Posts by tag: asp

Cronaca 2 Settembre 2020

Caprara e Dazzani (Asp) raccontano i servizi e le strutture: «Minori, lavoro di équipe per fare la scelta migliore»

La Città metropolitana di Bologna ha realizzato la banca delle strutture socio-assistenziali per minori, gestanti e madri con bambini, dove gli operatori del settore possono trovare informazioni e contatti sulle circa 60 strutture residenziali e semiresidenziali nel territorio, in modo da rendere più snello e veloce il loro lavoro. Ma come funzionano queste strutture, chi decide come e quando entrarvi e che tipo di percorso fare? Lo abbiamo chiesto alla direttrice dell’Asp Circondario Imolese, ente che gestisce per conto dei dieci Comuni gli interventi rivolti alle famiglie in difficoltà e ai minori, Stefania Dazzani e alla responsabile dell’area Servizio sociale territoriale, Maria Gabriella Caprara.

«Le strutture che accolgono minori e madri con bambini sono regolate dalla legge regionale 1904/2011 che definisce tipologie e requi- siti strutturali, di personale richiesti per ciascuna di queste, l’organizzazione delle stesse e la necessità che
sia formalizzato un progetto quadro di riferimento su cui gli operatori possano poi sviluppare gli interventi per ogni minore – rispondono Dazzani e Caprara -. Questo progetto viene definito dall’équipe multidisciplinare sociosanitaria che ha in carico il minore nell’ambito di un’apposita commissione di operatori, eventualmente integrata da altri soggetti che possono essere utili ad una migliore e più precisa definizione del progetto, come i pediatri o gli insegnanti». (m.o.)

L’articolo completo su «sabato sera» del 27 agosto.

Nella foto: Gabriella Caprara e Stefania Dazzani

Caprara e Dazzani (Asp) raccontano i servizi e le strutture: «Minori, lavoro di équipe per fare la scelta migliore»
Cronaca 11 Maggio 2020

Pubblicato il bando dell'Asp per il Contributo affitto. Domande fino al 12 giugno

Saranno raccolte fino al 12 giugno le domande per il contributo integrativo per sostenere il pagamento dei canoni di locazione (Contributo affitto) relativi all’anno 2019.

Potranno presentare domanda i nuclei familiari residenti in uno dei comuni del circondario imolese titolari di un contratto di locazione per l’abitazione principale nel 2019 e ancora in corso di validità, un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) valido compreso tra 3.000 euro e 17.154 euro, e che non siano già beneficiari del reddito di cittadinanza.
Per i residenti nei Comuni di Casalfiumanese, Castel Guelfo di Bologna, Castel San Pietro Terme, Dozza e Medicina sarà possibile presentare le domande anche se in possesso di un Isee inferiore a 3.000 euro, in quanto queste amministrazioni hanno istituito un Fondo per l’affitto comunale teso a dare risposte ai nuclei esclusi dal Fondo regionale.
L’entità del contributo sarà pari a due mensilità del canone effettivamente corrisposto nell’anno 2019, al netto delle spese condominiali ed accessorie, per un massimo di 1.400 euro a domanda.

«Stante la situazione di emergenza sanitaria in atto, è privilegiata la modalità di invio della domanda tramite posta elettronica – spiega l’Asp del circondario imolese -, e solo in via residuale la presentazione diretta agli uffici preposti previo appuntamento». (r.cr.)

Pubblicato il bando dell'Asp per il Contributo affitto. Domande fino al 12 giugno
Cronaca 21 Aprile 2020

Coronavirus, su Radio Montecatone Web un programma “collettivo' per sentirsi più vicini

Un progetto per prevenire e contrastare fenomeni di fragilità e di solitudini involontarie, stimolando il rafforzamento dei legami sociali in particolare nella popolazione over 65.
E’ con questo spirito che nasce Vicini e lontani, una serie di trasmissioni radiofoniche che andrà in onda su Radio Montecatone Web (qui il link per ascoltarla) tutti i mercoledì, alle 10.45, e in replica ogni domenica, alle 11, a cominciare da domani.

«La proposta è di partecipare a questo attraversamento collettivo e di prendere nota di tutto quello che credete, in forma di diario, di appunti, o in qualsiasi forma – spiega Marina Mazzolani, dell’associazione Extravagantis, coordinatrice del progetto a cui partecipano anche l”Anteas, l”Auser, il Circolo Arca della parrocchia di San Giovanni evangelista del quartiere Zolino, il centro sociale Giovannini, la polisportiva Juvenilia, la cooperativa sociale Solco prossimo e l’Asp del circondario imolese –. Potete anche intervistare qualcuno o infine rispondere anche voi con calma, quando ne avrete voglia ad alcune domande».
Condividendo pensieri e considerazioni «potremo chiederci cosa fare, nel futuro prossimo e meno prossimo, di tutto quello di bello, di meno bello e di decisamente brutto che ci ha portato», aggiunge Mazzolani.

Chi fosse interessato a partecipare può farlo inviando i materiali (file word, fotografie di appunti, file audio) all’indirizzo e-mail vicinielontaniradio@gmail.com, direttamente o tramite WeTransfer. (r.cr.)

Coronavirus, su Radio Montecatone Web un programma “collettivo' per sentirsi più vicini
Cronaca 10 Marzo 2020

Un nuovo tetto fotovoltaico per la Cra «Fiorella Baroncini»

Un nuovo tetto, quasi 300 metri quadrati di pannelli solari e la sostituzione del gruppo frigorifero. E’ il triplice obiettivo che sta inseguendo l’Asp per la casa di riposo Fiorella Baroncini (Rsa) di Imola, attraverso un bando per la riqualificazione energetica sviluppato da Bryo Spa, partecipata del ConAmi nonché energy service company (Esco) certificata. Corollario finale del progetto pubblico-privato sarà il miglioramento complessivo e tangibile dell’efficienza energetica dell’edificio.
La casa di riposo di via Montericco è una struttura residenziale da 70 posti letto suddivisi in un immobile su due piani di proprietà del Comune di Imola, gestita direttamente dall’Azienda servizi alla persona (Asp) del circondario imolese. L’Asp ha dato il via al tutto l’anno scorso «incaricando Area blu di seguire da un punto di vista tecnico la procedura – precisa Michele Pasotti di Area blu -. Bryo Spa si è poi aggiudicata il bando, che è stato presentato successivamente al bando regionale per accedere ai contributi europei per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici».
Gli interventi previsti sono, in primo luogo il rifacimento della copertura che, allo stato attuale, presenta infiltrazioni in più punti. La coibentazione del tetto verrà sostituita con una nuova termica, una guaina impermeabilizzante e vernice ad elevata riflettenza solare. A quel punto verrà installato un impianto fotovoltaico da 50,46 kWp che occupa una superficie di 295,8 metri quadrati per produrre l’energia necessaria all’edificio. (l.a.)

Ulteriori informazioni nel numero del Sabato sera del 5 marzo

Un nuovo tetto fotovoltaico per la Cra «Fiorella Baroncini»
Cronaca 7 Agosto 2019

Contributo per l'affitto, si apre il bando per i residenti nel comune di Imola. Si può fare domanda fino al 13 settembre

A partire da domani, 8 agosto, si aprirà il bando per accedere al “Fondo per il sostegno all”accesso alla locazione” riservato ai residenti nel comune di Imola. Fino al 13 settembre si potrà presentare domanda all”Asp circondario imolese per ottenere il contributo per il pagamento dell”affitto della casa in cui si abita, compilando il modulo che può essere ritirato agli Sportelli sociali dell’Asp oppure scaricato direttamente dal sito internet aziendale.

L”Asp ha predisposto il bando in ottemperanza ai criteri stabiliti dal Consiglio comunale di Imola con la delibera 91 del 9 luglio 2019, divenuta esecutiva il 2 agosto, dopo un confronto con le organizzazioni sindacali. Il fondo complessivo messo a disposizione dall”Amminsitrazione imolese è di 200 mila euro, interamente finanziato con risorse locali. Tale importo sarà ripartito equamente tra tutte le domande in regola con i criteri fissati dalla delibera stessa. 

Potranno pertanto presentare domanda soltanto i residenti nel territorio del comune di Imola, che abbiano avuto in locazione un alloggio nel 2018 e un Isee (indicatore di situazione economica equivalente) non superiore a 10 mila euro. In caso di morosità, la somma destinata al richiedente sarà assegnata direttamente al proprietario dell”alloggio, a sanatoria della situazione debitoria dell’affittuario. Ricordiamo che nel 2018 furono raccolte in tutto 385  domande, di cui 356 valide. (r.cr.) 

Contributo per l'affitto, si apre il bando per i residenti nel comune di Imola. Si può fare domanda fino al 13 settembre
Cronaca 11 Gennaio 2019

«I colori delle emozioni», sabato 12 gennaio l'evento per festeggiare il decennale di Casa Alzheimer

L’Asp Circondario imolese e la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola organizzano un evento per festeggiare i dieci anni dall’apertura a Imola di Casa Cassiano Tozzoli – Casa Alzheimer. Il percorso che ha portato alla nascita della struttura destinata ad accogliere persone con malattia di Alzheimer ha avuto origine una decina di anni fa, e ha permesso di giungere alla costruzione della struttura attuale, che all’epoca fu interamente donata dalla Fondazione Cassa Risparmio di Imola all’allora Ipab «Casa di Riposo Inabili al Lavoro di Imola», ente che successivamente confluì nell’Asp Circondario imolese.

L’associazione Alzheimer Imola ha attivamente promosso la realizzazione del progetto sul territorio ed insieme all’Ausl imolese sostiene e collabora con l’Asp, che gestisce la struttura, per la qualificazione dell’assistenza. Al momento attuale i servizi erogati all’interno della Casa Cassiano Tozzoli – Casa Alzheimer comprendono un centro diurno anziani e una casa residenza anziani con un nucleo Alzheimer e ricoveri temporanei.

L’evento in programma per il pomeriggio di sabato 12 gennaio ha come tema prescelto «I colori delle emozioni», con un colore diverso per ogni aspetto: per conoscere il cammino percorso, per conoscere le persone, per conoscere la struttura, per conoscere le attività che svolgiamo, per conoscere i momenti della giornata, per conoscerci. I colori legati a questi aspetti saranno la base per allestire un percorso guidato per i visitatori, per far conoscere i diversi spazi colorati della struttura e alcune delle attività che vengono svolte al suo interno. Lungo il percorso verranno predisposti dei pannelli per illustrare le relazioni tra colore ed emozione e l’utilizzo che viene fatto per favorire le diverse attività o momenti della giornata.

Saranno presenti all’evento la presidente dell’Asp, Renata Rossi Solferini, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Fabio Bacchilega, la sindaca di Imola, Manuela Sangiorgi, la presidente dell’associazione Alzheimer, Bona Sandrini, e i rappresentanti dell’Ausl di Imola. (r.cro)

«I colori delle emozioni», sabato 12 gennaio l'evento per festeggiare il decennale di Casa Alzheimer
Cronaca 5 Giugno 2018

Anziani in aumento, nell’imolese la sfida è difendere i 507 posti accreditati delle case di riposo

I numeri Istat ci consegnano il quadro di una popolazione over 65 in forte aumento. Anche nei dieci comuni del circondario di Imola. In carico ai servizi sociali dell’Asp nel 2017 c’erano 1.667 anziani e 400 persone avevano richiesto l’assistenza domiciliare, nel 2018 gli anziani sono già circa 1.800.  

In generale oggi ci sono 507 posti letto accreditati nelle case di riposo (cra) del circondario imolese più 66 calmierati (la tariffa è un po’ più alta ma sempre inferiore al privato grazie a fondi erogati volutamente per questo scopo dai Comuni stessi). «L’intenzione è non arretrare rispetto al numero dei posti accreditati. Questo non toglie che un po’ di posti nel sistema si andranno a perdere» ammette Stefania Dazzani, direttore dell’Azienda servizi alla persona (Asp). Anzi, si stanno già perdendo. Come annunciato un anno fa, ad esempio, la cra Toschi di Dozza si sta trasformando in struttura per disabili.  

Secondo Dazzani la chiave per il futuro va cercata in «nuovi servizi di supporto alla domiciliarità su cui si sta già lavorando». Come quelli attivati nel caso delle dimissioni protette dall’ospedale (ad esempio l’assistenza domiciliare gratuita per 30 giorni o il posto del «Sollievo»). «Un’esperienza interessante è anche l’Opera Anziani che si andrà a realizzare a Mordano – conclude la direttrice dell’Asp – un progetto di appartamenti da destinare a condominio solidale». Anche il corposo progetto di riqualificazione della cra di via Venturini a Imola (per il momento nel cassetto in attesa di finanziamento) prevede alcuni mini alloggi per sei persone autosufficienti nell”ala nord al piano terra, attualmente occupata dagli uffici. Nuove modalità dell’abitare per rispondere alle esigenze di assistenza che accompagna la vita di chi invecchia.

L’Asp, gestisce i Servizi sociali e Sociosanitari dei Comuni (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel Del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina e Mordano), non decide la programmazione, che è in capo ai sindaci e al Circondario. Per quanto riguarda le case di riposo (cra), l”Asp gestisce direttamente la Fiorella Baroncini (ex Rsa) e la Cassiano Tozzoli (Casa Alzheimer) a Imola e la cra di Medicina (via Biagi) per 172 posti letto. Poi ci sono le strutture accreditate in via definitiva: La Coccinella a Castel San Pietro, Sant’Antonio Abate a Fontanelice, Opera Pia Santa Maria a Tossignano, Villa Armonia a Imola, Toschi a Dozza (in via di trasformazione in struttura per disabilità) e la cra Medicina ex Rsa (via Saffi). I posti accreditati complessivi sono 507 a cui se ne aggiungono 66 calmierati. Non va dimenticato che sono presenti una quindicina di strutture per anziani totalmente private (cra, case protette o comunità alloggio, case-albergo per anziani). (l.a.) 

Altri particolari nel servizio di due pagine sul “sabato sera” del 31 maggio.

Foto d’archivio della cra Cassiano Tozzoli

Anziani in aumento, nell’imolese la sfida è difendere i 507 posti accreditati delle case di riposo
Cronaca 4 Giugno 2018

Novità in ospedale, più risorse e impegno per le dimissioni protette dei pazienti, soprattutto anziani

Pre-valutazione da parte di assistente sociale e infermiere prima della dimissione, attivazione dell’Unità di valutazione geriatrica, nel caso occorra, e trenta giorni di assistenza domiciliare gratuita sociale invece dei quindici di prima. Sono le novità appena introdotte per la dimissione dei pazienti, ricoverati nell’ospedale dell’Ausl di Imola, che presentano una perdita della propria autosufficienza, in particolare anziani. «Finora ha funzionato benissimo l’assistenza domiciliare infermieristica, mentre il passaggio sul sociale arrivava troppo a valle e creava delle storture, ad esempio una graduatoria per le case di riposo (cra) consistente ma fittizia che non troverà mai una risposta» dichiara decisa Sonia Cicero, responsabile della Direzione attività socio sanitarie dell’Ausl di Imola, ovvero colei alla quale spetta seguire l’integrazione sociosanitaria. 

Ora l’elemento centrale del sistema è il Punto unico di accesso alle cure domiciliari (Pua), dove la presenza dell’assistente sociale è stata rafforzata con due giornate a settimana, «che a breve potrebbero diventare tre» dice Cicero. Inoltre non è la famiglia che deve richiedere l’assistenza ma tocca ai dottori del reparto avvertire il Pua. «Il 14 maggio il direttore del presidio ospedaliero, Andrea Neri, ha inviato ai medici delle Medicine A e B, dell’Area Post Acuti e della Geriatria una disposizione formale in tal senso – dichiara Cicero -. Il Pua, nella pre-valutazione al letto del paziente, conosce anche la rete familiare per progettare una dimissione che veramente possiamo chiamare protetta perché risponde al bisogno di cura in modo appropriato ed adeguato».  

In questo modo se la famiglia ha semplicemente bisogno di informazioni, ad esempio su dove trovare gli ausili oppure i pannoloni «viene tutto “prelavorato” quando la persona è ancora in reparto» assicura Cicero. E quando questo non basta? «Viene prenotata all’ultimo momento utile prima della dimissione al domicilio, concordata coi familiari, la visita dell’Unità di valutazione geriatrica, che stabilisce con la famiglia quali sono i bisogni per tornare a casa oppure definisce l’eventuale punteggio punteggio per l’accesso alle cra, inoltre abbiamo declinato in maniera diversa le forme di residenzialità temporanea a cui si può accedere in base ai fabbisogni di intensità di cura. Una persona stabilizzata che esce dal reparto ospedaliero – dettaglia Cicero – può dirigersi in altri luoghi prettamente sanitari come la lungodegenza-Post Acuti oppure l’Osco di Castel San Pietro oppure in luoghi sociosanitari come la cra Fiorella Baroncini o anche una struttura privata, se la famiglia lo preferisce, oppure forniamo a domicilio fino a trenta giorni di assistenza domiciliare gratuita che si affianca all’assistenza infermieristica. Un periodo adeguato anche per istruire il caregiver, la badante oppure il famigliare – precisa Cicero -. Servizio sociale e infermieristico affiancano il caregiver nei giorni concordati per insegnarli ad utilizzare le attrezzature o acquisire manualità. Non sono interventi banali – rivendica Cicero – perché danno tempo alla famiglia di ridifinire i tempi e i modi della propria organizzazione in risposta ai cambiamenti avversi che si sono verificati e al paziente di elaborare il proprio stato di salute, attrezzare il domicilio e sperimentare con un supporto specialistico il ritorno a casa nella nuova condizione. Si condivide il progetto di assistenza in modo che la famiglia non si senta sola».

Un altro servizio rinforzato nel percorso è il «Sollievo». «Presso la cra di via Venturini ora è disponibile tutto l’anno un posto per 15 giorni per tutti coloro che ne fanno istanza, famiglie o medici di famiglia, al di là del posto utilizzabile come sempre nel periodo natalizio o estivo». (l.a.) 

Altri particolari e informazioni nel servizio completo su “sabato sera” del 31 maggio. 

Nella foto Sonia Cicero 

Novità in ospedale, più risorse e impegno per le dimissioni protette dei pazienti, soprattutto anziani
Cronaca 7 Marzo 2018

Il Cda dell'Asp è tutto al femminile, presidente l'avvocato Renata Rossi Solferini

L’Asp, Azienda servizi alla persona, del circondario di Imola ha un nuovo consiglio di amministrazione e un presidente. L’assemblea dei sindaci ha nominato Claudia Buttazzi, Marisa Brini e Renata Rossi Solferini, che a loro volta, come prevede lo statuto, hanno nominato quest’ultima presidente e Brini vice.

“Stavano per scadere i giorni di proroga per la nomina di un nuovo Cda e soprattutto del presidente dell’Asp, non potevamo lasciare l’istituzione senza legale rappresentante, quindi come assemblea dei sindaci ci siamo riuniti e abbiamo proceduto” spiega Onelio Rambaldi, sindaco di Medicina e presidente della Giunta del Circondario dopo le dimissioni del collega di Imola, Daniele Manca. L’idea era attendere il successore del Comune più grande ma non c’è tempo.  

L’Asp gestisce i Servizi sociali e Socio sanitari dei Comuni di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel Del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina e Mordano. Gli ambiti in cui opera l’Asp, che oggi conta circa 180 dipendenti e un bilancio di poco meno di 20 milioni di euro, sono numerosi e complessi Come già dichiarato da tempo, il nuovo Cda è più “snello” del precedente: solo da tre persone e non più cinque. Renata Rossi Solferini, imolese, di professione è avvocato, con un’esperienza sul fronte dei minori; Claudia Buttazzi, medicinese, dirige la farmacia di Sfera a Villafontana; Marisa Brini, castellana, è forse la più nota delle tre dato che in passato è stata presidente della Pro loco.  

“Il Cda è pienamente in carica e può lavorare. Gli indirizzi per impostare il bilancio preventivo erano stati già dati prima della scadenza del Cda precedente, i Comuni si sono impegnati a erogare almeno le stese risorse dell’anno precedente. Poi c’è il direttore, che è sempre Stefania Dazzani”. Rambaldi ritiene che l’Asp abbia svolto sinora un buon lavoro: “E il miglior biglietto da visita per le gestioni associate dei Comuni per noi del Circondario. Per questo ho chiamato il Cda precedente, a partire dalla presidente Gigliola Poli, per ringraziarlo”.

La notizia della nomina, arrivata “per vie non istituzionali”, ha lasciato perplessi i sindacati Cgil Cisl Uil territoriali, che hanno chiesto un incontro urgente ai sindaci in merito: “I sindacati sono i portatori dei bisogni dei cittadini e in quanto tali, come più volte sollecitato in altre occasioni, devono essere coinvolti ed informati su tali decisioni, a maggior ragione se riguardano gli organismi dirigenti di un”azienda pubblica così importante per la funzione sociale che svolge nei confronti delle persone in difficoltà del nostro territorio”.

Il Cda dell'Asp è tutto al femminile, presidente l'avvocato Renata Rossi Solferini

Cerca

Seguici su Facebook

ABBONATI AL SABATO SERA