Posts by tag: equitazione

Sport 23 Febbraio 2020

Storia lunga mezzo secolo per il Centro Ippico di Imola, il maneggio nato sul fiume per sogno e per passione

Tutto cominciò con quattro amici al bar a fine anni ’60, per la precisione al Mery bar. I quattro amici decisero di aprire un maneggio, autotassandosi per pagare l’affitto del terreno a ridosso del Santerno, dove adesso c’è la variante Villeneuve, prima della Tosa. Comincia così, con tanta passione e un po’ di incoscienza, la storia del Cisi, il primo Centro ippico di Imola. «Oltre a me e a Franco Astorri, c’erano Narciso Liverani e Giancarlo Manaresi che non ci sono più…» ricorda Angelo Alpi, istruttore ancora in attività che ha formato generazioni di giovani cavalieri.

L’associazione sportiva nasce nel 1969, primo presidente Arrigo Fanti. Attorno a quel rettangolo di sabbia cominciano a ritrovarsi grandi e piccoli, per imparare a montare o semplicemente vedere i cavalli, i soci sono una ventina. Quando altri cavalli, quelli dei motori, chiedono più spazio per la variante bassa dell’autodromo, il Cisi si trasferì in uno dei poderi dell’Istituto Scarabelli, in via Ascari, dov’è tuttora. Nelle vecchie stalle delle vacche vennero realizzati i box e, sempre con l’autotassazione di alcuni soci, un maneggio coperto. C’erano tutte le carte in regola per diventare una vera Scuola di equitazione affiliata Fise e Coni, e per l’avvio di un’avventura sportiva che continua da mezzo secolo e ha regalato grandi risultati a livello nazionale alla città, e continua con nuove leve di istruttori e un’attenzione particolare per i giovani atleti.

La settimana scorsa il Cisi ha festeggiato il 50° con Galà che ha raccolto oltre 250 persone, atleti di ieri e di oggi, soci, famiglie e campioni del mondo dell”equitazione come l”olimpionico Mauro Checcoli, presso l”Hotel Donatello. (r.s.)

Sul sabato sera del 20 febbraio altre foto e particolari.

Nella foto: momento di pausa durante una lezione alla fine degli anni ”60 quando il Cisi era nel Lungofiume

Storia lunga mezzo secolo per il Centro Ippico di Imola, il maneggio nato sul fiume per sogno e per passione
Sport 29 Dicembre 2018

Intervista a Margherita Boggi, la giovane amazzone imolese campionessa italiana del «Progetto Sport»

La 15enne imolese Margherita Boggi ha un carattere molto forte e vispo. D’altronde, non può essere altrimenti per una ragazza che poco più di un mese fa si è laureata campionessa italiana del Progetto Sport. Un’enorme soddisfazione per lei e per tutto lo staff (in primo luogo per l’istruttore Angelo Alpi) del Centro Ippico La Botte, dove è stata tesserata fino ad un mese fa, prima di passare al Cisi di Imola. «La passione per i cavalli è nata quando ero piccolissima, a 3-4 anni mio babbo mi portava a vederli al maneggio di un amico. Anche se i miei inizialmente erano contrari, a 6 anni ho iniziato a montare, ma solo verso i 13 anni ho cominciato a fare le gare».

L’equitazione all’inizio era un passatempo, mentre ora sta diventando qualcosa di importante a livello agonistico.

«Esattamente. Prima andavo a montare nel week-end, mentre ora è molto cambiato il mio stile di vita. A 11 anni ho preso il mio primo cavallo: si chiamava Rj, era un morello (tutto nero, nda) un po’ pazzo. Dopo un po’ ero troppo spaventata dal suo carattere e quindi abbiamo deciso di cambiarlo».

Raccontaci qualcosa della tua vittoria nel campionato italiano Progetto Sport.

«Dall’estate 2017 ho iniziato a fare le gare di Completo (programma che prevede il superamento di diverse prove, tra cui dressage, salto ostacoli e cross-country, nda). Inizialmente per me era un esperimento, invece mi sono ritrovata a vincere tutte le gare a cui ho partecipato tranne una, dove sono arrivata seconda. Mi sono trovata così a fare la finale del campionato italiano, dove sono partita per vincere. L’inizio non è stato dei migliori, poi sono riuscita a migliorare e a vincere».

Un successo frutto del binomio perfetto con il tuo cavallo.

«Ho preso Mr Marmite a febbraio. Ha 7 anni, quindi è molto giovane e ha grandi potenzialità: di solito i cavalli si cambiano se il binomio si rompe o se si sale di categoria, ma io ho scelto Mr Marmite per tenerlo il più a lungo possibile».

A cosa aspiri per il tuo futuro in questo sport?

«Mi piacerebbe raggiungere livelli abbastanza alti, magari fare appunto gli Europei entro i 18 anni con il mio cavallo. Non credo di poter vivere di equitazione, quindi non sono dell’idea di andare avanti e di entrare in un gruppo militare. Sicuramente avrò un percorso lavorativo normale, ma spero che la passione per i cavalli non finisca mai». (an.cas.)

L”articolo completo su «sabato sera» del 20 dicembre.

Nella foto: Margherita Boggi mentre monta «Mr Marmite», con il quale ha vinto il «Progetto Sport»

Intervista a Margherita Boggi, la giovane amazzone imolese campionessa italiana del «Progetto Sport»
Sport 20 Novembre 2018

Equitazione, Margherita Boggi, oro tricolore nel Progetto Sport di completo

L”imolese Margherita Boggi in sella a Mr Marmite, addestrata dall’istruttore Angelo Alpi, si è laureata campionessa italiana nella categoria Progetto Sport dedicato ad «Adriano Capuzzo». L”amazzone 15enne, nella gara finale di Casorate Sempione, in provincia di Varese, dopo la prova di addestramento si trovava in 4ª posizione, dopo il salto ostacoli in 2ª e dopo il percorso di campagna, netto nel tempo, risultava 1ª.

Al punteggio è stato poi sommato anche quello di altre 4 gare precedenti portandola in testa alla classifica. Il binomio imolese ad inizio ottobre aveva vinto anche il campionato regionale di Completo presso Lo Stradello di Scandiano (Reggio Emilia). (r.s.)

Equitazione, Margherita Boggi, oro tricolore nel Progetto Sport di completo

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