Marco Ianelli nuovo presidente della Clt di Medicina. «Le sfide? Innovazione e ricambio generazionale»
La Cooperativa lavoratori della terra (Clt) taglia il traguardo dei 130 anni e sceglie per guidarla un presidente che ne ha appena compiuti 35, Marco Ianelli, e che di professione fa il tecnico chimico biologico.
Sulle sfide che attendono l’azienda, Ianelli sembra avere le idee chiare: «Il nostro scopo mutualistico è far lavorare le persone e la nostra volontà è crescere, assumere ma in maniera ponderata, perché dobbiamo confrontarci con il costo della manodopera molto alto nel nostro settore. Noi non facciamo un’ora di “nero”, abbiamo un occhio di riguardo sulla mensa, lo straordinario, la sicurezza, cioè sui diritti che troppo spesso sono solo delle favole in agricoltura. Invece noi ci crediamo, ma questo si ripercuote sui costi e dobbiamo stare attenti. Come Cda intendiamo impegnarci su due fronti: ricambio generazionale e innovazione. Da un lato guardare agli aspetti organizzativi per rendere la “macchina” della coop. meno costosa, dall’altro pensare all’agricoltura senza preconcetti cercando attività nuove. Nella nostra zona c’è chi sta lavorando con le erbe officinali, ma abbiamo incontrato anche chi sta producendo oli essenziali da camomilla e rosa o chi vorrebbe creare un allevamento di polli bio a terra partendo dai pulcini. Parliamo di idee e studi per ora». Su una cosa non ha dubbi: «L’agricoltura nelle realtà grandi come la nostra non può essere improvvisazione».
Il passato ha consegnato al presente un’azienda con un volume d’affari di 4 milioni di euro, una solidità patrimoniale data da 1.200 ettari di cereali, erba medica e mais a Medicina e altri 470 a San Benedetto del Querceto nel comune di Monterenzio per la produzione rigorosamente bio di bovini da carne e un’azienda faunistica venatoria, poi vanno messi in conto i macchinari e gli impianti, il disidratatore per l’erba medica e il biodigestore (del valore di 5 milioni di euro), introdotti per migliorare e diversificare l’attività.
Ora tocca a Ianelli e agli altri del Cda (il vice è Fabio Soldà, poi Beatrice Pantaleoni, Filippo Pagani, Gianni Ansaloni, Enrico Romagnoli, Valter Mazzini, un’età media di poco più di trent’anni) traghettare la cooperativa verso il futuro. Il mandato dura tre anni rinnovabili. (l. a.)
Altri particolari nel numero del Sabato sera del 3 ottobre
Fotografia di Marco Isola/Isolapress