Posts by tag: anziani

Cronaca 8 Aprile 2023

Covid, ritornano i volontari nelle strutture per anziani. Per l’Asp anche 3 lavoratori di pubblica utilità

Dal mese di aprile è consentito nuovamente il libero ingresso dei volontari nelle strutture per anziani e persone fragili. A comunicarlo è l’Asp, l’Azienda servizi alla persona del circondario imolese.  La decisione è arrivata dalla “Regione Emilia-Romagna, in considerazione del quadro epidemiologico attuale”. Era l’ultimo tassello rimasto delle restrizioni messe in atto in questi anni per contenere la pandemia e proteggere i più fragili.

Anna Ortolani, coordinatrice della Cra Cassiano Tozzoli (Casa Alzheimer) di Imola gestita dall’Asp, ha raccontato che i volontari che da tempo danno una mano nelle varie attività della struttura, e sono iscritti all’Albo della stessa Asp “sprizzano energia da tutti i pori”. Inoltre a breve verranno supportati anche da 3 Lpu, cioè persone con Reddito di cittadinanza per i quali sono attivati lavori di pubblica utilità, mentre da marzo c’è un ragazzo che svolge attività di volontariato nell’ambito di un progetto di messa alla prova del Tribunale per i Minorenni di Bologna.

“La Pandemia è stata insieme punto di arrivo, e ripartenza, – sottolinea Ortolani – e ora dobbiamo essere in grado di intercettare e stimolare la voglia di impegno di quei cittadini che hanno dato in modo spontaneo un contributo fondamentale alla tenuta della Comunità. Si deve favorire la cultura del volontariato attraverso campagne di sensibilizzazione con particolare attenzione al mondo giovanile e ricercare con determinazione la collaborazione fra organizzazioni e istituzioni pubbliche e private“. (r.cr)

Covid, ritornano i volontari nelle strutture per anziani. Per l’Asp anche 3 lavoratori di pubblica utilità
Cronaca 22 Marzo 2023

L’appello delle coop. sociali alla Regione: «Costi troppo alti, adeguare le tariffe o servizi a rischio»

Agci Imprese Sociali, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali, le centrali di riferimento delle cooperative sociali, hanno lanciato ieri un allarme sulla continuità dei servizi diurni, residenziali e domiciliari rivolti a persone non autosufficienti (anziani e disabili) in Emilia Romagna. I servizi sono messi a rischio dall’aumento materie prime e energia a cui si sommano i costi del personale, sempre più difficile da trovare. «A fronte di un costo complessivo di circa 120 euro procapite per una giornata in Cra (Casa residenze anziani) – spiegano le centrali della cooperazione sociale emiliano-romagnola – riceviamo oggi 109 euro e le cooperative che gestiscono servizi in accreditamento, chiudono in perdita da anni. Pur non corrispondendo alle richieste che, come Associazioni cooperative avevamo presentato, il modesto adeguamento delle tariffe stabilito nei mesi passati ha fornito un po’ di ossigeno, purtroppo insufficiente per coprire la quasi totalità dei bilanci in rosso che saranno presentati alle prossime assemblee dei soci e delle socie del mese di maggio».

La Regione Emilia-Romagna, grazie al Fondo per la non autosufficienza, ha garantito dal 2009 le attività di 800 servizi diurni, residenziali, domiciliari, che per il 70% gestiti da enti del Terzo settore, in particolare le cooperative sociali. Ora il percorso di riforma dell’accreditamento appena avviato viene ritenuto importante ma, si legge nella nota delle coop, «non possiamo attendere l’esito dei lavori e ci aspettiamo dalla Regione un urgente adeguamento tariffario che permetta ai gestori di poter chiudere i bilanci del 2023 evitando la chiusura dei servizi». (r.cr.)

Nella foto i presidenti Emanuele Monaci, Agci Imprese Sociali Emilia-Romagna, Antonio Buzzi, Confcooperative Federsolidarietà Emilia Romagna, Alberto Alberani, Legacoopsociali Emilia-Romagna

L’appello delle coop. sociali alla Regione: «Costi troppo alti, adeguare le tariffe o servizi a rischio»
Cronaca 7 Febbraio 2023

I Centri diurni dell’Asp piacciono, a dirlo il sondaggio su ospiti e famigliari

Con una percentuale di soddisfazione intorno all’89%, con punte oltre il 90% per quanto riguarda il rapporto umano con il personale e le iniziative proposte, e il 93% dei familiari che si dichiara molto soddisfatto del servizio di trasporto effettuato, i Centri diurni dell’Asp Imolese vengono promossi a pieni voti. La ricerca è stata promossa dalla Città Metropolitana di Bologna su tutto il territorio. La ragione di questo sondaggio arriva dopo che la pandemia, ha reso necessario rivalutare e indagare le nuove esigenze dei fruitori o possibili fruitori per approfondire e valutare potenziali linee di sviluppo.

Nei mesi di giugno e luglio 2022 sono stati somministrati più di 400 questionari, suddivisi tra utenti dei Centri, familiari e persone non frequentanti. La modalità di somministrazione è stata sia cartacea che on line oltre ad interviste telefoniche per i non utenti dei CdA. La fascia di età coinvolta, parte dai 64 anni fino agli 85 e più, con un’età media di 82 anni.

Molti gli argomenti affrontati; dal rapporto con il personale all’organizzazione delle attività, dal trasporto al cibo, dalla pulizia ai rapporti con le famiglie e, in definitiva, un focus importante sull’esperienza in generale.

Parte della rilevazione è stata anche dedicata alle aree da migliorare. Dai dati emerge la necessità dell’aumento degli spazi esterni (30%) e dell’implementazione del personale (20%). Non sono poi mancate le richieste per servizi aggiuntivi come il podologo e il parrucchiere, una maggiore elasticità negli orari di apertura soprattutto in estate.   

A dimostrazione di questo alto grado di soddisfazione generale ci sono anche testimonianze dirette e personale

Per Mariarosa, ex Oss e moglie di Loris. «Da quando Loris frequenta il Centro “Cassiano Tozzoli” di Imola – commenta l’intervistata – si è stabilizzato e ho ritrovato il tempo per fare la nonna. Finalmente riesco a fare i tortellini per i miei nipoti perché, quando diventeranno grandi, avremo meno occasioni per stare insieme, ma sono tranquilla, perché so che Loris è in ottime mani». Luisa che frequenta il Centro «A m’arcord» a Imola racconta quanto «mi piace fare passeggiate, giocare a carte, leggere i giornali e mangiare le tagliatelle sono molto buone».

Un’altra testimonianza è quella di Giovanni, figlio di Luisa, che sottolinea come «c’è un bel legame con il personale del Cda perché anche il mio papà, che ora non c’è più, aveva frequentato le stesso centro e la continuità ha rappresentato per tutta la famiglia, un’esperienza più che positiva».

Infine Stefania Merli referente di Aspper i centri diurni anziani, commenta come «sono orgogliosa di questi risultati perché sono un segno tangibile di stima da parte delle famiglie e sono un sostegno importante per aiutare a migliorare sempre di più il nostro lavoro. Cerchiamo di leggere ogni giorno, i bisogni delle famiglie attraverso i bisogni degli anziani, cerchiamo di modulare sempre la flessibilità per alleggerire le problematiche quotidiane». (r.cr.)

Nella foto d’archivio l’interno di un centro anziani a Imola

I Centri diurni dell’Asp piacciono, a dirlo il sondaggio su ospiti e famigliari
Cronaca 30 Settembre 2022

Coronavirus, proroga al 31 ottobre dell’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie e nelle residenze per anziani. Donini: «Tutela dei più fragili»

Fino al 31 ottobre continuerà ad essere obbligatorio indossare una mascherina negli ospedali, nelle residenze per anziani o nelle altre strutture sanitarie e socioassistenziali. Ieri sera l’ordinanza del ministero della Salute ha prorogato di un mese il termine precedentemente fissato al 30 settembre.

L’assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna oggi ha comunicato alle Aziende sanitarie la conferma di queste prescrizioni. Lavoratori, utenti e visitatori dovranno pertanto continuare a indossare le mascherine per accedere alle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani anche non autosufficienti.

Possono non indossare la mascherina i bambini di età inferiore ai sei anni e le persone con patologie o disabilità incompatibili e coloro che “devono comunicare con una persona con disabilità in modo tale da non poter fare uso del dispositivo”.  

“L’avvicinarsi della stagione invernale e l’andamento epidemiologico delle patologie infettive respiratorie ha convinto il Governo a prorogare di un mese l’obbligo, decisione che ci sentiamo di condividere- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. In generale raccomandiamo ai cittadini, soprattutto se si tratta di soggetti fragili, di continuare a indossare le mascherine anche in quelle circostanze in cui non c’è più un obbligo normativo, a partire dai luoghi molto affollati, perché continuano ad essere un importante strumento di prevenzione”.

Non cambia nulla, invece, per quanto riguarda i mezzi pubblici: come previsto, da domani non è più obbligatorio indossare la mascherina su bus, treni o traghetti. (r.cr.)

Foto d’archivio Azienda usl di Imola (pagina Fb)

Coronavirus, proroga al 31 ottobre dell’obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie e nelle residenze per anziani. Donini: «Tutela dei più fragili»
Cronaca 12 Agosto 2022

Anna Ortolani è la nuova responsabile della cra Cassiano Tozzoli

Cambio al vertice della Casa residenza anziani Cassiano Tozzoli. Dopo quindici anni, Raffaella Pasquali cede il testimone ad Anna Ortolani, che l’ha affiancata da maggio e che è stata «individuata come la figura più idonea per un incarico così importante, per proseguire nella crescita e nello sviluppo della Cra – fa sapere l’Asp del circondario imolese –. Garantirà un naturale processo di evoluzione e rafforzamento e saprà svolgere un ottimo lavoro».

«Ringrazio la presidente, la direttrice e il Consiglio di amministrazione tutto per la piena e completa fiducia dimostrata nei miei confronti – commenta Ortolani –. Sono certa che la qualità di questa Azienda, della sua squadra di professionisti e di tutte le persone che vi lavorano, mi consentiranno di procedere verso nuovi e più sfidanti traguardi».
«Raffaella Pasquali è stata una persona straordinaria – sottolinea Stefania Dazzani, direttrice dell’Asp –, che ha saputo trasformare la Cra in un modello sotto tanti punti di vista, attraverso un instancabile lavoro di specializzazione sul tema della demenza, rispettando ed accogliendo con grande professionalità le esigenze degli ospiti e dei loro familiari, e lavorando in grande accordo con la Fondazione Cassa di risparmio di Imola, che in questi anni ha sostenuto molti dei progetti anche sperimentali proposti dal gruppo di Asp. Ha contribuito a creare quella mentalità vincente e innovatrice che è ormai entrata nel dna della Casa Alzheimer». (lu.ba.)

Nella fotografia dell”Asp, Pasquali (sinistra) e Ortolani (destra)

Anna Ortolani è la nuova responsabile della cra Cassiano Tozzoli
Cronaca 30 Luglio 2022

Mostra fotografica e nuovo ausilio per gli ospiti della cra Cassiano Tozzoli di Imola

Dallo scorso 18 luglio i familiari e gli operatori della casa residenza anziani Cassiano Tozzoli di Imola hanno potuto visitare l’esposizione di fotografie «SerenaMente» di Paolo Guerreschi, volontario e grande appassionato di fotografia, che ha immortalato i momenti significativi della vita degli ospiti della casa.
È stata anche l’occasione per mostrare agli intervenuti il particolare tipo di tapis roulant con imbragatura medica che permetterà di effettuare percorsi di riabilitazione con la cosiddetta “camminata assistita”, donato agli ospiti dalla Fondazione Cassa di risparmio di Imola.

«Al personale tutto, di ogni singola attività, va il nostro sincero riconoscimento – commenta Rossi Solferini, presidente dell’Asp del circondario imolese –, perché come mai in questo periodo, oltre a competenza e passione, sono stati capaci di individuare percorsi creativi che hanno permesso di mantenere inalterata la qualità della vita dei nostri anziani». «Mi preme sottolineare l’importanza della qualità della cura – aggiunge Ivana Topi, consigliera della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola –, perché l’attività fisica regolare allontana la degenerazione di questa malattia e l’allenamento muscolare riduce lo stress aumentando la sensazione di benessere. Con la “camminata assistita” garantiamo ai nostri anziani questa possibilità, ogni giorno, in assoluta sicurezza». «Dobbiamo costruire una comunità sempre più accogliente, capace di superare con consapevolezza i pregiudizi spesso legati a questa malattia – sprona Daniela Spadoni, assessore al Welfare –, perché abbiamo bisogno di una buona politica, con una visione lungimirante soprattutto a livello locale, capace di dare risposte solide alle sfide che i cittadini ci chiedono in termini di welfare e benessere sociale». (lu.ba.)

Nella fotografia dell”Asp del circondario imolese, il nuovo ausilio

Mostra fotografica e nuovo ausilio per gli ospiti della cra Cassiano Tozzoli di Imola
Cronaca 9 Aprile 2022

Castel San Pietro dimezza le tariffe per il trasporto continuativo di anziani e disabili

Con l’approvazione del bilancio di previsione, il Comune di Castel San Pietro ha deciso di dimezzare le tariffe per i trasporti continuativi degli anziani verso i centri semi-residenziali diurni a carattere socio-assistenziale e socio-riabilitativo, il cui percorso è condiviso con il servizio sociale o sanitario di riferimento, oppure per terapie sanitarie di durata uguale o superiore alle 20 sedute continuative (es. radioterapia, camera iperbarica, ecc.).

«Oggi più che mai, con tante persone in difficoltà per le conseguenze della pandemia e le ulteriori criticità dell’attuale situazione con una guerra in atto in Europa e i rincari dei costi energetici, è importante stare vicino alle famiglie con persone anziane o disabili e garantire un servizio di trasporto accessibile a tutti – commenta Giulia Naldi, assessore al Welfare –. Per questo l’Amministrazione comunale ha scelto di diminuire le tariffe con particolare attenzione per chi ne ha maggiormente bisogno». (lu.ba.)

Nella foto: il sindaco Tinti e l’assessore al Welfare Naldi

Castel San Pietro dimezza le tariffe per il trasporto continuativo di anziani e disabili
Cronaca 17 Maggio 2021

Da mercoledì 19 maggio torna il Caffè solidale all'aperto a Mordano e Bubano con ginnastica, carte e merenda

Riprendono gli incontri settimanali del Caffè solidale di Mordano e Bubano. A  Bubano si comincia mercoledì 19 maggio a partire dalle 9.30 presso il torrione sforzesco, in via Lume 1694. A Mordano si riprende venerdì 21 maggio, sempre dalle 9.30, presso la sala polivalente in via della Repubblica 10.

La partecipazione è gratuita. Nel rispetto delle norme anti-Covid gli incontri si terranno interamente all”aperto. Tutte le settimane si terranno attività di ginnastica dolce, partite a carte e una merenda in compagnia.

Per informazioni: cell. 393 30455201 (coop. Ida Poli). tel. 054256911 (Urp), oppure scrivere a urp@ comune.mordano.bo.it. (r.cr.)

Da mercoledì 19 maggio torna il Caffè solidale all'aperto a Mordano e Bubano con ginnastica, carte e merenda
Economia 15 Aprile 2021

Elleuno decide di non pagare i primi tre giorni di malattia ai lavoratori, le istituzioni si impegnano a fare chiarezza

È approdato ieri in Città metropolitana il caso della cooperativa sociale Elleuno, la cui assemblea dei soci lo scorso dicembre ha deliberato di non pagare ai propri soci lavoratori i primi tre giorni di malattia, in caso di malattia non Covid o infortunio. Nel circondario imolese Elleuno, che ha sede a Casale Monferrato, gestisce per conto dell’Asp le case residenze anziani di Castel San Pietro e Dozza e il servizio di assistenza domiciliare di Castel San Pietro.

La decisione presa dalla cooperativa è stata contestata dai sindacati, che hanno chiesto di incontrare il Tavolo di salvaguardia della Città metropolitana. Secondo Fp-Cgil, Cisl Fp e Uil-Fpl, infatti, la delibera «è in contrasto con l’applicazione del Contratto collettivo nazionale di riferimento e con le norme per l’accreditamento previste dalla Regione Emilia Romagna».

Le istituzioni si sono impegnate ad avviare un tempestivo confronto con Elleuno e ad effettuare le verifiche con le centrali di committenza, per garantire il rispetto dei contratti in essere e dei criteri per l’accreditamento. «La salute dei lavoratori e il rispetto dei contratti di lavoro è essenziale per il nostro sistema territoriale – ha sottolineato il consigliere metropolitano delegato, Fausto Tinti -. L’esito di queste interlocuzioni e le eventuali soluzioni saranno condivise nell’ambito dello stesso Tavolo in tempi rapidi, nel giro di un paio di settimane». Matteo Montanari, delegato al sociale del Circondario, ha aggiunto: «Comprendiamo le difficoltà, anche economiche, di tante imprese sociali nell’affrontare quest’ultimo anno di pandemia. Il Circondario si sta confrontando con diverse di loro per tutelare lavoratori e utenti e certamente potenzieremo l’interlocuzione anche con Elleuno». (lo.mi.) 

Nella foto: la casa protetta di Castel San Pietro

Elleuno decide di non pagare i primi tre giorni di malattia ai lavoratori, le istituzioni si impegnano a fare chiarezza
Cronaca 29 Marzo 2021

Coronavirus, ora anche le Cra «Fiorella Baroncini» e «Cassiano Tozzoli» hanno la loro «stanza degli abbracci»

La signora Lora protende le mani verso l’alto, poi le infila negli appositi manicotti e stringe quelle del visitatore. C’è tutta l’emozione di un gesto famigliare, di un abbraccio ritrovato, anche se questa volta non è ancora un suo caro a stringerle le mani. Lo sarà da venerdì prossimo, 2 aprile. Oggi è l’abbraccio del sindaco Marco Panieri, nel corso dell’inaugurazione della «stanza degli abbracci» allestita nel giardino d”inverno della Cra «Fiorella Baroncini», avvenuta questa mattina alla presenza, insieme al primo cittadino, del vescovo Giovanni Mosciatti, della presidente dell’Asp Circondario Imolese, Renata Rossi Solferini, dell’assessore al Welfare, Daniela Spadoni, della direttrice dell’Asp, Stefania Dazzani e di alcune operatrici della struttura. 

Una analoga stanza è stata allestita anche nella Cra «Cassiano Tozzoli», in questo caso nella terrazza al primo piano. Entrambe le stanze, acquistate dall’Asp, che nel caso della Cra Baroncini, ha anche provveduto al riscaldamento del giardino d’inverno, subito ribattezzato «giardino degli abbracci», saranno attive da venerdì 2 aprile, per il periodo di Pasqua, fino a lunedì 5 aprile. Per le festività pasquali, infatti, la normativa reintroduce la possibilità di uscire per andare a far visita ad un parente. Poi, la possibilità delle visite sarà legata alle indicazioni, riguardo agli spostamenti, definite dal colore della zona in cui Imola sarà inserita. Le visite si svolgeranno su appuntamento e vanno concordate preventivamente con i responsabili della struttura. L’accesso è di norma consentito ad un solo famigliare/visitatore per ospite. Per permettere a tutti i parenti di visitare i propri famigliari, verranno fissati appuntamenti ogni mezz’ora, tenendo conto della fase di accoglienza e della necessità di sanificare la zona di incontro tra un visitatore e l’altro.

«Ad oltre un anno di distanza dal’inizio della pandemia, alle porte della Pasqua, è bello aprire questo nuovo “giardino degli abbracci“, che permetterà ai famigliari di riscoprire il valore dell’affetto e della socialità con gesti semplici, come l’abbraccio, il tutto in piena sicurezza – ha commentato il sindaco Marco Panieri -. Ho provato ad abbracciare la signora Lora, ospite della struttura, e devo dire che questo gesto così semplice all’apparenza, ma oggi così carico di valore simbolico, ha generato una forte emozione in entrambi. Grazie agli operatori delle due strutture e all’Asp per avere messo in campo questa soluzione». (da.be.)

Nella foto: la stanza degli abbracci nella Cra «Fiorella Baroncini»

Coronavirus, ora anche le Cra «Fiorella Baroncini» e «Cassiano Tozzoli» hanno la loro «stanza degli abbracci»

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