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Cronaca 29 Giugno 2018

Filiale del Banco Bpm a Fontanelice, scongiurata la chiusura almeno fino a dicembre

La mobilitazione per scongiurare la chiusura della filiale del Gruppo Banco Bpm di Fontanelice ha avuto i risultati sperati, quantomeno la chiusura paventata per venerdì 29 giugno è scongiurata. Prima le rassicurazioni telefoniche e oggi arriva la conferma scritta: fino a dicembre 2018 lo sportello bancomat del Bpm (ex Cassa di Risparmio di Imola) rimarrà attivo e la filiale aperta un giorno a settimana, il venerdì giorno di mercato nel paesino della vallata del Santerno. Il tutto a partire da venerdì 6 luglio.

A comunicarlo è il sindaco, Athos Ponti: «Siamo contenti di aver evitato la chiusura, ma speravamo in un’apertura per almeno tre giorni alla settimana, cosa che continueremo a chiedere».

Una conclusione per ora positiva della battaglia iniziata ad inizio maggio quando il primo cittadino scrisse al presidente del Cda del Bpm, Carlo Fratta Pasini, per scongiurare la chiusura annunciata dall”istituto di credito. Poi, la raccolta di firme contro la chiusura e il presidio davanti alla filiale di corso Europa di venerdì 15 giugno. Infine lo sciopero della fame durato cinque giorni dello stesso sindaco Ponti. «La chiusura della banca sarebbe un problema specialmente per gli anziani – non si stanca di ripetere Ponti -. Per questo motivo siamo disposti ad accettare una riduzione di orario o giornate di apertura, ma non la chiusura definitiva».(gi.gi.)

Nella foto: Athos Ponti e la sede del Bpm di Fontanelice

Filiale del Banco Bpm a Fontanelice, scongiurata la chiusura almeno fino a dicembre
Cronaca 20 Giugno 2018

Chiusura della filiale Bpm, il sindaco Ponti sospende lo sciopero della fame: “Ho parlato con la banca'

Nuovo capitolo della vicenda della filiale del Banco Popolare di Milano (Bpm) di Fontanelice, l”unico sportello bancario del paese che, stando a quanto dichiarato dai vertici, dovrebbe chiudere dal prossimo 29 giugno. Nel pomeriggio di ieri il sindaco Athos Ponti ha deciso di interrompere lo sciopero della fame che durava oramai da cinque giorni dopo aver incontrato a Imola il responsabile commerciale delle filiali del Bpm dell’Emilia Romagna. 

“Gli abbiamo chiesto di posticipare la chiusura sello sportello bancario di Fontanelice a fine anno e, nel frattempo, valutare soluzioni alternative, ad esempio una riduzione dell”orario o delle giornate di apertura – riferisce Ponti -. Fino a che non sapremo qual è la risposta dei vertici della banca ho deciso di sospendere lo sciopero della fame”.

Il sindaco aveva iniziato la sua singolare protesta venerdì scorso, dopo che gli abitanti si erano radunati davanti alla sede della Bpm di Fontanelice organizzando un presidio di protesta contro la chiusura dello sportello bancario che venne aperto oltre cento anni fa (in tempi recenti come Cassa di Risparmio di Imola poi per passaggi societari e accorpamenti divenuta Bpm). Il malcontento era nato anche per la totale mancanza di riscontri da parte della sede centrale, malgrado i numerosi solleciti del sindaco stesso, della parrocchia, delle associazioni fontanesi, dell’Anci e dei commercianti del paese. (r.c.)

Nella foto il presidio organizzato venerdì scorso con il sindaco Athos Ponti (a destra con la fascia tricolore); nel riquadro la sede della banca

Chiusura della filiale Bpm, il sindaco Ponti sospende lo sciopero della fame: “Ho parlato con la banca'
Cronaca 18 Giugno 2018

Chiusura della filiale del Bpm, il sindaco di Fontanelice Athos Ponti continua lo sciopero della fame

Venerdì scorso gli abitanti di Fontanelice di sono radunati davanti alla sede del Banco Popolare di Milano (Bpm) organizzando un presidio di protesta contro la chiusura della filiale, l’unica del paese, aperta da oltre cento anni. Il malcontento era nato anche per la totale mancanza di risposte da parte della sede centrale, malgrado i numerosi solleciti del sindaco, della parrocchia, delle associazioni fontanesi, dell’Anci e dei commercianti del paese.

«Proprio il giorno del presidio dalla sede centrale del Bpm ci hanno confermato la volontà di chiudere da venerdì 29 giugno» dice amareggiato il sindaco Athos Ponti che, proprio in quell’occasione ha annunciato la sua personale iniziativa per combattere le logiche dall’alto. «Ci ho pensato moltissimo in questi giorni e ho deciso che farò uno sciopero della fame – ha affermato deciso – Lo faccio come cittadino di Fontanelice, perché dobbiamo far capire che la banca qui è un servizio pubblico e la comunità aspetta delle risposte».

Sciopero che ormai è già arrivato al quarto giorno, ma non è escluso che possa proseguire ancora. «Io stesso ho aperto il mio primo libretto in quella banca all’età di sei anni quando si chiamava Cassa di Risparmio di Imola – prosegue Ponti -. Siamo disposti anche ad accettare una riduzione di orario o di giornate di apertura pur di mantenere la banca a Fontanelice».

r.c.

Nella foto: il sindaco di Fontanelice Athos Ponti

Chiusura della filiale del Bpm, il sindaco di Fontanelice Athos Ponti continua lo sciopero della fame

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