Cronaca

Alluvione: scuole ancora chiuse, sfollati e strade cancellate in vallata, la situazione a Mordano e Spazzate Sassatelli

Alluvione: scuole ancora chiuse, sfollati e strade cancellate in vallata, la situazione a Mordano e Spazzate Sassatelli

Scuole chiuse fino a sabato, asili e materne compresi, in tutti i dieci comuni del circondario di Imola, mentre domani riaprono nell’area metropolitana di pianura (come Ozzano). È stata una lunga notte e una giornata ancor più lunga pure oggi, con un occhio alle nuvole che per un po’ hanno dato tregua. E sempre per domani è stata diramata una nuova allerta rossa, la cautela rimane massima. Così come le preoccupazioni dei cittadini che hanno preso d’assalto e svuotato alcuni supermercati.

A Imola, si lavora in via Pieve Sant’Andrea, ancora chiusa al traffico, per una frana che ha costretto nove persone a lasciare le proprie abitazioni. Evacuazione urgente anche per sette persone, in via San Vitale a Ponte Massa. In tutti, nel territorio imolese sono 330 gli sfollati. Compresi quelli di Spazzate Sassatelli dove oggi finalmente è tornata la corrente elettrica. Frane attive in via Malsicura, via Montecatone, via dei Colli, via Marzabotto e via Goccianello. Tra le strade, la via Lughese è vietata agli autocarri pesanti. Sempre oggi poi la polizia ha tratto in salvo con un elicottero un imolese che era rimasto isolato sulle colline di Casola Valsenio, mentre il canile di Imola, grazie alla coop. CoAla che gestisce la struttura, ospiterà dieci cani provenienti dal canile di Lugo, allagato.

Più critica la situazione a Castel Guelfo, a causa del Sillaro, ma soprattutto a Mordano dopo l’inondazIone del Santerno. Le acque si stanno pian piano ritirando ed è stato riaperto il ponte sul Santerno, così come via Cavallazzi. Un’altra buona notizia è che la maggior parte degli sfollati hanno potuto far ritorno a casa. Tra loro anche i residenti nelle aree vicino al Canale emiliano romagnolo, evacuate ieri in quanto le acque di reflusso del torrente Sillaro, che ha creato danni nei paese vicini come Sesto Imolese e Castel Guelfo, aveva innalzato e di molto il livello del canale.

Ma a preoccupare davvero sono frane e smottamenti: in vallata la rete viaria ha subito danni davvero ingenti, in alcuni casi quasi “cancellata” come le vie Gesso e la Casolana, la Bordona e la provinciale Sillaro. Molte persone rimaste isolate sono state recuperate sin dalla notte scorsa con l’intervento degli elicotteri, ad esempio una trentina tra adulti, anziani e bambini da via Buffadosso (Maddalena) a Fontanelice. A Casalfiumanese evacuazioni precauzionali anche a ridosso del paese, da Casale Basso, come via Marsiglie, a Casale alto tra via della Pace, via Giovanni XXIII e piazza Cavalli. Dal Comune ricordano che “qualora non ci siano alternative praticabili per poter pernottare in luogo sicuro è possibile telefonare al 0542 666122 fino alle ore 18 e ai 334 3869187 e 335 1918515 dalle 18 in poi, per essere indirizzati alle strutture di accoglienza appositamente individuate dal Comune”. Per una prima accoglienza è stata adibita anche la biblioteca comunale di Villa Manusardi. Danni anche a Castel del Rio, soprattutto ai castagneti, e in via Panoramica. A Belvedere, invece, Hera sta distribuendo, davanti alla chiesa della frazione, acqua potabile in sacchetti.

A Medicina i maggiori problemi si sono verificati nelle frazioni. Il Comune ha infatti allertato tutti i cittadini di Sant’Antonio, residenti in via Idice e via Sant’Antonio, perché a causa della rottura dei torrenti Idice e Quaderna si stanno alzando i livelli degli scoli Sesto Basso e Sesto Alto. Aperta, intanto, una raccolta fondi a favore del territorio comunale. Confermata la riapertura della Sp 253 «San Vitale e della Trasversale di Pianura. Ancora chiuse via Idice, via Sant’Antonio (da via Fiorentina a via del Canale) e via San Tomaso.

Infine, i residenti in zone colpite sottoposti a terapie salvavita periodiche sono stati ricoverati presso l’ospedale di Imola per limitarne gli spostamenti. Dall’Ausl segnalano che in molti casi gli operatori sanitari hanno preferito pernottare in ospedale o nelle Case della salute del territorio “per restare a disposizione nel caso in cui altri colleghi non avessero potuto entrare in servizio” e garantire il funzionamento delle strutture sanitarie. (r.cr.)

Nella foto le persone evacuate nel pomeriggio da via Buffadosso atterrano nel campo sportivo di Fontanelice (Isolapress)

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