Il Tar blocca l’ampliamento della discarica di Imola. La Regione: “Rispetteremo la sentenza. Siamo comunque autosufficienti”
Non ha pace la discarica di Imola su cui, dopo tante polemiche, arriva anche la bocciatura del Tar dell”Emilia-Romagna che ha accolto in via definitiva il ricorso di Wwf, Panda Imola e Legambiente Medicina contro l”ampliamento della discarica Tre Monti in via Pediano a Imola che chiedeva l”annullamento della delibera regionale 2262/2016 (“VIA del progetto per l”ampliamento della discarica Tre Monti: recupero volumetrico in sopraelevazione del 3° lotto nel comune di Imola (BO) – Proponenti CON.AMI ed Herambiente”) ed era stato presentato anche contro Arpae Emilia Romagna, Provincia di Ravenna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Riolo Terme, Comune di Imola, Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura).
Nella sentenza pubblicata il 10 gennaio, Il Tar di Bologna osserva che l”Amministrazione regionale “avrebbe dovuto tener conto del parere negativo espresso dal Ministero dei beni culturali il 16 settembre 2016 e successivamente confermato”.
Ne consegue la condanna alla Regione Emilia-Romagna riguardo “alla rifusione, in favore dei ricorrenti, delle spese processuali” che ammontano a 6mila euro.
“Le sentenze si rispettano e così sarà – commenta l”assessore regionale all”Ambiente, Paola Gazzolo -. Il Tar ha rilevato principalmente un vizio di forma, senza mettere in discussione le valutazioni ambientali sul progetto. Stiamo già valutando quali provvedimenti siano necessari e le implicazioni con il Piano Paesaggistico. Nonostante lo stop al funzionamento della discarica posso comunque assicurare che al momento il sistema regionale è in grado di reggere le necessità di smaltimento in autosufficienza”.