenuta ministeriale è per chi ha più di 80 anni e per il personale e gli ospiti, a prescindere dall’età, delle strutture residenziali per anziani.

Le dosi booster o di richiamo, sono destinate alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (come i grandi anziani o i soggetti ricoverati nelle Rsa) e per livello di esposizione al virus (come gli operatori socioassistenziali). La terza dose in questi casi serve a mantenere nel tempo un adeguato livello di risposta immunitaria.  

Diverse nella sostanza ma non nella forma le terze dosi «addizionali», che vanno somministrate dopo almeno 28 giorni dall’ultima ed è rivolta in via prioritaria ai soggetti trapiantati e immunocompromessi. Come da indicazioni della struttura commissariale nazionale, proprio da questa tipologia sono cominciate le somministrazioni. Nel circondario imolese sono circa 600 le persone interessate che sono state chiamate dall’Ausl a partire dal 20 settembre. (l.a.)

Coronavirus, al via la terza dose per gli over 80 che hanno completato il ciclo da almeno sei mesi
Cronaca 26 Settembre 2021

Coronavirus, screening con test salivari, a Imola “scuola sentinella” è la primaria Bizzi

Gli screening con i test salivari nelle “scuole sentinella” prendono il via lunedì 27 settembre. Si tratta della campagna nazionale per monitorare su base volontaria, attraverso la raccolta e l’esame di campioni molecolari salivari, la diffusione del virus in ambito scolastico. In Emilia Romagna si parte da Reggio Emilia e Forlì, poi nei giorni successivi si procederà con gli altri territori.

Le scuole sono state selezionate in accordo tra Aziende sanitarie e gli Uffici scolastici. Per quanto riguarda l’Ausl di Imola e i suoi dieci comuni, è stata identificata la primaria «Bizzi» di via Vivaldi a Imola, Istituto comprensivo 7. 

Nella fase d’avvio, tra scuole primarie e secondarie di primo grado, in regione il campione di studenti che sono coinvolti al momento dai test è di circa 7.000 e potrà essere modificato sula base dell’andamento epidemiologico. 

La nota della Regione precisa che, come prevedono le indicazioni ministeriali, gli aspetti organizzativi su frequenza dei test, strumenti di raccolta del campione di saliva, relative istruzioni e modalità di consegna del campione vengono definiti scuola per scuola e comunicati alle famiglie che accetteranno di partecipare al monitoraggio con una specifica informativa. 

Alcune Aziende sanitarie, a partire da quella di Reggio che con Forlì fa da apripista, hanno organizzato incontri con le famiglie per illustrare il piano di monitoraggio e la modalità di esecuzione del tampone anche attraverso video dimostrativi. (r.cr.)

Foto d”archivio

Coronavirus, screening con test salivari, a Imola “scuola sentinella” è la primaria Bizzi
Cronaca 20 Settembre 2021

Coronavirus, al via la terza dose per trapiantati e immunodepressi, l'Ausl di Imola ne sta chiamando 600

Oggi sono cominciate da parte dell”Ausl di Imola le chiamate dirette alle persone fragili per la terza dose di vaccino, che in questa fase riguarda in via prioritaria trapiantati e immunocompromessi. Nel circondario imolese in tutto sono 600 gli interessati, di cui 400 oncologici e 200 in carico al servizio di nefrologia (trapiantati, in attesa di trapianto, persone dialisi o predialisi).

Le vaccinazioni vere e proprie “si svolgeranno negli ambulatori ospedalieri e il tutto si dovrebbe concludere entro un paio di settimane” precisano dall”Ausl.

Complessivamente in Emilia Romagna sono circa 53.200 le persone che rientrano nelle categorie indicate dal ministero della Salute. Queste vengono contattate direttamente dall’Azienda sanitaria di riferimento, quindi non devono fare nulla per fissare luogo, data e ora dell’appuntamento.

Il numero tiene conto delle persone prese in carico dai centri specialistici, sia residenti sia assistiti con residenza in altra regione. Di questi la maggior parte, 30.500, sono pazienti con patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure. 

“Secondo le indicazioni ministeriali, la terza dose di vaccino è prevista infatti in due casi: come dose addizionale per garantire un livello adeguato di risposta immunitaria in quelle persone che, per patologia o per terapia, potrebbero avere una minor risposta immunitaria alle prime due dosi di vaccino e per le quali sono partite le vaccinazioni e convocazioni” precisa la nota della Regione. Il secondo caso – per il quale si parla di dose di richiamo o booster – l”obiettivo è “il mantenimento nel tempo di un adeguato livello di risposta immunitaria e dovrebbe essere destinata alle persone a maggior rischio di sviluppare malattia grave per condizioni di fragilità (come i grandi anziani o i soggetti ricoverati nelle Rsa) ed eventualmente agli operatori sanitari a seconda del livello di esposizione al virus”.

Lo stesso ministero della Salute ha specificato che “sarà definita la strategia di somministrazione di una dose di richiamo con vaccino a m-RNA in favore di ulteriori gruppi target, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell’evoluzione dello scenario epidemiologico”. (r.cr.)

Coronavirus, al via la terza dose per trapiantati e immunodepressi, l'Ausl di Imola ne sta chiamando 600

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