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Cronaca 27 Novembre 2019

Sabato 30 novembre l'accensione delle luminarie e dell'albero di Natale a Imola

Sabato 30 novembre alle ore 17 in piazza Matteotti l’accensione delle luminarie e dell’albero di Natale segnerà l’inizio delle festività natalizie anche a Imola. La cerimonia, alla presenza delle autorità, sarà scandita dalle note della Banda musicale Città di Imola, che raggiungerà la piazza sfilando fra le vie del centro storico dopo aver salutato, alle ore 16.45, il Presepe del Comune (da non confondere con quello della Cattedrale allestito sul sagrato del Duomo), che per tutto il periodo delle festività sarà posizionato in una nuova e suggestiva location: il torrione di Porta Montanara invece che piazza Matteotti.

L’incanto evocativo dei Presepi si rinnoverà anche al Convento dell’Osservanza, a partire da sabato 21 dicembre con l’ottava edizione della tradizionale Mostra dei Presepi di Natale a cura dell’Aim di Croce Coperta. Dal 7 dicembre sarà possibile visitare anche la mostra di presepi artistici nella chiesa di San Giacomo. Il calendario completo degli appuntamenti natalizi imolesi è reperibile all’Ufficio Iat- Informazione Accoglienza Turistica, nei negozi e nei pubblici esercizi, è disponibile sulla App gratuita VisitARe Imola, sui siti imolacentrostorico.it, visitareimola.it, sul sito del Comune di Imola e sulle pagine facebook imolacentrostorico, Iat informazione e accoglienza turistica – Imola e Comune di Imola – Cultura. (r.cr.)

Nella foto (Isolapress): l”albero di Natale in piazza Matteotti

Sabato 30 novembre l'accensione delle luminarie e dell'albero di Natale a Imola
Cronaca 27 Dicembre 2018

Gli auguri di rito dell'Amministrazione comunale ai degenti e agli operatori dell'ospedale di Imola

Non sono mancati anche quest”anno gli auguri natalizi di rito dell”Amministrazione comunale ai degenti e agli operatori dell”ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola.

La delegazione che ha girato i reparti, stringendo mani, pronunciando qualche parola di conforto e augurando buone feste alle persone ricoverate era formata dall”assessora al Welfare Ina Dhimgjini e dalla presidente del Consiglio comunale di Imola Stefania Chiappe, accompagnate dal direttore generale dell”Ausl Andrea Rossi e dal direttore di presidio Andrea Neri.

Oltre che ai pazienti, gli auguri hanno raggiunto naturalmente anche i medici, gli infermieri e tutto il personale occupato giornalmente nell”assistenza ai malati.

Nella foto dall”alto a sinistra in senso orario: in Medicina A con la primaria Costanza Farabegoli e i degenti Gianni Broccoli e Michele Bendanti; con l”equipe di gastroenterologia guidata dal professor Pietro Fusaroli; in Chirurgia con Vanna Vivoli (degente), la sorella gemella Vanda e la dottoressa Alessandra Pirazzoli; in Geriatria con Giovanni Gambetti ed il dottor Massimo Menetti.

Gli auguri di rito dell'Amministrazione comunale ai degenti e agli operatori dell'ospedale di Imola
Cronaca 25 Dicembre 2018

Il clima natalizio «contagia» anche la centrale Hera: per tutte le feste un'illuminazione speciale

Anche la centrale Hera di Imola si è adeguata al clima festivo e si è dotata di una nuova illuminazione. Per tutto il periodo natalizio, la torre di via Casalegno avrà su tre lati i colori che contraddistinguono il logo della multiutility, un effetto che è stato ottenuto inserendo delle gelatine colorate nei corpi illuminanti già presenti.

L”intervento è stato «fatto in casa», dal momento che ad occuparsi del progetto e della realizzazione è stata Hera Luce, la società del gruppo che si occupa di illuminazione pubblica. Ogni sera la torre rimarrà accesa fino a mezzanotte per poi essere sostituita dalle luci del piazzale, come avviene normalmente anche nelle sere fuori dal periodo natalizio, quando l’illuminazione fornita dai lampioni collocati nel piazzale sostituisce quella della centrale a a partire dalla mezzanotte, in modo da garantire sempre la visibilità e l”accessibilità dell”area.

L”impianto Hera dispone di 172 lampade a ioduri da 150 watt e l’illuminazione notturna tradizionale è stata progettata con particolare attenzione ai consumi e all’efficienza, con tecnologie e materiali di rivestimento che permettono una grande trasparenza e diffusione della luce, con una potenza complessiva utilizzata di soli 28 kW, pari a quella che serve ad alimentare 9 appartamenti.

Ricordiamo, infine, che la centrale di Imola è un impianto di cogenerazione a ciclo combinato, in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore partendo da un unico combustibile, il gas. Secondo i dati forniti da Hera, il calore e l’energia elettrica prodotti e immessi nelle reti di Imola fanno risparmiare, solo in città, oltre 14 mila tonnellate di petrolio equivalente ogni anno, rispetto alla produzione separata di calore ed energia elettrica con metodi tradizionali. I benefici ambientali sono dunque quantificabili in 225 tonnellate in meno di ossidi di azoto all’anno, equivalenti a quelli emessi da 83 mila auto diesel euro5 che percorrano 15 mila chilometri all’anno e a 43 mila tonnellate di anidride carbonica evitate in atmosfera, pari a quella assorbita da 437 mila alberi durante il loro ciclo vitale.

Il clima natalizio «contagia» anche la centrale Hera: per tutte le feste un'illuminazione speciale
Cultura e Spettacoli 24 Dicembre 2018

Il posto migliore dove farsi gli auguri è il tradizionale evento di «Natale Zero Pare»

A Imola «il posto migliore dove farsi gli auguri», come recita lo slogan, è il Natale Zero Pare, ormai tradizionale evento natalizio dell’associazione culturale App&Down giunto alla quindicesima edizione e per la quinta volta in scena al mercato ortofrutticolo di viale Rivalta. Nato inizialmente come un evento fra amici al fine di incontrarsi nel giorno di Natale, tradizionalmente destinato alla famiglia, e fare festa insieme, da qualche anno il Natale Zero Pare è di fatto una delle proposte delle festività natalizie del cartellone imolese. Natale come Natale, quindi; zero pare come l’hakuna matata swahili del Re Leone, ovvero senza pensieri né problemi. «Natale Zero Pare è un evento per tutti, dalle famiglie ai giovani – dice Giuseppe Bianco dell’associazione App&Down che organizza l’evento -. Nel format ci sono infatti appuntamenti per tutti i gusti, dalla musica live agli spettacoli di cabaret alle animazioni per i più piccoli agli artisti di strada».

Nel dettaglio il programma prevede cinque giorni di festa: 25, 26, 29, 30 e 31 dicembre. Per quel che riguarda gli eventi clou, oltre alla tradizionale kermesse con 12 ore di musica live non stop del pomeriggio di Natale, il 26 dicembre andranno in scena Paolo Migone (ore 21) e il tributo dei Queen Legend alla band dell’indimenticabile Freddie Mercury (ore 22). Come sempre gli eventi dell’associazione App&Down hanno carattere anche solidale. Quest’anno, nel dettaglio, i fondi raccolti grazie alla pesca di beneficenza e agli introiti dell’angolo selfie saranno destinati all’acquisto degli strumenti musicali utili alla banda di ragazzi diversamente abili del progetto Noi, già ospitata con successo alla Centrale. «L’evento funziona, piace, è atteso e scelto – conclude Bianco -. Per noi è bello e importante dare il nostro contributo alla città, grazie al lavoro di tanti volontari e al sostegno di numerosi sponsor locali che permettono l’ingresso gratuito a tutti gli appuntamenti che abbiamo in programma». (mi.mo).

L”articolo completo su «sabato sera» del 20 dicembre.

Nella foto (Isolapress): un momento della scorsa edizione di «Natale Zero Pare»

Il posto migliore dove farsi gli auguri è il tradizionale evento di «Natale Zero Pare»
Cronaca 24 Dicembre 2018

A Natale 2018 in Emilia Romagna la spesa per il cibo cresce più di quella per i regali, in recupero i viaggi

Gli emiliano romagnoli in queste feste spenderanno il 2% in più per il cibo, mentre la spesa per i regali si fermerà ad un aumento dello 0,5% rispetto allo scorso anno. Bene i viaggi, +5%, ma si tratta di un recupero sul forte calo registrato nel 2017. Questi i numeri forniti dalla Coldiretti Emilia Romagna che basa le sue stime su elaborazioni dei dati Deloitte relativi ai consumi per le festività in corso. In valori assoluti, il primo posto nelle spese ce l”hanno comunque i regali con 433 milioni di euro, seguiti da cibo e bevande con 281 e dai viaggi con 239 milioni.

Andando nel dettaglio dei cibi scelti per il pranzo natalizio, nei consumi svettano le paste fresche tipiche di questa regione: tortellini, cappelletti, anolini, tagliatelle, lasagne. L”unica condizione è che sia fatta a mano, anche se ormai nel 70% dei casi si acquista nei negozi di pasta fresca o nei ristoranti che producono per conto terzi (questi ultimi più che raddoppiati negli ultimi 10 anni) e solo nel restante 30% i formati della tradizione sono confezionati in casa. Cotechino e zampone seguono in classifica la pasta nei menù natalizi regionali, accompagnati da altri prodotti Igp come i prosciutti di Parma e Modena, i salumi piacentini e il culatello di Zibello, impiegati soprattutto negli antipasti.

Passando ai dolci, ai primi posti i classici panettone e pandoro, che si alternano alle specialità locali come il Pampepato Igp di Ferrara, il Panone e il Certosino di Bologna, la Spongata a Parma e Reggio Emilia. E per il brindisi lo spumante italiano batte lo champagne francese.

Il pranzo natalizio, poi, per due abitanti della regione su tre si svolge in casa, con un forte ritorno alla tradizione e una preferenza per gli ingredienti freschi e genuini. «Il risultato – sottolinea Coldiretti regionale – è un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini degli agricoltori, dove faranno la spesa di Natale quasi un emiliano romagnolo su quattro. La presenza personale del produttore è la migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari. Inoltre, il produttore può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati ed è anche la garanzia del legame con il territorio».

Coldiretti infine ricorda che in regione esistono oltre mille punti di vendita diretta di produttori agricoli. L”elenco è rintracciabile sul sito www.campagnamica.it.

A Natale 2018 in Emilia Romagna la spesa per il cibo cresce più di quella per i regali, in recupero i viaggi
Cronaca 23 Dicembre 2018

Tanti modi per rappresentare la Natività: i più bei presepi da visitare nel territorio imolese e dintorni

Basta un presepio per fare Natale. Se poi i presepi sono tanti, anche la festa raddoppia. Ecco dunque qualche idea per visitare le rappresentazioni della Natività nel nostro territorio e nelle città vicine.

Cominciamo da Imola, dove resterà a disposizione fino al 6 gennaio il presepe della Cattedrale, in piazza Matteotti, accanto all”albero e all”orsacchiotto. Sempre a Imola nel giardinetto del Giardino d”Infanzia prospiciente a via Mazzini è allestito il presepe realizzato dai bambini con le sagome di legno ad altezza d”uomo, mentre nel complesso conventuale dell”Osservanza, tutti i giorni dalle 15 alle 18, è aperta la mostra di presepi a cura di Aim Croce Coperta Imola Onlus, anche in questo caso allestita fino al 6 gennaio (info: 0542-44294).

Passando a Dozza, nella Rocca Sforzesca è visitabile la mostra «Da oriente seguendo una stella», dedicata all’adorazione dei Magi nella storia dell’arte a cura di Franco Cardini, aperta dal lunedì al sabato ore 10-12.30 e 14.30-17, domenica e festivi 10-19.30, chiuso il 25 dicembre e 1° gennaio dalle 10 alle 13 fino al 6 gennaio, ingresso con biglietto del museo. Tre anche le visite guidate in programma: domenica 23 dicembre, domenica 30 dicembre e domenica 6 gennaio alle ore 16 (info: 0542-678240, www.fondazionedozza.it.).

A Bologna la mostra «Presepi genovesi del Settecento dal Museo Giannettino Luxoro» è allestita al museo Davia Bargellini, Strada Maggiore 44, fino al 20 gennaio, con i seguenti orari: da martedì a venerdì ore 9-13; sabato, domenica e festivi infrasettimanali ore 10-18.30, chiuso i lunedì non festivi, a Capodanno e a Natale (info: 051-236708).

In conclusione, due rappresentazioni sceniche: domenica 23 dicembre a Casalfiumanese nel centro storico, a partire dalle 16.30, presepe vivente e a seguire arrivo di Babbo Natale; domenica 6 gennaio a Medicina presepe vivente con partenza alle 14.30 dalla chiesa del Crocifisso.

Nella foto il presepe del Giardino d”Infanzia a Imola

Tanti modi per rappresentare la Natività: i più bei presepi da visitare nel territorio imolese e dintorni
Sport 22 Dicembre 2018

Escursione al «Giro dell’Altello» col Cai di Imola per scambiarsi anche gli auguri di Natale

Domani, domenica 23 dicembre, la sezione imolese del Cai organizza un’escursione nell’Alto Mugello. Il «Giro dell’Altello» sarà anche l’occasione per scambiare gli auguri di Natale, usando come appoggio per il pranzo il locale adibito a bivacco presso i Diacci. Il percorso tocca le seguenti località: Passo della Sambuca, Cà di Vestro, Val Cavaliera, Rifugio i Diacci e ritorno al Passo della Sambuca. La durata prevista è di 5 ore, il dislivello di 400 metri.

La partenza è alle ore 8 dal parcheggio della Bocciofila in viale Saffi, con ritrovo alle ore 7.50. Iscrizione obbligatoria entro le ore 18 di sabato. L’accompagnatore: Sara (tel. 339-3078230). (Redazione sportiva)

Foto dalla pagina facebook del Giro dell”Altello

Escursione al «Giro dell’Altello» col Cai di Imola per scambiarsi anche gli auguri di Natale
Cultura e Spettacoli 21 Dicembre 2018

Un percorso di presepi da visitare a Castel San Pietro e nelle frazioni

Il Presepe è una delle tradizioni più amate dai cittadini di Castel San Pietro e anche quest’anno è protagonista in tutto il territorio comunale. Partendo dal parcheggio dell’ospedale, il primo che si incontra è quello degli orti comunali nel parco Lungo Sillaro, realizzato con materiali naturali; passeggiando nel centro storico si possono ammirare il presepe con statue in gesso colorate ambientato a Castel San Pietro nel Santuario del SS.Crocifisso (aperto tutti i giorni ore 7-18.30, chiuso domenica ore 12-15), quello ambientato in un campo scout allestito dai ragazzi del reparto Boanerghes Agesci in piazza XX Settembre nello spazio di fianco al campanile, quello in piazza Acquaderni con statue a grandezza naturale di Gianni Buonfiglioli, il presepe in terracotta monocroma di Cleto Tomba, datato 1943, nella chiesa di Santa Maria Maggiore (aperto tutti i giorni ore 7-18.30, chiuso domenica ore 12-15); il presepe delle Suore della Carità in via Palestro (visitabile su chiamata), quello artistico computerizzato del Convento dei Frati Cappuccini all’angolo fra via Viara e via Tanari, costruito da Dario Gualandi con materiali del Sillaro e ispirato a luoghi e tradizioni del territorio castellano, quello inserito nella suggestiva atmosfera del Giardino degli Angeli, anch’esso di Gianni Buonfiglioli, e il presepe posto davanti all’ingresso della chiesa di Santa Clelia in via Scania.

L’itinerario prosegue nelle frazioni. A Poggio Piccolo c’è il presepe artistico appartenuto a Don Luciano Sarti nel Santuario della Beata Vergine di Poggio (aperto domenica ore 9-12); a Poggio Grande il presepe della chiesa di San Biagio (domenica ore 9-12); a Osteria Grande il presepe artistico nella chiesa di San Giorgio (tutti i giorni ore 8-21); a Liano il presepe della chiesa di San Mamante (domenica ore 10-12); nella chiesa dei Santi Re Magi a Gallo Bolognese si possono ammirare tre opere: sull’altare maggiore la rappresentazione della natività con i Re Magi, nella chiesa un presepe tradizionale e nella canonica una Natività in gesso (aperto nei festivi ore 8-10 o suonando alla porta del custode). Nel cortile adiacente alla chiesa di San Lorenzo a Varignana è collocata una bellissima natività con figure in resina a grandezza naturale (da non perdere una visita alla cripta preromanica del IX secolo); a San Clemente la mostra di presepi artigianali del Podere Calvanella, circondata da un ambiente naturale unico che evoca le atmosfere del passato (aperta nelle domeniche di dicembre e l’Epifania, ore 15-19). L’associazione culturale Terra Storia Memoria, in collaborazione con amministrazione comunale, Pro Loco e Coordinamento del Volontariato, ha pubblicato l’edizione 2018 di «Andar per presepi», la mini-guida ai principali presepi del territorio di Castel San Pietro, che si può scaricare dal sito del Comune. (Redazione cultura)

Nella foto: il presepe di piazza Acquaderni a Castello

Un percorso di presepi da visitare a Castel San Pietro e nelle frazioni
Cronaca 19 Dicembre 2018

Un Natale solidale con l'iniziativa «Gioca e rigioca», i bambini imolesi generosi verso i loro coetanei meno fortunati

Più di 500 pezzi, tra giocattoli e libri, che saranno distribuiti a bambini e bambine di famiglie in difficoltà economica. E” il lusinghiero risultato della settima edizione dell”iniziativa di solidarietà «Gioca e rigioca», promossa nell”ambito di «Imola a Natale» dal Comune di Imola in collaborazione con Ascom, Confesercenti, Cna e Confartigianato e i volontari de «Il Ponte Azzurro» e dei Clown in corsia Cri. 

Gli oggetti, adatti in particolar modo ai bambini fino ai 4/8 anni, sono stati consegnati dall”assessora al Welfare, Ina Dhimgjini, ai rappresentanti dell”associazione No Sprechi, Sergio Suzzi (presidente), Fulvia Felini (vice) e Loris Brini. Saranno infatti i volontari dell”associazione a distribuire bambole, peluche, libri, costruzioni e altri giocattoli nuovi e seminuovi che i piccoli della città hanno voluto donare a chi è meno fortunato.

Una gara di solidarietà che proseguirà comunque fino al 24 dicembre: chi vorrà potrà consegnare giochi e libri ai Servizi per il cittadino (sala Giulio Miceti, mercato coperto, piazzale Ragazzi del ”99, 3/a  – secondo piano), da lunedì a sabato, dalle ore 9 alle ore 12 e il martedì ore 9-17.30. Inoltre, il 22, 23 e 24 dicembre, dalle 16 alle 19 è possibile portare i giochi anche ai Babbi Natale che animano piazza Matteotti.

L”assessora Dhimgjini ha così commentato l”iniziativa: «É stato un piacere condividere con l”associazione No Sprechi un momento così importante: la raccolta di giocattoli per i bambini della nostra città. L”associazione da anni opera con impegno sul territorio ed anche in occasione delle festività natalizie ha pensato di non lasciare soli i nostri piccoli. Grazie anche ai volontari ed ai giovani del servizio civile che stanno continuando a dimostrare grande sensibilità».

L”associazione No Sprechi, da parte sua, nel corso del 2018 ha aiutato 395 famiglie, sia italiane che straniere, delle quali il 70% con figli minorenni. Oltre al cibo, l’Associazione distribuisce anche generi non alimentari per la cura della persona e per la casa, materiali didattici per i minori scolarizzati e giochi per i più piccoli. Le donazioni provengono dal Banco Alimentare o direttamente da supermercati, mercato ortofrutticolo e alcune mense aziendali.

Nella foto l”assessora Ina Dhimgjini (al centro) con i rappresentanti di No Sprechi

Un Natale solidale con l'iniziativa «Gioca e rigioca», i bambini imolesi generosi verso i loro coetanei meno fortunati

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