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Sport 17 Maggio 2020

Tennis, Narducci e la maledizione della 17^ edizione: «Internazionali di Imola, potrebbe essere un addio»

Scaramanzia o no, nel caso degli Internazionali di Imola il numero 17 ha deci- samente portato poca fortuna a Massimiliano Narducci. L’ex tennista marchigiano, oggi direttore tecnico presso il Tozzona Tennis Park ed organizzatore del prestigioso torneo femminile, ha deciso di alzare bandiera bianca per l’edizione 2020 degli Internazionali, la numero 17 appunto. «Per noi il torneo è sempre stato il fiore all’occhiello dell’attività – conferma Narducci -. Grazie alla passione e alla professionalità delle persone coinvolte, gli Internazionali di Imola erano diventati uno dei tornei più belli d’Europa per questo livello. A me non piace mollare: ho tentato fino all’ultimo di organizzare la manifestazione nonostante le numerose difficoltà, ma poi mi sono reso conto che era davvero impossibile e ho deciso di rinunciare. È stata una scelta dolorosa, ma inevitabile».

E’ vero che l’edizione 2021 non è assicurata?

«Un po’ mi conosco. Quando interrompo una cosa, difficilmente la riprendo. Al momento della rinuncia, il mio primo pensiero è andato a tutti i volontari: sono stati i primi a cui ho comunicato la decisione e colgo l’occasione per ringraziarli per 16 anni di torneo, un record incredibile di questi tempi. Tutti gli eventi vengono organizzati da agenzie e professionisti del settore, io mi occupo di altro nella vita. Sono sincero, ad oggi non credo che possa esserci una nuova edizione degli Internazionali. Questo non significa che non torneremo: magari riusciremo ad organizzare un evento con una formula diversa, potrebbe essere un torneo maschile». (an.cas.)

L’intervista completa su «sabato sera» del 14 maggio.

Nella foto (Isolapress): la finaliste dell’edizione 2019 insieme a Narducci e l’ex ciclista Moser

Tennis, Narducci e la maledizione della 17^ edizione: «Internazionali di Imola, potrebbe essere un addio»
Sport 25 Luglio 2018

Lo show di Nicola Pietrangeli dura più… della finale agli Internazionali di tennis della Tozzona

Dire che è mancata solo la ciliegina sarebbe vagamente riduttivo, perché stavolta la sfortuna si è portata via un discreto pezzo della torta. La 15ª edizione degli Internazionali di Imola, infatti, probabilmente sarà ricordata anche e soprattutto perché la finale non c’è stata.

Anzi, è cominciata ma è durata 7 minuti, più o meno come il tempo di riscaldamento concesso dal regolamento alle giocatrici. Sul 2-0 e 40-15 per Stefania Rubini, la francese Sherezad Reix ha alzato bandiera bianca. Tra le lacrime, la numero uno del seeding si è ritirata, senza nemmeno tentare di farsi assistere dal medico dell’Itf, causa un infortunio evidentemente molto doloroso all’addome. Il torneo imolese finisce così per la prima volta nelle mani di Stefania Rubini, 25enne bolognese che già lo scorso anno aveva raggiunto la finale, dove era stata sconfitta dalla Kuzmova.

Il pubblico presente alla serata finale, più incredulo che deluso, non ha potuto far altro che prendere atto dell’accaduto, e si è consolato con il mezzo show di Nicola Pietrangeli, a cui è stato consegnato il premio intitolato alla memoria di Domenico Dadina, giunto alla terza edizione. Tra una battuta e l’altra (condite da qualche bonaria corbelleria), e pure una risposta al cellulare proprio mentre veniva intervistato e aveva il microfono in mano, l’85enne ex stella del nostro tennis ha divertito i presenti. «Mi piace molto il tennis femminile – ha detto -, mi impressiona vedere quanta potenza abbiano queste ragazze. Il tennis dei miei tempi, anche quello maschile, era decisamente diverso. Onestamente non volevo venire a Imola, invece sono molto contento di essermi fatto convincere da Narducci. Qui state facendo un gran bel lavoro, non è facile mettere in piedi un torneo, ed è merito di realtà come queste se la nostra disciplina ha tanto seguito. Speriamo che il tennis italiano, sia maschile che femminile, torni a crescere e a sfornare qualche campione. Purtroppo la concorrenza è sempre più agguerrita e non sempre i nostri giocatori si sono distinti per voglia di faticare…».

m.b.

L”articolo completo e l”intervista all”organizzatore del torneo Massimilano Narducci su «sabato sera» in edicola dal 26 luglio.

Nella foto (Isolapress): le premiazioni con (da sinistra) Nicola Pietrangeli, Stefania Rubini, Sherezad Reix e Massimiliano Narducci

Lo show di Nicola Pietrangeli dura più… della finale agli Internazionali di tennis della Tozzona
Sport 20 Luglio 2018

Domani la finalissima degli Internazionali di tennis alla Tozzona. Premio «Dadina» alla carriera per Nicola Pietrangeli

Qualche goccia di pioggia a benedire e infastidire il primo giorno di sfide nei tabelloni principali è stato l’unico intoppo di una 15ª edizione degli Internazionali di Imola che procede spedita verso la propria conclusione, prevista domani sera con la disputa della finale del singolare femminile (programmata per le ore 20.30), mentre questa sera si giocheranno le due semifinali del singolare e la finale del doppio.

Nel doppio l”ultimo atto vedrà affrontarsi la coppia Giovine/Pislak contro Di Sarra/Marchetti (ore 18). Nelle semifinali del singolo, invece, la sfida sarà tra la Andrei e la Rubini (ore 20) e la testa di serie francese Sherazad Reix e la russa Liudmila Samsonova (21.30).

La serata finale sarà anche l”occasione per consegnare a Nicola Pietrangeli il premio alla carriera degli Internazionali dedicato alla memoria di Domenico “Dado” Dadina.

r.s.

Nella foto (dal suo profilo facebook ufficiale): Nicola Pietrangeli

Domani la finalissima degli Internazionali di tennis alla Tozzona. Premio «Dadina» alla carriera per Nicola Pietrangeli
Sport 13 Luglio 2018

Tennis, al Tozzona Park domani il via degli Internazionali di Imola

Sono passati quasi 15 anni da quando Massimiliano Narducci, con già in testa l’embrione di un’idea che poi sarebbe diventata meravigliosa, decise di organizzare il primo torneo di tennis femminile sui campi del circolo La Tozzona (la denominazione, ben più glamour, di Tennis Park è arrivata dopo).

Si partì nel 2004 con un torneo che aveva 4mila euro di montepremi e già nel 2006 riuscì a compere il grande salto: portare a Imola un Challenger da 25mila dollari, e trasformare la sua creatura negli Internazionali di Imola. Un torneo che ora, anche se sembra passato un attimo, si appresta a celebrare la 15ª edizione.«Forse la più sofferta – spiega Narducci – perché quest’anno la fase di preparazione è stata molto complessa, un po’ per le solite difficoltà nel reperire le risorse economiche necessarie, un po’ perché c’era bisogno di rinnovare circolo e campi di gioco, e questo ha richiesto una lunga trattativa con i vertici della Tozzona, dato che l’investimento era importante e tante erano le valutazioni da fare. Però ora siamo pronti e devo dire, a differenza del passato, quando avevo spesso dubbi e titubanze, che a mio parere ci siamo assicurati un discreto futuro. Siamo ripartiti e andremo avanti per molto tempo».

L’edizione 2018 scatterà sabato 14 luglio con i primi turni del tabellone di qualificazione, che si concluderà domenica. Da lunedì 16 scatterà invece il main draw a 32 giocatrici (16 invece le coppie del doppio). Per questa edizione è stata rinnovata la superficie, ma solo per quanto riguarda la colorazione: si resta infatti fedeli all’atipica erba sintetica, con i campi che sono diventati rossi e blu. «Siamo forse l’unico Challenger del circuito Itf che usa l’erba sintetica – interviene Narducci -, ma questa scelta, invece che allontanare le giocatrici, mi sembra che le stimoli. E’ una superficie complicata, veloce e non semplice da gestire. Ma a mio parere se sei forte sull’erba sintetica, sei forte davvero, e sei forte su tutte le superfici. E penso proprio che misurarsi su questi campi per le ragazze sia un test probante».

In effetti sono davvero tante le giocatrici che dopo aver calcato questo palcoscenico hanno spiccato il volo verso il circuito maggiore Wta, e con risultati eclatanti. Partendo ovviamente dalla lettone Jelena Ostapenko, vincitrice del Roland Garros nel 2017, passando per le varie Viktoria Kuzmova (ora 66 del mondo), Bernarda Pera, Katy Dunne, Oceane Dodin e via dicendo. Al momento la numero uno del seed è la francese Sherezad Reix (numero 244 del mondo), seguita dalla turca Basak Eraydin (271) e da un’altra francese, Chloe Paquet (304); la prima italiana tra le iscritte è Stefania Rubini (320), ma il tabellone vero lo scopriremo solo nel fine settimana.

m.b.

L”articolo completo su «sabato sera» del 12 luglio.

Nella foto (Isolapress): l”epilogo dello scorso anno 

Tennis, al Tozzona Park domani il via degli Internazionali di Imola

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