Ricordi di F1, il giornalista Pino Allievi: “A Imola aveva un altro sapore…”
IMOLA
Metti una sera all’autodromo Enzo e Dino Ferrari a motori spenti, ma immaginando di sentire le storiche monoposto in mostra all’interno del Museo Checco Costa accendersi improvvisamente, ed ecco che la voglia di F.1 riesplode rumorosamente, trascendendo passato e presente, perdendosi nel sogno sempre vivo di riportare la massima formula automobilistica in riva al Santerno. Se poi a condurre la serata, organizzata lunedì 16 gennaio da Formula Imola e dal Crame, in sinergia con IF ImolaFaenza tourism company, c’è un Pino Allievi (Gazzetta dello Sport e opinionista Rai) in gran forma, ecco che i ricordi riaffiorano in tutta la loro grandezza. Momento culminante della mostra che nelle scorse settimane ha visto esposte diverse monoposto da F1.
I 27 anni della F.1 a Imola dal 1980 al 2006, i Gran Premi non titolati del ’63 e del ’79, ormai cristallizzati nella memoria di chi li ha vissuti, più ancora di quelli iridati, sono stati passati in rassegna con le testimonianze di personaggi come il manager Giancarlo Minardi, l’ex pilota Pierluigi Martini e l’ingegner Gabriele Tredozi, per tante stagioni direttore tecnico della Minardi in F.1. Il team faentino in pratica si è ricostituito per una sera, con la luccicante Minardi del 1994 in bella mostra davanti ai loro occhi intrisi di nostalgia. Col sindaco di Imola Daniele Manca fra il numerosissimo pubblico intervenuto, col presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense, a fare gli onori di casa e con un raggiante
«Io so che Ecclestone è ben disposto nei confronti di Imola quindi datevi da fare per cercare di organizzare un altro Gran Premio come in passato – ha detto Allievi -, io lo spero perché ricordo le la F1 a Imola aveva “un altro sapore”, mi sono sempre divertito tanto insieme al mio amico Ezio Pirazzini». Allievi viene sempre a Imola in occasione della premiazione del premio dedicato agli studenti e intitolato al grande giornalista imolese scomparso.
Durante la serata si sono avvicendati al microfono anche Gianni Torelli, storico restauratore di monoposto di F.1 d’epoca e il giornalista Daniele Buzzonetti.
Foto di Isolapress