Rischio
Cronaca
18 Ottobre 2025

Rischio accorpamento scuole a Castel San Pietro, l’allarme dei sindacati. Il precedente con il Governo Berlusconi

Ci sono anche la Direzione didattica e l’Istituto comprensivo di Castel San Pietro tra quelli in discussione per riorganizzazione e accorpamento in 6 gradi Istituti analogamente a quelle di Zola e Budrio. L’allarme arriva dal sindacato Flc della Cgil: “Se queste ipotesi venissero confermate esprimiamo la nostra più ferma contrarietà a questa operazione di riduzione del perimetro pubblico e di razionalizzazione incauta della rete scolastica che riteniamo profondamente sbagliata” dicono Monica Ottaviani, Flc Emilia Romagna, Gabriele Caforio Flc Bologna e Davide Baroncini, Flc Imola. “Oltre che stravolgere un impianto virtuoso, espone i lavoratori e le lavoratrici a delle ricadute occupazionali negative soprattutto sul comparto Ata e porterebbe alla creazione di tre istituzioni scolastiche di enormi dimensioni (dalle 1600 ai 1800 alunni ciascuna) in cui governabilità, organizzazione interna e progetto formativo e didattico sarebbero fortemente compromessi”. A motivarlo, secondo i sindacati, non ci sarebbe alcuna esigenza di legge. “Questa discussione avviene sottotraccia senza il necessario coinvolgimento e rispetto esplicito di tutte le parti coinvolte, le scuole con i propri organismi, le famiglie comprese le rappresentanze sindacali. La domanda è: a chi giova? Qual è l’obiettivo che ci si prefigge? Chiediamo la convocazione di un tavolo urgente che coinvolga subito istituzioni, enti locali coinvolti, ufficio scolastico e organizzazioni sindacali”. La Regione Emilia-Romagna si è opposta nei mesi scorsi al decreto sul dimenzionamento del ministro dell’Istruzione Valditara. “Ogni scelta di ridurre la scuola pubblica vedrà la nostra severa opposizione” concludono i sindacati.

Un tentativo analogo fu fatto anche una decina di anni fa, dopo che l’allora Governo Berlusconi aveva imposto l’aggregazione di tutte le scuole dell’infanzia, primarie e medie in Comprensivi, ma il Comune, dialogando con Provincia e Regione, si decise di mantenere invariata l’organizzazione della rete scolastica per via della dimensione eccessiva che avrebbe creato problemi.

l.a.

Nella foto la sede della Direzione didattica di Castel San Pietro in viale Terme

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