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Cronaca 12 Giugno 2018

Spaccata notturna al Gigi's Bar di Mordano, i ladri poi finiscono con l'auto fuori strada

Ennesimo furto con spaccata ai danni del Gigi”s Bar di via Borgo General Vitali a Mordano. Questa volta, però, i gestori sono almeno riusciti a recuperare la refurtiva, ossia diversi pacchetti di sigarette. Tutto è successo la scorsa notte, verso le 3. Come mostrano le telecamere di videosorveglianza del bar, quattro malviventi con il volto nascosto si sono avvicinati alla porta d”accesso e l”hanno preso a mazzate fino a frantumarla. Una volta dentro, incuranti del fatto che l”allarme era scattato, hanno arraffato quanti più pacchetti di sigarette potevano e poi sono risaliti in macchina per fuggire.

Proprio mentre si stavano allontanando, sul posto è arrivato il titolare del bar, che ha il telefono collegato con l”allarme e li ha seguiti in macchina lungo la via Lughese in direzione di Imola. Arrivati alla prima curva all”altezza dell”intersezione con via Maduno e via Mordano, però, i malviventi avrebbero perso il controllo dell”auto finendo fuori strada. Da lì la decisione di allontanarsi a piedi, abbandonando sia l”auto che la refertiva. «Alla fine siamo riusciti a recuperare praticamente tutti i pacchetti di sigarette rubati» confermano dal Gigi”s Bar. 

Ora spetterà alla polizia cercare di dare un volto ai ladri. Tra l”altro, il Gigi”s Bar, purtroppo, non è nuovo a furti e spaccate notturne. L”ultima in ordine di tempo si era verificata nel novembre del 2017, quando ignoti avevano fatto incetta di sigarette e poi erano fuggiti. Un annetto prima, invece, avevano sfondato una porta-finestra laterale lanciandosi con un”auto in retromarcia per rubare qualche sigaretta. Spesso, tra l”altro, il danno per i vetri frantumati superava il valore del bottino. 

gi.gi.

Nella foto: l”interno del Gigi”s Bar

Spaccata notturna al Gigi's Bar di Mordano, i ladri poi finiscono con l'auto fuori strada
Sport 20 Maggio 2018

Appennino Bike, una vera scuola per il ciclismo fuoristrada con il sostegno della Fondazione Crimola

Il ciclismo fuoristrada, tra mountain bike e Bmx, fanno rima con Appennino Bike, nome dell’unica associazione sportiva dilettantistica imolese affiliata a federazione Federciclismo e Coni che si occupa di corsi di avviamento per giovanissimi, allenamenti e gare agonistiche per le varie categorie sportive ed anche escursioni e cicloturismo per tutte le età. Grazie al costante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, poi, Appennino Bike punta a diventare entro l’anno una vera e propria scuola di ciclismo, al fine di fornire formazione professionale ed assistenza per il ciclismo Bmx e Mtb oltre che da strada, anche se, precisa il maestro istruttore Fabio Gioiellieri: «Intendiamo specializzarci nelle discipline fuoristrada, lasciando spazio all’ambito stradale ad associazioni ben più longeve di noi».

Appennino Bike, infatti, opera sul territorio imolese da 4 anni, nascendo come una Asd di promozione del ciclismo fuoristrada. «Fino ai 12 anni di età proponiamo corsi di avviamento alla mountain bike – spiega Gioiellieri, che è maestro istruttore di secondo livello e direttore sportivo -. Si tratta di allenamenti non agonistici ma divertenti, per introdurre i più giovani alle discipline di ciclismo fuoristrada, come enduro e downhill, in sicurezza e trasmettendo la passione che fa muovere le gambe. Dopo i 12 anni di età aumenta l’impegno fisico, gli Esordienti e gli Allievi possono fare anche le prime vere gare. Da tre anni a questa parte partecipiamo a più competizioni giovanili con risultati regionali, da noi sono passati anche atleti che oggi stanno seguendo la propria carriera sportiva come Matteo Sacconi, protagonista nazionale».

Per i propri corsi di avviamento e per gli allenamenti, Appennino Bike ha a disposizione un campo scuola di circa mezzo ettaro adibito a pista permanente con attrezzi ed ostacoli mobili quali rampette, bancali e conetti. Il campo scuola si trova all’altezza dell’ingresso superiore del Parco Tozzoni, nell’area dell’ex pista di auto telecomandate. «Grazie alla Fondazione stiamo ampliando il nostro spazio con l’obiettivo di trasformarlo in una vera scuola – continua Gioiellieri -. Ogni anni la Fondazione ci garantisce infatti un contributo che utilizziamo sempre per le attrezzature necessarie alle nostre attività, materiali ma anche il defibrillatore a disposizione del nostro impianto sportivo, per la sicurezza degli iscritti».

Appennino Bike si occupa anche di corsi per adulti che vogliono migliorare la propria tecnica e di escursioni in mountain bike sul territorio. Oltre a Gioiellieri, sono istruttori Lucio Sportelli, Isauro Bendini e Stefano Dalfiume, quest’ultimo addetto alle escursioni in Mtb ed anche collaboratore del progetto di «brevetto cicloturistico» di If Imola Faenza tourism company. «Come cicloguide proponiamo escursioni per tutti i gusti e per tutte le gambe – continua Gioiellieri – da qualche ora sui sentieri del territorio a tour di più giorni come la Faenza-Firenze lungo la Via degli Dei attraverso la dorsale appenninica che riscuote sempre successo». Complessivamente Appennino Bike conta un centinaio di iscritti equamente divisi in Junior e Master, ma se i giovani sono quasi tutti agonisti, i Master sono per lo più cicloturisti. Ogni anno l’associazione organizza anche due gare a Castel del Rio, una di enduro e una di downhill valida anche come unica prova del campionato regionale di specialità.

mi.mo.

Nella foto: un atleta di Appennino Bike in azione

Appennino Bike, una vera scuola per il ciclismo fuoristrada con il sostegno della Fondazione Crimola

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