L’illuminazione di Imola, Mordano e Castel Guelfo in gestione a Cims ed Hera Luce
La sfida 2023 della Cims si chiama illuminazione pubblica e vede la cooperativa di Borgo Tossignano impegnata in un Raggruppamento di impresa (Rti) in cui capofila è Hera Luce, con il quale ha vinto tre gare: Imola, Mordano e, proprio in questi giorni, Castel Guelfo. Al centro c’è la concessione, mediante finanza di progetto, della gestione, manutenzione, progettazione e realizzazione dei lavori di riqualificazione degli impianti con predisposizione ai servizi smart cities e eventuali lavori extra canone. Le tre gare – informa la stessa Cims con una nota – prevedono per il Comune di Imola un importo stimato di 24,6 milioni per una durata di 20 anni, per Mordano 2 milioni (durata 20 anni), per Castel Guelfo 1,7 milioni (durata 16 anni).
La formula offre vantaggi sia ai Comuni che al soggetto proponente: l’Amministrazione, a fronte di un canone annuo per un certo numero di anni, può pianificare le sostituzioni di parti degli impianti divenuti tecnologicamente obsoleti o danneggiati, oltre che prevedere ampliamenti delle reti, svolgendo un ruolo di controllo e di interfaccia; il soggetto proponente sottoscrive un contratto duraturo potendo così pianificare al meglio sia gli acquisti di materie prime e materiali, sia le attività manutentive straordinarie. In seno al raggruppamento, la capogruppo Hera Luce si occupa prioritariamente della gestione del servizio di pubblica illuminazione e della progettazione tecnologica degli impianti da riqualificare, mentre Cims si attiene alla realizzazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché agli eventuali lavori extra canone da realizzarsi nell’arco della durata della concessione. (r.e.)