Siccità, dopo la dura estate 2017 il Consorzio di bonifica della Romagna occidentale punta a potenziare la rete idrica imolese
Dopo la straordinaria siccità della scorsa estate e per evitare il ripetersi di situazioni di tale emergenza, il Consorzio di bonifica della Romagna occidentale punta a potenziare la rete idrica.
L”eccezionale siccità dell”estate 2017, infatti, dovuta tanto alle scarse precipitazioni quanto all”assenza di neve nell”inverno precedente, ha fatto registrare situazioni difficili in molti torrenti ed affluenti del territorio e, di conseguenza, ha messo in pericolo specie animali selvatiche, ma anche parecchi allevamenti. Per contrastare lo spreco di acqua, diversi Comuni avevano emanato specifiche ordinanze restrittive per regolamentare i prelevamenti di acqua da fiumi, torrenti, laghi e bacini ma anche dalla rete idrica domestica.
Per evitare il ripetersi di situazioni analoghe e “visti i segnali sempre più evidenti del cambiamento climatico in corso – sottolineano dal Consorzio di bonifica della Romagna occidentale – il nostro impegno non si ferma alla gestione delle opere esistenti, ma sforzi altrettanto intensi sono prodotti nella progettazione di nuovi sistemi irrigui con l’obiettivo di un efficientamento di tutto il reticolo distributivo mediante la sostituzione di reti in pressione a quelle tuttora costituite da canali vettori a cielo aperto“.
Nel distretto di pianura, quello di cui fa parte il territorio imolese, sono previsti due ampliamenti alle reti attuali, da realizzarsi nei prossimi due anni. Un intervento riguarda l”area Selice-Santerno, dove sono previste opere per circa 7,3 milioni di euro che interesseranno, complessivamente, oltre 270 aziende agricole in un”areale di duemila ettari che saranno servite da una rete di 42 chilometri di nuove condotte. L’altro intervento, invece, è ipotizzato nel territorio faentino. I lavori dovrebbero prendere il via tra la fine del 2018 e i primi mesi del 2019.
“Si tratta di progetti che possono essere finanziati con le economie conseguite in precedenti lavori – precisa Alberto Asioli, presidente del Consorzio di bonifica della Romagna occidentale -. Ora attendiamo i decreti attuativi dei ministeri competenti, ovvero dell”assessorato alle Politiche agricole per i lavori dell”imolese, per dare il via agli interventi”.