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Cronaca 14 Settembre 2021

Svelata «Imola Verde», la mappa che racconta la ricchezza e la diversità degli spazi verdi della città

Si chiama «Imola Verde», la mappa che racconta la ricchezza e la diversità degli spazi verdi della città, dai grandi parchi storici ai piccoli giardini, al parco lungofiume, ai boschi dei nuovi nati, e poi ancora le aree sportive, gli orti, i centri sociali e le ciclovie mettendo in luce come tutto questo ecosistema sia a portata di piedi e bici.

Una novità per Imola e realizzata appositamente dall’assessorato all’Ambiente del Comune e dal Ceas Imolese in occasione dei 20 anni di apertura della prima sede del Centro di Educazione Alla Sostenibilità Intercomunale e Centro Visite Bosco della Frattona. Nella mappa sono censiti e riportati 46 spazi che sono stati individuati e inseriti in quanto si tratta di aree verdi di proprietà comunale, sempre fruibili e da vivere in ogni momento.

Stampata in duemila copie su una speciale carta ecologica, la mappa verrà distribuita gratuitamente alle scuole, ai centri sociali, nei luoghi della cultura e dello svago, nelle sedi di associazioni che si occupano di natura e ambiente. (r.cr.)

Approfondimenti su «sabato sera» del 16 settembre.

Nella foto: la «Mappa Verde» di Imola

Svelata «Imola Verde», la mappa che racconta la ricchezza e la diversità degli spazi verdi della città
Cronaca 20 Dicembre 2020

Tossignano fa una mappa per guardare al suo futuro

Una mappa di comunità murale per Tossignano. A portare avanti il progetto, che ha raccolto il parere più che favorevole della Pro loco locale e il patrocinio dell’Amministrazione, sono Andrea Gianstefani e Cesare Bettini, entrambi della squadra del festival imolese di rigenerazione urbana RestArt, e il secondo anche residente in paese.

La mappa di comunità è una sorta di carta d’identità di un territorio secondo la percezione che ne hanno le persone che vi abitano. Il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui la comunità si riconosce e che desidera trasmettere alle future generazioni vengono rappresentate su una carta o, in questo caso, su un murale. «Le mappe di comunità sono uno strumento di indagine territoriale provocatorio e inusuale, che mette al centro della propria rappresentazione, ma soprattutto del proprio processo creativo, le persone – spiega Gianstefani, che ha elaborato il progetto come tesi magistrale in Comunicazione e culture dei media presso l’Università di Torino -. Si strutturano nel coinvolgimento degli abitanti per capire il modo in cui le persone percepiscono e attribuiscono valore al proprio territorio, alle sue memorie, alle sue trasformazioni, alla sua realtà attuale e a come vorrebbero che questa fosse in futuro».

L’idea di partenza è quella di «provare a ripensare il futuro a partire dai piccoli contesti rurali e montani – aggiunge Andrea Gianstefani -. Ho ritenuto di poter partire dal piccolo paese che si affaccia sul Santerno per provare ad immaginare nuove metodo- logie di indagine e sviluppo di comunità, che attraverso l’arte inneschino dinamiche virtuose per la rivitalizzazio- ne dei piccoli paesi delle aree interne». (lu.ba.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 17 dicembre. 

Tossignano fa una mappa per guardare al suo futuro
Cronaca 21 Novembre 2020

A Medicina una mappa degli immobili dismessi

Medicina continua a puntare con decisione sulla riqualificazione urbana. E invita i cittadini proprietari di immobili dismessi a segnalarli all’Amministrazione per, eventualmente, attivare processi di riuso e/o uso temporaneo che puntino su iniziative di interesse pubblico (legate ad esempio al mondo della cultura, dell’associazionismo, di start-up e piccola impresa o delle politiche abitative).

Le schede dovranno pervenire al Servizio Urbanistica (email comune.medicina@ cert.provincia.bo.it) entro venerdì 18 dicembre, attraverso il modulo pubblicato sul sito del Comune. Tutte assieme andranno a formare la mappatura che l’Amministrazione renderà disponibile online. Le segnalazioni che arriveranno oltre la scadenza verranno comunque prese in considerazione ed inserite nelle pubblicazioni successive. «La rigenerazione sta final- mente catalizzando l’attenzione di numerosi attori e delle politiche pubbliche – premette il sindaco, Matteo Montanari –. Ed è un aspetto su cui come Medicina proviamo sempre a lavorare». (lu.ba.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 19 novembre.

Nella foto: i capannoni del Cit in via Licurgo Fava

A Medicina una mappa degli immobili dismessi
Cronaca 18 Agosto 2018

West Nile Virus, l'Emilia Romagna non sospende le donazioni ed effettua il test Nat. La mappa in tempo reale delle segnalazioni

Anche quest’estate sono numerose le segnalazioni di casi di West Nile Virus, o comunemente chiamato virus del Nilo occidentale, patologia che può essere trasmessa dalle zanzare della specie Culex. Come si legge in un documento del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell”Istituto superiore di sanità, il periodo di incubazione dal momento della puntura infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario, anche se la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. 

L’Emilia-Romagna però, unica regione in Italia, ha deciso di non sospendere le donazioni, effettuando sui pazienti il test Nat (acronimo di Nucleic Acid Test e consiste in un esame estremamente preciso ed è utile per scoprire la presenza nel sangue del virus). In pratica i donatori emiliano-romagnoli verranno sottoposti al test qualora avessero soggiornato per almeno una notte nelle aree interessate dalla segnalazione del West Nile Virus (guarda qui la mappa in tempo reale). Potranno quindi comunque donare, e verrà loro prelevata una piccola provetta per il test. Non occorre nemmeno autosospendersi, ma basta avvisare il medico del Punto di Raccolta di aver soggiornato almeno una notte in una delle aree interessate. Sarà il test a verificare la necessità di sospendere per 28 giorni il donatore, solo nel caso vi fosse una positività agli anticorpi del virus. Non c”è quindi nessun problema per la salute dei donatori e dei riceventi, in una stagione dove le donazioni sono importanti per evitare carenza nelle scorte durante il periodo delle vacanze.

Al momento, però, non esiste un vaccino per la febbre West Nile, ma non bisogna però dimenticarsi che anche la prevenzione è importante e consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. E” quindi consigliabile proteggersi usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto, usando delle zanzariere alle finestre e evitare il loro proliferarsi svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante, cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

r.c.

Nella foto: la mappa aggiornata in tempo reale

West Nile Virus, l'Emilia Romagna non sospende le donazioni ed effettua il test Nat. La mappa in tempo reale delle segnalazioni
Cronaca 1 Gennaio 2017

A Medicina una mappa degli immobili dismessi

Medicina continua a pun- tare con decisione sulla riqualificazione urbana. E invita i cittadini proprietari di immobili dismessi a segnalarli all’Amministrazione per, eventualmente, attivare processi di riuso e/o uso temporaneo che puntino su iniziative di interesse pubblico (legate ad esempio al mondo della cultura, dell’associazionismo, di start-up e piccola impresa o delle politiche abitative).

Le schede dovranno pervenire al Servizio Urbanistica (email comune.medicina@ cert.provincia.bo.it) entro venerdì 18 dicembre, attraverso il modulo pubblicato sul sito del Comune. Tutte assieme andranno a formare la mappatura che l’Amministrazione renderà disponibile online. Le segnalazioni che arriveranno oltre la scadenza verranno comunque prese in considerazione ed inserite nelle pubblicazioni successive. «La rigenerazione sta final- mente catalizzando l’attenzione di numerosi attori e delle politiche pubbliche – premette il sindaco, Matteo Montanari –. Ed è un aspetto su cui come Medicina proviamo sempre a lavorare». (lu.ba.)

Ulteriori approfondimenti su «sabato sera» del 19 novembre.

Nella foto: i capannoni del Cit in via Licurgo Fava

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