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Sport 11 Ottobre 2018

Dai citofoni alle «app», dagli anni '90 ad oggi il pallone rotola ancora per un gruppo di amici

Da un semplice passatempo ad un appuntamento fisso; dai campanelli di casa fino alle «app» sugli smartphone; dai famosi «quattro gatti» ad un gruppo che ormai conta 30 persone. Tutto è iniziato negli anni ’90: un manipolo di ragazzi cresciuti in via Corelli, quartiere Pedagna, che si trovava il sabato pomeriggio in un parchetto con 2 porte dietro casa. Il primo citofonava al secondo e poi partiva il passaparola: l’organizzazione era un’impresa, ma alla fine si giocava e ci si divertiva tutto il pomeriggio. Il gruppo mano a mano è cresciuto di numero, inglobando i vicini e chi abitava nei quartieri adiacenti, con la creazione di vere e proprie sfide tra «vie».

Poi sono arrivati i cellulari, l’organizzazione è diventata più snella con gli «sms», ma il campetto è diventato stretto e il gruppo si è «trasferito» sui campi del centro sociale «Tozzona». E cosi i 20enni sono diventati 30enni e i 30enni sono diventati 40enni: c’è chi ha cambiato città e chi ha appeso le scarpette al chiodo, ma uno zoccolo duro è rimasto, con appuntamento fisso il giovedì sera. «Ormai siamo sempre una trentina, il numero perfetto per fare 6 squadre – spiega Marco Mirri, uno degli organizzatori delle partite sin dai primi tempi -. Tanto che, oltre alle solite partitelle, abbiamo deciso di provare ad organizzare un torneo interno con sfide di andata e ritorno: giovedì 27 settembre c’è stata la prima giornata».

Dai campanelli agli sms, fino a Whatsapp: oggi cosa utilizzate per organizzarvi?

«Un’altra app per smartphone chiamata Fubles, che abbiamo scoperto da poco. E’ un’applicazione molto utilizzata in grandi città come Bologna e Milano, mentre noi siamo gli unici che la usano a Imola. Grazie a Fubles riusciamo ad organizzarci proprio come facevamo con gli sms: possiamo vedere chi sta in squadra con chi, quale colore delle maglie dobbiamo portare. Inoltre tiene le statistiche personali, con partite vinte e perse da ognuno».

Oggi il gruppo è formato da una trentina di persone: come vi siete conosciuti?

«Più o meno la metà si conoscevano personalmente, mentre l’altra metà ci ha contattato tramite Fubles. L’amicizia è nata sul campo. Addirittura una sera si sono inseriti due ragazzi di Roma che erano a Imola per lavoro, mentre in un’altra circostanza si è aggregato per 2 mesi un ragazzo sardo che non conosceva nessuno e ha passato un po’ di tempo con dei nuovi amici».

Appuntamento il giovedì sera.

«Esatto. Abbiamo prenotato i 3 campi di calcetto alla Tozzona per tutta la stagione»

an.cas.

L”articolo completo su «sabato sera» del 4 ottobre.

Nella foto: una foto recente del gruppo che ormai conta una trentina di partecipanti

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