Per la gestione immediata dell’emergenza (alloggi, mezzi di soccorso, messa in sicurezza di strade e rive franate, assistenza alla popolazione) il Comnune di Imola ha speso 1 milione di euro, comprensivo dei 200.000 euro relativi all’alluvione del 2 maggio. Bisogna aggiungere altri 4,5 milioni di danni al patrimonio pubblico (fra i quali il rifacimento di fossi e strade). Ed è escluso dal computo il ripristino della Ciclovia del Santerno, per la quale si stima occorrano 1,5 milioni. Queste sono le cifre dei danni che dettaglia il sindaco di Imola e presidente del Circondario, Marco Panieri, facendo il punto della situazione ad oggi.
“Nel nostro territorio sono già in corso interventi di somma urgenza finanziati dalla Regione e coordinati dall’Agenzia regionale di Protezione Civile con oltre 5 milioni di euro stanziati solo per il ripristino degli argini del torrente Sillaro”. Di questi, 200.000 per riparare l’argine in via Tiglio, altrettanti in via Ladello e in via Case Nuove, nel territorio diImola, oltre a 500.000 euro all’altezza del Ponte della Bettola e a Ponte Dozza e 300.000 a Portonovo di Medicina. “Il cantiere più importante è stato in via Merlo – via Dozza sempre a Imola, che ha cubato oltre 3.000.000 per una rottura dell’argine larga 40 metri e alta 7 metri”.
“La Regione Emilia-Romagna, le Province e i singoli Comuni hanno svolto un meticoloso lavoro per raccogliere e illustrare l’enorme mole di interventi necessari per tornare alla normalità – puntualizza Panieri -. Come è stato illustrato oggi in conferenza stampa dalla vicepresidente della Regione Irene Priolo e alla quale ho partecipato in qualità di vicesindaco della Città Metropolitana di Bologna, nel complesso sono 5.885 gli interventi urgenti attivati per un totale di oltre 1,8 miliardi. Nella Città Metropolitana di Bologna sono 1.158 per oltre 337 milioni di euro; di questi, 443 già terminati per 6,33 milioni, 268 in corso per 90,34 milioni e 430 ancora da attivare per 239 milioni”.
“Come sindaci siamo in campo senza sosta a partire dal 2 maggio, non solo con i sopralluoghi ai cantieri e l’assistenza alla popolazione, ma anche per rendere concrete le misure e gli interventi che vengono previsti e stanziati. Ogni giorno facciamo i conti con i danni alle nostre strade, con la disperazione e l’angoscia di migliaia di persone che hanno perso tutto. Noi sindaci come Istituzioni territoriali ci fidiamo del governo, una fiducia che riteniamo dovuta visti i ruoli che ricopriamo e vista la fase di emergenza che stiamo vivendo ormai da due mesi. Desideriamo sinceramente che, aldilà delle posizioni politiche, questa fiducia sia reciproca e che vengano confermate quanto prima le risorse necessarie per la somma urgenza e per i lavori di ricostruzione”. (r.cr.)
Nella foto il sindaco Marco Panieri a Spazzate Sassatelli incontra i residenti per fare il punto ad un mese dalla disastrosa alluvione di metà maggio
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