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Cronaca 15 Febbraio 2023

Il pittore imolese Maurizio Cervellati sbarca al MoMa di New York

«Nulla si crea nulla si distrugge» è l’opera nata nel 2022 dall’arte e dal talento dell’imolese Maurizio Cervellati che sarà esposta dall’1 al 31 marzo al Moma (Museum of modern art). Nato a Lugo, dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Faenza per la Ceramica, si diploma Maestro d’arte per la ceramica e ottiene poi il Diploma di Magistero artistico. Vince diversi concorsi di pittura e apre uno studio di Design e arredamento, poi si dedica ad una carriera manageriale e, nel 2018, ritorna alla passione per l’arte. Vive ed opera a Imola.

«La materia è l’anima centrale dei miei quadri, prendendo forma con l’astrattismo gestuale, l’armonia dei colori forti creando emozioni e ricordi» afferma Cervellati. Nei suoi quadri, un uso di «materiali che troviamo nella quotidianità – come spiega -, naturali o artificiali, spesso uniti insieme e sovrapposti con collanti, colori, sabbie». Da segnalare una curiosità: Maurizio Cervellati è l’autore della copertina del romanzo «Naima» dell’imolese Katia Del Monte (Giraldi editore). (r.c.)

Nella foto (dalla sua pagina Facebook): Maurizio Cervellati

Il pittore imolese Maurizio Cervellati sbarca al MoMa di New York
Cultura e Spettacoli 27 Giugno 2019

Al documentario “At the matinée' di Giangiacomo De Stefano il premio del pubblico al Biografilm di Bologna

«Oggi è la città di Sex and the city, all’inizio degli anni ‘80 era la città di Taxi Driver. Raccontiamo anche questo affrontando la storia del più importante club rock del mondo». Giangiacomo De Stefano introduce così il documentario da lui diretto e sceneggiato, “At the matinée”, che narra, attraverso Walter Schreifels e la sua musica, cosa è stato il Cbgb negli anni ‘80 a New York. Il film, prodotto da La Sarraz Pictures e Sonne Film, ha conquistato il Premio del pubblico al recente Biografilm Festival di Bologna.

Con interviste, immagini, racconti, De Stefano fa scorrere la storia del club chiuso nel 2006 che, noto per The Ramones e Talking Heads, è stato reso grande anche dai matinée di punk hardcore degli anni ‘80. Walter Schreifels, produttore e musicista di diversi gruppi hardcore come i Gorilla Biscuits, accompagna lo spettatore in una storia che è quella di un luogo, di un genere musicale, ma anche di una città.«

É un racconto universale che punta lo sguardo su un club che ha ospitato incredibili eventi musicali – continua De Stefano -, ma al tempo stesso racconta New York e la sua creatività, i cambiamenti che ha vissuto. Il novantacinque per cento del film è ambientato a New York, ma abbiamo effettuato alcune riprese anche a Berlino e Bologna». Situato nel Lower East Side, il Cbgb venne fondato da Hilly Kristal nel 1973: le iniziali richiamavano la musica che inizialmente Kristal voleva ospitare – country, bluegrass e blues – ma ben presto fu il rock a imperversare. Il Cbgb, ad esempio, ospitò gli esordi di Patty Smith. A renderlo famoso furono anche i matinée, rassegne domenicali che, dal pomeriggio, ospitavano gruppi emergenti, in particolare hardcore punk, gene-re nato a fine anni Settanta a Los Angeles come reazione al punk britannico, e poi allargatosi in tutti gli Stati Uniti.

Il documentario, che è girato in inglese e sottotitolato in italiano, girerà diversi festival italiani e internazionali. «Da fine settembre sarà anche nelle sale – conclude il regista – e in autunno verrà trasmesso su Sky Arte. Stiamo inoltre lavorando per una distribuzione in televisione anche all’estero». (ste.f.)

Nella foto il regista Giangiacomo De Stefano con il premio conquistato

Al documentario “At the matinée' di Giangiacomo De Stefano il premio del pubblico al Biografilm di Bologna

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