L’Urologia recupera sulle liste d’attesa post-Covid grazie al robot chirurgico Da Vinci
Recuperare i ritardi dovuti all’emergenza pandemica è una delle priorità del sistema sanitario nazionale. Gli interventi e ricoveri presso l’unità operativa di urologia di Imola danno ragione della ripresa, grazie anche all’installazione, a febbraio, del sistema robotico Da Vinci XI. Nel 2022 i ricoveri sono stati 1102 e gli interventi chirurgici 1018, non distanti dai 1169 ricoveri e 1034 interventi del 2019. Nei primi due mesi del 2023, prima ancora dell’attivazione della chirurgia robotica, gli interventi erano già il 33% in più dello stesso periodo 2022.
«Il Da Vinci è il più evoluto sistema robotico per la chirurgia mininvasiva. Le sue caratteristiche tecniche fanno sì che il robot trovi diverse applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale. – spiega il dottor Emilio Emili, primario storico dell’unità operativa di urologia dell’azienda Usl di Imola – Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot, collegati agli strumenti endoscopici, che vengono introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio è proiettato tridimensionalmente, con immagini ferme e ad altissima risoluzione. Nei primi sei mesi con il robot Da Vinci sono state effettuate 38 operazioni in collaborazione con l’ospedale Sant’Orsola. Attualmente – conclude Emili – l’équipe urologica esegue interventi robotici e, grazie alla collaborazione con i colleghi di Bologna effettua una virtuosa formazione sul campo. Il Covid ha purtroppo aggravato le liste di attesa in tutto il mondo, garantiamo tuttavia la tempestiva terapia di tutte le patologie oncologiche oltre, ovviamente, alle urgenze ed emergenze». (r.cr.)