Fondazione emiliano-romagnola vittime di reati, già 20 casi di violenza di genere da inizio anno
Sono già 20 i casi di violenza, tutti di genere, ai danni di sette donne e dei loro tredici figli, che la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati ha esaminato e accolto dall’inizio di quest’anno.
Un numero significativo che condiziona il lavoro dell”ente: già a maggio è stato impegnato il 70% del fondo annualmente a disposizione.
«La violenza di genere è una vera e propria pandemia della nostra società – commenta Carlo Lucarelli, presidente della fondazione –. I “reati maschili” hanno completamente monopolizzato il nostro lavoro nei primi cinque mesi del 2022: la fondazione, che nasce con l’intento di sostenere le vittime di tutti i reati gravi, oggi di fatto sostiene nella stragrande maggioranza dei casi donne e minori vittime di violenza. Noi operiamo su un numero ristretto di casi, e solo su segnalazione dei Comuni, ma non possiamo non trovare preoccupante questa tendenza».
«La fondazione porta avanti da quasi 20 anni il suo impegno a tutela delle vittime di reati, ed è un dato di fatto che non possiamo ignorare come ormai la quasi totalità degli interventi riguardi violenze di genere – aggiunge Stefano Bonaccini, presidente della Regione –. Come Regione siamo pronti anche quest’anno a fare la nostra parte, integrando le risorse dei soci della fondazione per permettere di accogliere tutte le istanze». (lu.ba.)
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