Tracce di legionella in una doccetta della spa Anusca, Iseppi: «Controllo doveroso ma sotto soglia di pericolo»
Tutto è cominciato con un norvegese appassionato di golf che ha trascorso un paio di settimane di vacanza in vari campi e città all’estero e in Italia, compresa Castello. Al ritorno a casa è stato male e l’allerta sanitaria ha fatto ricontrollare a ritroso tutte le tappe, compreso il soggiorno presso l’Anusca Palace. L’Ausl ha verificato tutti gli impianti dell’hotel di viale Terme con annessa piscina e centro benessere, e in una doccetta di acqua fredda del bagno turco, quella che si utilizza per lavare pavimenti e sedute, è stato rinvenuto il batterio della legionella pneumophila.
Da qui la richiesta di ordinanza al Comune, emessa sabato 14, affinché venisse fatta «immediatamente la disinfezione dell”impianto idrico del centro benessere», per poi procedere ad un ulteriore ricampionamento di verifica. A raccontare l’accaduto è Stefano Iseppi amministratore delegato di Terme Spa e amministratore unico di Anusca Srl che controlla l’hotel: «Per prima cosa – puntualizza – la contaminazione era sotto la soglia regionale di pericolo che richiede di imporre la chiusura, perché una certa quantità è inaludibile. Non a caso hanno notificato solo delle prescrizioni, che noi abbiamo già messo in pratica, ovvero la sanificazione e il collegamento anche di quella doccetta al circuito che riceve lo choc termico periodico previsto dalle normative per alberghi e piscine proprio per eliminare questo batterio. Tra l’altro – ricorda Iseptti – quella doccetta è l’unico punto che riceve direttamente l’acqua dell’acquedotto e a suo tempo l’impianto era stato fatto come richiesto. Comunque sia – conclude -, l’importante è che l’Ausl non abbia trovato nulla nelle stanze e nelle piscine, era tutto a posto e regolare. La prescrizione è una richiesta per stare tranquilli a seguito di un doveroso controllo dell’Ausl». (l.a.)
Nella foto la spa dell”hotel Anusca Palace e Stefano Iseppi