Posts by tag: giallo

Cronaca 4 Marzo 2023

A Fontanelice la camminata per le donne è… in giallo

L’associazione PerLeDonne, in collaborazione con l’Ad Fontanelice e l’associazione Gev-Imola organizzano domani, domenica 5 marzo, la seconda «Camminata in giallo-Alleniamoci per i diritti». Ritrovo a Fontanelice alle 8.45 alla panchina rossa in corso Europa. Previsto un percorso ad anello di 8 km con percorrenza massima di due ore, rientro e tè offerto dall’Asd Fontanelice.

Informazioni: 347 4276457. (r.cr.)

Nella foto: la locandina dell’evento

A Fontanelice la camminata per le donne è… in giallo
Cultura e Spettacoli 30 Luglio 2021

Carlo Lucarelli dal premio Robinson di Repubblica al «Fuori Sipario» di Bubano

È Carlo Lucarelli con il suo L’inverno più nero, lo scrittore del giallo più bello del 2020 secondo la giuria di Robinson, premio letterario organizzato annualmente dall’inserto del quotidiano la Repubblica, nato con l’idea di far concorrere autori esordienti ed affermati, lontani dalle logiche dei concorsi nazionali più famosi. Erano 128 i titoli in gara per la categoria gialli, suddivisi in tre fasi di selezione. 

Lo stesso scrittore mordanese sarà ospite d’onore stasera a «Fuori Sipario 2021», la rassegna culturale organizzata nel prato del Torrione sforzesco di Bubano. Nella serata intitolata «Non c’è bisogno di essere eroi», Lucarelli racconterà vicende di uomini e donne che hanno lottato contro la mafia, impegnandosi nel proprio lavoro, diffondendo con umiltà e senso civico i valori della trasparenza e dell’onestà per fronteggiare la dura lotta al sistema mafioso. (r.c.)

Nella foto: Carlo Lucarelli e la copertina del giallo «L’inverno più nero» vincitore del premio letterario Robinson di Repubblica

Carlo Lucarelli dal premio Robinson di Repubblica al «Fuori Sipario» di Bubano
Cultura e Spettacoli 24 Ottobre 2020

«Il sangue degli abeti», nuovo romanzo giallo per lo scrittore medicinese Corrado Peli

Nemmeno la neve può nascondere i segreti di un piccolo paese di montagna. E non c’è neanche bisogno di aspettare che si sciolga, perché l’indagine per omicidio che attraversa Roccacupa è un incalzante viaggio tra indizi, misteri e rivelazioni che si svolge durante il periodo natalizio nel 2017. Con alcuni punti decisamente adrenalinici che accelerano ulteriormente un ritmo sempre sostenuto. Con Il sangue degli abeti Corrado Peli torna in libreria con una storia avvincente edita da Fanucci (TimeCrime, Nero Italiano).

Un libro pieno di colpi di scena per lo scrittore di Medicina che, qualche mese fa, ha anche accompagnato i lettori di questo giornale e del sito di sabato sera con una sorta di cronaca personale dal lockdown, quando Medicina fu dichiarata zona rossa nella prima fase della pandemia da Coronavirus. Un romanzo che, quasi all’inizio, svela il cadavere di una ragazza. «Il sangue degli abeti è un giallo – conferma Corrado Peli – perché si basa sui canoni del genere, con un cadavere che viene trovato all’inizio del romanzo e un tenente che indaga… Poi, come piace a me, un ruolo importante viene rivestito dal luogo, dalla sua atmosfera: qui un piccolo paese di montagna che per Natale si riempie di turisti e che ha una vita scandita in due, tra gli abitanti del luogo e l’attività dei turisti. Il paese, Roccacupa, è inventato, ma il monte Cimone è citato nel libro e io conosco bene la zona degli Appennini modenesi perché la frequento da anni». (s.f.)

L’intervista completa su «sabato sera» del 22 ottobre.

Nella foto: la copertina del romanzo e lo scrittore Corrado Peli

«Il sangue degli abeti», nuovo romanzo giallo per lo scrittore medicinese Corrado Peli
Cultura e Spettacoli 4 Giugno 2019

Medicina è molto noir… con la rassegna dedicata alla narrativa «crime»

Torna il festival della letteratura da brivido a Medicina; dal 4 al 18 giugno la sala Auditorium ospiterà Miginoir, rassegna letteraria dedicata ai generi giallo e noir, ideata e organizzata dalla scrittrice medicinese Caterina Cavina. Per tre martedì si entrerà nelle storie crime raccontate dagli ideatori, a cominciare dal primo appuntamento, quello di martedì 4 giugno, che vedrà Giampiero Rigosi e Sofia Assirelli parlare della serie televisiva da loro scritta con Carlo Lucarelli, La porta rossa interpretata da Lino Guanciale. Nella stessa serata ci saranno anche Gianfranco Nerozzi, scrittore bolognese autore di romanzi e racconti, molti dei quali apparsi su riviste e antologie specializzate e dedicate al fantastico, al giallo e al thriller, e Luca Terenzi, scrittore e traduttore, autore di romanzi urban fantasy e saggi. Condurrà la serata Olympia Fox per l’associazione culturale Echidna, e leggerà brani di storie narrate l’attrice Pina Randi.

Martedì 11 giugno sarà la volta della scrittrice bolognese Marilù Oliva, autrice del noir Le spose sepolte, che tratta in modo originale il tema del femminicidio, e del nuovissimo Musica nell”abisso. Con lei Paolo Panzacchi, scrittore e blogger originario di Sassuolo, e Alessandro Berselli, umorista, scrittore e docente di tecniche della narrazione, che parlerà del suo ultimo romanzo La dottrina del male. Alcuni brani verranno letti dall’artista Margaret Capaccio. La serata sarà condotta dallo scrittore Corrado Peli.

La serata conclusiva del festival, martedì 18 giugno, vedrà la partecipazione di Otto Gabos, artista, illustratore e scrittore, che insegna all’Accademia di belle arti di Bologna, e di Alex Boschetti, autore fra l’altro della graphic novel La strage di Bologna. Saranno protagonisti anche Lorenzo Montemagno Ciseri, storico della scienza, insegnante e scrittore del saggio Mostri: la storia e le storie, e Gianluca Morozzi, scrittore, fumettista, musicista e conduttore radiofonico, che nel 2019 ha dato alle stampe Dracula ed io e Bologna in fiamme. Il presentatore sarà Matteo Bortolotti. Le serate saranno accompagnate dalla musica al pianoforte di Carlo Ardizzoni. (r.c.)

Inizio: ore 21. Per informazioni: www.miginoir.it

Medicina è molto noir… con la rassegna dedicata alla narrativa «crime»
Cultura e Spettacoli 27 Ottobre 2018

Lucarelli presenta «Peccato mortale» alla Rocca di Dozza per «Turno di notte»

Dopo un solo anno da Intrigo italiano Carlo Lucarelli ha riportato in libreria e nelle case dei suoi lettori il commissario De Luca: lo ha fatto con Peccato mortale, sempre edito da Einaudi, che, però, fa un salto narrativo all”indietro, piombando nel 1943, dieci anni e mezzo prima di dove lo avevamo lasciato. Si arricchisce così di un”altra storia la vicenda del commissario di polizia nato più di vent”anni con Carta bianca e le cui storie sono poi proseguite con L’estate torbida e Via delle Oche (Sellerio tutti e tre). Questo giallo che parte il 25 luglio 1943 mostra un commissario giovane, per certi versi ancora ingenuo, innamorato: un uomo diverso dal De Luca tormentato che è stato plasmato dalla vita (e dai successivi-precedenti romanzi). E comincia con un corpo ritrovato senza testa… per poi aggiungerci anche una testa senza corpo! Di tutto questo, ma anche di tanto altro, parlerà lo scrittore di Mordano sabato 27 ottobre alla Rocca di Dozza quando, a partire dalle 18, ci sarà anche la premiazione degli scrittori vincitori di «Turno di notte».

«Alla fine di Intrigo italiano, il commissario De Luca si definisce, trova una soluzione alla sua vita e ai guai che l”hanno accompagnato fino a quel momento, fa una scelta – spiega Lucarelli -. Ma, a quel punto, ha cominciato a girare in me la curiosità su come si era infilato nella serie di vicende che ho raccontato in quattro romanzi: non è un uomo d”azione, non è un fascista… come ha fatto a diventare quell”uomo inquieto e pieno di nevrosi che troviamo in Carta bianca? Ho così voluto raccontare com”era De Luca all”inizio, prima che gliene succedano di tutti i colori».

In effetti, in «Peccato mortale» è un uomo innamorato, fidanzato, anche un po” ingenuo tanto che quando gli dicono che Mussolini è caduto risponde «Si è fatto male?».

«Il 1943 è un anno cruciale, è un periodo di cambiamento totale: chi va a letto alle dieci di sera del 25 luglio va a letto durante il fascismo, chi va un”ora dopo lo fa in un”Italia in cui Mussolini è caduto… Inizia un”attesa enorme per il cambiamento: le persone si aspettano che smettano i bombardamenti, che il proprio padre o fratello torni dalla Russia… ma in realtà non succede nulla, addirittura vengono mantenute le leggi razziali, la polizia viene militarizzata e i bombardamenti continuano. È tutto più complesso e difficile di quel che ci si aspettava».

Per ricostruire il periodo hai fatto sicuramente ricerche storiche. Un lavoro di preparazione che ti piace?

«Moltissimo, ci sono dei momenti di ricerca che sono molto belli, poi negli anni ho accumulato materiale e informazioni. Di Bologna in quegli anni ci sono tanti documenti, tante pubblicazioni e soprattutto libri fotografici bellissimi. In più ho letto i giornali dove vedi gli articoli che interessavano alle persone: dove comprare le cipolle, per esempio, oppure le pubblicità».

A questo punto, dobbiamo aspettare altri vent”anni per la sua prossima storia?

«No, no, sono già al lavoro. Ricomincio da dove ho lasciato Peccato mortale, nell”inverno del ”44. Ci sono tante cose da raccontare, penso ad esempio a una foto che ho visto: Bologna è recintata dai soldati tedeschi, i partigiani sono alle porte e, in questa foto, c”è una ragazza che arriva in bicicletta e deve mostrare i documenti a un soldato, in un inverno gelido come non se ne vedevano da tanto. È un periodo da raccontare».

Sabato 27, alle 18, si terrà alla Rocca di Dozza la premiazione della decima edizione del concorso letterario «Turno di Notte»: sarà presente Carlo Lucarelli che, in seguito, presenterà il suo nuovo romanzo Peccato mortale. Un’indagine del commissario De Luca (Einaudi) intervistato dal giornalista di sabato sera Paolo Bernardi. Per l’occasione verrà pubblicata l’antologia con i racconti premiati nei dieci anni di «Turno di notte» che vede la prefazione di Carlo Lucarelli e la postfazione di Gianluca Morozzi (il libro è prenotabile alla redazione di sabato sera a Imola in viale Zappi 56/b-c, tel. 0542/31555). Durante la serata sarà anche proclamato il vincitore della sezione «Racconti inediti» di «GialloGarda», in un momento condotto da Luca Occhi e Sabrina Grementieri, con letture di Stefano Farolfi. Ingresso libero.

L”intervista completa a Carlo Lucarelli è sul «sabato sera» del 25 ottobre 2018

Nella foto Carlo Lucarelli

Lucarelli presenta «Peccato mortale» alla Rocca di Dozza per «Turno di notte»
Cultura e Spettacoli 31 Agosto 2018

Il color giallo del garganello regna a Codrignano nel weekend con la sagra amata da tutti

È una delle sagre più amate della vallata del Santerno. La Festa del garganello ritorna a Codrignano dal 31 agosto al 4 settembre con la sua trentesima edizione: cinque giorni in cui gli stand al coperto allestiti nel campo sportivo di via Palazzina 3 delizieranno col gusto del tradizionale formato di pasta, tipico di queste terre (apertura alle ore 19, tranne domenica in cui l”apertura sarà sia alle 12 che alle 18.30). Una festa colorata di… giallo: staff, tavoli e stand saranno, infatti, «caratterizzati» dal colore del garganello e saranno premiati i clienti che, vestendosi di giallo, si distingueranno per la loro originalità (sarà, inoltre, offerta la cena ai clienti n. 500, 1000, 1500, 2000, 2500…).

Il tradizionale quadrato di pasta chiuso col pettine sarà, ovviamente, al centro del menù, che è comunque ampio e variegato: in elenco ci sono i garganelli alla codrignanese, quelli al ragù, e quelli al tartufo (esclusivamente nella serata del lunedì, che è sempre frequentatissima), nonché (ma non lunedì) i garganelli allo speck e radicchio rosso e i garganelli del gusto con zucchine, peperoni, carote, tocco dello chef. Tra i primi, non mancheranno tortelli al ragù e al burro e salvia, polenta con ragù o con ragù e salsiccia, mentre i secondi annoverano quali tagliata, salame in graticola, prosciutto in graticola, castrato, spiedini, arrosticini di castrato, polenta fritta con casatella, piadina (con casatella, salsiccia, prosciutto e ciccioli), e un piatto freddo di prosciutto, ciccioli, salame, formaggio e sottoli. Spazio, ovviamente, agli immancabili contorni quali patate fritte, pomodori o verdure al forno, insalata mista. Dulcis in fundo con zuccherini, crostata e crèpes con nutella, marmellata di albicocca o marmellata ai frutti di bosco. Da segnalare che è previsto anche un menù senza glutine.

Le cinque serate saranno accompagnate da mercatini e vedranno un angolo gioco per i bambini con i gonfiabili. In programma, spettacoli musicali per tutti i gusti, con inizio alle 21: venerdì 31 agosto ci sarà il Gianni Drudi show (ricordate Fiki Fiki?), sabato 1 settembre arriva la travolgente, cantabile e ballabile musica de Gli Taliani, che propongono in modo convincente e spettacolare le più note canzoni italiane (soprattutto degli anni ”80, ma non solo), domenica 2 si esibirà l”Orchestra Michele e Dina Manfred (preceduta alle 19 da un”esibizione di karate del Club Takeshi), lunedì 3 si darà spazio all”animazione , alla musica e al ballo con il gruppo Sangre Latino, e martedì 4 la festa chiuderà con i Time Out, tribute band degli 883.

Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.festadelgarganello.it.

Nella foto un gustoso piatto di garganelli

Il color giallo del garganello regna a Codrignano nel weekend con la sagra amata da tutti

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