Anche le maschere da snorkeling di Mares diventano respiratori, grazie alla stampa 3d e grazie anche a un imolese.
L’idea nasce sulla falsariga di quella proposta dal medico in pensione Renato Favero con le note maschere da mare a faccia intera di Decathlon, poi abbracciata dall’azienda bresciana Isinnova e rimbalzata sui media di tutto il mondo: modificare le maschere in questione grazie a collettori stampati in 3d per trasformarle in respiratori ospedalieri per l’ossigeno ove non ve ne sono in numero sufficiente alle necessi tà della terapia intensiva e sub-intensiva.
A lavorare attualmente su un respiratore a partire dalla maschera Mares sono Sergio Angelini e Valerio Palmieri, di Mares, insieme agli ingegneri Michele Sambo e Marco Martelli di Nuovamacut, azienda bolognese che si occupa di progettazione e stampa 3d.
Le realtà interessate stanno investendo sul progetto pro bono, gratuitamente. (mi.mo.)
Ulteriori particolari sul numero del Sabato sera del 9 aprile