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Cronaca 7 Dicembre 2019

La belga Carlotte Kiekens è il nuovo direttore dell'Unità spinale dell'ospedale di Montecatone

Carlotte Kiekens, belga di 56 anni, è il nuovo direttore dell”Unità spinale del Montecatone Rehabilitation Institute, la più grande d”Italia con i suoi 120 posti letto. La nomina, arrivata a seguito di un concorso che ha visto la partecipazione di 7 professionisti, è di prestigio: Kiekens, infatti, è attualmente fisiatra capo della clinica di riabilitazione Pellenberg dell”ospedale universitario di Leuven e membro di diverse organizzazioni scientifiche nazionali ed internazionali. Il suo è un nome noto nel panorama europeo della riabilitazione e si punta pertanto su di lei per avere possibilità di crescita non solo a beneficio della sua unità operativa, ma per tutto l”istituto.

Soddisfatto si è detto il direttore generale del Montecatone Rehabilitation Institute, Mario Tubertini, che sottolinea: «La nomina della dottoressa Kiekens, che saluto con estrema soddisfazione, coincide quasi perfettamente con le richieste descritte nell’avviso pubblico, ov’era posta particolare attenzione a esperienza nella gestione del percorso del paziente mieloleso e delle principali complicanze, la conoscenza, capacità ed esperienza nella valutazione dell’intervento riabilitativo e del ricorso a tecnologie innovative e la capacità ed esperienza per l’individuazione e sviluppo di nuovi percorsi di diagnosi e cura per il paziente mieloleso».

Da parte sua Carlotte Kiekens, membro di organismi nazionali e internazionali tra cui International Spinal Cord Society, Dutch-Flemish Spinal Cord Society, Association Francophone Internationale des Groupes d”Animation de la Paraplégie, oltre che accademica europea della Rehabilitation Medicine, membro della European Society of Physical and Rehabilitaiton Medicine (di cui è stata anche segretaria generale), Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, Royal Belgian Physical and Rehabilitation Medicine Society, cofondatrice e coordinatore di Cochrane Rehabilitation e responsabile del Comitato per i rapporti tra la Società Internazionale di Medicina Fisica e Riabilitativa  e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dichiara: «Ho di fronte a me questa nuova affascinante avventura in una struttura di riferimento in Italia che vogliamo far diventare tale anche in Europa. Sono sicura che imparerò tanto sia dal punto di vista professionale che umano, a contatto con persone che arrivano da tutto il Paese. Avrò molto da imparare sul Sistema Sanitario Nazionale ma le mie diverse esperienze internazionali potranno diventare una ricchezza una volta superato il primo adattamento. Conto molto sull’aiuto dei professionisti e sul supporto della direzione e della Fondazione di Montecatone. Ne ho già conosciuti alcuni e ho avuto modo di apprezzarne le qualità professionali e umane».

La neo responsabile dell”Unità spinale di Montecatone ha proseguito confessando il dispiacere di lasciare un centro di alto livello scientifico come l’ospedale universitario di Leuven, compensato tuttavia dall”entusiasmo per il nuovo incarico. «Due anni fa – rivela – ho avuto l’occasione di visitare l’Istituto accompagnata dal mio predecessore, il dottor Jacopo Bonavita, che ho conosciuto in occasione di un congresso sulla mielolesione. Ero rimasta favorevolmente impressionata dal numero di posti letto, dalla specializzazione del team e dal coinvolgimento dei Pazienti. Ovviamente anche la bella collocazione e l’ambiente accogliente mi erano piaciuti molto. Mi sono resa conto di essere in una struttura come poche altre in Europa: Nottwil in Svizzera, Stoke Mandeville in Inghilterra, Guttmann in Spagna». (r.cr.)

La belga Carlotte Kiekens è il nuovo direttore dell'Unità spinale dell'ospedale di Montecatone
Cronaca 2 Settembre 2019

Monsignor Zuppi cardinale, le congratulazioni del Comune di Castel San Pietro e del vescovo di Imola

La notizia l”ha data direttamente papa Francesco durante l”Angelus domenicale in piazza San Pietro: tra i 13 nuovi cardinali che saranno nominati in occasione del Concistoro del 5 ottobre prossimo, l”unico italiano è l”arcivescovo di Bologna, monsignor Matteo Maria Zuppi. Una novità che interessa direttamente il nostro territorio, poiché dell”arcidiocesi di Bologna fanno parte anche i comuni di Castel San Pietro Terme, Medicina, Castel Guelfo e Ozzano, oltre alla parrocchia di San Martino in Pedriolo, nell”omonima frazione, che si trova nella valle del Sillaro e appartiene al comune di Casalfiumanese.

E tra le prime reazioni alla nomina di monsignor Zuppi c”è dunque quella del sindaco di Castel San Pietro Terme, Fausto Tinti: «Un altro grandissimo dono di papa Francesco alla Chiesa bolognese e alle comunità civili. Dalla sua Cattedra, che fu quella di grandissimi uomini di Dio come il cardinale Lercaro, ci insegnerà sempre più anche a livello civile e sociale di stare dalla parte dei più deboli e dei più poveri. Evviva!».

Il vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti, ha espresso il suo pensiero, invece, in una nota pubblicata sul sito della Diocesi. «Il neo cardinale Zuppi mi ha ordinato vescovo in San Cassiano il 13 luglio scorso – ricorda monsignor Mosciatti -. Alla costante gratitudine per la sua paternità nel mio ministero episcopale e la sua preziosa guida pastorale unisco di vero cuore le mie felicitazioni per questo riconoscimento, prestigioso, ma non inferiore ai suoi meriti». Il vescovo prosegue affermando che «tramite lui si rinsalda ancora di più anche il legame mio e della Diocesi di Imola con papa Francesco. Il cardinalato non è in primo luogo un titolo onorifico, ma una promessa solenne di fedeltà alla Chiesa e al papa fino all’effusione del sangue, simboleggiato dal rosso della veste. L’effusione del sangue può essere cruenta, ma anche avvenire con la quotidiana, incessante dedizione sponsale alla Chiesa, con le gioie e i dolori che quotidianamente riserva. E posso testimoniare – dice ancora monsignor Mosciatti – che il nostro metropolita ci educa davvero a questo con la sua dedizione pastorale».

Matteo Maria Zuppi, nato a Roma l”11 ottobre 1955, è arcivescovo di Bologna dal 2015. Ha frequentato l”università Lateranense, dove ha conseguito il baccellierato in Teologia e si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Roma. Dal 2000 al 2012 è stato assistente ecclesiastico generale della Comunità di Sant’Egidio. La consacrazione episcopale risale al 2012, quando è stato nominato vescovo titolare di Villanova e ausiliare di Roma. Con la nomina a Bologna del 2015, è diventato arcivescovo metropolita della provincia ecclesiastica di cui fanno parte le diocesi di Imola, Faenza-Modigliana e Ferrara-Comacchio. (r.cr.)

Nella foto, monsignor Zuppi (a sinistra) in occasione dell”ordinazione episcopale del vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti, il 13 luglio scorso. A destra, il vescovo emerito di Imola, monsignor Tommaso Ghirelli

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Monsignor Zuppi cardinale, le congratulazioni del Comune di Castel San Pietro e del vescovo di Imola
Cronaca 12 Giugno 2019

Il sindaco Fausto Tinti ha presentato ufficialmente la sua Giunta: tre novità e due conferme, il vice è Andrea Bondi

Seduta d”insediamento ieri per il Consiglio comunale di Castel San Pietro Terme uscito dalle elezioni del 26 maggio scorso. Nell”occasione è stata anche presentata ufficialmente dal sindaco rieletto Fausto Tinti la nuova Giunta, composta da cinque membri (oltre al primo cittadino), tre nuovi e due confermati rispetto alla precedente. Vicesindaco sarà Andrea Bondi, nuovo entrato che nel mandato scorso era consigliere delegato allo Sport, il quale ha ricevuto le deleghe a Bilancio, Programmazione e Controllo di Gestione, Società partecipate, Affari generali, Politiche per la difesa del territorio, l”ambiente, le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile.

Nuove anche le due donne della Giunta: Lorenza Tosarelli è assessore alle Politiche per il welfare dei cittadini, per la casa, di integrazione e di sostegno alle fragilità e di contrasto all”emarginazione, Rapporti con il coordinamento del volontariato, mentre Barbara Mezzetti è assessore alle Politiche tributarie, Gestione e valorizzazione del patrimonio comunale. Confermati, invece, Giuliano Giordani, che si occuperà di Politiche per la Sicurezza del territorio, Polizia Municipale, Gestione e programmazione delle risorse umane, Lavori Pubblici e Fabrizio Dondi, rinominato con delega a Politiche per i giovani, Cultura: arte, teatri e biblioteche, Innovazione.

Quanto al sindaco, ha tenuto per sé le seguenti deleghe: Sviluppo del territorio: economia, impresa, lavoro (produttivo, commercio, agricoltura, turismo), Centro Storico, Sanità, Promozione del territorio ed eventi, Urbanistica, edilizia e infrastrutture, Protezione civile, Comunicazione, Politiche educative, Partecipazione dei cittadini all”amministrazione del bene pubblico: rapporti con commissioni e cittadinanza, Sport e Carrera, Pari opportunità, Legalità e diritti dei cittadini, Consiglio Comunale dei Ragazzi, Pace. Qualcuna di queste, al massimo tre, saranno però probabilmente assegnate nelle prossime settimane a consiglieri delegati.

Questa invece la composizione completa del Consiglio comunale: della maggioranza, costituita dal gruppo Pd–Uniti al Centro per Castello-Castello in Comune, fanno parte Francesca  Marchetti (capogruppo), Tomas Cenni (presidente del Consiglio), Sara Rouibi,  Martina Rangoni, Andrea Dall”Olio, Andrea Scalorbi, Michele Bonetti, Elisabetta Carati (subentrata a Giuliano Giordani, nominato assessore), Davide Belluzzi e Fabrizia Capitani (subentrata a Fabrizio Dondi, anche luj in Giunta); questi invece i due gruppi di minoranza: Prima Castello comprende Claudio Franzoni (capogruppo), Giovanni Bottiglieri, Luca Morini (vice presidente del Consiglio) e Davide Mazzoni, mentre il gruppo del Movimento 5 Stelle è costituito da Elisa Maurizzi (capogruppo) e Pietro Latronico. (r.cr.)

Da sinistra: Giuliano Giordani, Andrea Bondi, Fausto Tinti, Barbara Mezzetti, Fabrizio Dondi. E” assente Lorenza Tosarelli

Il sindaco Fausto Tinti ha presentato ufficialmente la sua Giunta: tre novità e due conferme, il vice è Andrea Bondi
Cronaca 31 Maggio 2019

Don Giovanni Mosciatti nuovo vescovo di Imola, Ghirelli amministratore apostolico fino all'arrivo del successore

Si chiama Giovanni Mosciatti e proviene dalla diocesi marchigiana di Fabriano-Matelica il nuovo vescovo di Imola. L”annuncio del nome del successore l”ha dato oggi, come da prassi nella Chiesa cattolica, lo stesso vescovo dimissionario, monsignor Tommaso Ghirelli.

Don Mosciatti è nato a Matelica, in provincia di Macerata, il 23 gennaio 1958 e attualmente (dal 2012) è parroco di San Facondino in Sassoferrato. E” stato ordinato sacerdote il 6 dicembre 1986. Don Mosciatti ricopre diversi incarichi diocesani, tra cui quello di direttore dell”ufficio per la pastorale degli oratori e dell”ufficio per la pastorale vocazionale e di vice direttore dell”Ufficio per la scuola di religione. E” inoltre canonico della cattedrale di Fabriano, membro del Consiglio presbiterale e della Commissione diocesana per il diaconato permanente, assistente spirituale della Fraternità di Comunione e Liberazione delle regioni di Marche e Umbria, insegnante di religione in alcune scuole superiori. 

Nel suo primo saluto, di cui riportiamo alcuni passaggi per gentile concessione di Radio Gold Fabriano, il neo nominato, raccontando le circostanze della convocazione a Roma e della comunicazione della decisione di papa Francesco di affidargli la cura pastorale della Chiesa che è in Imola, ha confessato di essere stato «letteralmente sommerso dallo stupore, dalla commozione, da una grande preoccupazione e da timore». «La sproporzione del compito e della responsabilità mi sono evidentissime – ha proseguito – ma pian piano si è fatta strada in me l”evidenza che nella mia storia il Signore non mi ha mai abbandonato. Ed ogni volta che ho detto il mio Sì e mi sono affidato ho sperimentato la potenza della grazie del Signore che attraverso la mia povertà ha fatto grandi cose».

Don Mosciatti poi, rivolgendosi a monsignor Ghirelli e citando le parole da lui pronunciate in un”intervista, ha detto: «La ringrazio sin da ora per l”affetto con il quale mi accoglie, per i suggerimenti che sicuramente potrà e vorrà darmi e per la paternità a cui potrà guardare». E insieme ai saluti al clero, alle associazioni e ai movimenti ecclesiali, ai malati e a tutte le famiglie, ha rivolto un pensiero anche ai non cattolici, religiosi e non religiosi: «Con loro mi sento compagno di viaggio e a tutti vorrei poter offrire la ricchezza di ciò che mi è stato donato»,  per poi chiudere affidando il proprio ministero alla Madonna e ai santi patroni di Imola, Cassiano e Pietro Crisologo.

L”ordinazione episcopale del nuovo vescovo dovrebbe avvenire entro luglio proprio a Imola. Intanto monsignor Ghirelli resterà in qualità di amministratore apostolico fino all”ingresso in diocesi del suo successore. (r.cr.)

Nella foto don Giovanni Mosciatti (credit Radio Gold Fabriano)

Don Giovanni Mosciatti nuovo vescovo di Imola, Ghirelli amministratore apostolico fino all'arrivo del successore
Cronaca 1 Ottobre 2018

Andrea Fanti è il nuovo segretario generale del Comune di Imola, sostituisce Simonetta D'Amore

Ha preso servizio oggi 1° ottobre il nuovo segretario generale del Comune di Imola. Andrea Fanti, fresco di nomina da parte della sindaca Manuela Sangiorgi, prende il posto di Simonetta D”Amore, che ricopriva questo incarico dal 2006. 

Fanti, nato a Bologna nel 1964, è laureato in giurisprudenza e iscritto all”albo degli avvocati. Prima di trasferirsi a Imola, il neo segretario generale aveva svolto lo stesso incarico nella Segreteria convenzionata tra i Comuni di Castenaso (provincia di Bologna) e Formigine (provincia di Modena). Prima ancora era stato segretario generale del Comune di Castenaso, segretario generale della Segreteria convenzionata dei Comuni bolognesi di Bentivoglio e San Pietro in Casale e segretario comunale a Bentivoglio e Loiano.

L”incarico a Imola rappresenta dunque il primo di Fanti in un Comune superiore ai 50.000 abitanti. La sua nomina, avvenuta dopo una serie di colloqui condotti dalla sindaca tra tutti coloro che avevano inviato la propria manifestazione d”interesse a svolgere questo ruolo, è pertanto un altro pezzo di quel cambiamento (leggi anche spoiling system in salsa imolese) che l”Amministrazione a 5 Stelle, uscita vincente del ballottaggio del 24 giugno, ha più volte annunciato e che sta attuando non solo all”interno dell”ente, ma anche nei consigli delle società partecipate dal Comune.

Nella foto il nuovo segretario generale Andrea Fanti

Andrea Fanti è il nuovo segretario generale del Comune di Imola, sostituisce Simonetta D'Amore
Cronaca 11 Settembre 2018

Montecatone, i soci e il Cda hanno scelto all'unanimità Mario Tubertini per l'incarico di direttore generale

Sembra arrivato al termine il lungo e travagliato iter per designare il nuovo direttore generale del Montecatone Rehabilitation Institute Spa. Ieri pomeriggio, come previsto, si è svolta la riunione congiunta dell”assemblea dei soci (Ausl di Imola e Comune di Imola) e del Cda. “Insieme hanno identificato all”unanimità Mario Tubertini come il più idoneo a svolgere la funzione” hanno comunicato con una nota. Il mandato sarà di durata quinquennale. “Entro 48 ore Tubertini dovrà sciogliere le eventuali riserve ed entro due mesi prendere servizio dall”avvenuta accettazione dell”incarico” continua la nota.

“L””ingegner Tubertini rappresenta una scelta di altissimo profilo, tale da garantire a questa struttura una continuità come punto di riconosciuta eccellenza a livello nazionale e internazionale” ha commentato Giovanni Pieroni, presidente del Cda di Montecatone. “Non posso che esprimere soddisfazione per il lavoro svolto dalla commissione di valutazione e per la scelta di Tubertini, persona di alto profilo umano e professionale, che è soprattutto una occasione preziosa per continuare a portare avanti i progetti intrapresi” ha aggiunto Andrea Rossi, direttore generale dell’Azienda Usl di Imola.  

Come detto, siamo arrivati al termine di un percorso acciedentato. I candidati i lizza, che avevano presentato domanda per la selezione pubblica conclusasi ieri, erano tre, tra questi, per l”appunto, Tubertini, già direttore generale dell’Ausl di Imola, poi dell’Irsst di Meldola e ad oggi dell’analogo Irsst oncologico friulano. La sua designazione sin dall’autunno scorso come direttore generale a Montecatone si è in seguito trasformata in un percorso accidentato. Prima difficoltà previdenziali e contrattuali, poi la richiesta a sorpresa a fine luglio del Comune di Imola (socio di minoranza con lo 0,56%) di procedere con un avviso di selezione pubblico. Una richiesta pro forma (non è prevista tale necessità per l’affidamento dell’incarico) che l’Ausl (socio di maggioranza con il 99,44%) ha accolto. Il ruolo di direttore generale finora è stato ricoperto da Roberto Pederzini, direttore sanitario di Montecatone, tra l’altro vicino al pensionamento. 

Montecatone è oggi un ospedale e struttura di eccellenza riconosciuta nella riabilitazione delle mielolesioni e cerebrolesioni e unità spinale per tutta la Romagna e l’Emilia Est. Il direttore generale gestisce i processi di produzione di servizi assistenziali, amministrazione e gestione del personale, governo economico e finanziario della società, sicurezza aziendale e gestione del contenzioso, gestione delle strutture tecnico, amministrative e logistiche nelle strutture della società, sviluppo e ricerca nel campo della riabilitazione delle mielolesioni e delle gravi cerebrolesioni acquisite in conformità alle direttive strategiche stabilite dagli organi di governo dell’Istituto. (l.a.)

Nella foto Mario Tubertini (a sinistra) con Gian Piero Belloni, direttore dall”Area critica di Montecatone

Montecatone, i soci e il Cda hanno scelto all'unanimità Mario Tubertini per l'incarico di direttore generale
Cronaca 11 Agosto 2018

Pubblicati gli avvisi per il presidente di Area Blu e un consigliere di Acer, c'è tempo fino al 29 agosto

Continua la rivoluzione della nuova amministrazione comunale a 5 Stelle. In linea con gli annunci fatti nei giorni scorsi, sono stati pubblicati gli avvisi pubblici per due nomine in altrettante società partecipate dal Comune.

I due avvisi riguardano la designazione dei rappresentanti del Comune di Imola in Area Blu e in Acer, rispettivamente al posto di Vanni Bertozzi, già presidente della Spa che si occupa di parcheggi, mobilità, patrimonio e lavori pubblici e di Carmen Cappello, ex candidata a sindaco per il centrosinistra e dimessasi dal Cda di Acer contestualmente all”ingresso in consiglio comunale.

Per quanto riguarda Area Blu, la nomina di competenza del sindaco di Imola concerne un componente del consiglio di amministrazione con funzioni di presidente del consiglio stesso e amministratore delegato, proprio la carica che Bertozzi ricopriva fino alla remissione del mandato nelle mani di Manuela Sangiorgi. Per Acer, che si occupa, lo ricordiamo, di alloggi popolari (Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Bologna il nome per esteso), l”avviso è per un componente del Cda, ruolo svolto fino a poche settimane fa dalla consigliera Cappello.

I due avvisi sono stati firmati dalla sindaca Sangiorgi in persona e tengono conto degli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune in enti, aziende e istituzioni definiti nella delibera approvata dal Consiglio comunale il 31 luglio scorso. 

Chi intende partecipare alla selezione deve far pervenire la propria dichiarazione di disponibilità, indirizzata al sindaco del Comune di Imola, entro il 29 agosto 2018 alle 12. Le informazioni e il modello per la dichiarazione sono scaricabili dall”Albo pretorio on-line del Comune e sul sito web (www.comune.imola.bo.it) dell”ente (tra le notizie “in evidenza” e nella sezione “Amministrazione trasparente” – “Società partecipate”).

Nella foto un”immagine d”archivio del municipio di Imola

Pubblicati gli avvisi per il presidente di Area Blu e un consigliere di Acer, c'è tempo fino al 29 agosto

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