Caldo e siccità, stato di grave pericolosità per gli incendi esteso a tutta la regione
Da sabato fino al 28 agosto tutta l’Emilia-Romagna sarà “arancione”. Il provvedimento, che stabilisce lo stato di grave pericolosità, riguarderà così anche le province centro-occidentali (Piacenza, Parma, Modena e Reggio Emilia). Signifca divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci; sono anche vietati gli abbruciamenti di residui vegetali e di stoppie. Per i trasgressori sono previste sanzioni e denunce.
Per quanto riguarda le cinque province centro-orientali di Bologna (di cui fanno parte anche i nostri territori del circondario imolese), Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, il provvedimento è già in vigore da sabato scorso. Ora viene esteso a tutta la regione.
La situazione verrà rivalutata settimanalmente. A motivare questa decisione, è l’aggravamento di una situazione già critica, esito di un bilancio idrico molto negativo, dopo un lungo periodo caratterizzato da scarsità di piogge e neve, e da temperature superiori alle medie stagionali, sia in pianura che in quota. Nell”ultima settimana gli incendi registrati sono stati circa cento.
“Le condizioni meteorologiche e la particolare e grave condizione di siccità che l’Emilia-Romagna attraversa – hanno commentato le assessore all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo, alla Montagna Barbara Lori e l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi – accentuano la vulnerabilità del territorio verso il rischio di incendi, specie nelle aree montane. Una motivazione, questa, che deve se possibile aumentare ancora di più il livello di responsabilità individuale, per non aggravare ulteriormente una situazione complessa seppure da noi costantemente monitorata”.
In caso di avvistamento di un incendio boschivo, occorre chiamare il 115 (Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco). (r.cr.)Foto d”archivio Isolapress