Posts by tag: alluvione

Cronaca 13 Settembre 2023

Bypass sulla Casolana, i lavori vanno avanti come previsto

Proseguono come da programma, a Fontanelice, i lavori iniziati la scorsa settimana per la realizzazione del bypass sulla Sp 33 Casolana, danneggiata dall’alluvione di maggio. A confermarlo è Claudio Comastri, l’ingegnere geotecnico incaricato dalla Città metropolitana di seguire il cantiere da più di 100 mila euro. «In questi giorni la Cti di Imola, la ditta incaricata di eseguire i lavori, ha effettuato il picchettamento dell’area dove sorgerà la bretella e riparato un’altra frana più piccola presente sulla provinciale – spiega Comastri -. Domani, invece, sarò sul posto per impostare a quale profondità andranno realizzate le trincee drenanti. In questo modo verrà stabilizzato tutto il versante, non solo il tratto dove sorgerà la bretella. Contemporaneamente partiranno poi i lavori per la realizzazione del bypass vero e proprio che, una volta ultimato, sarà sicuramente in asfalto. Pensiamo che il cantiere possa chiudersi la prima settimana di ottobre, ma forse anche prima se le condizioni meteo lo permetteranno». (r.cr.)

Foto dalla pagina Facebook del sindaco di Fontanelice Meluzzi

Bypass sulla Casolana, i lavori vanno avanti come previsto
Cronaca 30 Agosto 2023

Bypass sulla Casolana, la Città metropolitana: «Da oggi primi lavori di pulizia del verde e del fango»

Non sono ancora partiti i tanto attesi lavori per realizzare il bypass sulla provinciale Casolana. Forse la settimana potrebbe essere quella buona. Intanto la Città metropolitana, seppur senza indicare una data precisa, ha voluto fornire qualche chiarimento sui lavori di ripristino della strada. «Dopo i sopralluoghi di questi giorni con le ditte e i tecnici, oggi sono previsti lavori di pulizia del verde e del fango che si sono accumulati in questi mesi sul tracciato da ripristinare – fa sapere Città metropolitana -. Lavori che saranno immediatamente seguiti dagli sbancamenti strettamente necessari alla costruzione nel nuovo tratto. Si conferma un tempo previsto per la realizzazione dell’intervento di circa un mese, con previsione quindi di riapertura al transito, pur limitato, entro settembre».

Il “nuovo” percorso sarà realizzato utilizzando parte di una cavedagna già esistente tra un campo e un rio demaniale, che verrà ovviamente adeguato alla viabilità temporanea. «Questo aggiornamento ha comportato alcuni giorni aggiuntivi necessari per la notifica ai proprietari dei terreni interessati e alcuni ulteriori rilievi sul posto, in corso anche nella giornata di ieri» conclude Città metropolitana. (r.cr.)

Foto Isolapress

Bypass sulla Casolana, la Città metropolitana: «Da oggi primi lavori di pulizia del verde e del fango»
Cronaca 24 Agosto 2023

Alluvione, lettera del Circondario al commissario Figliuolo: «Occorre un piano definito per ricostruire e ripartire»

Dopo i Comuni dell’Unione della Bassa Romagna, anche il Circondario imolese ha scritto una lettera al Commissario straordinario per la ricostruzione Figliuolo e al sub-commissario e presidente della Regione Stefano Bonaccini, al fine di sollecitare nuovi aiuti in merito alle maggiori criticità ancora in essere, tre mesi dopo l’alluvione di maggio.

La lettera, firmata dal presidente Panieri e dai nove sindaci, inviata in vista del tavolo tecnico del 31 agosto, si concentra in particolar modo sui risarcimenti per famiglie e imprese: «Servono misure integrative a quelle già messe in campo, risorse ulteriori da distribuire con modalità chiare e semplici e in tempi congrui alla tipologia di intervento – si legge nel testo -. Il termine fissato a fine ottobre per la rendicontazione del contributo di immediato sostegno, per esempio, risulta non adeguato in ragione dell’impossibilità per molte famiglie di completare i lavori di ripristino e di pagarli entro la scadenza fissata. Il clima di incertezza che accompagna la fase post emergenziale acuisce l’esasperazione di famiglie e aziende che non hanno prospettive certe sulla ripartenza. Il danno economico si somma al danno morale e trasforma la resilienza e lo spirito di comunità che ha caratterizzato le prime settimane dopo l’alluvione, in rabbia e pressione sociale».

Il Circondario, inoltre, chiede una ridefinizione del quadro normativo per consentire l’esenzione totale dal pagamento delle utenze per i mesi di non usufrutto delle proprie abitazioni e/o imprese. Per quanto riguarda le perizie «occorre individuare al più presto le modalità e i parametri necessari per la compilazione delle perizie asseverate, concordando uno schema peritale che agevoli una snella redazione delle valutazioni economiche dei danni, con parametri di veloce comprensione e inserimento, e al contempo di altrettanto semplice verifica da parte delle amministrazioni pubbliche. Inoltre preme evidenziare la necessità di individuare una procedura per la gestione delle frane (250 frane di cui 180 solo in Vallata). L’entità delle frane più significative, che spesso insistono su terreni privati e che coinvolgono più soggetti, necessita di un coordinamento e di una gestione unitaria che non può essere delegata solo al privato».

Anche per il patrimonio pubblico non mancano le criticità. «I nostri Comuni hanno anticipato le spese di somma urgenza e hanno subito essi stessi danni al patrimonio che sono stati censiti, come da indicazioni ricevute dall’Agenzia regionale di Protezione civile, ma per i quali non si è ancora ricevuto alcun riscontro – scrivono Panieri e i sindaci -. Abbiamo strade, infrastrutture, fiumi che necessitano di interventi di ripristino e riparazione per i quali non abbiamo ulteriori fondi da destinare e non conosciamo le eventuali modalità di sostegno alla ricostruzione da parte della struttura commissariale».

La lettera si conclude con un appello che riguarda la previsione di un piano concreto di ricostruzione. «La messa in sicurezza dei fiumi e degli argini è una priorità da perseguire. Crediamo occorrano interventi urgenti di pulizia, di rafforzamento di alcuni tratti arginali lesionati dopo gli eventi di maggio in vista dell’arrivo della stagione autunnale-invernale – è scritto nella lettera -. Occorre, allo stesso tempo, definire insieme un percorso che possa consentire di intensificare l’impegno sugli interventi legati alla prevenzione, rafforzando gli interventi di manutenzione ordinaria sui fiumi (anche attraverso il coinvolgimento dei privati/aziende agricole) e prevedendo un piano straordinario per la realizzazione di vasche di laminazione sul territorio. Come sindaci e come Amministrazioni abbiamo bisogno di risposte e siamo disponibili a continuare ad impegnarci per garantire a tutti la possibilità di ripartire con dignità e serenità. Ma è evidente che il piano su cui lavorare per ottenere tutto questo è più grande di noi. Siamo disponibili al confronto e ci mettiamo a totale disposizione affinché arrivino al più presto risposte, azioni e soluzioni».(r.cr.)

Foto dal Comune di Imola

Alluvione, lettera del Circondario al commissario Figliuolo: «Occorre un piano definito per ricostruire e ripartire»
Cronaca 23 Agosto 2023

Alluvione: domani il «tavolo tecnico» sulla ricostruzione, Figliuolo atteso il 31 in Regione da enti locali e parti sociali

Il commissario straordinario alla ricostruzione Figliuolo è atteso in Emilia-Romagna. Dopo il deciso pressing di territori, cittadini e istituzioni delle scorse settimane domani, giovedì 24, ha convocato presso la sede della Regione una «riunione tecnica». Per elaborare «un piano degli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione che tenga conto delle necessità prospettate dagli amministratori locali e delle priorità dettate dal quadro di situazione generatosi in seguito agli eventi alluvionali dello scorso maggio». In particolare nelle zone di collina e montagna, dove la viabilità ancora in gran parte compromessa e i cittadini temono l’approssimarsi dell’autunno.

Figliuolo, secondo quanto comunicato, non sarà presente domani, ma giovedì 31 parteciperà all’incontro con le parti sociali e i Comuni riuniti nel Patto per il Lavoro e per il Clima. L’invito è partito dal presidente della Regione Stefano Bonaccini: «Il commissario ha già dato la sua disponibilità».

l.a.

Nella foto i sindaci Gabriele Meluzzi (Fontanelice), Betrice Poli (Casalfiumanese) e Mauro Ghini (Borgo Tossignano) consegnano al commissario Figliuolo l’elenco dei lavori prioritari per la valle del Santerno durante il sopralluogo dell’1 agosto, presente la vicepresidente della Regione, Irene Priolo

Alluvione: domani il «tavolo tecnico» sulla ricostruzione, Figliuolo atteso il 31 in Regione da enti locali e parti sociali
Cronaca 22 Agosto 2023

«Bretella» per la Casolana, i lavori slittano alla prossima settimana

«Salvo sorprese i lavori per il bypass sulla provinciale Casolana partiranno la prossima settimana». Ad affermarlo è il sindaco di Fontanelice, Gabriele Meluzzi. Si allungano così i tempi per la realizzazione dell’attesa bretella, la cui partenza dei lavori in teoria era prevista in questi giorni. E invece il neonato Comitato per la Sp 33 ed i residenti, dopo l’appello video divenuto virale sui social, dovranno pazientare ancora un po’ per vedere avviato l’atteso cantiere della Città metropolitana.

Il bypass costerà in totale 100 mila euro (70 mila euro dalla Città metropolitana e 30 mila euro dal Comune) e sarà lungo circa 200 metri. «Verrà utilizzata la cavedagna del campo di un privato – spiega il sindaco – e serviranno circa due o tre settimane di lavori. Dopo la bretella verrà asfaltata, oppure sarà utilizzato un materiale simile all’asfalto, in modo da evitare problemi di tenuta in vista dell’autunno e dell’inverno».

Il tutto in attesa dei 2,1 milioni di euro del Governo che serviranno per ripristinare definitivamente il tratto originario e andato distrutto dall’alluvione. «Purtroppo da Roma non abbiamo notizie – conclude Meluzzi -. Il bypass però sarà comunque una soluzione temporanea». (r.cr.)

Nella foto: il tratto della Casolana distrutto dalla frana

«Bretella» per la Casolana, i lavori slittano alla prossima settimana
Cronaca 22 Agosto 2023

«OltrApe 2023 – Dillo al Presidente», partito il tour di Radioimmaginaria nelle zone alluvionate della Romagna

È scattato ieri «OltrApe 2023 – Dillo al Presidente», il tour di Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti nata a Castel Guelfo, che fino al 26 agosto sarà in viaggio nei paesi alluvionati della Romagna per incontrare i ragazzi e i giovani dei paesi colpiti dalla calamità di maggio. Un modo per ascoltare così le loro storie e raccogliere le loro idee e le loro richieste sulle necessità più urgenti che andrebbero affrontate.

Nel corso del tour, infatti, gli speaker di Radioimmaginaria provenienti anche da tutta Italia, insieme agli altri componenti dell’associazione per un totale di circa 15 persone, realizzeranno un reportage video e fotografico dei luoghi visitati e trasmetteranno da ogni tappa un episodio radiofonico con interviste ai coetanei incontrati. Le idee e i progetti raccolti saranno poi presentati l’8 settembre al parco urbano di Forlì davanti al presidente della Regione Stefano Bonaccini che si è reso disponibile ad incontrare i ragazzi per ascoltare le loro necessità.

Le tappe del tour. Dopo la prima tappa di ieri a Conselice e Sant’Agata sul Santerno, oggi il tour ha toccato Russi nel giardino della Rocca. Domani, invece, appuntamento a Rocca San Casciano, nel forlivese, alla sala polivalente «Ex colonia fluviale» (ore 15). Giovedì 24 agosto sarà a Santa Sofia in piazza Matteotti (ore 15), mentre venerdì 25 doppio evento a Forlì presso il palasport Villa Romiti (ore 11) e a Mercato Saraceno durante l’evento «Qfactor» in via Lungofiume (ore 19.30). Sabato 26 agosto sarà poi la volta di Faenza nella location di piazza della Libertà (ore 15) prima, come detto, dell’ultimo atto dell’8 settembre a Forlì nel parco Urbano (ore 16). (r.cr.)

Foto concessa da Radioimmaginaria

«OltrApe 2023 – Dillo al Presidente», partito il tour di Radioimmaginaria nelle zone alluvionate della Romagna
Castel del Rio 17 Agosto 2023

Alluvione, a Castel del Rio riaperta la provinciale Sillaro all’altezza della frazione di Giugnola

La provinciale Sillaro prima di Giugnola è nuovamente percorribile. «Da domani, ci dicono» precisa il sindaco alidosiano Alberto Baldazzi nel dare la notizia oggi, al termine dell’asfaltatura. «È il primo lavoro finito di tutto il cratere dell’alluvione ed è nel comune di Castel del Rio» rivendica. Tanti i soggetti coinvolti «dalla Città metropolitana alla Protezione Civile, i vigili del fuoco, l’Esercito e la ditta Fiorentini, che con l’Amministrazione comunale ha sudato sette camicie per ottenere il risultato» continua Baldazzi.

La strada (Sp 21) è tra quelle pesantemente danneggiate dalle frane durante le piogge alluvionali di metà maggio. Sono occorsi sia un bypass, sia sistemare la parte collassata proprio alle porte dell’abitato di Giugnola. Come alternativa al vecchio tracciato è stata utilizzata «sia viabilità comunale che privata della ditta Fiorentini» precisa Baldazzi. La zona è nel tratto emiliano-romagnolo verso la frazione di Belvedere, ma ad un passo dalla Toscana (Giugnola è divisa a metà dal confine regionale).

Sui costi per il momento Baldazzi è cauto: «Alcune centinaia di migliaia di euro sicuramente, finanziati dalla Protezione civile, per quanto riguarda i lavori svolti da vigili del fuoco ed Esercito, e dalla Città metropolitana per il completamento, oltre ai 50.000 euro spesi dal Comune per il primo bypass».

l.a.

Nelle foto: in alto il bypass appena asfaltato, sotto il tratto sistemato, sullo sfondo le case di Giugnola (foto sindaco Alberto Baldazzi)

Alluvione, a Castel del Rio riaperta la provinciale Sillaro all’altezza della frazione di Giugnola
Cronaca 16 Agosto 2023

Alluvione e frane, un’estate di cantieri anche nel circondario. Priolo: «L’autunno è alle porte, non si può aspettare»

Ripristino degli argini, sistemazione e pulizia del letto dei fiumi, rimodellazione degli alvei e riparazione di opere idrauliche. Lavori in corso in tutta la regione dopo l’alluvione e le frane dei mesi scorsi: solo nel bolognese sono 26 gli interventi di somma urgenza per un totale di circa 54 milioni, avviati dalla Regione anche nei comuni del circondario. 

Tra Medicina e Molinella, si sta lavorando per il ripristino dell’erosione della coronella e delle paratoie della chiavica Accursi, danneggiata dal maltempo (500mila euro). Lungo il Sillaro, a Medicina, è avviato il ripristino del corpo arginale in corrispondenza di via Dozza e di via Bassa nella località Portonovo (3 milioni); si stanno sistemando le erosioni delle sponde tra Imola e Medicina (2 milioni). A Imola, si sta riparando la rotta in destra idraulica a livello di via Ladello, nella località di Sesto Imolese (200mila euro). Altri 500mila euro si stanno investendo per il ripristino dell’argine del torrente Sillaro in corrispondenza di via Nuova e tra via di Dozza e via Vespignana. 

A fare il punto dei lavori è Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile: «I cantieri aperti su fiumi e torrenti emiliano-romagnoli, dal valore complessivo di circa 116 milioni di euro, fanno parte del pacchetto di 400 milioni per opere di somma urgenza già segnalate come assoluta priorità al Governo, e per le quali attendiamo al più presto il trasferimento delle risorse», spiega.

«Sono tutti tutti interventi attivati in somma urgenza, prima di disporre delle somme necessarie per pagare i lavori, ancora da trasferire al commissario Figliuolo. Siamo in attesa della pubblicazione del relativo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Serve fare in fretta – prosegue la vicepresidente – perché l’autunno è alle porte e non si può perdere tempo, ecco perché dobbiamo lavorare anche per pianificare gli ulteriori interventi urgenti che ancora non hanno una copertura finanziaria. La situazione, soprattutto in collina e Appennino, è complessa», conclude Priolo.

r.cr.

Nella foto della Regione Emilia-Romagna i lavori sull’Idice

Alluvione e frane, un’estate di cantieri anche nel circondario. Priolo: «L’autunno è alle porte, non si può aspettare»
Cronaca 12 Agosto 2023

Alluvione, Meloni: «Stanziati 4,5 miliardi». Bonaccini: «Gli unici contributi arrivati sono quelli decisi da Regione e Protezione civile nazionale»

Continua il botta e risposta tra il Governo e gli amministratori locali sui fondi per la ricostruzione post alluvione. In una lettera che Giorgia Meloni ha inviato a Stefano Bonaccini, la presidente del consiglio afferma che il Governo ha già stanziato 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione delle zone alluvionate: «Non bisogna cedere alla fretta ed alla frenesia che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po’ di visibilità, alimentando polemiche inutili», si legge nella lettera. 

E aggiunge, prima di specificare i contributi stanziati: «Non ho avuto modo di leggere da parte Sua alcuna parola di sostegno all’azione del governo sull’alluvione. Ho letto che Lei  ha ripetutamente affermato che sul territorio non sarebbe arrivato sino ad oggi neanche un euro».

Dichiarazioni su cui non è tardata ad arrivare la risposta del presidente regionale e sub commissario alla ricostruzione: «La risposta della presidente Meloni non è positiva. A maggior ragione, ribadisco la richiesta di un incontro per trovare le risposte più efficaci per persone e imprese colpite dall’alluvione, che chiedono solo una cosa: tornare alla normalità e poter ripartire. Ricevendo il 100% degli indennizzi, come promesso dal Governo».

La risposta di Giorgia Meloni arriva dopo una lettera inviata insieme al sindaco della Città Metropolitana di Bologna Matteo Lepore e ai presidenti delle Province di Ravenna e Forlì-Cesena, i territori più colpiti: «Avevamo posto una serie di questioni, a partire ovviamente da quella dei risarcimenti a cittadini e imprese, e avanzato alcune proposte costruttive, in spirito di collaborazione nel solo interesse degli emiliano-romagnoli». 

Il presidente della Regione Emilia-Romagna specifica: «Al di là di quanto attivato da me insieme al Dipartimento nazionale di Protezione civile, nulla è arrivato in termini di indennizzi a famiglie e imprese colpite: certo, i due Decreti adottati dal Governo hanno definito una serie di misure che però, lo si chieda ai cittadini, in questo momento non risultano funzionare, né per il ritorno alla normalità delle famiglie, né per la ripartenza positiva delle imprese». E aggiunge: «La stragrande maggioranza delle imprese ad oggi non solo non ha ricevuto un euro di indennizzo, ma neppure sa come approntare le perizie necessarie per ottenere in futuro il pieno risarcimento dei danni. E non sapere ancora, dopo tre mesi, come richiedere i rimborsi è semplicemente incredibile».

Bonaccini interviene poi sulle somme dei fondi stanziati, citati nella lettera da Meloni tra le risorse per la tutela e la protezione del mondo imprenditoriale e lavorativo e per il ripristino delle reti infrastrutturali e idrogeologiche fortemente lesionate: «Devo però sottolineare – dichiara Bonaccini – che anche della cifra citata dalla presidente Meloni, gli oltre 400 milioni di euro per gli interventi di somma urgenza realizzati, nulla a oggi è arrivato nelle casse dei Comuni, che pertanto continuano ad essere esposti, così come le imprese che hanno realizzato questi lavori e non vengono pagate».

so.na.

Foto da Facebook

Alluvione, Meloni: «Stanziati 4,5 miliardi». Bonaccini: «Gli unici contributi arrivati sono quelli decisi da Regione e Protezione civile nazionale»
Cronaca 11 Agosto 2023

Alluvione, il consigliere Marchetti (Lega) chiede un atto ispettivo sui lavori nella frazione imolese di Spazzate Sassatelli

«Sono passati diversi mesi dagli eventi alluvionali che hanno colpito l’intera Romagna. Tra i territori colpiti risulta anche la frazione imolese di Spazzate Sassatelli e proprio a tal proposito abbiamo richiesto e ottenuto informazioni sui lavori eseguiti e programmati per monitorare la situazione e garantire la sicurezza dell’area, soprattutto in vista della stagione autunnale». A dirlo è il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, che ha annunciato la presentazione di un atto ispettivo per verificare l’esecuzione di questi lavori. 

I lavori di somma urgenza in esecuzione e già finanziati ammontano a 2,4 milioni e riguardano il corpo arginale del Sillaro in corrispondenza di via Merlo 5, di via del Tiglio e di via Ladello. Per i lavori di somma urgenza in esecuzione e oggetto di ricognizione sono invece previsti 7,6 milioni a integrazione del ripristino dell’argine in via Merlo 5, il sormonto in via Bassa e l’erosione interna di via Dozza 1264, il ripristino dell’argine destro di via Case Nuove, l’argine tra Ponte Dozza (SP 30) e Ponte Bettola (SP51). Ancora da attivare lavori per 1,8 milioni per la pulitura degli alvei tra Sillaro, Idice, Savena, Zena, Quaderna, Gaiana e affluenti oltre alla sistemazione dei rii collinari dei bacini di Idice e Sillaro. 

Dopo le polemiche e i botta e risposta sulla strada provinciale Casolana, anche il consigliere regionale Marchetti va all’attacco sui lavori nel post alluvione in un’altra area, quella colpita dall’esondazione del Sillaro: «A nostro avviso – ha dichiarato – ci sono state molte mancanze quanto a manutenzione ordinaria negli ultimi anni e non ci bastano più le promesse. Chiediamo alle istituzioni di impegnarsi a prevenire futuri disastri attraverso la manutenzione adeguata del Torrente Sillaro, compreso il letto del fiume e le sponde arginali. Curiosamente – conclude il leghista – in questi ultimi mesi stiamo notando interventi nell’alveo del torrente e sulle sponde arginali, dimostrazione questa che evidentemente in questi ultimi anni, qualcosa non è stato fatto e che poteva essere fatto prima dell’alluvione che ha colpito anche il territorio imolese».

r.cr.

In foto: Spazzate Sassatelli a maggio 2023 e Daniele Machetti (foto di Facebook)

Alluvione, il consigliere Marchetti (Lega) chiede un atto ispettivo sui lavori nella frazione imolese di Spazzate Sassatelli

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