A Castel San Pietro il plastico con il futuro della città «è più bello di quello di Bruno Vespa»
Costruire delle ipotesi progettuali per il futuro di Castello, per rigenerare, riqualificare le aree connettendo gli spazi e della loro vivibilità. Questi gli obiettivi del laboratorio promosso dall’Amministrazione comunale con la facoltà di Architettura dell’Università di Parma e la partecipazione attiva di stakeholder del territorio. Ora il lavoro svolto viene mostrato ai cittadini in un grande plastico e gli studenti stessi (140 quelli coinvolti) a spiegare le ipotesi. In particolare hanno lavorato su 8 zone del capoluogo e delle frazioni di Osteria Grande e Varignana. Questa sera assemblea pubblica alle ore 20 a Varignana, presso il Parco Don Zaccherini (a fianco della torre medievale), per presentare le elaborazioni relative al borgo collinare. Poi domani l’appuntamento è dalle 10 alle 15 nel parchetto adiacente le mura cittadine (Parcheggio via Oberdan – via Volturno), dove si terrà l’esame finale pubblico degli studenti. Dalle 17 alle 20 la presentazione proseguirà in piazza XX Settembre con una serie di focus tematici aperti al pubblico, guidati dal professor Dario Costi, il docente responsabile del progetto.
«Tutti devono rendersi conto che possono dire la propria opinione sul percorso di trasformazione della propria città, è un processo democratico e un’amministrazione interessata a raccogliere i pareri della popolazione non succede spesso» commenta Costi. Ma non ditegli che fa i plastici come Bruno Vespa, perché la risposta è pronta: «È lui che fa i plastici come noi e i nostri sono più grandi e belli, venite a vederli».
l.a.
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