L’albo delle prestazioni eccellenti degli studenti del liceo scientifico delle scienze applicate Alberghetti si accresce con il successo di Mattia Biavati, che ha conquistato la medaglia d’argento alle Ibo, le Olimpiadi internazionali di biologia. Una bella soddisfazione, condivisa con la sua insegnante di scienze, Sonia Manaresi, oltre che, naturalmente, con la dirigente scolastica Vanna Maria Monducci, e gli altri docenti della scuola, che si complimentano con lui e gli augurano di poter realizzare i propri sogni.
Infatti, Mattia, durante l’estate appena trascorsa, dopo aver ottenuto la lode all’esame di maturità, ha affrontato il primo passo verso il futuro, cimentandosi con i test d’ingresso della prestigiosa scuola Normale di Pisa, ottenendo un risultato molto soddisfacente, poiché ha superato sia le prove per il corso di laurea in Scienze biologiche sia quelle per Medicina; posto di fronte alla scelta, ha deciso per quest’ultima facoltà.
Per quanto riguarda la gara, dopo essere giunto terzo in Italia alle Olimpiadi della biologia, organizzate dall’Associazione nazionale insegnanti di Scienze naturali (Anisn) e aver ottenuto anche la lode all’esame di maturità, è partito per Teheran insieme ad altri tre studenti liceali connazionali: Matilde Callegarin dal Friuli, Alessandro Rosa dal Veneto e Michele Russo dalla Puglia, per partecipare alle International biology olympiad.
Insieme ai migliori studenti di oltre 60 Paesi ha affrontato due prove teoriche con quesiti a scelta multipla e quattro prove pratiche di laboratorio, al termine delle quali è risultato vincitore della medaglia d’argento, il miglior piazzamento degli italiani.«L’esperienza in Iran è stata estremamente positiva ed interessante e potervi partecipare è stata una gioia ed un onore – racconta Mattia – ho potuto conoscere e stringere amicizie con ragazzi di tutto il mondo con una passione comune per le Scienze della vita. Le prove sono state decisamente intense ma altrettanto stimolanti, spingono gli studenti a ragionare e cercare soluzioni a situazioni reali più o meno complesse, avvalendosi anche delle competenze di laboratorio. Oltre alle prove in sé e alla soddisfazione per la medaglia, l’incontro con coetanei provenienti letteralmente da ogni angolo del globo mi ha molto arricchito. Abbiamo potuto visitare alcuni dei luoghi più significativi ed emblematici della cultura iraniana come la moschea e il bazaar a Teheran».
L”articolo completo è su «sabato sera» dell”11 ottobre
Nella foto Mattia Biavati (primo da destra) con il resto della squadra italiana