Politica

Sanità, manifestazione di Fp Cgil e Uil Fpl contro il blocco delle assunzioni. La risposta della Regione

Sanità, manifestazione di Fp Cgil e Uil Fpl contro il blocco delle assunzioni. La risposta della Regione

Volantinaggio anche davanti al Santa Maria della Scaletta oggi per dire no al blocco delle assunzioni, alla mancata proroga dei contratti a tempo determinato e per chiedere lo sblocco dei finanziamenti per la sanità. Ad organizzarlo le categorie Fp Cgil e Uil Fpl dalle ore 12 alle 13.30. «Pur apprezzando lo sforzo e l”impegno della Regione sulle politiche assunzionali, messo in campo nel 2020 e parte del 2021 – scrivono Erika Ferretti (Fp Cgil) e Giuseppe Rago (Uil Fpl) -, riteniamo grave l”indicazione data alle aziende sanitarie di bloccare in termini generali le assunzioni in relazione alle difficoltà legate al bilancio regionale che, soprattutto nella parte relativa alla sanità, è in grandissima sofferenza».

Il tema è quello della parte dei fondi per coprire i costi Covid che lo Stato non ha ancora erogato, la conseguente difficoltà di bilancio della Regione che ha chiesto alle Ausl di fermare le assunzioni comprese le stabilizzazioni. Da qui la richiesta dei sindacati all’Emilia Romagna di «battere i pugni sul tavolo dei ministeri della Salute e dell”Economia perché stanzino le risorse necessarie». «Centri vaccinali, aumento dei posti letto di terapia intensiva e dei trasporti in emergenza, aumento delle situazioni di disagio della popolazione di tutte le fasce di età, apertura nuovi reparti Covid e recupero delle liste di attesa sono questioni a cui dare risposta e a cui è necessario provvedere aumentando le dotazioni organiche e valorizzando i professionisti».

Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, ha risposto a distanza con una nota: «Comprendiamo le ragioni del sindacato. Abbiamo già assunto 23mila professionisti in ambito sanitario, con un turn over del 170%, dando il via alle stabilizzazioni. Ma serve un impegno comune per rappresentare al governo la necessità finanziaria delle Regioni per i costi ingenti sostenuti nel corso della pandemia covid. Abbiamo già messo sul tavolo una proposta che è al vaglio dei sindacati e su cui siamo disponibili ad entrare ulteriormente nel merito».

Da notare che, anche in questa battaglia, come per lo sciopero generale del 16 dicembre, le tre centrali sindacali si trovano divisi, la Cisl ha deciso di non aderire. (r.cr.)

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