Anche la Fondazione Cassa di risparmio di Bologna ha contribuito alla ristrutturazione della sagrestia dell’ex chiesa del Carmine di Medicina, uno tra i primi lavori pubblici a ripartire dopo il lockdown. L’importo totale dell’intervento è stato poco inferiore ai 160 mila euro, di cui 70 mila messi a disposizione da Carisbo. «Il sostegno al restauro della Fondazione Cassa di risparmio di Bologna è stato fondamentale per il recupero di questo prezioso luogo – commenta Matteo Montanari, primo cittadino –. L’attività delle fondazioni si conferma centrale nel supportare interventi così importanti, ma onerosi».
Il miglioramento della sagrestia è stato solo un anticipo del più ampio progetto che vede il restauro e risanamento strutturale della chiesa. I lavori hanno interessato principalmente il rifacimento della pavimentazione, con i passaggi tecnici nel sottofondo, il consolidamento di parti murarie, il ripristino degli intonaci e delle tinte e la realizzazione di impianti. «Lo spazio della sagrestia del Carmine vuole diventare un nuovo punto di riferimento per la cultura e le associazioni del territorio medicinese e metropolitano – aggiunge Montanari –. L’intento è di anticipare con la sagrestia il completo recupero ad uso pubblico della ex chiesa. Infatti, l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di poter iniziare entro fine anno i lavori di consolidamento strutturale, finanziati con fondi nazionali. E stiamo guardando anche ai fondi stanziati dal Pnrr per poter completare il restauro architettonico e promuoverne un pieno utilizzo». (lu.ba.)
Nella foto: la sagrestia dell’ex chiesa del Carmine