Posts by tag: Giovani

Cronaca 29 Agosto 2018

Servizio civile, usciti i bandi per i progetti nel Circondario riservati alle ragazze e ai ragazzi da 18 a 28 anni

Aperta la caccia a 53.363 volontari su tutto il territorio nazionale da impiegare in varie attività d’interesse pubblico, in Italia e all’estero. Sono stati pubblicati infatti i bandi per il Servizio civile nazionale, un’opportunità riservata ai giovani tra i 18 e i 28 anni per partecipare a progetti, tutti approvati e finanziati, gestiti da enti, associazioni, aziende sanitarie. 

Nel Circondario sono tre le proposte che arrivano dagli enti pubblici, promosse da sei Comuni (Medicina, Castel Guelfo, Imola, Castel San Pietro Terme, Dozza e Mordano), Asp e Ausl. Questi i titoli delle tre proposte: Conoscersi, Culturando, Accogliere ed Informare, per un totale di 15 posti disponibili. 

A questi si aggiungono i progetti messi in campo da associazioni e realtà onlus. Tra i soggetti proponenti citiamo, tra gli altri, la cooperativa sociale Il Bosco, la casa d”accoglienza Anna Guglielmi, l”Avis, la Fondazione Montecatone Onlus e l”associazione papa Giovanni XXIII. Da segnalare il progetto promosso dalla Diocesi di Imola, dal titolo “Storia, arte, media e sociale nel territorio, che mette a disposizione 10 posti.

Gli interessati possono presentare domanda al soggetto con il quale desiderano svolgere il servizio. Il termine è il 28 settembre alle 18 e le domande possono essere spedite per posta elettronica certificata, raccomandata a/r oppure consegnate a mano, nel qual caso il termine orario è quello delle 18. 

I progetti durano un anno, per un totale di 1.400 ore articolate su cinque giorni a settimana (per non meno di 30 ore a settimana). L’inizio del servizio è previsto indicativamente per dicembre 2018-gennaio 2019 e il compenso è di 433,80 euro mensili.

Per maggiori informazioni ecco una serie di link utili:

www.serviziocivile.gov.it

http://www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it/dgscn-news/2018/8/bando-2018.aspx

http://sociale.regione.emilia-romagna.it/servizio-civile

http://www.serviziocivile.cittametropolitana.bo.it/Engine/RAServePG.php/P/250011310503/T/Home

http://www.comune.medicina.bo.it

/http://www.cspietro.it/ufficio/1/14/11/160/sportello-cittadino/servizio-civile-nazionale

http://www.comune.imola.bo.it/aree-tematiche/cultura-e-societa/speciale-giovani/servizio-civile-volontario/notizie/servizio-civile-nazionale-bando-2018

La foto è tratta dal sito nazionale dedicato al Servizio civile

Servizio civile, usciti i bandi per i progetti nel Circondario riservati alle ragazze e ai ragazzi da 18 a 28 anni
Sport 19 Agosto 2018

Basket giovanile, il 15enne Tommaso Marangoni ha scelto la Leonessa Brescia per il suo futuro

Pareva nel mirino dell’Olimpia Milano, poi anche in quello della Virtus Bologna (si era sussurrato anche di Barcellona), invece Tommaso Marangoni a sorpresa è finito a Brescia.

Il miglior prodotto del vivaio International (15 anni compiuti il 21 marzo), è una guardia di 195 cm, che oltre ad aver spinto la propria squadra (allenata da Marco Nestori) alle finali nazionali allievi di Roseto, è entrato nella lista dei convocati della Nazionale Under 15 di Antonio Bocchino, anche se poi non è riuscito ad entrare tra i 12 azzurri che hanno partecipato al Torneo dell’Amicizia di Troyes in Francia.

Marangoni, dopo aver «provato» a Milano e anche per la Virtus Bologna, per la prossima stagione ha scelto la Leonessa Brescia, un club in grande crescita non solo a livello di prima squadra, ma anche di settore giovanile, che al 15enne imolese ha offerto un programma complessivo più soddisfacente, portandolo alla scelta. Dopo Alessandro Vigori passato a Reggio Emilia nel 2015, questo è il secondo prodotto del vivaio dell’International che finisce in un club di serie A.

p.p.

Nella foto: Tommaso Marangoni con la maglia della selezione dell”Emilia-Romagna

Basket giovanile, il 15enne Tommaso Marangoni ha scelto la Leonessa Brescia per il suo futuro
Cronaca 17 Agosto 2018

Orti sociali di Medicina, fino al 7 settembre aperti i termini per presentare domanda di assegnazione

Sei residente a Medicina, studente, disoccupato sotto i 35 anni oppure hai più di 60 anni e sei già in pensione? Allora puoi fare domanda per ottenere la concessione di un orto sociale da parte del Comune di Medicina.

Il bando è stato pubblicato nei giorni scorsi e ci sarà tempo fino al 7 settembre alle 12 per presentare domanda.

I lotti di terreno che il Comune medicinese mette a disposizione sono 18 e si trovano in via delle Fragole. Per partecipare, oltre ad essere residente a Medicina, avere tra i 18 e i 35 anni non ancora compiuti oppure più di 60 anni e non possedere un”occupazione, occorrono anche altri requisiti: l”assenza di situazioni di morosità sia nei confronti del Comune sia degli enti che svolgono servizi per conto del Comune e il fatto di non avere a disposizione altri terreni o orti coltivabili.

La domanda potrà essere recapitata a mano e consegnata all”Ufficio Servizi Scolastici e Politiche Sociali (via Pillio, 1), oppure spedita a mezzo raccomandata A/R indirizzata a: Comune di Medicina – Via Libertà 103, oppure tramite Pec all”indirizzo comune.medicina@cert.provincia.bo.it.

Per informazioni: Servizi Scolastici e Politiche Sociali tel. 051 6979247; e-mail: serviziallapersona@comune.medicina.bo.it.

La foto è tratta dal sito del Comune di Medicina

Notizia a cura della Segreteria del Sindaco

Orti sociali di Medicina, fino al 7 settembre aperti i termini per presentare domanda di assegnazione
Sport 1 Agosto 2018

Calcio, cinque giovani ambizioni arrivati all'Imolese e cinque storie tutte da raccontare

Tre ragazzi del ’99 e due millennials. Giannini, Rinaldi, Ciofi, De Gregorio, Patrignani: cinque giovani (il sesto, Sarini, è arrivato in anticipo rispetto agli altri, come secondo acquisto di mercato), cinque storie diverse con la voglia di sfondare nel calcio come denominatore comune, così come per tutti è stato colpo di fulmine con il «mondo Imolese».

Giuseppe Giannini. «Sì, alla lontana siamo cugini di secondo o terzo grado». Con un nome e cognome così, non si poteva non chiedergli se ci fosse eventuale parentela con il «Principe» della Roma anni ’80 e ’90. «Mio babbo si chiama Francesco, mio nonno Giuseppe: è la tradizione di famiglia che portiamo avanti. Non ho guardato alla categoria nella quale l’Imolese potrebbe giocare – ammette la mezzala classe 2000, che arriva in prestito dal Tau Altopascio -, anche se, ovviamente, per noi giovani cambierà tanto in caso di professionismo. Spero che Imola possa essere il trampolino di lancio, i presupposti per fare bene ci sono tutti e farò il massimo per sfruttare questa occasione».

Andrea Rinaldi. Il «post» con il quale su Facebook ha salutato Zingonia ed il «mondo Atalanta» fa capire come questa mezzala del 2000 sia già grande quanto a sensibilità e sentimenti. «Sono rimasto affascinato dal modo di lavorare dell’Imolese, dalla passione e dalla serietà che mi hanno subito trasmesso dal primo incontro: sono ambiziosi come me – parola del prodotto del vivaio neroblù -, non potevo trovare di meglio. In questo momento dobbiamo vivere il discorso relativo alla categoria in maniera serena, per noi giovani sarà formativa sia la D che la C, visto che sarà il nostro primo anno fra i grandi».

Raffaele De Gregorio. Lui l’Imolese l’ha già incontrata, visto che il terzino sinistro classe ’99 era titolare di quell’Adriese che 2 anni fa, vincendo al Galli, negò di fatto ai rossoblù di Baldini la promozione alla categoria superiore. «Ricordo quella partita e ho capito cosa può aver provato l’Imolese in quella stagione – ammette De Gregorio, che arriva in prestito dalla società campana del Sant’Agnello – visto che con il Matelica l’ho vissuto quest’anno, quando per noi la serie C è sfumata all’ultima giornata. Ad Imola ho trovato una società solida e in ascesa, come dimostra quello che ho visto al Bacchilega, che è un altro mondo rispetto alle mie precedenti esperienze».

Rocco Patrignani. Javier Zanetti come modello, con i primi calci da attaccante che arretra poi sulla linea difensiva, strizzando però l’occhio alle sgroppate sulla fascia destra. «In questi anni, prima alla Fiorentina e poi al Perugia, ho ricoperto sia il ruolo di centrale difensivo che di esterno a destra. Appena è arrivata la chiamata dell’Imolese non ci ho pensato due volte – conferma l’ex perugino -. La prima chiacchierata con il direttore sportivo Filippo Ghinassi mi ha confermato le sensazioni che avevo provato vedendo il Bacchilega, ovvero di una società ambiziosa e seria che mi permetterà di misurarmi in un campionato con giocatori Senior ben diverso da quelli affrontati finora, come ho già visto dall’intensità dei primi allenamenti».

Andrea Ciofi. Quella foto, correndo al fianco di Totti a Trigoria; quei 30 minuti giocati contro la Chapecoense all’Olimpico la scorsa estate; la presenza in Uefa Youth League (la Champions dei giovani) contro il Qarabaq: 3 istantanee difficili da dimenticare. «La maglia della partita con la Chapecoense è lì incorniciata in camera – ammette il difensore nato a Marino -, per una serata che, da tifoso romanista, è difficile da dimenticare. Quando mi ha chiamato l’Imolese non c’è stato molto da riflettere, visto che è l’occasione giusta che cercavo: le tante telefonate che ci sono state con Ghinassi hanno poi trovato conferma non appena ho visto il centro Bacchilega e come si lavora qua».

an.mir.

L”articolo completo su «sabato sera» del 26 luglio.

Nella foto grande (Isolapress): il difensore Raffaele De Gregorio. Nei riquadri, dall”alto verso il basso: Giuseppe Giannini, Andrea Rinaldi, Rocco Patrignani e Andrea Ciofi

Calcio, cinque giovani ambizioni arrivati all'Imolese e cinque storie tutte da raccontare
Sport 20 Luglio 2018

Ciclismo giovanile, weekend con il Gp Fabbi e mille «campioncini» all'autodromo di Imola

Questo weekend torna il consueto e atteso appuntamento con il 23° Gp Fabbi, due giorni ciclistica giovanile in programma domani e domenica 22 luglio all’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Come ogni anno, organizzazione a cura della Ciclistica Santerno, la società sportiva imolese che si occupa dell’avviamento al ciclismo per i ragazzi e le ragazze tra i 7 e i 16 anni. Il Gp Fabbi Imola è tra le manifestazioni ciclistiche giovanili più attese in Italia, considerando la suggestiva location e il fatto che, tradizionalmente, arrivano sul tracciato in riva al Santerno quasi 1.000 ragazzi e ragazze delle categorie Giovanissimi, Esordienti e Allievi.

La gara viene organizzata con la fondamentale collaborazione di quasi 100 volontari, tesserati della Santerno ma anche di altre società cicloturistiche imolesi o semplici appassionati, e grazie al supporto della direzione dell’autodromo, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Imola. Uno degli elementi che caratterizzano il Gp Fabbi e lo rendono appuntamento unico nel panorama ciclistico giovanile italiano, è l’autodromo, che suscita un fascino particolare su atleti e addetti ai lavori nel mondo del ciclismo, avendo ospitato tanti grandi eventi ciclistici tra cui il Mondiale vinto da Vittorio Adorni nel 1968 e l’arrivo di tappe del Giro d’Italia, l’ultima circa due mesi fa, con il successo dell’irlandese Bennett. Ma il vero punto di forza dell’autodromo per una manifestazione ciclistica giovanile è rappresentato dall’opportunità di gareggiare in uno spazio protetto, chiuso al traffico veicolare. Un aspetto importante, dal punto di vista della sicurezza, che conferma il ruolo dell’impianto di Imola come struttura polivalente ideale per diverse discipline sportive e non solo.

Il Gp Fabbi Imola, che prende il nome dalla ditta Fabbi – materiale elettrico, sponsor principale della Ciclistica Santerno fin dal 1995, oltre ad aver guadagnato sempre più considerazione, genera un rilevante indotto economico, portando in città circa 4.000 persone in due giorni fra giovani atleti, squadre, familiari ed amici che usufruiscono delle strutture ricettive e delle attività commerciali del territorio imolese. Dal punto di vista tecnico e agonistico, il percorso rende le gare di Esordienti e Allievi difficili da pronosticare, adatte sia a un epilogo allo sprint che ad azioni nel finale di corridori completi, capaci di difendersi sia in salita che sul passo. La gara degli Esordienti sarà anche valevole come terza prova della Bologna Cycling Cup, challenge istituito nel 2017 dal Comitato provinciale di Bologna della Federazione ciclistica italiana. Sia per gli Esordienti che per gli Allievi, è in palio il premio combattività «Never Give Up».

Gli appassionati potranno accedere a piedi in autodromo tramite i cancelli di piazza Ayrton Senna, dal ponte di viale Dante. Per chi non potrà essere presente (ma anche per chi si muoverà lungo il percorso), è confermata anche nella 23ª edizione la diretta streaming audio e video sul sito ciclisticasanterno.it o sulla pagina Facebook «Ciclistica Santerno Fabbi Imola». Le immagini delle telecamere fisse dell’autodromo, unite a telecamere in movimento coordinate da volontari gialloverdi, consentiranno ai direttori sportivi in corsa, ma anche ad amici e appassionati a casa, di non perdere nessun momento della corsa.

ma.ma.

L”articolo completo e il programma dell”evento su «sabato sera» del 19 luglio.

Nella foto: l”edizione 2017 del Gp Fabbi all”autodromo

Ciclismo giovanile, weekend con il Gp Fabbi e mille «campioncini» all'autodromo di Imola
Cronaca 24 Giugno 2018

A Medicina i ragazzi del campo estivo “Estate Ragazzi” puliranno i parchi della città

I ragazzi che parteciperanno al campo estivo “Estate Ragazzi” saranno coinvolti nelle attività di pulizia e mantenimento dei parchi di via Oberdan e del Parco delle Mondine. Il progetto nasce da una collaborazione tra la parrocchia di San Mamante e l’Ente locale nell’ambito del progetto di partecipazione Medicina Bene Comune. 

Un’idea inusuale, di solito i campi estivi prevedono soprattutto attività ludiche mentre sono gli anziani che si dedicano a queste attività di volontariato per dare una mano alla loro città. L’obiettivo in questo caso è coinvolgere i ragazzi in modo divertente e “per far imparare loro il senso dell’educazione civica, della comunità, dello stare insieme e l’importanza del rispetto per il bene pubblico” spiegano dal Comune di Medicina con una nota. 

Sarà il Comune, infatti, a fornire tutto il materiale necessario allo svolgimento delle attività come guanti, sacchetti o palette. (r.c.)

Nella foto il Parco delle Mondine

A Medicina i ragazzi  del campo estivo “Estate Ragazzi” puliranno i parchi della città
Cronaca 28 Maggio 2018

«L’Osservanza? Location bellissima che si presta per gli eventi»

Impe, Osso e Ardo, al secolo Alfonso Bottiglieri di Castel San Pietro, Daniele Ossani di Castel Bolognese e Ardonel Feimi di Imola. Ci sono loro dietro l’«Imola International Street Food», ovvero la manifestazione di cibo da strada e musica che ha riempito il parco dell’Osservanza l’11, il 12 e il 13 maggio. Il primo vero grande evento organizzato tra i padiglioni dell’ex manicomio da quando due anni fa è terminata la riqualificazione e il parco è diventato pubblico. «Ci siam detti “Siamo dei matti” e uno di noi ha aggiunto “Allora siamo nel posto giusto…». Bottiglieri, sorriso ben stampato in faccia di chi non si prende troppo sul serio, può ben dire che l’avventura è riuscita. Nonostante qualche critica (file e prezzi), loro sono soddisfatti («tanto non accontenti mai tutti…»). Soprattutto della location scelta: «E’ bellissima, io non conoscevo l’Osservanza, mi ci ha portato una notte a fare un giro la mia morosa subito dopo l’inaugurazione. Il parco è tenuto benissimo e si presta ad eventi del genere, certo non ci si può improvvisare perché qualche difficoltà c’è. Noi vorremmo sicuramente ripeterlo».  La tre giorni ha visto una notevole affluenza di gente, giovani e famiglie, complice anche il bel tempo. Il bilancio finale è positivo «sia per noi che per i truckisti. Però niente cifre perché devo prima finire di fare i conti» conclude diplomatico.

Impe ha 33 anni, gestisce il Caf attivato da un paio d’anni nel centro sociale La Stalla per i soci. Per gli appuntamenti utilizza uno spazio nell’ex magazzino del centro sociale, che serve anche per la neonata associazione Bof, dall’iniziale del cognome dei tre amici, con la quale stanno portando avanti il progetto dello street food. «Ci cercano in tanti ora. Dobbiamo andare a Milano, poi a metà settembre ci faranno inaugurare la piazza di Castel Bolognese» elenca. Se il nome rimarrà «Imola International Street Food» sarà tutta pubblicità gratuita anche per la città.  

Per capire invece quali sono i punti di forza e le criticità del «contenitore Osservanza» basta farsi raccontare i particolari dell’organizzazione. «ConAmi e la società Osservanza sono stati disponibilissimi» ma qualche problemino c’è: «Per l’elettricità abbiamo dovuto usare due generatori da 120 kW e “tirato” metri di cavi, più i quadri elettrici, dato che, a parte i lampioni, ci sono solo 5-6 kW a terra nella zona centrale per piccole manifestazioni. L’acqua è quella delle fontanelle, quindi noi avevamo un ragazzo che girava riempiendo delle taniche e le portava ai truck. Abbiamo posizionato anche 12 bagni chimici» puntualizza Impe.

Se gli si chiede se organizzare eventi è un po’ un modo per i giovani per inventarsi un lavoro, Impe sta con i piedi per terra: «Per quanto ci riguarda non è detto, vediamo come va. In generale, però, i giovani devono capire che se vogliono qualcosa devono rimboccarsi le maniche e andare a prendersela, se vuoi lavorare non basta più andare all’agenzia interinale, ti devi muovere». (l.a.) 

Altri particolari e l’articolo completo sul “sabato sera” del 24 maggio. 

Nella foto un momento dell’«Imola International Street Food» e Ardonel Feimi, Alfonso Bottiglieri e Daniele Ossani

«L’Osservanza? Location bellissima che si presta per gli eventi»
Cultura e Spettacoli 4 Maggio 2018

Balli, musica e karaoke al Medicivitas per divertire gli adolescenti della cittadina

«Siamo troppo piccoli per andare al bar e troppo grandi per restare a casa». Cercando di trovare una soluzione a questo problema sollevato dai giovani è nata l’idea di organizzare delle serate di festa con musica e ballo al centro sociale Medicivitas in collaborazione con l’Asp, il centro giovanile Area Pasi, l’associazione La Strada (che si rivolge soprattutto a minori in condizioni di difficoltà sociale), il Comune e la coop. Solco Prossimo. 

Il prossimo appuntamento è domani, sabato 5 maggio, dalle ore 21 a mezzanotte nella sala al secondo piano del Medicivitas, «Festa con karaoke» e la musica di dj Maniko. Un appuntamento al quale potranno partecipare ragazzi e ragazze dai 12 ai 18 anni. L’ingresso è gratuito, si chiede soltanto il pagamento della tessera annuale dell’Ancescao (5 euro), che garantisce la copertura assicurativa. Durante la serata potranno suonare i giovani dj del paese e i ragazzi potranno scegliere le canzoni del karaoke e dei balli di gruppo. 

A onor del vero, una prima festa di prova si è già svolta lo scorso 24 marzo. «E’ stato un successo e hanno partecipato una cinquantina di ragazzi nonostante non avessimo fatto promozione – dice con orgoglio l’assessore ai Giovani, Valentina Baricordi -. Nel corso della Consulta Cultura e Giovani che si era tenuta in novembre al centro commerciale Medicì era emersa questa esigenza degli adolescenti di poter avere un posto nel quale ritrovarsi e divertirsi insieme. Da qui l’idea di organizzare le serate. L’idea è quella di riproporle un sabato ogni mese, anche in estate, magari spostando la festa nel dehor all’esterno del centro sociale». Ovviamente, si tratta di feste dalle quali è bandito l’utilizzo di alcol e chi vuole può portare qualcosa da mangiare e da bere (ovviamente confezionato).  

A ben vedere, si tratta di un’esperienza del tutto simile a quella che, già da diversi mesi, è partita a Castel San Pietro e Osteria Grande, dove indicativamente da ottobre ad aprile vengono organizzate un paio di feste al mese (rispettivamente al centro sociale Bertella e al centro civico della frazione castellana) per gli adolescenti. Un modo per smettere di chattare tramite smartphone o cellulari e fare quattro chiacchiere dal vivo con i propri coetanei. 

Se a Castello la supervisione delle feste è affidata a genitori volontari che danno la loro disponibilità, a Medicina sono gli educatori del centro giovanile ad occuparsi di una «sorveglianza» discreta. «Vogliamo incentivare l’autonomia dei ragazzi» motiva Valentina Gardenghi, educatrice del centro giovanile Area Pasi e coordinatrice dei dieci centri giovanili presenti nel circondario imolese, che l’Asp ha affidato in gestione alla cooperativa Solco Prossimo. Nella Città del Barbarossa il centro giovanile è nato nel 2009 ed è aperto dal martedì al venerdì dalle ore 15.15 alle 18.15 presso Villa Pasi. «E’ uno spazio aggregativo per adolescenti e giovani dagli 11 ai 18 anni, gratuito e ad accesso libero – prosegue la Gardenghi -. Promuoviamo occasioni di incontro tra ragazzi organizzando attività di prevenzione del disagio e promozione del benessere individuale e collettivo». In effetti, a ben vedere, Medicina non offre molto per quella fascia di età. «Siamo un po’ carenti – ammette l’assessore Baricordi -. Ma vogliamo fare di più e se i ragazzi hanno qualche idea devono sapere che il Comune c’è per cercare di realizzarla». 

Forse anche per questo il centro giovanile ha parecchio successo. «In media giornalmente vengono una trentina di ragazzi, che frequentano in particolare le scuole medie o i primi anni delle superiori – aggiunge la Gardenghi -. Le attività più amate sono i tornei di calcetto, pallavolo e basket del venerdì pomeriggio presso i campi della parrocchia, ma abbiamo avuto una buona partecipazione anche ad iniziative non ludiche, come quella con il giornalista Paolo Borrometi (che attualmente vive sotto scorta dopo continue minacce e atti indimidatori in seguito alle sue inchieste di mafia, ndr)».

Per tutte le informazioni sulle iniziative è possibile consultare le pagine «Centro giovanile Area Pasi» su Facebook e Instagram. L’iniziativa delle feste del sabato sera è piaciuta molto anche ai soci del Medicivitas, che hanno concesso grauitamente gli spazi. «I giovani non si erano mai avvicinati così tanto al centro sociale, per noi è un bel contatto tra generazioni diverse» conclude Simona Santoli del direttivo. (gi.gi.) 

Nella foto: un momento della prima festa organizzata in marzo

Balli, musica e karaoke al Medicivitas per divertire gli adolescenti della cittadina
Economia 17 Aprile 2018

E' uscito «Muovete il culo!», il nuovo libro dell'economista imolese Alberto Forchielli rivolto ai giovani

Muovete il culo! è il titolo spiazzante del nuovo libro, uscito il 12 aprile, a firma dell’economista di origini imolesi Alberto Forchielli. Come spiega il sottotitolo, si tratta di una «lettera ai giovani, perché facciano la rivoluzione in un Paese di vecchi». Un titolo, come spiega l’autore, «scelto di getto» per cercare di scuotere ancora una volta le coscienze dei ventenni e trentenni di oggi, dopo i due volumi precedenti Trova lavoro subito!, pubblicato nel 2015, e Il potere è noioso, del 2016. «Questo è l’ultimo tentativo disperato che faccio, poi basta – promette Forchielli -. In questi anni li ho osservati, i giovani. Alcuni sono ammirevoli, cercano di darsi da fare. Però, ho l’impressione che non siano la maggioranza e questo è un dramma. Dicono “questo non lo faccio perché mi sfruttano”, rifuggono dai lavori manuali o da qualunque forma di sacrificio. Credo che una fetta importante di giovani sia alquanto pigra, indolente e viziata, per di più non si rende conto del futuro tragico che la aspetta. Se non cominci a lavorare presto e anche a poco, ti ritrovi a trent’anni, dopo aver rifiutato tutti i lavori, senza nessuna professionalità. E nessuno ti darà lavoro se non hai esperienza».

Nel nuovo libro Forchielli aggiunge due alternative: restare, ma puntando ad esempio sui mestieri ormai dimenticati, oppure percorrere la strada dell’illegalità. Istigazione a delinquere? «Ho chiesto anche il parere di un avvocato prima della 
pubblicazione – spiega -. Ho voluto ampliare il discorso per chi non se la sente o non ce la fa ad andare all’estero, cosa che comunque rimane l’opzione numero uno. Se si rimane in Italia, è legittimo scegliere mestieri come il calzolaio… che fa le scarpe per Ferragamo, però. Perché questa repulsione per i mestieri manuali? Come chi fa la scuola alberghiera e poi non va a lavorare nel settore perché non vuole essere impegnato il sabato e la domenica… Non mi piace una società così, bisogna cercare di rivoluzionare questo Paese partendo dall’etica del lavoro, senza schifare le scuole professionali o prendere una laurea tanto per prenderla. Oggi poi la forbice si è stretta. L’Inghilterra della Brexit non è più una possibilità, l’America stringe sull’immigrazione, l’Asia ormai è solo degli asiatici. C’è poi un terzo modo per far fronte alla situazione in cui si trova l’Italia ovvero scendere nell’illegalità: lavorare in nero, magari prendendo la nazionalità a Tonga».

Nei giorni scorsi dalla sua pagina Facebook Forchielli ha commentato la notizia della difficoltà degli operatori turistici della riviera a trovare personale per l’imminente stagione estiva. «Ragazzi, Muovete il culo!» ha esortato. Ne è scaturito un dibattito tra i suoi followers. «Il paese si è impoverito – commenta dal canto suo Forchielli -. Nel 1971 mi comprai il Gilera 125 andando a raccogliere pere e pesche. Quarant’anni fa il passaggio dallo studio al mondo del lavoro era un grande salto, con quello che si guadagnava ci si poteva permettere qualcosa. Oggi invece è un salto in giù. Si sta meglio in famiglia, te la passi meglio sul divano di casa. Il problema, però, è che se non cominci da qualche parte e se non lo fai subito, poi non lo fai più. Bisogna avere il coraggio di affrontare la vita per quanto difficile sia oggi. Niente teoria o teoremi. Questa – conclude – è solo la verità».

lo.mi.

Nella foto: Alberto Forchielli in un selfie dal Vietnam

E' uscito «Muovete il culo!», il nuovo libro dell'economista imolese Alberto Forchielli rivolto ai giovani
Cronaca 3 Aprile 2018

Borse di studio per i giovani in aumento grazie a Bcc e Fondazione Dalle Fabbriche

Cresce di anno in anno il numero delle borse di studio e ricerca che la Banca di credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese e la Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche mettono a disposizione per i giovani del territorio in cui operano.

Oltre al numero (36 contro le 24 dello scorso anno) cresce poi anche l’importo complessivo erogato (38.500 euro contro i 28.000 del 2017). «Investire nella formazione e nella conoscenza delle nuove generazioni vuol dire investire sul futuro di questo territorio, una missione dalla quale non si può prescindere», motivano Secondo Ricci e Edo Miserocchi, rispettivamente presidenti della Bcc ravennate, forlivese e imolese e della Fondazione. Alcuni bandi sono destinati esclusivamente ai figli dei soci della Bcc, mentre altri sono rivolti a tutti i giovani residenti nei comuni di insediamento della banca e territori limitrofi.

La data ultima per presentare la propria candidatura è fissata per il prossimo 20 aprile. Le borse di studio e ricerca per i figli dei soci della Bcc sono 33, così suddivise: 2 borse di ricerca da 1.500 euro ciascuna per progetti in ambito agroalimentare, sociale o innovazione; una borsa di studio da 1.500 euro per dottorati in discipline economiche; 20 borse di studio da mille euro ciascuna per tesi di laurea magistrale in qualsiasi indirizzo di studio con votazione 110 e lode; 10 borse di studio da 500 euro cadauna per tesi di laurea triennale in qualsiasi indirizzo di studio con votazione 110 e lode.

La Bcc ha poi bandito 3 borse di ricerca a cui possono concorrere giovani residenti nei territori serviti dalla banca. Le tre borse di ricerca, del valore di 3.000 euro ciascuna, sono finalizzate a tre tematiche specifiche: «Responsabilità sociale di impresa e dichiarazione di informazioni di carattere non finanziario»; «Alternanza scuola-lavoro: esperienze di attuazione e proposte per il miglioramento nel rapporto fra imprese del territorio e studenti»; «Fuga dei cervelli all’estero? No, grazie! Europa (andata e ritorno) e prospettive di nuove relazioni fra giovani e imprese locali, per accrescere le competenze internazionali nell’economia romagnola». Infine il premio intitolato a Luigi e Giuseppe Piazza, del valore di 1.000 euro, destinato a laureati in Scienze dell’economia e della gestione aziendale o Scienze economiche o Finanza o diplomati di istituti tecnici del settore economico negli anni 2016 e 2017.

Ulteriori informazioni e bandi completi sui siti internet www. labcc.it e www.fondazionedallefabbriche.it

r.c.

Nella foto: Secondo Ricci (a sinistra) e Edo Miserocchi, rispettivamente presidenti della Bcc ravennate, forlivese e imolese e della Fondazione

Borse di studio per i giovani in aumento grazie a Bcc e Fondazione Dalle Fabbriche

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