West Nile e altri virus: l’Emilia-Romagna non sospende le donazioni di sangue, questione di Nat
I tanti casi di contagio da virus West Nile che si stanno diffondendo in Italia in questo periodo (con esiti anche gravi, già sette morti) hanno portato il ministero ad adottare misure per cercare di arginare il fenomeno. Tra queste c’è la sospensione delle donazioni di sangue e plasma per almeno 28 giorni. L’Emilia-Romagna è esclusa dal provvedimento perché su tutte le unità di sangue e plasma raccolte esegue un test Nat per individuare l’eventuale presenza di West Nile e, da quest’anno, anche di Chikungunya e Dengue, tutti virus trasmessi dalle zanzare. A segnalarlo è l’Avis regionale. E questo, ovviamente riguarda anche i centri di donazione nel nostro territorio, da Imola a Castello a Medicina. «Sicurezza garantita per i riceventi e strumento di prevenzione per i donatori: con il test Nat per i donatori che avessero soggiornato anche solo una notte in località italiane o europee in cui si sono verificati casi autoctoni, in tutta la regione è garantita la continuità della raccolta» precisano dall’Avis.
Il Nucleic acid test (Nat) moltiplica (amplificare) frammenti anche estremamente piccoli di materiale genetico (Dna o Rna) in modo tale da poterlo identificare e quantificare. «È un esame estremamente preciso ed è utile per scoprire la presenza nel sangue dei virus ricercati (sia quelli trasmessi dalle zanzare ma anche quelli dell’epatite C o dell’Hiv) anche prima della comparsa dei relativi anticorpi» continuano dall’Avis
red.cr.