L’Ortopedia opera pieno regime, il primario Impallomeni: “Ritornati alle performance del pre-pandemia. Formazione punto di forza”
L’Ortopedia di Imola si lascia il periodo pandemico alle spalle e torna ad operare a pieno regime. Ad affermalo è l’Ausl di Imola che snocciola numeri: «nei primi 5 mesi del 2023, rispetto all’anno precedente, i ricoveri sono stati quasi il 13% in più, mentre sono diminuite del 2% le giornate di degenza, e questo significa che il recupero post-operatorio dei pazienti è stato più rapido, gli interventi chirurgici ordinari sono aumentati dell’11%, quelli in Day Surgery del 90% e quelli ambulatoriali del 142%. L’offerta ambulatoriale è aumentata del 15% ed oggi soddisfa al 100% le richieste di prima visita entro i 30 giorni».
In generale l’Ortopedia di Imola lavora a 360 gradi in ambito traumatologico essendo inserita nella Rete trauma metropolitana, supportando le altre aziende dell’area Bolognese in caso di criticità. Ma è un punto di riferimento importante per quanto riguarda la chirurgia protesica dell’anca, del ginocchio, per la chirurgia funzionale del piede. Negli ultimi anni, si è specializzato anche nella chirurgia della mano. Inoltre è una delle strutture regionali con la miglior performance di tempestività per gli interventi sulle fratture di femore negli anziani. «Operiamo entro 48 ore la frattura di femore nelle persone con più di 65 anni in oltre il 90% dei casi (la media regionale è del 73%)» dice il direttore dell’Unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia Carlo Impallomeni, che guida il reparto dal 2016.
Formazione e aggiornamento continui sono la chiave di volta. Imola è parte della rete formativa della Scuola di Specializzazione in Ortopedia dell’Università di Bologna. Tra le novità, c’è «un progetto per sviluppare la chirurgia protesica del ginocchio con un sistema di navigazione robotica che speriamo possa partire nei prossimi mesi» conclude Impallomeni.
red.cro.