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Cronaca 16 Febbraio 2021

ConAmi investe 29 milioni nella rete dei servizi idrici

Quasi 29 milioni dal ConAmi per potenziare o ammodernare depuratori, acquedotti e fognature. È la parte più cospicua dei circa 54 milioni di investimenti previsti dal piano triennale 2021-2023 del Consiglio di amministrazione guidato da Fabio Bacchilega. «Sono tutti interventi reali e già concordati con Hera – sottolinea il presidente Fabio Bacchilega -. L’obiettivo è andare incontro ai nuovi insediamenti civili e industriali, con rifacimenti per migliorare le rese e limitare le perdite di acqua, rendere gli impianti adeguati ed efficienti. In alcuni casi parliamo di manutenzioni straordinarie su reti che non sono state toccate da anni. È un piano ambizioso ma realistico».

Un impegno cospicuo e annunciato nei settori originari della «vecchia» municipalizzata, oggi infrastrutture e reti (acqua, energia ed igiene ambientale), che si traducono in servizi per i cittadini e le aziende. Con il Consorzio di via Mentana a giocare sempre più un ruolo di coordinamento tra i comuni-soci, l’attuale gestore Hera Spa e l’Autorità regionale Atersir. Tra i tanti progetti, spiccano l’ottimizzazione e potenziamento del potabilizzatore dell’acquedotto industriale a Bubano. Ma in elenco ci sono interventi da Medicina a Castel Guelfo, da Castel San Pietro alla vallata del Santerno, da Mordano a Imola. (l.a.)

Approfondimenti e la tabella con tutti gli investimenti previsti nel settore idrico dal ConAmi su «sabato sera» dell’11 febbraio.

Nella foto: il presidente di ConAmi, Fabio Bacchilega

ConAmi investe 29 milioni nella rete dei servizi idrici
Cronaca 15 Agosto 2020

Passerà da Ozzano il nuovo elettrodotto della società Terna che dismetterà 109 chilometri di vecchie vie aeree

Passerà anche da Ozzano Emilia il nuovo elettrodotto a 380 kv che collegherà le stazioni di Colunga nel Bolognese e di Calenzano in provincia di FIrenze, per un totale di 84 chilometri. Sul progetto della società Terna Spa, considerato strategico per risolvere le criticità nella fornitura di energia elettrica tra Emilia-Romagna e Toscana, ha espresso la propria intesa in questi giorni la Regione Emilia-Romagna. In particolare l”intervento consentirà di dismettere oltre 109 chilometri di vecchie linee aeree, 68 dei quali nella nostra regione. L”ammontare complessivo dell”investimento è di 160 milioni di euro.

Come anticipato, Ozzano sarà tra i comuni della provincia di Bologna interessati al passaggio dell”elettrodotto, insieme a Castenaso, San Lazzaro, Pianoro, Monterenzio, Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli e Loiano, mentre in provincia di Firenze sono coinvolti Firenzuola, Barberino del Mugello e Calenzano. L”intervento dovrà comunque essere autorizzato dal Ministero dello Sviluppo economico, previa intesa con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana.

«Si tratta di un intervento importante per i cittadini e le imprese dell’Emilia-Romagna, cui verrà garantito un servizio di fornitura di energia elettrica più efficiente, superando gli attuali problemi di congestione di rete, migliorando la continuità dell’erogazione, riducendo le perdite – commentano a riguardo gli assessori regionali allo Sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla e alla Programmazione territoriale Barbara Lori -. Un progetto di elevata qualità, dopo che sono state accolte le richieste dei territori per migliorarne il tracciato e l’impatto ambientale». (r.cr.)

La foto è tratta dal sito www.terna.it

Passerà da Ozzano il nuovo elettrodotto della società Terna che dismetterà 109 chilometri di vecchie vie aeree
Cronaca 6 Febbraio 2020

Il Comune di Medicina stanzia 90 mila euro per due bandi a sostegno delle attività commerciali

«Il problema delle serrande chiuse non è un fenomeno circoscritto a Medicina. Le vendite on line e la grande distribuzione hanno modificato le abitudini di consumo delle persone e le conseguenze non sono solo economiche, ma anche sociali e urbanistiche: i negozi sono la luce delle nostre città e non possiamo lasciare che si spengano. Occorre considerare il commercio come una risorsa e fin da subito fare il possibile per tamponare la crisi delle attività commerciali, sia nel centro che nelle frazioni».

L’assessore alle Attività produttive, Donatella Gherardi, non ha perso tempo e la Giunta ha deciso di destinare 30 mila euro all’anno per tre anni per sostenere l’avvio di nuove attività (10 mila euro) e ridurre la Tari (20 mila euro). Per farlo, sono stati pubblicati due distinti bandi per le attività (esercizi di vicinato, laboratori artigianali, barbieri, acconciatori,estetisti, tatuatori, attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, strutture ricettive, edicole e tabaccherie), sia del centro storico (vie Libertà, Cuscini, Canedi, Cavallotti, Saffi, Fornasini e Pillio), piazze Garibaldi e Andrea Costa) che delle frazioni. (gi.gi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 6 febbraio

Il Comune di Medicina stanzia 90 mila euro per due bandi a sostegno delle attività commerciali
Economia 16 Ottobre 2019

Lavori in corso per la nuova ala della Fondazione Iret che ospiterà la stampa 3D dei biotessuti

La Fondazione Iret ha sede in uno stabile basso e chiaro, con porta e finestre rosse. Da inizio settembre ai colori di sfondo si è aggiunto l’arancio della rete a protezione del cantiere in corso sul retro dell’immobile e dove sorgerà una nuova ala di circa 200 metri quadri, che andrà ad aggiungersi alla struttura esistente, dalla superficie di circa 550 metri quadri. «Per garantire la sua competitività sul piano nazionale e internazionale – spiega la presidente, Luciana Giardino – la Fondazione Iret ha messo a punto un piano di sviluppo a cinque anni, il cui obiettivo è aumentare il potenziale di ricerca e di presidio delle tecnologie emergenti, potenziando al tempo stesso la capacità di dialogare con le imprese, anche attraverso il suo ruolo di soggetto gestore del Tecnopolo di Bologna, intitolato tre anni or sono al premio Nobel Rita Levi Montalcini. Quanto siamo riusciti a fare finora e questo ulteriore salto in avanti sono la conferma che il modello virtuoso ed economicamente sostenibile che Iret persegue tenacemente dalla sua fondazione non solo si è dimostrato adeguato, ma è in grado di crescere. Unendo le energie positive del pubblico, del privato aziendale, del privato no profit e delle associazioni di pazienti possiamo perseguire obiettivi di ampio respiro con ricadute certe per tutto il sistema».

Nella nuova ala troveranno posto la biblioteca, quattro uffici, verrà trasferito dalla struttura attuale il laboratorio di microscopia. Saranno inoltre realizzati due laboratori per la ricerca industriale, uno dei quali dedicato alla stampa 3D. Nuovi spazi che consentiranno di potenziare la ricerca in corso sulle cellule staminali e che agevoleranno lo sviluppo di start up innovative nel campo delle Scienze della vita. I lavori, partiti a inizio settembre, dovrebbero essere ultimati entro marzo. Il progetto tecnico è curato in forma solidale dall’ingegnere Luca Rossi e dall’architetto Flavio Gardini, dello studio bolognese Nobo. Tra le imprese coinvolte, anche l’imolese Lacky Impianti elettrici e Dm Costruzioni di Toscanella. L’importo dell’intervento è di circa 350 mila euro, finanziato al 60% dalla Regione Emilia Romagna.

«E’ la prima volta che la Regione ci co-finanzia lavori strutturali. Ma – tengono a precisare – ci stiamo attivando anche per cercare partner sul territorio disponibili a sostenere il progetto, totalmente no profit». Tra i primi a rispondere all’appello è stato il gruppo Italcer, di cui fa parte l’azienda ceramica La Fabbrica di Castel Bolognese, tra le imprese acquisite dal Fondo di investimento Mandarin Capital partners II, legato all’economista imolese Alberto Forchielli. Italcer ha infatti deciso di donare l’intera pavimentazione della nuova struttura. (lo.mi.)

Lavori in corso per la nuova ala della Fondazione Iret che ospiterà la stampa 3D dei biotessuti
Cronaca 14 Ottobre 2019

Vedrà la luce a Ozzano grazie a un finanziamento regionale la pista ciclabile dalla stazione ferroviaria a Ponte Rizzoli

Entra nel vivo la realizzazione della pista ciclabile che collegherà la stazione ferroviaria di Ozzano con la frazione di Ponte Rizzoli. Un’esigenza molto sentita dai residenti che ora troverà attuazione grazie a un finanziamento della Regione Emilia Romagna nell’ambito della realizzazione di ciclovie per la mobilità sostenibile. Complessivamente, si tratta di un intervento da 450 mila euro, che verrà finanziato per il 70 percento dalla Regione, mentre i restanti 135 mila euro sono a carico dell’Amministrazione comunale. Nel Consiglio comunale di lunedì 30 settembre è stato approvato all’unanimità il progetto esecutivo.

«Ora, entro dicembre 2019, dovremo aver già affidato i lavori per non perdere il finanziamento regionale – dettaglia il sindaco, Luca Lelli -. I tempi saranno comunque rapidi perché abbiamo la possibilità di fare una gara ad invito per 15 operatori». La nuova ciclabile si estenderà su 2,7 chilometri, un po’ meno rispetto agli oltre 3 chilometri previsti inizialmente. Questo perché è stato necessario modificare un po’ il percorso. Infatti, l’ultimo tratto, ovvero quello che va dall’innesto degli Stradelli Guelfi con via Tolara di Sotto fino al centro abitato di Ponte Rizzoli, è stato modificato in quanto sarebbe dovuto rientrare tra le opere compensative derivanti dalla realizzazione della quarta corsia dell’A14 (a Ozzano spettano 2 milioni di euro per realizzare una rotonda all’incrocio tra via Tolara di Sotto e gli Stradelli Guelfi e allargare il ponte sul Quaderna a Ponte Rizzoli), ma il cantiere dell’autostrada ancora deve partire.

Così l’Amministrazione ozzanese ha deciso di modificare un po’ il tracciato. In pratica, dalla stazione la ciclabile parte in via Marconi «che diventerà ciclopedonale con accesso consentito solo ai veicoli dei residenti, che dovranno rispettare il limite dei 30 chilometri orari – precisa Lelli -. Proprio sfruttando la viabilità esistente, riusciremo a realizzare una ciclabile così lunga con la cifra stanziata». (gi.gi.)

L”articolo completo è su «sabato sera» del 10 ottobre

Nella foto il tracciato della ciclabile stazione-ponte Rizzoli

Vedrà la luce a Ozzano grazie a un finanziamento regionale la pista ciclabile dalla stazione ferroviaria a Ponte Rizzoli
Cronaca 17 Agosto 2019

Investito in via Pirandello, 42enne imolese trasportato all'Ospedale Maggiore

Stava attraversando via Pirandello venerdì sera, poco dopo le 23, quando una Ford lo ha investito e scaraventato a terra, provocandogli lesioni gravi, al punto da rendere necessario l’intervento immediato dell’elisoccorso e il trasporto all’Ospedale Maggiore di Bologna. Decisamente una brutta avventura per un 42enne imolese, fortunatamente non in pericolo di vita.

La dinamica precisa dell’incidente è tuttora in corso di accertamento. Secondo le prime ricostruzioni della Polizia municipale, però, il 38enne anche lui imolese alla guida della Ford che ha travolto l’uomo non si sarebbe accorto della sua presenza. (r. cr.)

Fotografia di Marco Isola/Isolapess

Investito in via Pirandello, 42enne imolese trasportato all'Ospedale Maggiore
Cronaca 22 Febbraio 2019

Avviato a Castel San Pietro Terme l'intervento di restauro del Cassero, chiuso il passaggio carrabile

Avviato l’intervento di restauro conservativo del voltone e delle pareti del passaggio carrabile del Cassero, il monumento simbolo della città di Castel San Pietro Terme che ne segna ufficialmente la nascita nel 1199, come baluardo militare di difesa del territorio di Bologna. Fu realizzato dapprima in legno e poi trasformato più volte a seconda delle esigenze delle milizie fino ai primi anni del 1500, quando, passando la città sotto lo Stato pontificio, perse definitivamente la sua funzione militare.

La struttura attuale, delle dimensioni di circa 18 metri in lunghezza per 4 o 6 metri circa in larghezza, è prevalemente in laterizio. Il voltone è composto da tre campate, due delle quali con volta a crociera e la restante con solaio ligneo, scandite da archi e da pilastri uscenti dal filo del paramento murario. Le superfici da restaurare presentano fessurazioni, erosioni, scagliature, depositi, patine, alterazioni cromatiche e altri elementi di degrado. La ditta incaricata dei lavori ha effettuato prelievi all’interno del passaggio e li ha fatti analizzare da un laboratorio specializzato.

Nell’intervento di risanamento saranno privilegiati metodi che, a parità di efficacia, consentiranno al restauratore di operare in modo controllato, graduale e selettivo. «Si tratta di un intervento importante, che riguarda l’edificio simbolo di Castel San Pietro Terme, e che fa parte del progetto complessivo di riqualificazione del centro storico programmato da questa Amministrazione», tiene a sottolineare il sindaco Fausto Tinti. I lavori sono iniziati quest’ultimo martedì e dureranno all’incirca un mese. «I lavori sono partiti dopo aver seguito un iter impegnativo, che ha coinvolto la Soprintendenza, e vengono eseguiti grazie ad un contributo di 25 mila euro donato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Imola nell’ambito del programma Art bonus. Contributo che copre buona parte dell’importo complessivo previsto, pari a 30 mila euro», ragguaglia il sindaco.

L’intervento riguarderà sia le pareti che la volta del Cassero, rendendo necessaria la chiusura del passaggio carrabile di accesso a via Matteotti. Chiuso il passaggio carrabile, i veicoli vengono deviati dalla parte di piazza Galvani su una corsia, indicata con segnaletica provvisoria, che costeggia l’edificio, con sbocco in via Matteotti.

L”articolo completo è su «sabato sera» del 21 febbraio

Avviato a Castel San Pietro Terme l'intervento di restauro del Cassero, chiuso il passaggio carrabile

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