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Cronaca 11 Maggio 2022

’Ndrangheta, concluso il processo «Aemilia»: la Cassazione conferma oltre 70 condanne

Trentasei ricorsi rigettati, 39 dichiarati inammissibili, mentre per 14 posizioni vengono disposti annullamenti con lievi rical-coli di pene o rinvii limitati a pochi capi d’accusa. La Corte di Cassazione ha confermato le condanne (oltre 70) decise dalla Corte di appello di Bologna nel maxi processo di ’ndrangheta «Aemilia» e così pure il quadro accusatorio della storica grande operazione contro le infiltrazioni e il radicamento della criminalità organizzata calabrese in Emilia Romagna, scattata nel 2015 con 117 arresti.

«La sentenza “Aemilia” con il suo passaggio  in  giudicato, la nona per associazione  di  stampo  mafioso in Emilia Romagna, conferma che questa regione è un distretto di mafia» ha commentato all’Ansa Lucia Musti, procuratrice generale reggente a Bologna. Si tratta del secondo riconoscimento della Cassazione, dopo quello arrivato nel 2018 con 40 condanne definitive agli imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Nella sentenza di primo grado, invece, arrivata a ottobre 2018, erano stati inflitti 1.200 anni di carcere, ridotti a 712 in appello. Nel secondo grado, del 17 dicembre 2020 solo 28 dei 120 imputati vennero assolti

’Ndrangheta, concluso il processo «Aemilia»: la Cassazione conferma oltre 70 condanne
Cronaca 22 Maggio 2018

Legalità, a Borgo si combattono le mafie anche con la casa per il Dopo di noi

In tema di lotta alla mafia un’idea intelligente è quella del riutilizzo per scopi sociali dei beni confiscati a persone condannate per criminalità organizzata.  E’ quanto sta per accadere, ad esempio, a Borgo Tossignano, dove un appartamento di via Roma, appartenuto alla ‘ndrina calabrese dei Maesano, sarà riutilizzato per scopi sociali. E’ l’obiettivo al quale sta lavorando il Comune da quando in dicembre l’Agenzia nazionale per i beni confiscati ha segnalato la disponibilità dell’immobile. «Abbiamo formalizzato la nostra manifestazione di interesse  – conferma il sindaco Clorinda Mortero -, ma non è stato ancora emesso il decreto si assegnazione».

Nell’attesa il Comune ha già candidato il progetto ai fondi erogati dalla Città metropolitana per il Dopo di noi. «A Borgo – spiega il sindaco – è radicata l’esperienza dell’associazione La Giostra che organizza in paese dei momenti di vita autonoma al di fuori dell’abitazione familiare per i ragazzi disabili. Ad oggi vengono ospitati da un privato, noi vorremmo utilizzare proprio l’alloggio di via Roma per questa attività e per altre sempre di matrice sociale». L’appartamento a suo tempo è stato ristrutturato, ma è vuoto ormai da una decina d’anni (da quando il proprietario, Fiorello Maesano, è stato arrestato). «Serviranno dei lavori anche per l’eventuale abbattimento delle barriere architettoniche. Abbiamo stimato 55 mila euro di interventi, il bando prevede un cofinanziamento del 90 per cento, sarebbe la ciliegina sulla torta. Comunque vogliamo destinare l’alloggio a quella attività – conclude decisa il sindaco -. La palazzina ha l’ascensore, si trova nel centro del paese, i ragazzi possono uscire a piedi in sicurezza: è l’ideale».

Ad oggi ci sono ben 119 immobili confiscati alla criminalità organizzata in Emilia Romagna e come tali potenzialmente assegnabili dall’Agenzia nazionale ad enti locali, forze dell’ordine o altri soggetti per essere riutilizzati come luoghi di pubblica utilità, restituiti alla comunità e alla legalità. Sono visibili con tutti i dettagli nella banca dati www.mappalaconfisca.com, che viene costantemente aggiornata.

Per quanto riguarda il circondario imolese, oltre all’alloggio di via Roma a Borgo ancora da assegnare, c’è un appartamento di circa 60 metri quadri con box auto in un condominio di via Manfredi a Imola,  che apparteneva a Giuseppe Gagliandro, originario di Taranto. E’ stato già assegnato alla Compagnia dei carabinieri di Imola, che lo utilizza oramai da cinque anni come alloggio di servizio.

Un altro caso particolare riguarda Medicina: nel 2017 ai vigili del fuoco volontari è stato assegnato un fuoristrada appartenuto alla criminalità calabrese; l’hanno rimesso a nuovo ed ora è rinato come mezzo attrezzato in caso di allagamenti. (l.a.) 

Altri particolari nel “sabato sera” in edicola dal 17 maggio. 

Nella foto la palazzina dove si trova l’appartamento assegnato ai carabinieri a Imola

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