Nel territorio dell’Ausl di Imola sono tornate alla normalità l’attività chirurgica e le visite specialistiche, ma 1.500 visite sono state riprogrammate nelle prossime due-quattro settimane. A comunicarlo la Regione, che ha aggiunto come Imola abbia “risentito anche del blocco dell’attività di Villa Maria Cecilia, in particolare per l’emodinamica”, ma già dalla notte di giovedì le emergenze, ad esempio le angioplastiche, vengono dirottate sull’ospedale Sant’Orsola di Bologna. L’arrivo dell’acqua a Cotignola, infatti, ha costretto ad evacuare la clinica privata: tutti i circa cento ricoverati sono stati ricollocati in gran parte nelle strutture del Gruppo (San Pier Damiano a Faenza e Villa Torri a Bologna), gli altri negli ospedali della rete pubblica regionale.
“La situazione organizzativa ad oggi ci permette di garantire anche gran parte delle prestazioni specialistiche non urgenti, cioè quelle programmate e differibili – annota la direzione sanitaria dell’Ausl di Imola – ma è prioritaria la sicurezza dei cittadini, pertanto invitiamo tutti coloro che per qualsiasi motivo potrebbero correre dei rischi per recarsi ad un appuntamento a non muoversi”. Nessuna sanzione per le mancate o ritardate disdette degli appuntamenti programmati tra il 16 ed il 19 maggio. Per l’Ausl di Imola nei giorni scorsi sono state 307 le prestazioni specialistiche non erogate e 3 gli interventi chirurgici rinviati (uno di oculistica e due ernie ombelicali già riprogrammati). (r.cr.)
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