Le Mans: podio tutto italiano alla Bridgestone Handy Race 600 per piloti diversamente abili
Durante il weekend della MotoGP a Le Mans non sono scesi in pista solo Marquez, Dovizioso, Rossi e gli altri grandi campioni mondiali, ma anche i più forti, veloci e determinati motociclisti diversamente abili ma non per questo diversamente piloti. L’occasione che li ha chiamati in Francia, al seguito di una passione che li fa salire in moto e scendere in pista nonostante le difficoltà fisiche, era la prima tappa del campionato internazionale Bridgestone Handy Race, manifestazione di motociclismo paralimpico.
Sky li ha chiamati “temerari”, Valentino Rossi ha detto che la loro voglia di correre è una cosa “veramente romantica”, Paolo Simoncelli li considera dei “matti veri”.
Loro? Loro si sentono semplicemente motociclisti, veri piloti.
A Le Mans il podio della prima tappa (cui ne seguiranno altre all’interno della programmazione della Superbike in Italia e Francia) classe 600 è stato tutto italiano: 1 Lorenzo Picasso, 2 Cristian Passi, 3 Maximilian Sontacchi.
Lorenzo Picasso è, tra l’altro, uno dei giovani allievi della scuola moto per disabili “Rimettiamoci in Moto” di Max Sontacchi, progetto che il motociclista paraplegico porta avanti da anni.
Nella classe 1000, invece, l’italiano Maurizio Castelli è arrivato secondo dietro all’austriaco Peter Rohr ma davanti al francese Benoit Thibal.
Prossimo appuntamento con la Bridgestone Handy Race all’interno della Superbike a Misano, che offre l’unica occasione italiana per seguire il grande motociclismo paralimpico.
mi.mo
Foto: Max Sontacchi