Gli “occhi” della Questura sui sistemi di videosorveglianza e targa system di Imola, Castel San Pietro e Ozzano
Accesso diretto da parte degli uffici investigativi della Questura di Bologna ai dati e alle immagini provenienti dai sistemi di videosorveglianza e lettura targhe presenti nei comuni di Imola, Castel San Pietro e Ozzano Emilia. Su questo poggia la Convenzione siglata ieri mattina in municipio tra la Questura e i tre Enti, stipulata in municipio alla presenza del questore Antonio Sbordone, dei sindaci Marco Panieri, Francesca Marchetti e Luca Lelli, dei comandanti della polizia locale dei tre Enti e del dirigente del commissariato di polizia di Imola, Luciano Di Prisco.
«La collaborazione e lo scambio informativo rappresentano i punti cardine di un modello di sicurezza partecipata che ha come obiettivo quello di rafforzare l’attività della polizia di Stato su tutto il vasto territorio della Città metropolitana – fa sapere la Questura -. L’utilizzo di queste tecnologie consente di prevenire ancora più efficacemente i fenomeni di degrado e criminalità nei Comuni del nostro territorio, e al contempo rappresenta un prezioso supporto alla polizia di Stato nella fase delle indagini finalizzata ad assicurare alla giustizia gli autori dei reati, in un’ottica repressiva».
L’incontro è stata, inoltre, l’occasione per poter trattare diversi temi come quelli della violenza di genere, dell’immigrazione irregolare, fenomeni che possono essere affrontati con le misure di prevenzione, che fanno capo al Questore, come l’ammonimento o i divieti di accesso alle aree urbane.
r.cr.
Nella foto: la firma della Convenzione