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Cronaca 12 Agosto 2021

Ondata di calore, sarà un weekend di Ferragosto bollente. I consigli dell’Ausl di Imola

Le previsioni Arpae per la provincia di Bologna indicano per i prossimi giorni, soprattutto per il fine settimana (fino a Ferragosto), condizioni di forte disagio bioclimatico per quanto riguarda le zone di pianura. Condizioni di disagio invece sono previste per la giornata di oggi, giovedì 12 agosto

Quando la temperatura e l’umidità dell’aria aumentano, le capacità dell’organismo di raffreddarsi diminuiscono considerevolmente, aumentano traspirazione e sudorazione ed il rischio è incorrere nella disidratazione. Per questo è importante ricordare alcuni suggerimenti per ridurre i rischi di salute legati alle ondate di calore, soprattutto per anziani e bambini. 

Bere molto e spesso. Almeno 2 litri di acqua (8 grandi bicchieri) al giorno, anche quando non si ha sete, evitando bibite gassate, zuccherate e ghiacciate. La bevanda migliore è sempre l’acqua, a temperatura ambiente o fresca. Evitare gli alcolici e limitare the, caffè e altre bevande che contengono caffeina: agiscono come diuretici e favoriscono la disidratazione. La sete è un segnale di allarme del nostro corpo che negli anziani spesso non funziona a dovere. Per questo si deve bere anche quando non si ha sete.

Mangiare molta frutta e verdura. Preferibilmente cruda e di stagione, anche frullata o centrifugata. Questi cibi sono una fonte di vitamine e sali minerali, oltre che di acqua. Vietati i cibi pesanti: fritti, umidi ed intingoli. Pesce e carni bianche vanno preferite a formaggi, insaccati e carni rosse. Sì a pasta, riso e patate, ma in modica quantità e con condimenti leggeri. Bene latte, yogurt e gelati o sorbetti alla frutta. 

Aumentare la frequenza dei bagni o delle docce. Con acqua tiepida, che abbassa la temperatura corporea. Cambiare frequentemente la biancheria intima. Per chi è immobilizzato a letto, cambiare spesso posizione. Per chi ha problemi di incontinenza, cambiare spesso i presidi igienici (pannoloni). Dopo il bagno è anche bene idratare la pelle con prodotti adeguati (crema all”amido di riso, crema base, ecc.) 

Vestire abiti leggeri, chiari e non aderenti. In fibre naturali (cotone, lino, ecc..) che favoriscono la traspirazione. Indossare cappello ed occhiali da sole quando si esce.

Uscire di casa. Solo al mattino presto e dopo il tramonto, e solo se l”aria si è rinfrescata. Evitare assolutamente di uscire tra le 11 e le 17. In queste ore sole, calore, umidità ed ozono rendono pericolosa qualsiasi attività all”aperto. Per una casa più fresca, aprire le finestre al mattino presto, alla sera e alla notte. Chiudere finestre, tapparelle e tende (molto utili quelle esterne) nelle ore più calde. Cercare di stare nei locali meno esposti al sole e più freschi. Rinfrescare gli ambienti con condizionatori, ma facendo attenzione che la temperatura dentro casa non sia mai più bassa di 6-7 gradi rispetto all”esterno, per evitare sbalzi termici pericolosi per la salute. Se si utilizzano condizionatori mobili, fare attenzione anche agli sbalzi tra le stanze rinfrescate e quelle più calde. Il getto d”aria di condizionatori e ventilatori non deve essere troppo forte, e mai orientato verso le persone. 

Sintomi disidratrazione. Lingua e mucose orali secche, occhi infossati, aumento della temperatura corporea, nausea, aumento del battito cardiaco (tachicardia), abbassamento della pressione, aumento della respirazione, confusione mentale, torpore e debolezza, sono alcuni tra i sintomi provocati dalla disidratazione e presenti nel colpo di calore. In presenza di tali sintomi è bene chiamare subito il proprio medico (o la continuità assistenziale nei prefestivi e festivi e la notte 800 040 050) e nel frattempo stendersi con le gambe sollevate, posandosi una pezzuola bagnata o una borsa del ghiaccio sulla fronte. Bere acqua. (r.cr.)

Ondata di calore, sarà un weekend di Ferragosto bollente. I consigli dell’Ausl di Imola
Cronaca 20 Gennaio 2021

Smog, sempre alti i limiti di Pm10: a Imola e Ozzano le misure emergenziali proseguono fino al 22 gennaio

I limiti delle polveri Pm10, rilevati dalle stazioni di monitoraggio di Arpae, continuano ad essere sopra i limiti in molte zone della regione compresa quella di Bologna, Imola e dell’agglomerato, come ad esempio Ozzano Emilia. Per questo motivo le misure emergenziali, già scattate sabato scorso e inizialmente valide al 18 gennaio e poi prorogate fino ad oggi, proseguiranno dunque fino a venerdì 22 gennaio. (da.be.)

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Smog, sempre alti i limiti di Pm10: a Imola e Ozzano le misure emergenziali proseguono fino al 22 gennaio
Cronaca 18 Gennaio 2021

Smog, ancora alti i limiti di Pm10: a Imola e Ozzano le misure emergenziali proseguono fino al 20 gennaio

I limiti delle polveri Pm10, rilevati dalle stazioni di monitoraggio di Arpae, continuano ad essere sopra i limiti in molte zone della regione compresa quella di Bologna, Imola e dell’agglomerato, come ad esempio Ozzano Emilia. Per questo motivo le misure emergenziali, già scattate sabato scorso e inizialmente valide fino ad oggi, proseguiranno dunque fino a mercoledì 20 gennaio. (da.be.)

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Smog, ancora alti i limiti di Pm10: a Imola e Ozzano le misure emergenziali proseguono fino al 20 gennaio
Cronaca 15 Gennaio 2021

Smog, superati i limiti di Pm10. Da domani ulteriori limitazioni alla circolazione anche a Imola e Ozzano

I dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio e diffusi oggi da Arpae, segnano il superamento dei limiti delle polveri Pm10 in molte zone della regione compresa quella di Bologna. Per quanto riguarda l’agglomerato di Bologna si tratta del primo sforamento registrato dall’avvio del nuovo sistema di rilevazione attivo dal 13 gennaio scorso, che fa scattare le misure emergenziali quando si prevede il superamento dei valori giornalieri di Pm10 nel giorno di controllo e nei 2 giorni successivi. I giorni di controllo sono passati da 2 a 3 (lunedì, mercoledì e venerdì) e le limitazioni straordinarie entrano in vigore dal giorno seguente a quello di controllo e fino al giorno di controllo successivo.

Pertanto, come previsto dagli accordi regionali, da domani, sabato 16 gennaio a lunedì 18 compreso, a Bologna, Imola e nei comuni dell’agglomerato (tra i quali Ozzano Emilia), entrano in vigore le seguenti misure emergenziali per abbassare i livelli di inquinamento che si aggiungono alle limitazioni alla circolazione già previste dal lunedì al venerdì: divieto di circolazione per i diesel euro 4; divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 3 stelle; abbassamento del riscaldamento fino a un max di 19° nelle case e 17° in attività produttive e artigianali; divieto di combustione all’aperto; divieto di sosta con motori accesi ed divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.

Come al solito, sono previste deroghe a tutela di particolari necessità quotidiane: esentati, fra gli altri, lavoratori turnisti, chi si sposta per cura e assistenza, chi accompagna i figli a scuola e i meno abbienti con Isee annuo fino a 14mila euro. (da.be.)

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Smog, superati i limiti di Pm10. Da domani ulteriori limitazioni alla circolazione anche a Imola e Ozzano
Cronaca 28 Luglio 2020

Ondata di calore in arrivo, i consigli dell'Azienda usl per proteggersi

Le previsioni Arpae per la provincia di Bologna indicano per i prossimi giorni, e soprattutto per la giornata di domani, condizioni di disagio bioclimatico.
Quando la temperatura e l”umidità dell”aria aumentano, le capacità dell”organismo di raffreddarsi diminuiscono considerevolmente, aumentano traspirazione e sudorazione – meccanismo peraltro fondamentale che il nostro corpo mette in atto per disperdere calore – e si incorre nel pericolo maggiore: la disidratazione.

Per questo è importante ricordare alcuni suggerimenti per ridurre i rischi di salute legati alle ondate di calore, soprattutto per anziani e bambini.
– Bere molto e spesso, almeno 2 litri di acqua (8 grandi bicchieri) al giorno, anche quando non si ha sete, evitando bibite gassate, zuccherate e ghiacciate.
– Mangiare molta frutta e verdura, preferibilmente cruda e di stagione, anche frullata o centrifugata.
– Aumentare la frequenza dei bagni o delle docce, con acqua tiepida, che abbassa la temperatura corporea.
– Vestire abiti leggeri, chiari e non aderenti; in fibre naturali (cotone, lino, ecc..) che favoriscono la traspirazione.
– Uscire di casa solo al mattino presto e dopo il tramonto, e solo se l”aria si è rinfrescata.
– Per una casa più fresca, aprire le finestre al mattino presto, alla sera e alla notte. Chiudere finestre, tapparelle e tende (molto utili quelle esterne) nelle ore più calde.

Lingua e mucose orali secche, occhi infossati, aumento della temperatura corporea, nausea, aumento del battito cardiaco (tachicardia), abbassamento della pressione, aumento della respirazione, confusione mentale, torpore e debolezza, sono alcuni tra i sintomi provocati dalla disidratazione e presenti nel colpo di calore.
In presenza di tali sintomi è bene chiamare subito il proprio medico (o la continuità assistenziale nei prefestivi e festivi e la notte 800 040 050) e nel frattempo stendersi con le gambe sollevate, posandosi una pezzuola bagnata o una borsa del ghiaccio sulla fronte. Bere acqua. (r.cr.)

Ondata di calore in arrivo, i consigli dell'Azienda usl per proteggersi
Cronaca 6 Luglio 2019

Allerta meteo dell'Arpae, domani criticità per temporali

Allerta meteo dell”Arpae per domani. A Imola, Mordano, Castel Guelfo e Medicina le temperature massime potranno raggiungere valori maggiori o uguali a 38 gradi centigradi.

A partire dalla tarda mattinata, però, un notevole transito in quota di aria fredda potrà determinare la formazione di temporali organizzati localmente, anche di forte intensità. L”allerta è di livello giallo per le nostre zone. (r.cr.)

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Allerta meteo dell'Arpae, domani criticità per temporali
Cronaca 27 Marzo 2018

Ambiente, servono «banche d'acqua» per contrastare le estati aride. Le previsioni Arpae

Nel 2050 come sarà il clima nella nostra zona e più in generale in Emilia Romagna? Al convegno organizzato dall’associazione ex allievi Scarabelli e dedicato ai mutamenti climatici e agli impatti sul territorio, Gabriele Antolini, del servizio Idro-meteo-clima dell’Arpae, ha presentato le previsioni per metà secolo. «Ci sarà un probabile aumento delle temperature minime e massime – ha spiegato -, un aumento della frequenza delle onde di calore, specialmente in estate, e la probabile diminuzione delle temperature estreme in inverno. Sarà verosimile un calo delle precipitazioni durante la primavera e l’estate e l’aumento in autunno (fino al 19% in più), con segnale più intenso verso fine secolo, così come è verosimile l’aumento degli eventi estremi di precipitazione, in intervalli brevi di tempo».

Le dinamiche agricole del territorio potranno sopravvivere ai cambiamenti climatici in atto? A fare il punto, in questo caso, è stato Carlo Pirazzoli, docente del dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari all’Università di Bologna. «Una prima risposta – ha affermato nel suo intervento – è legata alla possibilità che le aziende agricole del territorio possano disporre di acqua nei momenti di forte siccità. Il fabbisogno di acqua in agricoltura è aumentato in modo considerevole, poiché per essere competitivi occorre produrre di più e meglio, con alta qualità. E’ inoltre probabile che in Emilia Romagna le precipitazioni estive si ridurranno e l’agricoltura potrà contare solo su 100-150 millimetri di pioggia nei mesi più caldi (o anche meno). Per il futuro, quindi, non sarà sufficiente contare sulla pioggia naturale, ma occorreranno delle “banche d’acqua”, per i momenti di maggiore siccità. Anche se la quantità assoluta di pioggia non è cambiata in modo apprezzabile, è la distribuzione anomala che può mettere in crisi le nostre produzioni. Di conseguenza, è necessario realizzare opere capaci di trattenere le acque nel momento di forti precipitazioni: bacini, invasi, recupero acque reflue».

Un altro fattore strategico è l’agricoltura di precisione. Esistono già anche diverse applicazioni al servizio dell’agricoltura, come Irriframe, che informa i coltivatori (circa 12 mila le imprese emiliano romagnole registrate) come e quando usare l’acqua in modo efficiente. Altri consigli riguardano l’approccio ai mercati. «Per il futuro – ha suggerito Pirazzoli – sempre più la competizione sulle produzioni agricole va ricercata a livello territoriale e dunque occorre attrezzarsi per un marketing territoriale più incisivo».

lo.mi. 

L”articolo completo su «sabato sera» del 22 marzo.

Nella foto (scattata quest”anno a Casola Valsenio): fiori di mandorlo ghiacciati

Ambiente, servono «banche d'acqua» per contrastare le estati aride. Le previsioni Arpae

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