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Cronaca 10 Ottobre 2018

L’ampliamento della Bio-on regala asfalto e box velox nel territorio di Castel San Pietro

Asfaltature e dossi nelle due frazioni (Poggio Grande e Gaiana) più vicine al nuovo stabilimento, ma anche l’installazione di un box per autovelox all’interno del quale può essere inserito un autovelox mobile, il primo nel territorio di Castel San Pietro. Sono questi i due interventi principali che verranno realizzati nei prossimi mesi grazie alla convenzione siglata con l’azienda Bio-on Spa, che lo scorso giugno ha inaugurato il nuovo stabilimento per la produzione di granuli e polveri di bioplastica in via Legnana, dove un tempo c’era la Granarolo.

In un secondo momento, però, Bio-on ha chiesto di poter realizzare una palazzina da mille metri quadrati per centro direzionale e laboratori dove oggi c’è un campo agricolo e da lì è scaturito l’accordo con il Comune di Castel San Pietro, che ha cambiato destinazione d’uso dell’area. «In cambio abbiamo chiesto che l’azienda realizzi entro la fine dell’anno alcuni interventi per migliorare la messa in sicurezza e la riqualificazione delle strade di Poggio Grande e Gaiana – dice il sindaco castellano, Fausto Tinti -. Bio-on effettuerà direttamente i lavori. Complessivamente, parliamo di circa 230 mila euro».

Per quanto riguarda le asfaltature, l’intervento riguarderà «alcuni pezzi di via Poggio e via San Biagio, ma anche tutto il tratto di via Cartara all’interno della frazione di Poggio e l’intera via Legnana, dove ha sede la Bio-on – elenca l’assessore ai Lavori pubblici, Giuliano Giordani -. In aggiunta, verranno realizzati due dossi per far rallentare le auto. Il primo sarà lungo via Bastiana, all’altezza dei cassonetti dei rifiuti, dove c’è una semicurva, mentre il secondo sarà in via San Biagio a Poggio Grande, all’altezza dell’attraversamento pedonale che porta alle scuole elementari Don Milani».

Tra l’altro, poco prima sempre lungo via San Biagio, verrà installata una colonnina arancione che potrà contenere un autovelox mobile. «Sarà posizionato poco prima delle scuole in direzione degli Stradelli Guelfi, dove il limite di velocità è di 50 chilometri orari – precisa Giordani -. Il dosso, invece, sarà dove il limite scende a 30 chilometri orari». Il box velox è un apparecchio del tutto simile a quelli installati ad esempio in via Poggio a Poggio Piccolo di Castel Guelfo, a Imola (lungo la bretella, via Lughese e via Correcchio), oppure sulla via Montanara nella vallata del Santerno e in via Viara a San Martino in Pedriolo. Oltre a contenere il rilevatore di velocità, per sanzionare chi spinge troppo sull’acceleratore dovrà essere presente sul posto una pattuglia della polizia municipale.

gi.gi.

L”articolo completo su «sabato sera» del 4 ottobre.

Nella foto: un box autovelox del tutto simile a quello che sarà installato in via San Biagio

L’ampliamento della Bio-on regala asfalto e box velox nel territorio di Castel San Pietro
Economia 9 Giugno 2018

Le aziende Bio-on e GimaTt fondano una società per il mercato del tabacco

Bio-on e GimaTt danno vita ad una nuova società che si occuperà dello sviluppo di materiali innovativi per il mondo del tabacco.

Bio-on, attiva nel settore delle bioplastiche e quotata all’Aim, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese italiane di alta qualità, è la società bolognese che sta realizzando nello stabilimento ex Granarolo di Gaiana un proprio stabilimento per produrre plastiche da fonti vegetali rinnovabili. GimaTt, invece, è la società che il gruppo Ima ha quotato ad ottobre 2017 nel segmento Star di Borsa Italiana. La nuova società creata da Bio-on si chiama Amt Labs (Advanced materials tobacco labs) ed è partecipata al 20% da GimaTt, per un investimento di 2,2 milioni di euro. «Sono estremamente soddisfatto di condividere assieme a GimaTt questa importante sfida – commenta Marco Astorri, amministratore delegato di Bio-on Spa -. Poter studiare e sviluppare nuovi materiali per il mondo del packaging e del tabacco attraverso la tecnologia messa a punto da Bio-on ci consente di immaginare un futuro pieno di novità interessanti».

GimaTt è leader nella progettazione e nell’assemblaggio di macchine automatiche su base elettronica per il packaging dei prodotti derivati dal tabacco e in particolare di quelli di nuova generazione a rischio ridotto. «Il mercato del tabacco sta rapidamente trasformandosi ed il settore delle sigarette a rischio ridotto – spiega Mauro Comes Franchini, capo consulente scientifico di Bio-on – è protagonista di una forte innovazione che porterà nei prossimi anni lo sviluppo di una svariata serie di materiali innovativi e mai utilizzati fino ad ora».

r.e.

Nella foto: il cantiere di Bio-on a Gaiana di Castel San Pietro

Le aziende Bio-on e GimaTt fondano una società per il mercato del tabacco
Economia 1 Marzo 2018

Economia, l'azienda Bio-on studierà come produrre bioplastiche dagli scarti delle barbabietole

Il progetto nato dalla collaborazione tra la società di ricerca Bio-on ed il gruppo agroindustriale Maccaferri compie un altro passo in avanti. E’ di qualche giorno fa la notizia che Seci, holding del gruppo appartenente alla famiglia Maccaferri, avvierà la produzione di bioplastiche nel proprio sito di San Quirico, in provincia di Parma.

A fornire il know how necessario sarà appunto Bio-on, la società bolognese che sta convertendo lo stabilimento ex Granarolo di Gaiana, in comune di Castel San Pietro, ove intende iniziare a produrre in proprio i Phas (poliidrossialcanoati), ovvero polimeri ottenuti da scarti o sottoprodotti di origine vegetale che per le loro caratteristiche termo-meccaniche sono in grado di sostituire numerosi polimeri tradizionali ottenuti dal petrolio, ma col vantaggio di essere biodegradabili. Riuscire a produrre bioplastiche in un proprio stabilimento rappresenta per Bio-on la consacrazione definitiva come player della chimica ecosostenibile, perché sino ad oggi la società bolognese si era limitata a fare ricerca ed a studiare le relative tecnologie produttive, concedendo a terzi licenze d’uso sui propri brevetti. «Siamo orgogliosi – commenta il presidente di Bio-on, Marco Astorri – di realizzare un importante progetto produttivo assieme al gruppo Maccaferri, uno dei gruppi industriali più importanti d’Europa, ampliando, tramite la concessione delle licenze, lo sviluppo del promettente business dei biopolimeri ad alta prestazione messi a punto dai nostri laboratori».

Quest’ultimo progetto sarà realizzato da Sebiplast, società del gruppo Maccaferri, nel sito produttivo di San Quirico, dove oggi sorge lo zuccherificio gestito dalla Sadam, società operativa del gruppo Seci. Ubicazione che permetterà di poter beneficiare di servizi comuni e creare sinergie con lo zuccherificio, dato che le bioplastiche sviluppate da Bio-on vengono ottenute da scarti vegetali. L’obiettivo è di avviare la produzione fra circa 24 mesi, con una potenzialità iniziale di 5.000 tonnellate annue, con possibilità di raddoppiarla e possibili future integrazioni con altre attività industriali legate alla chimica verde.

La collaborazione tra Bio-on e Sadam risale al 2015, anno in cui ha preso avvio un progetto più ampio per la sintesi sia di biocarburanti che di bioplastiche. «Siamo soddisfatti di continuare questo importante percorso – ha commentato dal canto suo Massimo Maccaferri, presidente di Sadam – grazie all’appoggio della Regione, che ha rilasciato una prima importante tranche di finanziamenti per la realizzazione delle prime fasi di progettazione. E’ un risultato molto positivo anche per la crescita del nostro gruppo nel nuovo settore della “chimica verde”, con un approccio ecocompatibile ed ecosostenibile».

L”articolo completo su sabato sera dell”1 marzo.

r.e.

Nella foto: barbabietole da zucchero

Economia, l'azienda Bio-on studierà come produrre bioplastiche dagli scarti delle barbabietole

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