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Sport 9 Febbraio 2019

Calcio serie C, i prossimi avversari dell'Imolese: tutto sul Gubbio

Dopo le gioie di Coppa è ora di rituffarsi nel campionato per l”Imolese che oggi  (ore 14.30) affronta allo stadio «Pietro Barbetti» il Gubbio (all”andata finì 1-0 con rete di Lanini). Il rettangolo verde umbro rappresenta un autentico fortino per gli i padroni di casa che in stagione non hanno mai perso sul loro campo (4 vittorie e 8 pareggi), subendo solamente 2 reti e diventando di fatto la migliore difesa d”Europa tra le mura amiche. In trasferta però le cose non vanno allo stesso modo e questo spiega il 13° posto del Gubbio in campionato, con addirittura più reti subite rispetto alla squadra di Dionisi (19 contro 20).

Dalla gara d”andata però molte cose sono cambiate. In panchina non c”è più Alessandro Sandreani, ma «Nanu» Galderisi. La sua squadra arriva all”appuntamento forte di 5 risultati utili consecutivi, frutto di tre vittorie e due pareggi, nelle ultime giornate, con Teramo e Fano. Davanti gli umbri nel mercato invernale hanno acquistato Matteo Chinellato (già due reti per lui con la nuova maglia) al posto di Ettore Marchi, passato al Monza, mentre a centrocampo il rinforzo è Guido Davì, ex Feralpi Salò. Galderisi schiererà i suoi con il classico 4-2-3-1: in porta il figlio d”arte Marchegiani, al centro della difesa la coppia Espeche-Piccinni, mentre in mediana Davì, Benedetti e Malaccari si giocheranno due posti tra gli undici. Davanti Casiraghi, De Silvestro e uno tra Battista e Campagnacci agiranno alle spalle di Chinellato.

Dirigerà la gara il signor Pascarella di Nocera Inferiore, con assistenti D’Apice e De Angelis.

In vista del match sono 23 i convocati dal tecnico Galderisi.

Convocati Gubbio

Portieri. 1 Battaiola, 27 Marchegiani. Difensori. 2 Adorni, 3 Lo Porto, 5 Nuti, 6 Maini, 15 Schiaroli, 19 Espeche, 20 Tofanari, 23 Piccinni, 25 Pedrelli. Centrocampisti. 7 Malaccari, 8 Benedetti, 10 Casiraghi, 14 M. Conti, 18 Ricci, 28 Davì. Attaccanti. 9 Chinellato, 11 De Silvestro, 17 Tavernelli, 24 Plescia, 26 Campagnacci, 29 Cattaneo.

Probabile formazione

Gubbio (4-2-3-1): 27 Marchegiani; 2 Adorni, 25 Pedrelli, 19 Espeche, 23 Piccinni; 28 Davì, 7 Malaccari; 10 Casiraghi, 11 De Silvestro, 29 Cattaneo; 9 Chinellato. All. Galderisi.

Foto del match d”andata tratta dalla pagina facebook del Gubbio 

Calcio serie C, i prossimi avversari dell'Imolese: tutto sul Gubbio
Sport 8 Febbraio 2019

Calcio serie C, l’Imolese sta attenta al… Lupo, Gubbio è un pericolo

L’Imolese è arrivata nel pomeriggio a Gubbio dove giocherà alle 14.30 di sabato. Sul pullman tante certezze in più dopo il passaggio del turno in Coppa Italia e qualche interrogativo sulla capacità della squadra di gestire una partita meno difficile delle precedenti dal punto di vista psicologico ma più complessa perché l’avversario è comunque dotato e il campo di Gubbio non è dei più facili.

Per quanto riguarda la formazione il mister rossoblù Alessio Dionisi ha le idee chiare per il centrocampo dove Saber, Carraro e Valentini sono pronti. Anche in difesa ci sono molte certezze e un solo dubbio: Checchi ha qualche piccolo problema e potrebbe lasciare spazio a Boccardi. In attacco Belcastro e Mosti sono vicini alla titolarità mentre per il ruolo di terzo attaccante è Lanini il nostro favorito, ma tutto è aperto. Sono 24 i convocati (assente il lungodegente Garattoni) ma solo 23 andranno a referto. (Paolo Bernardi)

PROBABILE FORMAZIONE IMOLESE

IMOLESE (4-3-1-2) 22 Rossi; 2 Sciacca, 19 Boccardi, 26 Carini, 25 Fiore; 24 Saber, 21 Carraro, 8 Valentini; 29 Mosti; 10 Belcastro; 17 Lanini. (1 Turrin, 4 Bensaja, 5 Checchi, 6 Tissone, 7 Varrutti, 9 Cappelluzzo, 11 Giannini, 14 Zucchetti, 16 Raineri, 20 Gargiulo, 27 Rossetti, 28 Giovinco, 30 De Marchi). All. Dionisi.

Nella foto (dalla pagina facebook dell”Imolese): la gioia dei rossoblù dopo il gol della vittoria in Coppa contro la Carrarese firmato da Boccardi

Calcio serie C, l’Imolese sta attenta al… Lupo, Gubbio è un pericolo
Sport 14 Ottobre 2018

Calcio serie C, i prossimi avversari dell'Imolese: tutto sul Gubbio

Io speriamo che me la cavo. E’ questo il primo pensiero dando un’occhiata alla rosa degli umbri di Alessandro Sandreani (figlio del più famoso Mauro) che non hanno certo brillato nel mercato estivo che ha portato, fra gli altri, il figlio d’arte Marchegiani (oltre a Lorenzo Paramatti, figlio dell”ex Bologna Michele che però non è convocato) a difendere i pali eugubini assieme al difensore Espeche che, segnando al «Galli» una vita fa, salvò la panchina di Pagliuca alla Lucchese, consentendo ai rossoneri di superare l’Imolese allora diretta da Farneti.

Il pezzo pregiato del Gubbio, che per voce del proprio presidente darà spazio a tanti «under», è in avanti ed è lo stesso dello scorso anno, ovvero quel Marchi che, tornato a Gubbio dopo un anno da 0 gol alla Reggiana (nel 2014/15 ce ne sono 16 in B con la Pro Vercelli), ha ripreso a segnare contribuendo in maniera decisiva con 13 reti alla salvezza dei suoi. Sul mercato è arrivato anche Casoli, attaccante di Gubbio che lo scorso anno ha giocato con Giovinco al Matera.

La squadra umbra arriva al Galli con soli 4 punti in classifica e nessuna vittoria all”attivo, ma solo segni X e una sconfitta, alla seconda giornata, sul campo della Vis Pesaro. Nell”ultimo turno hanno pareggiato 0-0 in casa contro il Fano. In vista del match di oggi pomeriggio a Imola (fischio d”inizio ore 14.30) sono 21 i convocati dal tecnico Sandreani.

Convocati Gubbio

Portieri: Marchegiani, Battaiola. Difensori: Lo Porto, Espeche Tofanari, Nuti, Paolelli, Pedrelli, Piccinni, Schiaroli. Centrocampisti: Benedetti, Casiraghi, M. Conti, Ricci. Attaccanti: Battista, Campagnacci, De Silvestro, Marchi, Plescia, Tavernelli, Casoli.

r.s.

Nella foto (dalla pagina facebook del Gubbio): la rosa degli umbri

Calcio serie C, i prossimi avversari dell'Imolese: tutto sul Gubbio
Sport 13 Ottobre 2018

L'ex portiere di Torino e Lazio Luca Marchegiani e… l’Imolese: «Mio figlio para nel Gubbio ma non facciamo paragoni»

Imola. Luca Marchegiani, Pasquale Bruno, Roberto Mussi… Martin Vazquez, Scifo, Lentini… Ah no, scusate, quella era la formazione del Toro nella finale di Coppa Uefa del 1992. Luca Marchegiani, Giuseppe Pancaro, Alessandro Nesta… Stankovic, Mancini, Nedved, Salas, Vieri. Ah no, scusate ancora, quella era la Lazio che vinse la Coppa delle Coppe nel 1999. Marchegiani, Schiaroli, Espeche… Ecco, stavolta ci siamo. Sarà questa la formazione che Rino Galeotti, lo speaker del Romeo Galli, leggerà domani, 14 ottobre, (alle ore 14.30, udite, udite), quando dovrà presentare lo schieramento del Gubbio contro l’Imolese.

Differenze, tante. Cose in comune, una sola: un Marchegiani in porta, quel Gabriele figlio d’arte che sta cercando di ripercorrere le tracce del padre famoso, uno che, partito dalla Jesina, è arrivato fino ai microfoni di Sky, passando per uno scudetto e una finale mondiale, quella persa a Pasadena contro il Brasile nel 1994, con una signorilità assai rara nel mondo del pallone. «Non amo particolarmente parlare di mio figlio. Siccome lo precede sempre la mia fama, preferisco stare un passo indietro».

Come ci ha detto Giuseppe Giovinco su queste colonne alcune settimane fa, il cognome famoso può anche essere un peso.

«E’ vero, perché si possono creare paragoni e aspettative, si è sempre sotto osservazione. Mio figlio Gabriele finora è stato bravo, perché ha seguito il suo percorso indipendentemente da me. Ha trascorso gli anni nelle giovanili della Roma con grande serietà e serenità. Attualmente è un ragazzo di 22 anni che sta cercando di trovare la sua dimensione».

Dopo il giallorosso di Trigoria, sono arrivate le esperienze tra Pistoiese (serie C), Spal (serie B e A) e, adesso, Gubbio.

«Non si possono fare paragoni con quello che è stato il mio percorso. Erano tempi molto diversi e devo dire che una volta era molto più facile arrivare a certi traguardi. Ai portieri venivano chieste meno cose e non c’erano tutti gli stranieri che si vedono oggi nel calcio, soprattutto tra i pali. Una volta si era etichettati. Se arrivavi in serie A eri un giocatore di serie A, e potevi stare tranquillo, proseguendo nella tua crescita tecnica. Adesso invece il calcio naviga sulle montagne russe. Un anno giochi in B, la stagione dopo non trovi la squadra e sei quasi sempre un precario: tutto è legato all’occasione che ti può capitare e che devi sfruttare a tutti i costi. Ogni treno può essere l’ultimo».

Sei ancora andato a vederlo giocare nel Gubbio?

«Ovviamente seguo i risultati, ma non sono mai andato allo stadio, perché alla domenica sono impegnato su Sky con i miei commenti. Penso che il Gubbio sia una squadra che si sta modellando, anche se non sono in grado di dire a che traguardi potrà ambire. Credo che la serie C attuale sia il classico campionato dove la forza del gruppo sia vincente rispetto ai valori tecnici».

Tornando a noi, ci sono pochi legami tra Imola e Marchegiani. Oppure no?

«Non ci ho mai giocato contro, per ovvi motivi, però conosco la città, visto che sono stato diverse volte a trovare Stefano Garbuglia, grazie all’amicizia che ci lega fin da quando eravamo compagni di squadra ai tempi della Jesina, a metà degli anni Ottanta. Con Marocchi ci siamo conosciuti in campo e ci siamo tenuti in contatto quando Giancarlo era dirigente del Bologna e io già facevo il commentatore televisivo. Siamo più che colleghi, siamo compagni di viaggio su Sky, quasi sempre insieme. Con lui mi trovo molto bene: oltre che un conoscitore di calcio è anche un ottimo comunicatore. Con Mannini, infine, siamo stati anche compagni in Nazionale, per un breve periodo. Con Arrigo Sacchi, soprattutto nelle prime partite, Mannini faceva parte del gruppo e ricordo una tournée negli Stati Uniti nel 1992, due anni prima del Mondiale americano».

p.z.

L”articolo completo su «sabato sera» dell”11 ottobre.

Nella foto: Luca Marchegiani (a destra) col figlio Gabriele quando era alla Spal

L'ex portiere di Torino e Lazio Luca Marchegiani e… l’Imolese: «Mio figlio para nel Gubbio ma non facciamo paragoni»

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