Questa mattina c’erano anche i sindaci e gli amministratori del circondario imolese, accompagnati dal Gonfalone della città alla manifestazione organizzata nel 43° anniversario della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. «E’ importante esserci – ha detto il sindaco Fausto Tinti – per difendere la verità insieme all’associazione familiari e alle istituzioni sane che da sempre hanno lottato per la verità e la giustizia».
Nell’occasione, e dopo le polemiche dei giorni scorsi dopo le strane richieste di riaprire piste al centro di depistaggi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato, a sgombrare ogni dubbio ha ricordato: « La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato. La ricerca della verità completa è un dovere che non si estingue, a prescindere dal tempo trascorso. È in gioco la credibilità delle istituzioni democratiche».
A Imola, invece, nel pomeriggio la commemorazione nel giardino dedicato alle Vittime del 2 agosto con l’intervento del sidnaco Marco Panieri.
Nelle foto, in alto la cerimonia a Imola, sotto a Bologna i sindaci di Medicina, Matteo Montanari, e di Castel San Pietro, Fausto Tinti, il presidente del Consiglio comunale Roberto Visani di Imola e il vicesindaco di Dozza, Giuseppe Moscatello
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