Posts by tag: Economia

Cronaca 25 Febbraio 2023

Superbonus, gli assessori regionali Colla e Calvano: «Tavolo di crisi permanente, chiediamo al Governo risposte rapide»

«Grande preoccupazione per l’impatto su un settore così strategico per la tenuta economica, per gli effetti sull’indotto e sul tessuto sociale. La situazione rischia di diventare ingestibile se non si arriverà a una soluzione in tempi rapidi: per questo, la riunione di oggi diventerà un Tavolo di crisi permanente. Al Governo chiediamo risposte rapide».

Così gli assessori regionali Vincenzo Colla (Economia) e Paolo Calvano (Bilancio) al termine dell’incontro che si è svolto oggi in Regione, in cui si è discusso delle criticità e dei potenziali impatti legati al blocco alla cessione del credito e allo sconto in fattura – stabiliti dal Decreto 11/2023 – relativamente al Superbonus 110%. con i rappresentanti regionali di Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato, Tavolo Banche, Unioncamere, Anci, Upi, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Legacoop,Confcooperative, Agci, Confapi, Cup, Confprofessioni, firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima.  

Qualche dato: in Emilia-Romagna – dove operano circa 10 mila imprese nel settore, gli addetti sono 65mila e risultano aperti migliaia di cantieri – la mole degli interventi, finora eseguiti, ha raggiunto quota 5,717 miliardi: il 9% del totale nazionale (65 miliardi). «Noi ci preoccupiamo di cosa potrebbe significare per l’Emilia-Romagna, il nostro mondo del lavoro e, a ricaduta, il tessuto sociale. Qui ci sono importanti cantieri avviati, o che stanno per partire. Se va in sofferenza il settore edile, avremo problemi anche con il Pnrr».  A Imola timori del settore sono ben rappresentati dalle parole di Gianfranco Montanari (Sogei): «Un errore, il settore costruzioni ne risentirà parecchio» e Giampiero Bassi (Cims): «Rischio liquidità, le ditte rischiano di faticare a pagare i fornitori».

Sul «sabato sera» in edicola approfondimenti e interviste. (r.cr.)

Superbonus, gli assessori regionali Colla e Calvano: «Tavolo di crisi permanente, chiediamo al Governo risposte rapide»
Cronaca 23 Febbraio 2023

Osteria Grande ha fatto… Boom, inaugurato il polo dell’innovazione voluto da Crif

È stato inaugurato ieri, mercoledì 22 febbraio, a Osteria Grande il nuovo polo dell’innovazione e della formazione voluto da Crif Spa, società bolognese specializzata in soluzioni per la gestione del credito e sistemi di informazioni creditizie e commerciali, con sede anche a Varignana, altra frazione di Castel San Pietro. Un investimento da 11 milioni di euro, in collaborazione con la Fondazione Golinelli, che ha consentito di riqualificare una vecchia area artigianale in via Piemonte trasformandola in un moderno palazzo di vetro che non sarà solo un incubatore per start up, bensì anche un luogo dedicato a studenti, professionisti e aziende, capace di coniugare percorsi formativi, innovazione e imprenditorialità. Partito nel 2022 con i primi laboratori e workshop online, Boom (acronimo di Best of open minds), questo il nome del nuovo polo dell’innovazione, nei prossimi mesi si arricchirà di corsi, laboratori e attività di formazione anche in presenza.

«Il progetto è coerente con la forte vocazione all’innovazione che contraddistingue Crif, e si inserisce nella nostra strategia di investimenti che mira a favorire lo sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di nuove competenze – ha affermato Carlo Gherardi, amministratore delegato di Crif -. Boom è stato concepito per trattenere i talenti, dandogli gli strumenti necessari perché le loro idee possano decollare». «Il progetto di questo centro di conoscenza e innovazione qualifica ulteriormente un territorio che, negli ultimi anni, ha fatto dello sviluppo sostenibile e dell’attrazione di nuovi investimenti il suo obiettivo principale – ha detto Marco Panieri, presidente del Circondario imolese -. Nel “fare rete” troviamo ancora l’energia, la forza e le risorse per costruire nuove prospettive».

«La Regione Emilia Romagna ha implementato un’architettura vincente, una rete neuronale di intelligenze e competenze territoriali, ponendo a Bologna i gangli principali ma nei territori i nervi motori che fanno funzionare i muscoli. I gangli principali bolognesi devono essere connessi e trasmettere i segnali giusti di formazione e innovazione nei territori» ha aggiunto il sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti, ringraziando i tanti imprenditori del territorio che hanno partecipato all’inaugurazione. (gi.gi.)

Nella foto: in alto l’esterno di Boom a Osteria Grande; sotto l’inaugurazione con, da sinistra, Fausto Tinti, Matteo Lepore, Rosa Grimaldi, Vincenzo Colla, Carlo Gherardi e Marco Panieri

Osteria Grande ha fatto… Boom, inaugurato il polo dell’innovazione voluto da Crif
Cronaca 16 Febbraio 2023

Daniele Montroni nuovo presidente di Legacoop Emilia-Romagna: «Il Progetto Cooperativo per persone e territorio»

Si è concluso con la nomina per acclamazione di Daniele Montroni a presidente il tredicesimo congresso di Legacoop Emilia-Romagna. Dopo nove anni, Giovanni Monti ha lasciato la guida dell’Associazione per dedicarsi ad altre responsabilità in ambito cooperativo. Al Congresso, che si è tenuto oggi a Fico a Bologna, hanno partecipato circa 500 tra delegati e invitati e, oltre ai contributi di cooperatrici e cooperatori, sono intervenuti il cardinale di Bologna e presidente della Cei Matteo Zuppi con un messaggio videoregistrato, Simel Esim, che guida il dipartimento cooperazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’assessore regionale Vincenzo Colla, il presidente dell’Anci Emilia-Romagna Luca Vecchi ed il sindaco di Bologna Matteo Lepore.

Di seguito l’intervista che il neo presidente Daniele Montroni ha rilasciato a «sabato sera» e riportata sul numero in edicola da oggi, 16 febbraio.

Montroni, quali sono le principali sfide che l’attendono?
«Si collocano su due piani. Nel primo abbiamo le cooperative impegnate sulla contingenza alle prese con l’incremento dei costi energetici e l’approvvigionamento delle materie prime da affrontare senza interrompere le produzioni o l’erogazione dei servizi. Preoccupa la crescita dell’inflazione che penalizza fortemente salari già bassi. In pratica dobbiamo far fronte alle emergenze conseguenti alla pandemia e all’invasione della Russia in Ucraina. Le previsioni per il 2023 indicano un generale rallentamento, ma sempre col segno positivo».

Qual è il secondo piano di cui parla?
«È quello caratterizzato dalle sfide già in atto e di lungo periodo, destinate a introdurre cambiamenti profondi in molti campi della vita economica e sociale, indicate nella transizione ecologica ed energetica e nella transizione digitale. I progetti avviati dalle cooperative riguardano la rigenerazione urbana, la logistica, le fragilità sociali, l’agroindustria sostenibile, un orientamento al consumo compatibile con l’ambiente, la produzione di energie alternative. Questo insieme lo abbiamo chiamato “Progetto Cooperativo”. Un rinnovato protagonismo dell’ecosistema cooperativo che tiene al centro le persone e il territorio e fa del valore della partecipazione la cifra per vincere le sfide».

Da più parti si segnala l’assenza di lavoro professionalizzato e qualificato alle imprese e questo mette a rischio la crescita. Come si può affrontare in tempi rapidi?

«Il tasso di disoccupazione in Emilia-Romagna è previsto nel 2023 al 5,1%, oramai prossimo al tasso fisiologico. Dobbiamo dunque parlare di mancanza di manodopera in generale. La questione demografica rappresenta una vera sfida per la crescita economica del nostro territorio e la tenuta del sistema di protezione sociale. Non si può continuare a discutere di immigrazione al di fuori di questa emergenza. Poi viene il tema della formazione». 

Su questo come si muove Legacoop?

«Giudichiamo positivamente la recente legge regionale che incentiva iniziative per attrarre e trattenere talenti. Le cooperative, in tutti i settori, mettono in campo azioni e collaborazioni con il sistema della formazione pubblica e le agenzie per il lavoro per rispondere al bisogno di manodopera qualificata». 

Come può l’associazione supportare l’innovazione delle imprese?

«Lo stiamo facendo attraverso una pluralità di strumenti. Con Demetra Formazione, con Innovacoop, con la piattaforma Appia Prometeia, con gli strumenti della finanza cooperativa, ma anche promuovendo l’incontro tra cooperative che operano lungo la stessa filiera e costruendo progetti che coinvolgono differenti settori di attività. Cresce nelle associate la consapevolezza che occorre cooperare tra cooperative per vincere la sfida dell’innovazione». (c.f.)

L’intervista su «sabato sera» in edicola.

Nella foto (Isolapress): Daniele Montroni

Daniele Montroni nuovo presidente di Legacoop Emilia-Romagna: «Il Progetto Cooperativo per persone e territorio»
Economia 16 Febbraio 2023

Mondo Sacmi: viaggio nell’Academy, dove si insegna il futuro

Per fare crescere il territorio serve personale qualificato, in formazione continua e aperto all’innovazione. È stato il leit motiv durante l’11° Congresso di Legacoop Imola di inizio febbraio: senza le persone, hanno detto le cooperative riunite l’1 febbraio scorso all’Auditorium Sacmi, la crescita è a rischio. E proprio nella coop. di via Selice è pronta a fare un salto di qualità quella che punta a divenire una «accademia del manufatturiero».

Nei 400 metri quadri al terzo piano della palazzina spogliatoi è stata allestita, grazie ad un investimento di 2 milioni di euro, l’Academy Sacmi, grandi schermi e frasi evocatrici alle pareti, spazi modulabili e arredamenti dai colori vivaci. Sono già oltre 43 mila le ore di formazione svolte nel primo anno di attività che ha coinvolto gli oltre 3 mila lavoratori delle società italiane del gruppo. Manager e dipendenti hanno avuto un punto di riferimento fisico e virtuale dove seguire i corsi obbligatori sulla sicurezza sul lavoro, quelli di aggiornamento tecnico e quelli a partecipazione volontaria. Il tutto grazie a collaborazioni avviate con enti esterni, come la Bologna Business School o il Politecnico di Torino. Le stesse possibilità entro la fine dell’anno verranno estese alle aziende del gruppo Sacmi nel mondo, per un totale di circa 5 mila persone. (stef. sal.)

Approfondimenti su «sabato sera» in edicola.

Nella foto: l’inaugurazione, da sinistra Andrea Vernocchi e Mauro Galeotti consiglieri Cda, Giovanni Campolungo, Cfo, Mauro Fenzi direttore generale, Lorenzo Mimmi vicepresidente Cda, Gianluca Nardone direttore Risorse umane, Giuliano Airoli consigliere Cda, Paolo Mongardi presidente Cda e il sindaco di Imola Marco Panieri

Mondo Sacmi: viaggio nell’Academy, dove si insegna il futuro
Cultura e Spettacoli 15 Febbraio 2023

Monticino Rosso, Tre Monti e Merlotta: i vini imolesi tra gli «Dèi» dell’Albana

Sette vini Albana finalisti valutati alla cieca da una giuria tecnica e, poi, votati da 370 appassionati. Lunedì 13 a Imola la proclamazione dei vincitori della 10^ Selezione enologica Albana Dèi, organizzata dal Consorzio Vini di Romagna per valorizzare e promuovere il vitigno più identitario del territorio. Come da tradizione, due i riconoscimenti assegnati: «Albana Dèi» ai migliori Romagna Albana Docg di tipologia secco, e «L’Indigeno del Cuore – premio Valter Dal Pane» ai migliori vini di tipologia secco ottenuti da sole uve Albana. Ad aggiudicarsi la prima posizione in entrambe le categorie è stata l’imolese Tre Monti con il Vitalba 2021, che nella categoria «Albana Dèi» condivide il primo gradino del podio ex aequo con il Codronchio 2020 di Fattoria Monticino Rosso, anch’essa di Imola, che occupa anche la seconda posizione nella categoria «L’indigeno del Cuore».

Completano i podi: Tenuta Massellina di Castel Bolognese con Massellina 2021 e Tenuta Colombarda di San Vittore di Cesena con Albana secco 2021, rispettivi secondo e terzo nella categoria «Albana Dèi», quest’ultimo terzo anche ne «L’Indigeno del Cuore» ex aequo con Fondatori GP 2021 dell’imolese Merlotta. Per la cronaca, gli altri finalisti erano G.G.G. 2020 dell’azienda Giovannini, imolese anche lei, e Montemar 2021 di Spal- letti Colonna di Paliano, di Savignano sul Rubicone. (r.c.)

Foto della premiazione

Monticino Rosso, Tre Monti e Merlotta: i vini imolesi tra gli «Dèi» dell’Albana
Cronaca 11 Febbraio 2023

L’imolese Teapak come Barilla premiata per la promozione della cultura della sicurezza alimentare

Lo scorso 1 febbraio l’imolese Teapak è stata premiata a Londra come «Sito certificato Brcgs dell’anno». Si tratta di un importante standard di sicurezza alimentare rispetto al quale l’azienda è certificata dal 2010. Il riconoscimento è destinato all’impegno, al sostegno e alle prestazioni eccezionali delle organizzazioni dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e delle regioni circostanti.

Per concorrere era necessario dimostrare l’eccellenza nello sviluppo e nel mantenimento del programma Brcgs, nella promozione di questa certificazione ed il suo utilizzo per migliorare la crescita delle attività dell’azienda e dei suoi fornitori, promuovendo la cultura della sicurezza alimentare. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato in presenza di numerose altre realtà internazionali di grande rilievo, tra le quali Barilla, Nestlè, Amazon e Just Eat e «rappresenta immenso motivo di orgoglio a dimostrazione dell’impegno profuso ogni giorno per lavorare sempre secondo i più alti standard qualitativi» commenta l’amministratore delegato Andrea Costa.

Nella foto: la senior quality assurance expert di Teapak Caterina Di Bari, in maglia bianca, che ritira il premio

L’imolese Teapak come Barilla premiata per la promozione della cultura della sicurezza alimentare
Cultura e Spettacoli 10 Febbraio 2023

Imola Retail Solutions di Cefla, fatturato in crescita e offerta commerciale sempre più ampia

«Imola Retail Solutions nel 2022 ha chiuso con un fatturato di 63 milioni di euro, con un +10% rispetto all’anno precedente». Così il presidente dell’azienda leader nel settore di arredamento retail Gilberto Frascaroli ha commentato i risultati dell’azienda nata due anni dall’accordo di partnership tra Cefla ed il gruppo svedese Itab. «La crescita è equamente distribuita tra il mercato italiano e quello estero – dettaglia Frascaroli -. Quest’ultimo rappresenta circa il 40% delle vendite, coinvolgendo in particolare paesi appartenenti all’area del Mediterraneo, all’Est Europa, al Middle east e al Nord Africa. A livello commerciale è stato possibile ampliare il portfolio prodotti, permettendo all’azienda di presentarsi sul mercato non solo come venditore di scaffalature e banchi cassa, ma come un vero e proprio solution provider, offrendo al retailer un servizio completo che parte dalla progettazione fino alla realizzazione del punto vendita». (r.e.)

Nella foto: la sede di Imola Retail Solutions

Imola Retail Solutions di Cefla, fatturato in crescita e offerta commerciale sempre più ampia
Economia 9 Febbraio 2023

Il grido delle cooperative: «Serve personale qualificato»

«Serve personale qualificato». È questo il grido lanciato dalle cooperative all’Assemblea di Legacoop. Lavoro e crescita ci sono, ma si legano a ricerca e innovazione, a manodopera con le professionalità adeguate che oggi si trovano a fatica, dal manifatturiero all’agricoltura. Per un territorio l’equilibrio tra domanda e offerta di lavoro è un obiettivo da perseguire. Lo stesso vale per le coop. sociali, che scontano le difficoltà dei bandi e chiedono impegni sulla coprogettazione dei servizi. Riconfermati i vertici di Legacoop Imola: Mazzanti (presidente) e Gollini (vice). (r.e.)

Nella foto (Isolapress): l’Assemblea di Legacoop

Il grido delle cooperative: «Serve personale qualificato»
Cronaca 1 Febbraio 2023

Lavoro, cooperazione, innovazione e ambiente: le parole chiave per disegnare il futuro del nostro territorio

Guardare avanti, al futuro del nostro territorio. E per farlo sono quattro le parole chiave.

LAVORO. «Con anticipo abbiamo centrato e superato l’obiettivo prefissato» ha dichiarato qualche settimana fa l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla. Il riferimento era alle migliaia di persone già intervistate e profilate all’interno del Gol, il programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori.

COOPERAZIONE. «È stata una esperienza straordinaria». Giovanni Monti sintetizza così l’ultimo periodo alla guida di Legacoop regionale che lascerà il 16 febbraio prossimo dopo due mandati. Al suo posto l’imolese Daniele Montroni, cooperatore, amministratore e manager pubblico che, terminata l’esperienza da deputato due legislature orsono, è stato suo stretto collaboratore.

INNOVAZIONE. Un finanziamento di 2,2 milioni di euro dal Pnrr per l’impianto di recupero e soprattutto rigenerazione della fibra di carbonio che sarà realizzato a Imola da Herambiente. Un progetto di economia circolare dal costo complessivo di 8 milioni di euro sviluppato insieme alla Curti Costruzioni meccaniche di Castel Bolognese e al Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna.

AMBIENTE. Il dottorato della sede di Imola di Unibo cresce e diventa sempre più internazionale grazie a GreeNexUS, un progetto europeo che attrarrà in città ricercatori da tutto il mondo, in rete con molte altre università e aziende europee. Il via del progetto sul dottorato «Salute, sicurezza e sistemi del verde» si terrà il 6 febbraio a Imola, presso la Fondazione Crimola. (r.cr.)

Approfondimenti su «sabato sera» in edicola dal 2 febbraio.

Nella foto: da in alto a sinistra in senso orario l’assessore Colla; Montroni e Monti; Hera e la sede di Unibo Imola

Lavoro, cooperazione, innovazione e ambiente: le parole chiave per disegnare il futuro del nostro territorio
Economia 31 Gennaio 2023

Ricciole e savoiardi DeCo, Imola e Castel San Pietro puntano sulle certificazioni di tipicità

Valorizzare un territorio anche grazie ai prodotti enogastronomici. È quanto promettono di fare i DeCo e ne sono fortemente convinti i Comuni di Imola e Castel San Pietro. Una DeCo, diversamente da Dop o Igp, veri e propri marchi europei di qualità per i prodotti, è una attestazione di tipicità legata ad un territorio comunale, può riguardare una ricetta, un prodotto tipico artigianale oppure un’attività tradizionale. Le Denominazioni comunali sono nate nel 1990 grazie alla Legge 142, che consente ai Comuni italiani di disciplinare in materia di valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali; normalmente il regolamento-tipo è quello predisposto dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) che estende il riconoscimento anche a feste e saperi tradizionali.

Imola e Castel San Pietro hanno così colto la palla al balzo. «Abbiamo sfruttato l’opportunità – spiega l’assessore alle Attività produttive di Imola, Pierangelo Raffini – e deciso, per cominciare, di chiedere la registrazione di tre prodotti che identificano l’imolesità: il garganello, la pasta salata Ricciola e l’albicocca Reale di Imola». «Stiamo scrivendo il regolamento con le caratteristiche che devono avere i tre prodotti tipici che abbiamo scelto per il nostro territorio – racconta invece il sindaco castellano, Fausto Tinti -, parliamo del savoiardo di Castel San Pietro, del castrato e del formaggio Castel San Pietro». (al.giov.)

Approfondimenti su «sabato sera» in edicola.

Nella foto: l’assessore del Comune di Imola con la salata Ricciola

Ricciole e savoiardi DeCo, Imola e Castel San Pietro puntano sulle certificazioni di tipicità

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