Posts by tag: politica

Elezioni 5 Marzo 2018

Elezioni politiche, affluenza in calo: Imola si ferma al 79,68%, più basse ancora Dozza, Castel del Rio e Borgo

Alla chiusura delle votazioni alle ore 23 l”affluenza in Italia è stata del 73,8%. Più alta intorno al 78% in Emilia Romagna e nell”area metropolitana di Bologna, inferiore di qualche punto rispetto alle precedenti politiche del 2013. Un dato che si conferma anche nei comuni del circondario imolese. In particolare, in quello più grande, Imola, la partecipazione si è fermata al 79,68% contro l”84% del 2013. 

A Mordano e Fontanelice l”affluenza più alta, a Dozza, Imola, Castel del Rio e Borgo Tossignano quella più bassa.

L”AFFLUENZA COMUNE PER COMUNE

BORGO TOSSIGNANO 79,56%

CASALFIUMANESE 80,67%

CASTEL DEL RIO 76,39%

CASTEL GUELFO 80,04%

CASTEL SAN PIETRO TERME 80,97%

DOZZA 77,13% 

FONTANELICE 83,10%

IMOLA 79,68%

MORDANO 83,71%

MEDICINA 80,30%

OZZANO DELL”EMILIA 81,85%

La novità delle procedure per il tagliandino antifrode sulle schede ha complicato decisamente le procedure e allungato i tempi di voto. File chilometriche per tutto il giorno un po” in tutti i seggi e in tutti i comuni del circondario imolese (a Imola in alcuni seggi del Sante Zennaro coda di un”ora per votare ancora alle ore 21), con aggiunta di qualche problema aggiuntivo in alcuni casi (schede inserite nell”urna con il tagliando non staccato, ad esempio a Medicina). 

Ora sono in corso le procedure di spoglio, prima con le schede  del Senato poi toccherà a quelle della Camera.

SUL SITO ELIGENDO LO SPOGLIO IN DIRETTA

l.a.

Lunghe file ai seggi oggi pomeriggio (Isolapress)

Elezioni politiche, affluenza in calo: Imola si ferma al 79,68%, più basse ancora Dozza, Castel del Rio e Borgo
Elezioni 4 Marzo 2018

Elezioni politiche, code ai seggi. Alle 19 affluenza al 67,8% a Imola, tra il 57% e il 72% nel circondario, al 66,57% nell'area metropolitana

Il bollino anti brogli ha allungato i tempi delle votazioni con lunghe file un po” in tutti i seggi. 

Alle 19 l”affluenza era al 67,8% a Imola, mentre negli altri comuni del territorio tra il 57,13% di Dozza e il 71,69% di Fontanelice.

Si attesta invece al 66,57% la media nell”area metropolitana, mentre il dato nazionale è fermo al 58,77%.

Le urne chiudono alle ore 23.

I NOSTRI COMUNI

BORGO TOSSIGNANO 64,88%

CASALFIUMANESE 71,04%

CASTEL DEL RIO 68,08%

CASTEL GUELFO 60,40%

CASTEL SAN PIETRO TERME 66,48%

DOZZA 57,13%

FONTANELICE 71,69%

IMOLA 67,80%

MEDICINA 62,95%

OZZANO DELL”EMILIA 63,73%

COME SI VOTA.

C.F.

Foto Isolapress

Elezioni politiche, code ai seggi. Alle 19 affluenza al 67,8% a Imola, tra il 57% e il 72% nel circondario, al 66,57% nell'area metropolitana
Cronaca 4 Marzo 2018

Elezioni politiche, le curiosità: il collegio più “rosa', i candidati più giovani e quelli più “maturi'

In attesa dei primi dati sull”affluenza del voto di oggi per il rinnovo dei due rami del Parlamento, Camera e Senato, un po” di numeri e curiosità su elettori e candidati. 

In tutta l”Emilia Romagna sono oltre 3,3 milioni gli elettori chiamati al voto (circa 100 mila donne in più degli uomini); i neo maggiorenni che voteranno per la prima volta sono 35.701. In provincia di Bologna gli elettori sono 760.157. Nel circondario di Imola nel 2013 gli aventi diritto al voto per le politiche erano 101.354 per la Camera (49.101 uomini e 52.253 donne) e 94.429 per il Senato (45.479 donne e 48.950 donne). 

L’età media degli aspiranti deputati in Emilia Romagna è di 46,4 anni (46,9 per gli uomini e 45,8 per le donne), mentre per i candidati senatori è di 54,2 anni (54,8 anni per gli uomini e 53,6 anni per le donne), il collegio uninominale più “rosa” è quello 07-Bologna Casalecchio, il candidato uninominale più anziano è un 76enne nel collegio 06-Bologna Mazzini, tre invece i giovanissimi nei collegi 07-Bologna Casalecchio e 14-Piacenza e nel collegio 16-Forlì. 

Nel plurinominale  nel collegio Emilia-Romagna 02 ci sono sia il candidato più vecchio, un 81enne, sia il più giovane.

Al Senato il collegio uninominale più al femminile è quello 06-Reggio Emilia con 8 donne su 12.. Nel collegio 01-Rimini gli aspiranti senatori più giovani dell”uninominale, con un’età media di 51,2 anni. Più ‘maturi’ nel collegio 08-Piacenza dove l’età media è di 60 anni. Il candidato più giovane ha 40 anni ed è nel collegio 07-Parma, mentre ha oltre il doppio dei suoi anni un 82enne nel collegio 08-Piacenza. 

Nel plurinominale il candidato più anziano ha 75 anni. Quattro i giovanissimi con 40 primavere: nel collegio Emilia-Romagna 01 e Emilia-Romagna 02.

r.c.

Foto d”archivio

Elezioni politiche, le curiosità: il collegio più “rosa', i candidati più giovani e quelli più “maturi'
Cronaca 4 Marzo 2018

Elezioni politiche, è arrivato il “bollino antifrode' sulle schede elettorali

I seggi sono aperti dalle 7 e chiuderanno alle 23. In attesa di capire i primi dati sull”affluenza c”è tempo per qualche curiosità nel dietro le quinte di queste complicate e attese elezioni. 

Ad esempio la vera novità di queste elezioni politiche 2018 è il «bollino antifrode» sulle schede di votazione. Sul bordo inferiore della scheda che ci verrà consegnata al seggio è stata predisposta una striscia perforata strappabile con uno spazio bianco nel quale presidenti e scrutatori dei seggi hanno applicato durante le operazioni di preparazione un bollino adesivo recante un codice numerico seriale. In questo modo ogni scheda oltre al timbro ha anche un numero che la identifica e dovrebbe rendere impossibili eventuali raggiri.

Per l’elettore cambia poco o nulla: prima di uscire dalla cabina deve piegare e chiudere la scheda come al solito, però non può metterla autonomamente nell’urna come facevano in tanti. La scheda deve essere consegnata al presidente del seggio che strappa il lembo col bollino poi la inserisce nell’urna.

Una procedura che ha già fatto sorgere qualche dubbio e soprattutto il timore di aggravare i tempi e le file ai seggi.

l.a.

Facsimile delle schede elettorali

Elezioni politiche, è arrivato il “bollino antifrode' sulle schede elettorali
Cronaca 3 Marzo 2018

Elezioni politiche, come si vota: solo due i segni possibili sulle schede

Chi avesse qualche dubbio trova le istruzioni per votare anche sul retro delle schede, ed è la prima volta. In effetti partiti, liste e coalizioni sono tanti e occorre fare attenzione per trovare quelli preferiti, così come le modalità di voto sono diverse dall”ultima volta ma alla fin fine sono semplici e identiche sia alla Camera che al Senato.

Le schede sono due, rosa per la Camera, gialla per il Senato. All’interno sono disegnati dei rettangoli nei quali è scritto in alto il nome dei candidati del collegio uninominale, sotto vi sono dei riquadri con i simboli del partito o delle liste collegate e i relativi nomi dei candidati al plurinominale. 

Sulle schede si possono tracciare al massimo due segni: sul nome (o il riquadro) di uno dei candidati all’uninominale e sulla lista o una delle liste del plurinominale ad esso collegato (cioè nel riquadro con i simboli e i nomi dei candidati).

Il voto è valido anche se si traccia solo un segno: se si indica solo il candidato all’uninominale il voto viene assegnato anche alla lista collegata e, nel caso di una coalizione, ripartito tra le liste in proporzione ai voti ottenuti nel collegio. Invece se si traccia solo un segno sul simbolo di una lista (o sul riquadro con i nomi dei candidati) il voto viene attribuito a quella lista specifica oltre che al candidato uninominale.

Non è possibile il voto disgiunto (tracciare un segno su un candidato all’uninominale e su una lista a lui non collegata; il voto viene annullato).

Non sono previste neppure le preferenze: tracciare un segno su uno dei nomi del proporzionale ha valore solo di voto attribuito alla lista e non al candidato indicato (tra l”altro potrebbe essere a rischio di voto non valido).

In sintesi il voto è valido se:
– si traccia un segno su una delle liste
– si traccia un segno sia sul nome del candidato all”uninominale che su una delle liste a lui collegate
– si traccia un segno solo sul nome del candidato all”uninominale

r.c.

Seggi in allestimento a Imola (Isolapress)

Elezioni politiche, come si vota: solo due i segni possibili sulle schede
Cronaca 2 Marzo 2018

Anna Pariani lascia il Pd per votare LeU, attacca Manca e annuncia di ''essere stata prosciolta dalle contestazioni sui rimborsi da consigliera regionale''. Risponde Raccagna

Anna Pariani, che oggi ha comunicato di aver appreso dal suo avvocato di essere stata prosciolta dalle contestazioni sui rimborsi da consigliera regionale del 2012, aspirante candidata sindaca coi democratici per le prossime amministrative, ha deciso di lasciare il Pd e votare domenica Liberi e Uguali.

“Ho deciso di restituire la mia tessera al Partito democratico – scrive in una lettera al sabato sera in edicola dove potete leggere la versione integrale -. Il 4 marzo voterò per il movimento Liberi e Uguali di Pietro Grasso. Il motivo? Non trovo più nel Pd quella visione larga e plurale, inclusiva, capace di far nascere idee nuove, perché al suo interno non c’è più dibattito, ma un capo che dispone e dei tifosi che applaudono. La formazione delle liste ne è stata la plastica rappresentazione”.

Diretto anche l”attacco ai candidati locali. “Poi ci sono i candidati e le candidate. E io ho deciso di votare per sostenere l’unico candidato che conosce bene il nostro territorio e che ha una vera possibilità di sedere in Parlamento. Questo candidato non è Daniele Manca, poiché sappiamo tutti che, secondo la legge, è ineleggibile: infatti non è stato candidato dal Pd nel collegio uninominale proprio per questo. Potrà sedere in Parlamento solo se la Giunta per le elezioni del Senato eviterà di prendere atto della sua ineleggibilità, ma in questo clima mi sembra molto improbabile. Quindi si vota Manca ma si eleggono Bellanova e Carbone, mentre nei collegi uninominali eleggeremo persone degnissime, il cui riferimento è Bologna. Per me l’unico probabile eletto del territorio è Vasco Errani ”da Massa Lombarda”, una persona che conosce molto bene Imola e che gli imolesi conoscono; una persona che conosce le sue imprese, le associazioni ed il volontariato, che può rappresentare la qualità del governo delle nostre terre, che a Imola è stato tante volte ed è sempre tornato. Naturalmente anche Paola Lanzon, ma sappiamo che non ha possibilità di essere eletta. Voterò Liberi e Uguali ed è una decisione del momento. Penso che dal 5 marzo ci sia bisogno di chi lavori per unire di nuovo il centrosinistra, sia nazionalmente sia, soprattutto, ad Imola, in vista delle elezioni amministrative a fine maggio. Occorre un terreno civico in cui ritrovarsi per proseguire un’esperienza di governo positiva, ma che ha bisogno di cambiamenti profondi nella partecipazione dei cittadini e nella gestione dei poteri della città”.

Risponde all”ex militante del Partito democratico l”attuale segretario Marco Raccagna (la cui versione integrale è possibile leggerla sul sabato sera in edicola): “Fuori dal Pd, a sinistra, non c’è la vera sinistra, quella del cuore. Non c’è più riformismo, che per poter avere qualche concretezza si deve al contrario candidare a governare il Paese. Ci sono invece scelte diverse da quella del Pd. Scelte la cui legittimità e buona fede non modifica il fatto che alle elezioni del 4 marzo ogni voto non dato al Pd favorirà oggettivamente la vittoria dell’estremismo della destra italiana o del populismo dei pentastellati. Per tutti questi motivi non posso giustificare le ragioni che hanno portato Anna Pariani a lasciare il Partito democratico. Lo dico a maggior ragione conoscendo Anna da moltissimi anni e avendo avuto rispetto del suo lungo percorso politico, sia quando ci sono stati gli alti e sia quando come in questi ultimi anni i bassi sono stati di più. A nome di tutto il Pd ringrazio Anna per quanto fatto, ma la sua non è solo una scelta incoerente, ma una decisione che culturalmente proprio non ci sta e le motivazioni che porta lo rendono evidente, facendo balenare il dubbio, sia nei contenuti che nella tempistica, che siamo come a volte accade di fronte ad una scelta sì legittima, ma che ha più a che fare con la tattica e le aspirazioni personali che con la politica e le cose da fare per il Paese e il nostro territorio.
Per ultimo, rigetto con nettezza il veleno delle parole con cui Anna attacca la candidatura di Daniele Manca. Una candidatura che, lo ricordo, non è avvenuta in solitudine, ma in numerose Direzioni del partito e con appoggio unanime del Pd imolese. Daniele, peraltro, al contrario di altri, non si è mai dimesso da un incarico politico od istituzionale per raggiungerne un altro di maggior prestigio e remunerazione. E non lo ha fatto nemmeno questa volta. Al punto che ha lasciato la carica di sindaco di Imola all’ultimo giorno utile proprio per mettere la città davanti alle legittime aspirazioni personali e del suo partito e in questo modo contraddicendo l’antica norma sulla ineleggibilità dei sindaci degli anni ’50. Norma che nessuno invocherà una volta eletto, in quanto culturalmente anacronistica e con vari casi già giudicati positivamente in passato”.

r.c.

Anna Pariani lascia il Pd per votare LeU, attacca Manca e annuncia di ''essere stata prosciolta dalle contestazioni sui rimborsi da consigliera regionale''. Risponde Raccagna
Cronaca 2 Marzo 2018

Elezioni politiche, la novità dei nuovi collegi: al Senato Castello e Medicina non sono con Imola

Castello e Medicina votano come i comuni del bolognese, Imola e gli altri territori come il ferrarese E” una delle tante novità dovute alla nuova legge elettorale, che ha ridisegnato anche i collegi e le circoscrizioni, così alcuni territori si ritrovano divisi o aggregati in modo diverso rispetto a quanto eravamo abituati. 

Per quanto riguarda la nostra zona, alla Camera tutti i dieci comuni del circondario (Imola, Mordano, Dozza, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro e Medicina) fanno parte del collegio uninominale 1, che comprende anche Ozzano Emilia, San Lazzaro e buona parte dei territori della valle del Savena e della val di Setta. Per la parte plurinominale il «nostro» collegio 1 è stato poi aggregato ai collegi 5, 6 e 7 nell’Emilia Romagna 3, che arriva così fino a Crevalcore e Zola Predosa, comprende Bologna città, la Valsamoggia e il resto della montagna bolognese. 

Al Senato la situazione, per quanto ci riguarda, è più articolata perché il circondario imolese all’uninominale è stato diviso in due diversi collegi. Castel San Pietro e Medicina sono nel collegio 4 con Ozzano Emilia (e altri comuni come San Lazzaro, Bologna e i territori di montagna). Invece Imola, Mordano, Dozza, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio e Castel Guelfo sono nel collegio 3 con tutta o quasi la provincia di Ferrara e i comuni della fascia nord del bolognese, da Budrio a Crevalcore. Più facile il discorso sul plurinominale perché l’Emilia Romagna è divisa solo in due grandi aggregazioni di collegi su base provinciale, quindi tutto il circondario è nel blocco Bologna, Rimini, Ravenna, Ferrara. 

In concreto tutto questo cosa significa? Semplicemente che la scheda per votare per la Camera è identica per tutti gli elettori del circondario di Imola e Ozzano, mentre quella per il Senato presenta candidati diversi dell’uninominale a seconda che si voti nei seggi di Imola, Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Mordano, Dozza e Castel Guelfo oppure a Castel San Pietro, Medicina e Ozzano.  

Non è facile districarsi e forse tutto ciò ha importanza più per gli “addetti al lavori” che per i cittadini, ma chi fosse curioso sul sito della Prefettura di Bologna e della Regione Emilia Romagna (www.regione.emilia-romagna.it/elezioni) è stato linkato il sistema di localizzazione del ministero dell’Interno che permette di scoprire esattamente in quale collegio ci si trova. 

l.a.

Le mappe sulla foto mostrano i comuni ricompresi nei nuovi collegi elettorali: da sinistra l’«uninominale 1» e «plurinominale 3» per la camera, il collegio «uninominale 3» e «plurinominale 1» del senato,  il collegio «uninominale 4» e «plurinominale 1» del senato

Elezioni politiche, la novità dei nuovi collegi: al Senato Castello e Medicina non sono con Imola
Cronaca 2 Marzo 2018

Elezioni politiche, tutti i nomi dei candidati alla Camera e al Senato nei collegi del circondario di Imola

Domenica 4 marzo si avvicina. Sono cominciate le ultime ore a disposizione dei candidati a caccia dei voti degli indecisi prima dell’inizio del “silenzio elettorale”.

Per chi ancora non sapesse chi scegliere ecco le immagini dei tabelloni contenenti tutti i nomi dei candidati e delle liste in lizza nei collegi che comprendono il nostro territorio, ovvero i dieci comuni del circondario di Imola e Ozzano Emilia. 

E il link dove trovare i relativi pdf sul sito web della Regione Emilia Romagna.

Nella foto le file ai seggi in durante le elezioni 2018 (foto d”archivio Isolapress) 

Elezioni politiche, tutti i nomi dei candidati alla Camera e al Senato nei collegi del circondario di Imola
Cronaca 2 Marzo 2018

Elezioni politiche, domani seggi aperti dalle 7 alle 23, niente telefonino in cabina

Sta per cominciare la lunga maratona elettorale. I seggi saranno aperti domani dalle ore 7 alle 23 di domani, poi comincerà lo spoglio a partire dalle schede del Senato e a conclusione con quelle della Camera.

Chi ha compiuto 18 anni entro il 4 marzo e tutti i maggiorenni che ancora non hanno ancora raggiunto i 25 anni di età potranno votare esclusivamente per la Camera. Gli elettori con più di 25 anni anche per il Senato. 

Per poter votare occorrerà recarsi al seggio con un documento di riconoscimento valido e la tessera elettorale.

Chi dovesse richiedere una nuova tessera elettorale perché ha completato tutti egli spazi disponibili per i timbri oppure in caso di smarrimento o deterioramento, deve recarsi a ritirarne un”altra presso gli uffici elettorali del proprio Comune di residenza. Gli uffici elettorali hanno predisposto delle aperture straordinarie e saranno tutti aperti domani, domenica 4, dalle ore 7 alle 23. 

Come documento si può utilizzare la carta d’identità oppure la patente di guida, il passaporto, il libretto della pensione, la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale o quella dell”Unione nazionale ufficiali in congedo d”Italia (convalidata da un comando militare).

Nella cabina elettorale non si può portare il telefono cellulare (sono previste sanzioni). 

r.c.

Nella foto un giovane elettore mette la sua scheda nell”urna durante le precedenti elezioni politiche del 2013 (archivio Isolapress)

Elezioni politiche, domani seggi aperti dalle 7 alle 23, niente telefonino in cabina
Cronaca 28 Febbraio 2018

Elezioni, su “sabato sera” in edicola domani tutte le istruzioni per affrontare la prova della cabina elettorale

Domenica 4 marzo ci aspetta la sfida dell’urna per rinnovare Camera e Senato. Le schede sono due, rosa per la Camera, gialla per il Senato. All’opera per la prima volta ci sarà la legge elettorale numero 165 del 2017 approvata dal Parlamento al termine di questa XVII legislatura. Il famoso «Rosatellum bis» che ha introdotto numerosi cambiamenti.

Ad esempio un sistema elettorale misto maggioritario e proporzionale. La nostra regione eleggerà 45 deputati per Montecitorio e 22 senatori per palazzo Madama attraverso 4.513 seggi. I collegi sono stati rivisti e alcuni comuni del circondario di Imola sono stati inseriti in collegi diversi quindi sulle schede del Senato i candidati non saranno gli stessi. Poi ci sono le schede che presentano il famoso “bollino anti frode”.

Le novità sono tante. Per affrontare senza problemi la prova della cabina elettorale su “sabato sera” in edicola da domani trovate sei pagine con i facsimile delle schede elettorali, tutti i nomi dei candidati dei collegi che coinvolgono i comuni del circondario di Imola e Ozzano Emilia, le diverse modalità di voto possibili e tante altre informazioni e qualche curiosità sulle prosisme elezioni politiche. 

Elezioni, su “sabato sera” in edicola domani tutte le istruzioni per affrontare la prova della cabina elettorale

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