Sala piena, ieri sera, per la presentazione pubblica del progetto di ampliamento dell’area sportiva del centro sociale Tozzona, in Pedagna. Il progetto della Tozzona, invece, prevede una nuova tensostruttura (simile a livello costruttivo a quella del pattinaggio) per il calcio a 5, poi due campi da padel coperti. Poi un’area basket a libero accesso (chiesta da un gruppo di genitori), nuovi spogliatoi e una possibile area parcheggio. Contro questa ipotesi si è schierato il comitato Agorà sulla scorta di un gruppo di residenti (400 firme raccolte online). Circa cento le persone presenti ieri sera, certo nulla a che vedere con la folla di un anno fa contro l’ipotesi di un’isola ecologica attrezzata in via Montericco; la discussione è stata a tratti molto accesa, virando spesso dal concreto, i timori di «cementificazione» e minor verde, ad accuse politiche, con parte dell’opposizione consigliare pronta ad appoggiare i malumori. Così come non sono mancati interventi di residenti con figli a favore del progetto.
Il sindaco Marco Panieri, accanto al presidente del centro sociale Pier Paolo Ragazzini e al tecnico Vittoriano Ronchi, si è preso l’incarico di rispondere a tutti: «L’area rimarrà sempre del Comune mentre i costi di costruzione saranno coperti dalle società sportive – ha ricordato – e la struttura verrà utilizzata al mattino anche dalla scuola, che ne ha bisogno. Serve al quartiere e alla città. Sull’isola ecologica un anno fa ho sbagliato e siamo tornati indietro – ha ammesso – ma non è che ogni volta che facciamo qualcosa in Pedagna si raccolgono delle firme e tutto si ferma. In questo caso si va avanti, si può discutere dei miglioramenti». E ha aggiunto: «Un centro sociale e una società sportiva non sono business, non sono il “privato”, se qualcuno lo pensa magari può alzarsi e andare a vedere di persona, può andare a dare una mano come volontario».
l.a.
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