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Economia 21 Giugno 2019

Sacmi assegna le borse di studio alla memoria di Giorgio Sarani, premiati i migliori prototipi dell'Alberghetti

Luca Tassinari, Federico Omicini, Giacomo Caroli e Andrea Fossi sono i diplomandi dell’Istituto Alberghetti che si sono aggiudicati le borse di studio Sarani, messe in palio per il quarto anno consecutivo dalla Sacmi. Nata nel 2016 per onorare la memoria di Giorgio Sarani, prematuramente scomparso nel 2015 e per trent’anni tecnico Sacmi, l’iniziativa premia con una borsa di studio i quattro studenti più meritevoli delle specializzazioni Meccanica ed Elettronica-elettrotecnica, per favorirne il completamento del percorso formativo.

«Siamo orgogliosi di questa iniziativa, oramai consolidata – ha sottolineato il presidente di Sacmi, Paolo Mongardi, durante la premiazione – che vuole rappresentare un aiuto concreto alla passione e al lavoro dei nostri ragazzi, confermando l’impegno quotidiano della cooperativa a supporto dei giovani e per la diffusione della cultura tecnica».

Luca Tassinari ha vinto con il progetto di uno smart vehicle (Elettronica), Federico Omicini, con un progetto di restauro e miglioramento di un prototipo di go-kart (Meccanica). Al secondo posto nelle rispettive specializzazioni, Giacomo Caroli con il suo Active gimbal stabilizer e Andrea Fossi, con il progetto di una inscatolatrice automatica.

L’iniziativa rafforza ulteriormente il rapporto privilegiato tra Sacmi e l’Itis Alberghetti, diretto dalla professoressa Vanna Maria Monducci. Sacmi ha inoltre già annunciato l’intenzione di rifinanziare il premio per almeno un ulteriore triennio. (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 20 giugno

Sacmi assegna le borse di studio alla memoria di Giorgio Sarani, premiati i migliori prototipi dell'Alberghetti
Cronaca 18 Giugno 2019

I ragazzi di Fridays for future Imola chiedono di entrare a far parte della Consulta per l'Ambiente

Secondo i dati della Commissione europea, la consapevolezza dell’emergenza ambientale e climatica è, almeno sulla carta, molto alta fra i cittadini dell’Unione. Merito, almeno ideologicamente, della giovane attivista Greta Thunberg diventata famosa in tutto il mondo per i suoi scioperi e i suoi discorsi pubblici. Ma anche nel nostro circondario spiccano diversi esempi di giovani che si mettono in gioco in prima persona per l’ambiente e il clima.

A seguito del secondo sciopero globale per il clima dello scorso 24 maggio, che ha visto scendere in piazza in tutta Italia ed anche a Imola numerosi giovani, il gruppo Fridays for future Imola (dal nome del movimento mondiale idealmente iniziato dalla Thunberg) ha incontrato la sindaca di Imola Manuela Sangiorgi e l’assessore all’Ambiente Andrea Longhi. «Abbiamo chiesto l’incontro per portare all’attenzione della nostra città alcune buone pratiche immediamente attuabili per contrastare il cambiamento climatico già in atto» spiega Micaela Fratangelo, portavoce del gruppo che conta una ventina di persone attive fra studenti delle scuole superiori, universitari e giovani lavoratori.

I ragazzi hanno le idee chiare. Al di là di momenti di sensibilizzazione episodici, come la pulizia del lungofiume, l’obiettivo è cambiare le cose in maniera concreta. «Vogliamo poter entrare a far parte della Consulta per l’ambiente (il regolamento approvato dalla Giunta Sangiorgi permette di farne parte solo se rappresentanti di associazioni già operanti su tematiche ambientali, ndr) e rendere le riunioni mensili, così da iniziare un vero percorso partecipato insieme». (mi.mo.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 13 giugno

Nella foto la delegazione di Fridays for future Imola in municipio

I ragazzi di Fridays for future Imola chiedono di entrare a far parte della Consulta per l'Ambiente
Cronaca 12 Giugno 2019

Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di informatica di Mosca per le “Arachidi veloci' del liceo tecnologico Alberghetti

Gli studenti del Liceo scientifico delle scienze applicate dell’Istituto Alberghetti, con la squadra delle «Arachidi veloci», conquistano una prestigiosa medaglia di bronzo alla terza edizione delle Olimpiadi internazionali di Informatica, che si sono svolte a Mosca dal 20 al 23 maggio, con la gara il giorno 22, ottenendo un risultato che non era arrivato lo scorso anno, quando la squadra aveva partecipato alla seconda edizione, che si era svolta in Romania.

La squadra delle «Arachidi veloci» è nata nel 2016 e da allora ha riportato numerosi successi, così come alcuni dei suoi componenti, premiati più volte con medaglia, d’oro, d’argento o di bronzo alle Olimpiadi nazionali; i principali successi della squadra, invece, sono due secondi posti assoluti (medaglia d’argento) alle Olimpiadi nazionali e il terzo assoluto (medaglia di bronzo) alle Olimpiadi internazionali dello scorso mese, che si aggiungono alle tante medaglie già ottenute in questa specialità dai ragazzi dell’Alberghetti.

La medaglia di bronzo a Mosca è il giusto riconoscimento per una squadra che ha saputo mantenersi solida e coesa col passare del tempo, inserendo nuovi studenti man mano che i più grandi ottenevano il diploma di maturità e dovevano lasciare il gruppo. Va dato merito all’Istituto Alberghetti di aver creato una solida base per le gare di informatica, privilegiando la formazione dei gruppi e la condivisione della conoscenza e delle abilità. Per raggiungere questo risultato è stato importante il contributo degli insegnanti coordinatori, prima Antonio Di Girolamo e ora Chiara Bergamaschi, e quello degli studenti più esperti, compresi gli ex, che trasmettono le loro competenze, ma anche l’entusiasmo e lo spirito di squadra a chi si avvicina a questo tipo di competizione.

La squadra delle «Arachidi veloci» che ha partecipato alle Olimpiadi internazionali era composta da Davide Bartoli (II Cls), Tommaso Carcioffi (V Cls) Michael Chelli (V Cls), Diego Manzoni (V Als), Rebecca Monti (V Als) ed Eugenio Tampieri (V Cls); di questi, quattro gareggiavano e due erano di riserva. (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 giugno

Nella foto il momento della premiazione

Medaglia di bronzo alle Olimpiadi di informatica di Mosca per le “Arachidi veloci' del liceo tecnologico Alberghetti
Cronaca 12 Giugno 2019

I ragazzi di Radioimmaginaria in Apecar da Castel Guelfo a Stoccolma per incontrare Greta Thunberg

“OltrApe”, un viaggio attraverso l’Europa e che ha per meta la città della giovane attivista svedese Greta Thunberg, fondatrice (certamente morale) del movimento globale contro il cambiamento climatico e per lo sviluppo sostenibile. Quattromilacinquecento chilometri, da Castel Guelfo a Stoccolma, utilizzando come mezzo di trasporto – e qui sta la particolarità – un’Ape Car degli anni Settanta, il veicolo a tre ruote prodotto dalla Piaggio, 180 centimetri cubici di cilindrata.

Si tratta della più recente iniziativa progettata da Radioimmaginaria, la web radio nata nel 2012 e gestita da adolescenti dagli 11 ai 17 anni: un viaggio per il clima attraverso l’Europa, con partenza il prossimo 29 luglio dalla sede principale a Castel Guelfo. La squadra che prenderà parte al viaggio non è stata ancora decisa, ma sarà composta da adolescenti delle sedi del network sparse in Italia ed altri sette Paesi europei. Come hanno dimostrato i due recenti scioperi per il clima, i giovani di oggi, adolescenti inclusi, sono sempre più sensibili alle tematiche legate all’ecologia e alla sostenibilità ambientale. «Fare radio per noi è una grandissima responsabilità – raccontano alcuni giovani speaker nel videomessaggio di presentazione del progetto -. Siamo trecento adolescenti brufolosi sparsi per tutta Europa e sapere che siamo così tanti ci fa capire che la radio non è più un semplice elettrodomestico. Il nostro motto è da sempre: trasmettere e ricevere i segnali del mondo che verrà».

Ma qual è questo mondo che verrà?
«Intorno a noi tutti parlano di Europa, ma noi non ne sappiamo assolutamente niente e per conoscere davvero il mondo che ci circonda abbiamo deciso di mettere in moto la nostra Ape Car e ripartire alla volta di Stoccolma, per cercare di incontrare Greta Thunberg, la sbarbatella come noi che con un cartello scritto a pennarello ha fatto capire al mondo che gli adolescenti valgono davvero e che dobbiamo fin da subito occuparci di come vivremo domani». (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 giugno

Nella foto l”Apecar acquistata a Palermo durante il viaggio dalla Sicilia a Castel Guelfo 

I ragazzi di Radioimmaginaria in Apecar da Castel Guelfo a Stoccolma per incontrare Greta Thunberg
Cronaca 8 Giugno 2019

Parte domenica 9 giugno con la Carrera dei piccoli la stagione 2019 delle macchinine a spinta castellane

E’ stata proprio azzeccata la decisione assunta dal nuovo direttivo del Club Carrera, in carica da febbraio e capitanato dal giovane presidente Andrea Tozzi, di posticipare la Carrera dei piccoli da maggio a giugno onde permettere la fine in tranquillità delle lezioni scolastiche e lo svolgimento delle comunioni. Azzeccata perché, visto l’anomalo andamento meteorologico primaverile di quest’anno, potrebbe avere salvato il buon esito della prima manifestazione della stagione 2019 dedicata alle famose macchinine a spinta.

La 33ª edizione della Carrera dei piccoli, organizzata la prima volta nel 1987, si svolgerà domenica 9 giugno (in caso di maltempo verrà rimandata a domenica 16). Anche quest’anno gareggeranno nove team di under 15. Due si sfideranno nella competizione riservata alle scuole medie: Marvel e Baby Ovette. Sette, invece, le compagini delle elementari: Il Poggio, I Lupi, Team Fabionlus, Arancini 1 e 2, Moretti 1 e 2. In totale scenderanno sul pavé castellano un’ottantina di giovani carreristi, che costituiscono il serbatoio della Carrera riservata agli adulti.

Archiviata la Carrera dei piccoli, il calendario degli appuntamenti dedicati alla tipica corsa castellana proseguirà con le prove libere dal 26 giugno e per tutto il mese di luglio. Le prove ufficiali sono invece in programma per l’1 settembre, mentre le gare, Coppa Terme, Carrera rosa e Carrera autopodistica, sono previste domenica 8 settembre (in caso di maltempo il 15). (r.cr.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 giugno

Parte domenica 9 giugno con la Carrera dei piccoli la stagione 2019 delle macchinine a spinta castellane
Cultura e Spettacoli 16 Marzo 2019

Ritorna il contest Gocce di musica, iscrizioni entro il 19 aprile

I primi furono i Metalmeccanica. Gli ultimi i Tm Sky. In mezzo Sour Whine, Morgana, Plastercast Rose, Lou and B, Walkabout, N and Noise, Random Effect, Metropolitcs e P-Jam. Chi sono? I vincitori di Gocce di musica per la solidarietà, concorso musicale organizzato dall’Avis Comunale Imola in collaborazione con il settimanale sabato sera, con l’app Sabato Sera Notizie e con il Centro giovanile Ca’ Vaina, la cui dodicesima edizione sta per partire.

Riservato ai gruppi musicali giovanili in cui almeno uno dei componenti risieda nel Circondario oppure a Ozzano Emilia, il contest prevede tre serate di selezione (10, 17 e 24 maggio) che si terranno a Ca’ Vaina e a cui parteciperanno i gruppi selezionati dagli organizzatori sulla base delle richieste pervenute: le tre sfide iniziali decreteranno poi i nomi dei finalisti che saliranno sul palco del contest durante la finale all’interno di Imola in musica. I musicisti si esibiranno con propri pezzi originali o cover ed almeno un pezzo inedito che si ispiri al tema della solidarietà.

La partecipazione al concorso è gratuita e, per partecipare, occorre iscriversi attraverso le modalità spiegate nel bando scaricabile dal sito dell’Avis Imola. Il termine ultimo per l’iscrizione è giovedì 19 aprile 2019.è previsto un montepremi di 200 euro per ciascun gruppo finalista più 500 euro per il vincitore (in buoni acquisto per materiale musicale o per sale prova presso un negozio o studio di registrazione abilitato, da utilizzare assolutamente entro il 31 ottobre 2019). Inoltre è stato istituito il Premio speciale «sabato sera».

Lo scorso anno si sfidarono sia gruppi che cantanti in solo: Off the road,  Fabio Mazzini, Hlp, Criss,  Milena Mingotti,  Aster & the X Band,  Black Stripes, Tm Sky,  Colimbo. Alla finale approdarono in quattro, visto il pari-merito di una delle selezioni: Mazzini, Mingotti, Aster & the X Band e Tm Sky che poi si aggiudicarono il contest. Quest’anno chi scriverà il proprio nome sull’albo d’oro del concorso?

Info: Avis 0542/32158 dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle 12.30.

Nella foto: i Tm Sky, vincitori dell’edizione 2018 del contest musicale

Ritorna il contest Gocce di musica, iscrizioni entro il 19 aprile
Cronaca 18 Febbraio 2019

Il 21 febbraio a Bubano la proiezione del cortometraggio di Paolo Gentilella sul partigiano Dante Cassani

Dante e Paolo non si sono mai incontrati. Pur essendo entrambi di Bubano e quasi coetanei, appartengono a due epoche e mondi diversi: il primo al passato, il secondo al presente. Dante Cassani è caduto il 23 febbraio 1944 all’Albergo di Cortecchio, località nel comune di Palazzuolo sul Senio, durante uno scontro tra fascisti e partigiani della 36ª brigata Bianconcini Garibaldi, di cui faceva parte. Aveva solo 17 anni. Paolo Gentilella, invece, ha appena compiuto 20 anni. E’ al suo secondo anno di università, studia Scienze della comunicazione a Bologna, lavora part time per un artigiano, ha la passione per le arti visive, il cinema e la scrittura.

Paolo è il regista del cortometraggio “Volevamo essere liberi”, ispirato alla storia di Dante Cassani. La presentazione ufficiale si terrà giovedì 21 febbraio, alle 20.30, alla sala civica di Bubano. Lo abbiamo incontrato per chiedergli come è nato questo progetto, la sua opera prima.

Cosa sapevi di Dante Cassani prima di questa esperienza?
«A Bubano è una istituzione. Quando da piccolo giocavo nella piazza che porta il suo nome, ogni tanto mi fermavo alla lapide che lo ricorda. Già da bambino sapevo che è stato tra i primi partigiani a morire e che era morto giovane. Tre anni fa, passando in piazza per caso durante le celebrazioni del 25 Aprile, ho sentito una ragazza che leggeva la sua storia. Quelle parole mi hanno dato degli spunti visivi. E ho pensato che quella storia andava raccontata per immagini. Le prime idee le ho buttate giù in treno, poi ho scritto un soggetto».

Come hai fatto poi a tradurre quegli spunti in un cortometraggio?
«Mi sono rivolto al sindaco di Mordano, in cerca di finanziamenti e dell’appoggio del Comune. Attraverso l’assessorato alla Cultura sono entrato in contatto con l’Anpi di Mordano e di Imola, poi con il Cidra. Mi hanno dato fiducia e di questo li ringrazierò sempre. Così ho cominciato a lavorare alla sceneggiatura».

Seconda guerra mondiale e Liberazione non sono argomenti che oggi fanno molto presa sui giovani. Perché hai voluto cimentarti con un soggetto di questo tipo?
«E’ vero che oggi questi argomenti in genere non interessano i giovani. Un po’ forse è colpa di come vengono comunicati, ma è anche il motivo per cui ho voluto regalare alla mia comunità un progetto del genere. Un film fa entrare meglio nell’emotività dei personaggi. E mi fa piacere che la Rete degli studenti medi mi abbia chiesto di presentare il mio lavoro nelle scuole».

Come ti sei documentato?
«Il libro di Graziano Zappi “La rossa primavera” mi ha aiutato a capire com’era Bubano a quei tempi e a conoscere i volti dei partigiani. Attraverso il Cidra ho potuto consultare i documenti dell’epoca e conoscere anche le versioni non ufficiali della vicenda. Sempre il Cidra mi ha permesso di utilizzare i vestiti originali dei partigiani, così come gli accessori dell’epoca, fazzoletti, cinturoni, un binocolo. Altri costumi ci sono stati forniti dalla Compagnia quasi stabile di Bubano. Per fortuna durante le riprese non abbiamo perso niente…».

Dove e quando avete fatto le riprese?
«Abbiamo girato dal 13 al 16 settembre, in parte a Bubano e in parte in un casolare, messo a disposizione da una delle comparse, a Rapezzo, località non lontana da dove sono successi i fatti. Sono stati giorni molto intensi, abbiamo lavorato anche 11 ore di seguito, senza pause, per ottimizzare i tempi. Alla fine il cameraman aveva i calli alle mani. Poi da settembre fino a inizio febbraio c’è stata la parte di post produzione, il montaggio del girato e del suono, in collaborazione con il fonico, Francesco Baldisserri di Bubano. Giacomo Ronzani, che ha curato la fotografia, è di Massa Lombarda. Giuseppe De Salvia, invece, ha composto le musiche da zero».

Da chi è formato il cast?
«Molti sono amici di Imola e Mordano: Martina Medici, Alessandro Zanoni, Luca Mengoli. Gli attori erano in tutto dieci, ma dietro la macchina da presa eravamo molti di più. Tra loro Eugenio Andalò, segretario di edizione. L’attore che inter-preta Graziano Zappi, Alberto Pirazzini, è un mio vecchio amico di Lugo che studia al Piccolo Teatro di Milano. E’ stato lui a mettermi in contatto con altri aspiranti attori, tutti tra i 19 e i 22 anni. Tra questi c’è il protagonista che interpreta Dante, il romano Flavio Capuzzo Dolcetta». (lo.mi.)

L”intervista completa è su «sabato sera» del 14 febbraio

Nella foto Paolo Gentilella durante le riprese

Il 21 febbraio a Bubano la proiezione del cortometraggio di Paolo Gentilella sul partigiano Dante Cassani
Cronaca 28 Gennaio 2019

E' arrivata a Toscanella RadioImmaginaria, l'emittente degli adolescenti nata nel 2010 a Castel Guelfo

Inaugurata la sede destinata ad ospitare la redazione di Radioimmaginaria, la prima e unica radio realizzata e condotta da adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. La cerimonia di inaugurazione si è svolta mercoledì 16 gennaio, alla presenza degli ideatori e dei coordinatori del progetto, del sindaco Luca Albertazzi e dell’assessore comunale alle Politiche giovanili Luana Vittuari, di insegnanti e alunni della locale scuola media.

Radioimmaginaria (e-mail: immaginaria@gmail.com; sito web: www.radioimmaginaria.it) è nata nel 2010 a Castel Guelfo e oggi è un network con sedi sparse un po’ ovunque. Trasmette via web (sulla piattaforma Spreaker) un programma settimanale molto seguito dagli adolescenti. I ragazzi della redazione si alternano al microfono, mentre una rete di inviati da tutta Italia fornisce servizi e contributi.

La sede di Toscanella inaugurata il 16 gennaio si trova presso il centro comunale polivalente di piazza Libertà 3. E’ stata messa a disposizione dal Comune attraverso una convenzione; gli arredi sono stati acquistati grazie a un contributo regionale ottenuto partecipando ad un apposito bando per le politiche giovanili, mentre l’allestimento è stato effettuato da consiglieri comunali e volontari.

«Si tratta di un ottimo risultato – hanno commentano Albertazzi e Vittuari -. Si tratta di un percorso concreto e virtuoso per favorire l’aggregazione giovanile e cercare di rispondere alle specifiche esigenze di questa fascia di età». La redazione di Radioimmaginaria sarà presente nella nuova sede tutti i lunedì, dalle ore 19 alle 21.

L”articolo completo è su «sabato sera» del 24 gennaio

E' arrivata a Toscanella RadioImmaginaria, l'emittente degli adolescenti nata nel 2010 a Castel Guelfo
Cultura e Spettacoli 25 Gennaio 2019

Sabato 26 gennaio a Castel San Pietro arriva il “Teen day', con musica e tante proposte per i più giovani

Si chiama “Teen day” ed è la novità che l”assessorato alle Politiche giovanini del Comune di Castel San Pietro Terme promuove sabato 26 gennaio per i ragazzi dagli 11 ai 20 anni. A partire dalle 17, alla Bocciofila di Castel San Pietro Terme, si susseguiranno a entrata libera tante attività, organizzate da tanti soggetti diversi: Educativa Castello Open Group, Spazio Life, Radio Immaginaria, Pro Loco, Sol.co Imola, Asp Circondario Imolese, in collaborazione con Sol.co Salute, Unità di strada Vivere, Sol.co Prossimo, Auser e associazioni di calcio A.C. Osteria Grande, Libertas Castel San Pietro, Edu In-Forma(Zione).

I ragazzi potranno giocare al “calcetto camminato integrato” oppure partecipare alle iniziative “Slam Poetry” e “Labs experience”. Inoltre, sono previste le premiazioni dei quattro contest conclusi nei giorni scorsi: quello canoro “Teen day factor”, il video concorso #facceriderecontest, il foto concorso #guardaoltrecontest e il concorso di scrittura #storietraleditacontest. In serata poi spazio alle esibizioni di The Argonauts Project”, “Kid Nota”, “Young Brama”, “Lil Santos”, Dj Martin. L”evento è aperto a tutti i giovani, non solo di Castel San Pietro Terme.

«Il Teen Day e i contest sono nati dalla volontà di promuovere la cultura espressa dai giovani del territorio – spiega l”assessore alle Politiche giovanili Fabrizio Dondi -. La proposta dei contest è partita dagli educatori di strada che da un anno operano a Castel San Pietro e si è integrata con quella degli operatori di Spazio Life e Pro Loco di una giornata di valorizzazione delle attività culturali e aggregative che la città offre ai suoi giovani. L”assessorato ha fatto proprie queste proposte, invitando attorno a un tavolo altre realtà particolarmente attive nella rete per l”adolescenza castellana, in particolare i giovani speaker di Radioimmaginaria che da quattro anni operano con successo anche sul nostro territorio, gli educatori dei centri giovanili di Castel San Pietro e Osteria Grande e i rappresentanti della bocciofila di viale Terme, riconosciuto punto di ritrovo giovanile».

Per info e contatti: 347 2717771 – 333 2741652

Sabato 26 gennaio a Castel San Pietro arriva il “Teen day', con musica e tante proposte per i più giovani
Economia 15 Gennaio 2019

Matilde, la ragazza appassionata di matematica e informatica che studia a Cambridge e ha lavorato per Google

Se riscontrate che di recente il servizio di ricerca di Google sia migliorato, sappiate che il merito va anche ad una imolese che la scorsa estate ha lavorato per la nota azienda di servizi online grazie ad un tirocinio di tre mesi. A dire il vero lei, Matilde Padovano, parla di un “internship” (tirocinio, appunto) che ha avuto la possibilità di fare nell’”intern” (reparto) Google search a seguito di diversi “interview” (colloqui) perché Google è un’azienda che presta grande attenzione al “recruiting” (reclutamento del personale). La ventenne, infatti, è studentessa di Computer science presso l’università di Cambridge, in Gran Bretagna, e mastica l’inglese quotidianamente, tanto da sostituirlo, talvolta, all’italiano.

Matilde, racconta la tua esperienza…
«E’ stato semplicemente bellissimo, l’esperienza più bella della mia vita ad oggi. A differenza di quanto a volte accade in Italia, non sono stata messa a fare fotocopie o portare caffè ma sono entrata direttamente nel team che lavorava al miglioramento della Google search, il più noto fra i tanti servizi di Google. Da subito sono stata messa alla prova nella risoluzione di problemi complessi: una bella sfida», commenta entusiasta.

Com’è Google come datore di lavoro?
«Oltre a prestare grande attenzione alla formazione sul campo degli studenti, Google ha a cuore anche il benessere di tutti i dipendenti: nella sede di Zurigo, ad esempio, c’è una vasta scelta di ristoranti aziendali dove pranzare secondo le esigenze, o semplicemente la voglia che uno ha. E in ogni piano ci sono le “nap room” dove, all’occorrenza, fare pisolini utili alla creatività e alla produttività. Sono attenzioni atte ad evitare il “burnout” (esaurimento da lavoro) dei dipendenti. Inoltre l’azienda organizza numerose attività per i dipendenti al fine di incentivare il “team building” (la costruzione del gruppo di lavoro), come giornate fuori sede, weekend in campeggio o attività extralavorative per premiare gli interessi dei lavoratori. Io, ad esempio, ho partecipato a gare di canoa, ad una gita allo zoo e sono stata negli Stati Uniti per seguire una delle più grandi conferenze al mondo dedicata alle donne nell’informatica: un’opportunità grandiosa».

Ecco, quando e come nasce la tua passione per l’informatica?
«Per caso, o meglio – spiega – cogliendo un’opportunità a scuola. Durante gli anni al liceo scientifico ho partecipato prima alle Olimpiadi di matematica, materia caratterizzante il mio corso di studi, e poi a quelle di informatica, anche grazie agli studenti ed ex studenti che offrono corsi di preparazione dedicati proprio alle olimpiadi scolastiche. Mi sono subito appassionata alla risoluzione di problemi informatici attraverso gli algoritmi, per i quali serve una forma mentis prettamente matematica oltre ad una conoscenza approfondita della materia. Partecipare alle Olimpiadi di informatica è stato bello, rivelatorio ed anche utile sia per ottenere il mio internship presso la sede Google a Zurigo, sia per passare l’esame di ammissione a Cambridge». (mi.mo)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 10 gennaio

Nella foto Matilde Padovano

Matilde, la ragazza appassionata di matematica e informatica che studia a Cambridge e ha lavorato per Google

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