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Cronaca 30 Dicembre 2020

Coronavirus, un «ristoro» del Comune di Medicina alle attività più penalizzate

Un totale di 587 mila euro: ecco a quanto ammonta il contributo governativo che il Comune di Medicina ha ricevuto in quanto ex zona rossa. Una somma fondamentale per affrontare le spese del periodo più difficile legato alla pandemia, quello tra marzo e aprile, ma anche quelle successive relative all’emergenza Covid-19, quindi dalla messa in sicurezza di scuole e asilo nido all’acquisto di mascherine per la cittadinanza e gli studenti, dai presidi per la prevenzione e sanificazione agli impianti di purificazione dell’aria, senza dimenticare il finanziamento per i campi estivi.

Se la parte più difficile, almeno da un punto di vista prettamente sanitario, dovrebbe essere alle spalle, i riflettori si sono spostati ora sui sostegni necessari per commercio, pubblici esercizi, locali e tutte quelle attività penalizzate negli ultimi mesi. «Sentiamo fortemente le difficoltà che stanno mettendo a dura prova i nostri commercianti, sia per la crisi economica che per le restrizioni che stanno subendo a causa della pandemia – spiega l’assessora al Bilancio del Comune di Medicina, Donatella Gherardi -. Quest’anno abbiamo sostenuto le attività con tre bandi e con contributi a fondo perduto: ò’ultimo aiuto che abbiamo voluto dare in dicembre sono contributi a fondo perduto destinati a coloro che hanno subito le restrizioni della zona arancione. In primo luogo bar e ristoranti, artigiani del settore alimentare, palestre e teatri, ma anche quelle realtà che non hanno più potuto svolgere le attività che erano indispensabili per sostenersi, come i circoli culturali, sociali e ricreativi e le associazioni. Lo stanziamento è stato di 70 mila euro e tutte le 70 domande pervenute riceveranno il contributo».

Un ulteriore «ristoro» per le attività medicinesi più penalizzate. «Nel complesso il 2020 ha visto 110 mila euro di contri- buti erogati quindi, ai quali si aggiungono 105 mila euro di sgravi Tari e altri 60 mila per la riduzione della Tosap (la tassa per l’occupazione del suolo pubblico)» conclude Gherardi. Anche quest’anno, poi, Medicina ha pubblicato il bando per il sostegno ai lavoratori dipendenti che si sono trovati in situazione di particolare difficoltà (licenziamenti, cassa integrazione e mancato rinnovo del contratto a tempo determinato). Le domande presentate sono state 86 e dal Comune fanno sapere che tutte quelle che risponderanno ai requisiti saranno soddisfatte. Anche in questo caso lo stanziamento viene dal contributo governativo, per un totale di 40.000 euro. (an.cas.)

Ulteriori approfondimenti e l’intervista ad uno degli esercenti anche hanno ricevuto il contributo del Comune su «sabato sera» del 24 dicembre.

Nella foto: a sinistra Gabriele Gollini, uno dei soci del «Bar Anna», locale piuttosto frequentato sotto i portici, in via Libertà.

Coronavirus, un «ristoro» del Comune di Medicina alle attività più penalizzate
Cronaca 18 Maggio 2020

Coronavirus, iniziata a Castello la distribuzione delle mascherine alle attività economiche

Nei giorni scorsi, in vista della riapertura in programma da oggi di numerosi esercizi commerciali, ha preso il via a Castel San Pietro la distribuzione delle mascherine di tipo chirurgico a negozi, esercizi pubblici e di artigianato di servizio alla persona. E’ bene, infatti, ricordare che all’interno di essi sia esercenti che clienti hanno l”obbligo di indossarle.

Nel pomeriggio di venerdì 15 i volontari del Centro Operativo Comunale (Coc) hanno già raggiunto 124 attività economiche (tutte quelle aperte), consegnando a ciascuna 5 pacchetti da due mascherine. La distribuzione proseguirà ora con le altre attività che erano rimaste chiuse durante il lockdown e che stanno riaprendo in questi giorni. «Abbiamo scelto di stringere un patto con i commercianti per ripartire tutti più in serenità – sottolinea il sindaco di Castel San Pietro Terme, Fausto Tinti –. Noi facciamo la nostra parte come Amministrazione comunale per sostenere le attività economiche nell”impegno che sono chiamate  ad affrontare per tutelare clienti e dipendenti ed esse si impegnano ad osservare rigorosamente i protocolli sulla sicurezza redatti grazie al confronto fra istituzioni, associazioni di categoria e sindacati. Oggi più che mai la collaborazione fra le parti è fondamentale: solo procedendo insieme con responsabilità, cura e rispetto per gli altri, saremo in grado di regalare a tutti una nuova normalità». (da.be.)

Foto concessa dal Comune di Castel San Pietro

Coronavirus, iniziata a Castello la distribuzione delle mascherine alle attività economiche
Cronaca 11 Agosto 2019

Riaperto a Sassoleone il negozio di generi alimentari grazie al coraggio di Monica e Valentina

Nella frazione di Sassoleone, comune di Casalfiumanese, ha riaperto il negozio di alimentari, grazie alla volontà di Monica e Valentina di dare nuovamente un importante servizio alla comunità. L’inaugurazione è avvenuta lo scorso 27 luglio, in piazza Pace.

«La giornata ha rappresentato per la comunità di Sassoleone un momento di grande rilevanza – ha affermato la sindaca Beatrice Poli -. Non riapre solo una piccola bottega di montagna, ma si ricrea un luogo di aggregazione per l’intera comunità. Grazie al coraggio di Valentina e Monica, in un momento in cui tante botteghe chiudono, possiamo vantare la continuità di un servizio essenziale. A nome di tutta la comunità vogliamo ringraziare Quinto Ugolini, l’ex gestore, per il servizio che in questi anni ha svolto per la nostra frazione, con l’augurio di passare insieme altri importanti momenti». (r.cr.)

Nella foto un momento dell”inaugurazione del negozio con la sindaca di Casalfiumanese Beatrice Poli

Riaperto a Sassoleone il negozio di generi alimentari grazie al coraggio di Monica e Valentina
Cronaca 15 Maggio 2019

Dal primo dopoguerra al 1986 la storia dei Tablàc, da strilloni a edicolanti a Imola in piazza delle Erbe

“A l l’ombra dl’arloj” i giornali si sono venduti fin dal primo dopoguerra. La storia è stata ricostruita da Marcello Castellari sul “sabato sera” del 18 gennaio 1986, momento in cui Piero Rebeggiani e la cognata Franca Manara subentrarono nella gestione dell’edicola delle sorelle Corazza. Un passaggio di testimone storico, perché Adele e Bruna, dette anche le «sorelle pazze», erano nientedimeno che la terza generazione di una dinastia di strilloni prima, edicolanti poi, succedutisi nell’arco di circa sessant’anni.

Come ricostruisce Castellari nel suo articolo, il capostipite fu il nonno Domenico, detto «Tablàc». Un soprannome bizzarro, forse derivante dalla sua abitudine di masticare tabacco oppure, ipotizza il giornalista, dalla parola «tabàc», che nel dialetto della bassa Romagna indica il ragazzetto. Domenico Corazza cominciò la sua attività come strillone. Due volte alla settimana ritirava alla stazione una ventina di copie de “Il Resto del Carlino” e le vendeva per le strade del centro «strillando» i titoli per richiamare l’attenzione dei passanti.

E’ solo dopo il 1945 che Tablàc figlio da strillone diventa edicolante. Il primo posto al coperto fu un locale sotto il Centro cittadino. Appena un anno più tardi, il cementista Fiumi costruì un minuscolo chiosco all’angolo di piazza Gramsci dove Andrea Corazza proseguì a vendere i giornali con l’aiuto della figlia Anna e, in seguito, di Gianfranco. Quando questi nel 1948 trovò un posto al Lolli come infermiere, lo sostituì Bruna. Adele arrivò invece più tardi, appena tredicenne. Furono così Bruna e Adele, le «Tablàcchine», a portare avanti la tradizione di famiglia. (lo.mi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 9 maggio

Nella foto l”articolo sulla storia dei Tablàc scritto nel 1986 da Marcello Castellari sul nostro settimanale

Dal primo dopoguerra al 1986 la storia dei Tablàc, da strilloni a edicolanti a Imola in piazza delle Erbe
Cronaca 15 Maggio 2019

Ha chiuso i battenti a Imola l'edicola Centrale, il saluto dei gestori Piero Rebeggiani e Franca Manara

«Ma è vero che chiudete oggi? Proprio per sempre?», «Non avevo il coraggio di venire a salutarvi…», «Ci mancherete, ma anche noi vi mancheremo…». Sono solo alcuni dei commenti rubati ai clienti che lo scorso 30 aprile sono passati all’edicola Centrale di via Mazzini nel suo ultimo giorno di apertura: chi per acquistare una rivista, qualche romanzo tascabile o una raccolta di enigmistica; chi, appositamente, per salutare Piero Rebeggiani e la cognata Franca Manara, che dal 1986 gestivano la storica rivendita di giornali. Una nuova serranda, l’ennesima, si è infatti abbassata in centro storico, questa volta proprio sotto l’orologio, fermo ormai da mesi. Due immagini emblematiche che rattristano.

«E’ stato bello e l’abbiamo sempre detto – dice Franca -. Il giorno esatto del nostro inizio è stato il 15 gennaio 1986, quando le sorelle Adele e Bruna Corazza ci hanno passato il testimone e noi con grande piacere, volontà e impegno abbiamo fatto del nostro meglio per dare ai nostri clienti tutta l’attenzione, la gentilezza e la disponibilità per servirli e fare in modo che si ricordassero di noi con affetto. Speriamo e crediamo di esserci riusciti. Ringraziamo tutti per la fedeltà dimostrata in questi anni».

Anche Piero ricorda gli esordi, ma senza nostalgia e con l’immancabile battuta pronta. «Prima facevo l’operaio turnista in una filiale della Benati. Cominciavo a lavorare alle 4 del mattino, per cui quando abbiamo deciso di buttarci a fare i giornalai ho migliorato la mia condizione: cominciavo a lavorare alle 5. E’ stata una scelta molto piacevole, mi sono sempre divertito» dice ridendo di gusto. Accanto al vulcanico Piero, in questi anni c’è stata la cognata Franca, nel ruolo, ammette lei stessa, di «mediatrice», che 33 anni or sono ha lasciato un lavoro da dipendente in una fabbrica di lampadari. Ai due ha dato spesso una mano il marito di Franca, Oriano Carmonini, poi, circa 8 anni fa, si è aggiunta la moglie di Piero, Renata, per tutti Lorena.

La vendita di giornali all’ombra dell’orologio esisteva, però, da quasi un secolo. All’ultima gestione, per ora, non subentrerà nessuno e i locali, di proprietà del Comune, resteranno vuoti. «Per quasi tre anni ho provato a vendere l’attività – riassume Piero -. Sono venuti in tanti, ma poi non se ne è fatto niente. Il contratto di affitto era scaduto alla fine del 2017 ed era stato rinnovato con una proroga verbale che in teoria durava fino alla fine del 2020. L’anno scorso, per la verità, il canone d’affitto era anche diminuito. Ma non si sapeva se e quando il Comune avrebbe fatto un nuovo bando per la concessione dei locali e questo ha scoraggiato chi si era fatto avanti per rilevare l’attività. Avrei potuto continuare, sono già in pensione da due anni, ma devo anche operarmi alle ginocchia e quindi ho preferito chiudere». (lo.mi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 9 maggio

Nella foto i due gestori dell”edicola che ha abbassato la saracinesca il 30 aprile

Ha chiuso i battenti a Imola l'edicola Centrale, il saluto dei gestori Piero Rebeggiani e Franca Manara
Cronaca 3 Gennaio 2019

Riconoscimenti per le persone e le associazioni che si sono distinte nel territorio del Comune di Dozza

L”Amministrazione comunale di Dozza ha concluso il 2018 istituendo e consegnando riconoscimenti a persone o associazioni che si sono particolarmente distinte nei vari campi come, ad esempio, lo sport, il volontariato e l”attività culturale. «Come Amministrazione Comunale – commenta il sindaco Luca Albertazzi – vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno segnalato, con tanto di documentazione, associazioni o persone degne di elogio. La loro collaborazione è stata di sicura importanza per poter consegnare un piccolo simbolo della nostra riconoscenza». 

Nello specifico sono stati premiati: Maria Rosaria Abate, Nadia Nanni e Ilario Zavagli (dipendenti del Comune di Dozza andati in pensione nel 2018), Sofia Cimatti (campionessa Europea di beach tennis), Giada Martignani (campionessa regionale categoria junior livello silverB di ginnastica artistica), Sofia Giacomelli e Ardea Monti (componenti della squadra terza classificata alla fase nazionale Fisac di ginnastica acrobatica), l”Asd Sport Village Karate Bologna sede di Dozza (in occasione dei 25 anni di attività nel territorio comunale), Novella Ferri (attività di volontariato in diverse associazioni del territorio), Sanzio Beltrandi (importante e lunga attività di volontariato nel territorio),  Luigi Grillini (impegno civile come referente locale dell’Anpi), Mario Manfredini (attività di sensibilizzazione sulla fibrosi cistica), Arena Ricchi (fondatrice dell’Associazione “Insieme per un futuro Migliore”) e l”Associazione Incontri (attività culturale svolta nel territorio). (d.b.)

Nella foto: il riconoscimento ai tre dipendenti del Comune di Dozza andati in pensione

Riconoscimenti per le persone e le associazioni che si sono distinte nel territorio del Comune di Dozza
Cronaca 1 Ottobre 2018

Osservanza, aperto fino all'8 ottobre il bando per la gestione del chiosco che si allargherà di altri 30 metri quadri

E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il bando per il chiosco adiacente la pista da ballo nel parco del complesso Osservanza, nella zona sud del parco, dalla parte di vicolo Saldona. Come si ricorderà, il piccolo locale, attualmente di appena 10 metri quadrati, era stato dato in gestione nell’estate del 2016 a Giancarlo Sasdelli con il vincolo di poter vendere solo prodotti confezionati (tipo bevande, gelati, patatine, caramelle, caffè), mentre per il 2017 non era stato trovato nessuno interessato alla gestione e tra le motivazioni c’era proprio il fatto delle scarse potenzialità di utilizzo di un locale così piccolo.
Da qui la scelta di Osservanza Srl (società oggi al 100% di Conami) di ampliarlo. Ora il progetto è stato inviato alla Soprintendenza e si attende l’autorizzazione prima di partire con i lavori veri e propri, che dureranno circa quattro mesi e saranno a carico di Osservanza Srl. Allo stabile attuale verrà affiancata una struttura in legno che conterrà l’area cucina per la preparazione di cibi (prevalentemente piadine, panini, insalate) e un bagno utilizzabile anche dai disabili. Inoltre, ci sarà una tettoia sotto alla quale potranno essere posizionati dei tavolini all’ombra per le consumazioni. Complessivamente, l’ampliamento previsto sarà di 30 metri quadrati.
Dal canto suo, il nuovo gestore dovrà invece eseguire a sue spese i lavori di impiantistica specifica dedicata all’attività di somministrazione di alimenti e bevande e dovrà provvedere agli arredi interni ed esterni.
Per presentare domanda c’è tempo fino alle ore 12 di lunedì 8 ottobre. Chi fosse interessato ad effettuare un sopralluogo deve richiederlo entro martedì 2 ottobre. Tutta la documentazione è consultabile on-line nella sezione bandi (che si trova sotto il menù «amministrazione trasparente») del sito www.osservanza.it. (gi.gi) 

L”articolo completo è su «sabato sera» del 27 settembre

Nella foto il rendering del progetto di ampliamento del chiosco

Osservanza, aperto fino all'8 ottobre il bando per la gestione del chiosco che si allargherà di altri 30 metri quadri

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